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ECONOMIA

Prevale Ordinanza Regionale o il Decreto del Presidente del Consiglio? in Anteprima il nuovo articolo 3 del prossimo decreto.

In questi momenti di confusione molte le domande che arrivano in redazione e per capire la prevalenza delle fonti del diritto nel Caso dell’ordinanza della Regione Lombardia e il Decreto del Presidente del Cosniglio dei Ministri del 22 Marzo 2020.

Anche il Governatore Attilio Fontana ha espressamento rivolto un quesito al Ministero dell’Interno per comprendere se i provvