Categorie
Cronaca

Roma, UNICREDIT: Sanzione per data breach

EDITORIALE

Gianni Dell’Aiuto
Il Garante per la Protezione dei dati personali (conosciuto anche come Garante Privacy) ha sanzionato Unicredit per 600.000 euro a causa dei data breach subiti dalla banca tra tra Aprile 2016
e Ottobre 2018, accertando che l'accesso non autorizzato ai dati dei clienti sia dipeso anche da falle nel sistema di gestione e protezione dati dell'istituto di credito.
La sanzione è dovuta da due accessi abusivi e in momenti distinti. Il primo nell'autunno 2016 e riguardò oltre 400.000 clienti Unicredit. Il comunicato ufficiale della banca sottolineò che non
erano stati acquisiti dati quali le password per accedere ai conti dei clienti o codici per transazioni non autorizzate.
Ciò che UNICREDIT informava potesse essere accaduto, era l’accesso ad alcuni dati anagrafici e ai codici IBAN.
Nel secondo accesso abusivo, nell'Ottobre 2018, erano stata registrata un’intrusione che avrebbe esposto "solo" nome e cognome, codice fiscale, codice identificativo del cliente e il codice per
l’accesso  ai servizi di banca multicanale. Oltre settecentomila i clienti interessati. Oltre seimila clienti vennero inoltre bloccati perché avrebbero subito il furto del PIN. In una prima fase la banca
aveva deciso di contattare soltanto questi clienti con le comunicazioni, ma il Garante aveva ingiunto di contattare tutti i 730.000 correntisti. Dopo questa attività imposta dal Garante, ecco arrivata la sanzione.
Il garante ha accertato le modalità di accesso abusivo; in particolare gli accessi vennero effettuati mediante account di dipendenti di un partner commerciale della banca, quindi un esterno. I dati
sottratti hanno rivelato informazioni sui clienti. Tra gli altri, in particolare iban, eventuali prestiti, dati anagrafici e di contatto e estremi del datore di lavoro. Una miniera d’oro per i ladri di dati.
Alla luce di tutto ciò, il Garante ha emesso la sanzione applicando il GDPR. l’ ammontare della sanzione dipende da fattori quali il numero rilevante di persone coinvolte ma anche del fatto che la banca, a seguito del data breach, ha adottato misure volte a rafforzare la sicurezza dei sistemi informatici.
Categorie
Saronno

Saronno: Alfonso Indelicato interviene sulla vendita dell’area ex asilo

“Prendiamo atto che, a parere della lista civica Obiettivo Saronno, l’area dell’ex Asilo di via Manzoni può essere venduta ai privati affinché, fattane tabula rasa, procedano alla costruzione di edilizia abitativa. Ciò a condizione – bontà loro, cioè di Obiettivo Saronno – che non si renda possibile la costruzione di “un palazzo di dieci piani” dice il consigliere comunale saronnese Alfonso Indelicato .

“Sarebbe interessante sapere quale dovrebbe essere il limite consentito: nove? Otto? Sette piani? – si chiede Indelicato – E poi la conservazione del “contesto architettonico in cui si inserisce in via Manzoni e in via Roma”, proposito lodevole ma difficilmente attuabile dopo lo sventramento che Obiettivo Saronno sembra auspicare, non è solo questione di altezze, ma di congruenza di forme e colori: vedere, per esempio, quanto stoni rispetto al contesto la palazzina di via Manzoni 35, quella che ospita il benemerito CAF della CISL, la quale pure non è certo alta”.

Secondo il consigliere comunale “Obiettivo Saronno ha una speciale predilezione (comprensibilmente, anche se un po’ romanticamente) per Palazzo Visconti, sul quale vorrebbe “concentrare gli sforzi”. A questo proposito vorrei proporre una riflessione, nutrita di mie opinioni di natura estetica e pertanto soggettiva e naturalmente criticabile” 

E continua: “Io non so se il cinquecentesco Palazzo Visconti sia mai stato bello, ma oggi esso mi sembra, nella sua monumentalità, tetro  e sgraziato. Può darsi sia stato gradevole nella sua prima conformazione architettonica, e che i successivi rimaneggiamenti gli abbiano conferito l’aspetto che ha oggi, così come è certo che l’annosa incuria per gli esterni ha peggiorato la situazione. Fatto sta che un intervento inteso a restituirlo alle sue fattezze primitive – più leggiadre e ricostruibili sulla base  di nozioni di storia dell’architettura più che di sopravvissuti progetti –  ha dei costi tali che solo un’articolata associazione di istituzioni pubbliche e private potrebbe mettervi mano. Si tratta di operazione difficoltosa, probabilmente morta nella culla già più volte in passato.

Pertanto subordinare il recupero dell’ex asilo di via Manzoni, così come di altri edifici di pari o simili dimensioni, a quello dell’immenso e diroccato Palazzo Visconti, significa in sostanza, aspettando Godot, non procedere ad alcun recupero, oppure lasciare mano libera ai costruttori di palazzine convenzionali o di supermercati in stile Bulgaria anni ’60, come il più recente che questa amministrazione ha autorizzato”.

Categorie
Cronaca

Coronavirus: per Confabitare aumentano le morosità condominiali

Con aziende ferme, ristoranti, bar e negozi chiusi e migliaia di persone in cassa integrazione, per moltissime persone l’emergenza da Covid-19 ha reso difficile, se non impossibile, continuare a pagare regolarmente le spese condominiali, per cui sono aumentate le morosità per il pagamento delle rate. Con l’entrata in vigore, il 18 GIUGNO 2013, della nuova legge di riforma, l’amministratore di condominio è obbligato a rientrare dei mancati incassi emettendo un decreto ingiuntivo nei confronti dei condomini morosi, non appesantendo quindi di ulteriori spese gli altri condomini, come avveniva in precedenza.

Infatti se la crisi attanaglia le famiglie e anche i commercianti, chi è in difficoltà prima di sospendere il pagamento dell’affitto, che comporterebbe il rischio di vedersi intimare uno sfratto per morosità, sospende il pagamento delle rate condominiali perché si corrono meno rischi. Però è anche vero che, come ben noto, in questi primi sei mesi dell’anno non è stato possibile effettuare le assemblee condominiali per l ’approvazione dei bilanci. Mettendo a confronto il primo semestre 2020 con lo stesso periodo del 2019 i dati confermano l’affermarsi di questo fenomeno in tutta Italia con ampie percentuali, come emerge da una accurata analisi effettuata da Confabitare – associazione proprietari immobiliari, che ha preso in esame l’andamento di questo fenomeno in tutti i capoluoghi di provincia in Italia.

In testa alla classifica troviamo Bologna con un + 33,8 % poi Roma con + 33%, seguita da Napoli con + 32,7%, Torino +31,8 %, Milano + 30%, Catania + 29,6%,Firenze +28%, Genova + 26,5%, Cagliari + 24,8%, Palermo e Bari registrano rispettivamente un + 23,7% e un + 22,6%, a seguire Padova con + 21,3% e in fondo alla graduatoria Venezia un +19%. Questi numeri dimostrano purtroppo l’ampio diffondersi di questo fenomeno, soprattutto laddove vi sia la quasi certezza di non poter subire azioni esecutive. E se, a volte, per qualcuno è “questione di sopravvivenza”, sono sempre di più i furbi che approfittano della situazione di crisi che, magari, nemmeno li ha toccati, per non pagare. 

L’importo medio nazionale delle morosità è di euro 1250,00 a nucleo familiare. 

La risposta delle Istituzioni? Silenzio. 

Noi, invece, abbiamo attivato un protocollo operativo per affiancare i proprietari e gli amministratori di condominio ed aiutarli a superare nel migliore dei modi questo difficile momento. 

CONFABITARE PROVINCIALE VARESE 

Centro Studi

 

Categorie
Bregano

Bregano, Malgesso, Bardello e la politica dei tre porcellini.

L’Unione dei Comuni Ovest Lago di Varese, Bregano, Malgesso, Bardello assomiglia ad una storia che tutti conoscono, quella dei tre porcellini e delle loro casette, una di paglia, l’altra di legno e l’ultima di mattoni e del lupo che, soffiando, butta giù le prime due, ma non quella robusta in mattoni. Dei tre porcellini quello di Bregano sembrerebbe essere il più povero e il meno popolato, quindi gli spetterebbe la casa di paglia, a quello di Bardello quella di legno e a quello di Malgesso, ci piace pensare, che si sia fatto la sua bella casa di mattoni. Ciascuno dei tre paesi prenderà in questo periodo un bel po’ di soldi e in parti uguali, perché le quote per i piccoli paesi sono pari a 150.000 euro a testa. In tutto ai paesi dell’Unione, ci è sembrato di capire, andrebbero 450 mila euro, più 360 mila euro circa di avanzo, ma questi ultimi euro divisi per numero di abitanti e Bregano è il paese più piccolo (casa di paglia). I soldi vanno spesi per opere ben precise, a quanto pare per la così detta messa in sicurezza del patrimonio comunale, quindi opere volte a migliorare sedi stradali, immobili comunali ecc. A sentire i fautori dell’Unione dei Comuni tutto procede per il meglio, ma l’assegnazione di questi soldi e come i vari comuni pensano di spenderli, ci appare come il solito pastrocchio all’italiana, dove i soldi non si buttano ma ci si butta nello sperperarli, senza alcuna programmazione, un po’ qua e un po’ là, spinti dalla fretta, dalle scadenze e dalla paura di perderli. Così il carrozzone italiano del fare i lavori tanto per farli continua, con quella faccia rassegnata ma soddisfatta da parte di politici e amministratori del ” che ci possiamo fare”. Per i cittadini, che li hanno votati, la vita peggiora sempre più, meno servizi e più cari, ce ne accorgeremo, passata l’euforia da pandemia di questi giorni, in cui sembra che nessuno dovrà pagare niente. Ma, come è dato di capire i tre porcellini dell’Unione non hanno case ugualie forse anche obiettivi diversi. Qualcuno, oltre che la casa di paglia, avrebbe anche la coda di paglia, con il suo quartiere passato come condominio, spesso alla ribalta delle cronache e che magari pensa di portare in dote agli altri due. Si sa poi che quello che viene portato in dote resta nel bene e soprattutto nel male, nel patrimonio di un matrimonio sciagurato come l’Unione dei Comuni Ovest Lago di Varese, sotto gli occhi di tutti, cioè quello di fondere tre piccoli comuni in un altro “poco più grande piccolo comune” che avrà gli stessi problemi di ciascuno dei singoli piccoli comuni che spariranno. A Puggioni, sindaco di Bardello, a Iocca sindaco di Malgesso e a Granella sindaco di Bregano, vanno i nostri complimenti per lungimiranza e visione del futuro, tre illuminati della politica, tre santi del futuro “grande” paese che nascerà, con al posto dell’aureola tre lampadine, simbolo delle idee che hanno, peccato, a giudicare da come vogliono spendere i soldi, che siano lampadine a intermittenza.

Due parole anche su quelle che sono le opposizione, con esclusione del Movimento Casadeglitaliani e del sottoscritto che, anche a costo di essere impopolare, prende ben decise e precise posizioni. Ma la finiamo di recitare la parte dei bravi ragazzi e del vogliamoci tutti bene, facendo osservazioni sdolcinate di nessuna sostanza, tanto per far sentire di esserci, approvando poi tutto quanto viene proposto, come, ad esempio, l’ aver approvato una votazione più bassa di laurea o di diploma o di scuola media, tra l’altro dimenticandosi anche della qualifica per le scuole professionali, per l’assegnazione di premi di studio per il merito scolastico. Bel modo di dare una mano alla già tanto martoriata scuola italiana, inducendo gli studenti a studiare meno, a essere meno preparati e impegnati. Perché far correre i cento metri, quando ci si può qualificare anche correndone solo ottanta, ma poi che gare vai a fare quando nella vita e nel resto del mondo si corre sulla distanza di cento metri. Altro che idee che lampeggiano, questi politici sono come lampadine fulminate dalla ricerca di voti e di facili consensi, non lamentiamoci se resteremo tutti al buio, ce la siamo cercata votandoli.

Ho dimenticato il lupo, alias Stato Italiano, rappresentato dalle sue istituzioni che dovrebbero controllare l’operato dei vari enti. Nella favola dei tre porcellini soffiava e distruggeva due case, mangiandosi i due porcellini meno previdenti, qua cosa fa, il solito Prefetto Ponzio Pilato che se ne lava le mani!

Categorie
Fagnano Olona

Fagnano Olona, ultimo saluto a Gianluca Trombella

La comunità di Fagnano si è raccolta, come purtroppo troppe altre volte ultimamente, rivolgendo l’ultimo saluto a Gianluca Trombella.

Il cinquantenne è prematuramente deceduto nel pomeriggio di giovedì scorso per un malore mentre era al lavoro.

Il funerale si è svolto nella Chiesa di San Gaudenzio a Fagnano Olona, piena in ordine di posto e con persone che sono dovute rimanere sotto il porticato perchè per rispettare le norme di distanziamento sociale in atto per contrastare il Covid-19 la capienza della basilica è molto ridotta.

Nell’omelia celebrata da don Federico Papini e nel saluto dei tantissimi presenti si sono intercalati momenti toccanti e l’emozione del prematuro distacco dal giovane si è diffusa tra i tanti amici. “Gianluca ha scelto di essere accompagnato nel suo cammino ultraterreno dai due santi che celebriamo oggi: Pietro e Paolo, che gli faranno compagnia. Preghiamo per lui e per i familiari e le persone che gli vogliono bene e lo stanno piangendo in queste ore”.

Persona attiva e di gran cuore, Gianluca era molto conosciuto in paese e nell’intera provincia in quanto attivo in ambito musicale, sociale e sportivo.

Fin dagli anni 80 aveva militato nel gruppo punk-rock varesino dei “Blak Vomit”, e più di recente nella formazione de “I prigionieri” con altri amici fagnanesi.

In ambito fagnanese, aiutava senza sosta alcune associazioni locali, per l’allestimento delle feste e in manutenzioni.

Da numerosi anni seguiva il ciclismo, sport che amano anche il papà Gianfranco ed il fratello Alfredo, Consigliere della Federazione Ciclistica per la provincia di Varese.

Negli anni aveva seguito la Sc. Fagnano Nuova e più di recente faceva parte del gruppo di volontari della Valle Olona che tutti gli anni si mettevano a disposizione per l’organizzazione della “Sagra della Madonnina del Brinzio” e dell’evento benefico della “Pedala con i campioni” promossa dall’ex professionista Stefano Zanini e dai giornalisti Sergio Gianoli e Roberto Bof.

“Abbiamo passato tante ore insieme a Gianluca – raccontano Marco Maggioni di Olgiate Olona, Enrico e Paolo Bossi di Fagnano Olona, facenti parte dei volontari per gli eventi ciclistici – di fatica ma con lui in gruppo il divertimento era assicurato.

Sempre sorridente e con una battura scherzosa, riusciva a renderci partecipi della festa sebbene fossimo sulla strada da ore sotto il sole o la pioggia battente.

La sua esperienza come ex carabiniere in più occasioni è stata fondamentale per risolvere situazioni organizzative e di logistica con automobilisti o le vetture al seguito della corsa.

La notizia del malore che lo ha stroncato ha segnato anche noi – proseguono i volontari – e siamo vicini ad Alfredo, Paola, Gianfranco e tutti i membri della famiglia Trombella. Davvero eravamo increduli della sua scomparsa”.

Categorie
Consumatori

Negli USA insalate pronte in busta contaminate da ciclosporina

Negli USA insalate pronte in busta contaminate da ciclosporina. Centinaia i casi di ciclosporiasi finora accertati, avviata un’indagine per accertare le cause della contaminazione avvenuta in Illinois, Iowa, Kansas, Minnesota, Missouri, Nebraska, Dakota del Nord e nel Wisconsin

Insalate pronte in busta vendute nei negozi Walmart e nei negozi Aldi sotto accusa negli Stati Uniti: possono provocare ciclosporiasi, una infezione intestinale che causa dissenteria e malessere e può durare settimane. La partita di insalata contaminata con il parassita cyclospora cayetanensis ha causato fino ad oggi, dallo scorso maggio, in in Illinois, Iowa, Kansas, Minnesota, Missouri, Nebraska, Dakota del Nord e nel Wisconsin, duecento casi di ciclosporiasi, spiega il dipartimento di Salute pubblica dell’Illinois. “Le indagini iniziali indicano una connessione con il consumo di insalate Fresh Express a Streamwood, Illinois. I prodotti includono l’insalata di iceberg classica a marchio Marketside, che è stata venduta nei negozi Walmart con date di scadenza dal 19 maggio al 4 luglio e Garden Salad a marchio Little Salad Bar, che è stata venduta nei negozi Aldi con date di scadenza 1° maggio  fino al 29 giugno. Nella lista c’erano anche le insalate da giardino a marchio Jewel-Osco Signature Farms con data di scadenza dal 16 maggio al 4 luglio e l’insalata da giardino a marchio Hy-Vee con una data di scadenza. Anche il dipartimento della Salute dell’Iowa ha notato un incremento simile”. Il direttore dell’Idph, ha spiegato: “Se avete mangiato un’insalata da metà maggio e avete sviluppato diarrea e stanchezza, contattate un medico”. La trasmissione della ciclosporiasi avviene per via oro-fecale tramite cibi o bevande contaminate. Questa non è la prima epidemia negli Stati Uniti. Nel 1990 in Nord America sotto accusa erano finiti i lamponi importati dal Guatemala. Nell’estate del 2013 centinaia di persone di diversi stati Usa vennero contagiati, e la causa venne rilevata nelle insalate miste prelavate. Il sintomo principale della ciclosporiasi, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è la dissenteria acuta, con febbre, crampi addominali, nausea, inappetenza, malessere e perdita di peso. La malattia di norma si risolve spontaneamente ma può anche durare settimane.

Categorie
Consumatori

Acquisti online: per sbaglio acquista 28 Tesla

Acquisti online: attenzione a cliccare ripetutamente la conferma del pagamento on line. Potresti acquistare 28 Tesla per sbaglio. E’ accaduto in Germania. L’importo totale raggiunto dall’ordinazione dell’uomo è stato di 1,4 milioni di euro

Se durante la conferma del pagamento del tuo ordine si verifica un errore e non riesci a completare la prenotazione potrebbe essersi verificato un problema tecnico o informatico. Lo sa bene un uomo residente in Germania che ha accidentalmente acquistato online 28 esemplari della Tesla Model 3. L’importo che l’uomo avrebbe dovuto pagare ha raggiunto i 1,4 milioni di euro. “Avrebbe” poiché dopo una rapida telefonata d’emergenza l’uomo è riuscito a spiegare la situazione, e l’azienda di Elon Musk ha acconsentito all’annullamento degli ordini e al rimborso del deposito obbligatorio (di 100 € per macchina, perciò, in totale, 2’800 euro). Lo racconta il portale automobilistico Driving, basandosi sul racconto dell’esperienza dell’uomo, che ha condiviso il fatto online. Secondo quanto riferito, l’errore ha avuto luogo a causa di problema tecnico sul sito ufficiale dell’azienda. L’uomo si trovava infatti sullo shop online con l’intenzione di acquistare una Tesla Model 3. Tuttavia, dopo aver inserito i dati richiesti, compresi quelli della carta di credito, è sorto un problema. Quando ha cliccato su “invia” è apparso un messaggio di errore, che indicava che l’ordine non era stato effettuato a causa di un problema nelle modalità di pagamento. L’utente ha poi riprovato, continuando a cliccare su “conferma”, ma lo stesso errore è apparso, ripetute volte, per altre due ore, testando la pazienza dell’individuo. Il sito web ha infine risposto, facendo passare l’ordine per la Tesla desiderata dall’uomo, come però anche per gli altri 27 ordini che il protagonista della vicenda ha confermato con i clic effettuati. La conferma dell’ordine è arrivata così a un totale di 1,4 milioni di euro che, fortunatamente per lui, l’uomo non ha dovuto pagare. Per non incorrere in situazione del genere, Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, durante la conferma del pagamento del tuo ordine Ti consiglia di procedere come segue:

  • Controlla il tuo conto bancario per verificare se l’importo è stato scalato o meno.
  • Se il denaro è stato prelevato dal conto, controlla la tua casella email, anche nello SPAM, per verificare se ti sia arrivata la conferma del pagamento e dell’ordine con il link per la stampa delll’etichetta.
  • Se il pagamento è andato a buon fine, ma non ricevi la conferma via mail del pagamento, ti invitiamo a scrivere al Customer Service (Assistenza clienti) affinché possa verificare con l’Amministrazione che tipo di problematica si sia verificata.
Categorie
In evidenza

Carabiniere investito, Fsp Polizia: “Solidarietà al collega

Carabiniere investito, Fsp Polizia: “Solidarietà al collega, in Italia più tutele per i criminali che per il personale in divisa. Ora Amnesty non commenta?”  

 

“Leggiamo con apprensione la notizia dei gravi danni subiti dal carabiniere investito da ladri in fuga in provincia di Bologna. Esprimiamo massima solidarietà al collega e alla sua famiglia, nella speranza che possa rimettersi al più presto. E mentre pensiamo al terribile momento che dovrà superare, cresce la rabbia di constatare che, giorno dopo giorno, la brutalità e l’arroganza dei delinquenti mietono una vittima dietro l’altra fra il personale in divisa che, per tutta risposta, non solo non è tutelato a sufficienza, ma è addirittura troppo spesso denigrato, accusato, flagellato. Oggi, mentre aspettiamo che Amnesty commenti questa notizia con la stessa puntualità con cui ci accusa di usare violenza sui cittadini, ci chiediamo cosa sarebbe successo se il collega avesse tentato di difendersi magari mettendo mano all’arma?”.  

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, dopo che a Mordano, in provincia di Bologna, un carabiniere, di 48 anni è stato travolto da ladri in fuga, ed è ora ricoverato in prognosi riservata.

“La verità – conclude Mazzetti – è che in questo strano paese delinquenti, criminali e violenti sono più tutelati e garantiti degli appartenenti alle Forze dell’ordine, lasciati senza strumenti idonei, e senza tutele legali e operative sufficienti, nonché esposti agli effetti nefasti di una mentalità che li vuole bersagli buoni per tutte le occasioni e vittime sacrificali sull’altare della sicurezza pretesa ma non tollerata, né seriamente predisposta. In Italia quelli soffocati sotto un peso ormai insostenibile sono donne e uomini in divisa”.

Agli Organi di informazione con gentile richiesta di diffusione

2 allegati

Categorie
Saronno

Saronno: Paolo Riva – Davide Vanzulli – Alfonso Indelicato, immotivata al video conferenza

Abbiamo riflettuto sulla pretesa della Lega saronnese di svolgere il prossimo Consiglio comunale in video conferenza, e l’abbiamo trovata immotivata e pertanto inaccettabile. L’attuale contingenza della pandemia, che sta vedendo in queste ultime settimane un significativo allentamento delle misure di precauzione previste per decreto, consente di effettuare le sedute in presenza in condizioni di sicurezza, con l’adozione delle usuali cautele (mascherina e distanziamento).
Risulta d’altronde che i Consigli comunali tenuti nel presente periodo nei comuni limitrofi si svolgono in presenza fisica, pur non essendo disponibili sale consiliari ampie come la saronnese Sala Vanelli.

Considerate queste premesse, nonché l’esperienza dei due più recenti consigli, dobbiamo ritenere che le motivazioni della Lega saronnese nel prediligere modalità on-line, vadano identificate in una sua maggiore possibilità di controllare e inibire eventuali obiezioni e riserve, smorzando il confronto tra le parti politiche.

A tutto questo si aggiunge la farraginosità della procedura che, come da perentoria comunicazione del Presidente del Consiglio comunale, dalla prossima riunione prevederà necessariamente l’utilizzo di cuffia e altoparlante.

Tutto ciò considerato abbiamo deciso di non partecipare alla seduta consiliare prevista per il 30 p.v. con prosecuzione nei giorni successivi, nell’auspicio che venga al più presto ristabilita la normalità delle operazioni consiliari e conseguentemente dei momenti decisionali e delle relazioni politiche cittadine.
 
 

I Consiglieri: Paolo Riva – Davide Vanzulli – Alfonso Indelicato

 
 
Categorie
Cronaca

Covid-19, in Cina un vaccino viene già prodotto per i militari

Covid-19, in Cina un vaccino viene già prodotto per i militari. Il vaccino contro il Covid-19 sviluppato dalla società cinese di biotecnologie CanSino ha ricevuto l’autorizzazione per essere utilizzato esclusivamente dai militari cinesi, ha riferito l’azienda in un comunicato all’indirizzo degli investitori attraverso la Borsa di Hong Kong.

La società cinese di biotecnologie CanSino ha annunciato che il vaccino Ad5-nCoV sviluppato congiuntamente con l’Istituto di Bioingegneria dell’Accademia delle Scienze Mediche Militari ha ricevuto l’approvazione dal Dipartimento di supporto logistico dell’ufficio sanitario della Commissione militare centrale il 25 giugno per diventare un farmaco speciale per i militari, si afferma nella nota. Nel comunicato si aggiunge che la validità dell’autorizzazione è di un anno e si sottolinea che il vaccino deve essere utilizzato esclusivamente per l’esercito cinese e non poteva essere usato per un’ampia vaccinazione senza l’approvazione della Commissione militare centrale. Secondo il comunicato, l’11 giugno la società ha completato la seconda fase della sperimentazione clinica per il suo vaccino e i risultati sono risultati positivi per quanto riguarda la sicurezza e l’efficacia del vaccino. Con il bilancio delle vittime di Covid-19 che ha superato mezzo milione, diverse aziende biotecnologiche di vari Paesi si sono affrettate a perfezionare un vaccino efficace contro il nuovo virus mortale. Per la Cina essere i primi a offrire un vaccino contro Covid-19 sarebbe una vendetta, desiderosa di far dimenticare alla gente che la pandemia è iniziata a casa. Oltre a questo vaccino, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, Pechino ha approvato la sperimentazione clinica di altri tre vaccini sperimentali: uno lanciato dalla Scuola Militare di Scienze Mediche e dal gruppo biotecnologico CanSino; l’altro dall’Istituto di prodotti biologici e dall’Istituto di virologia di Wuhan, la città in cui è apparso il coronavirus; e uno finale del gruppo China Biotics, che ha iniziato 28 aprile le prove con 32 volontari.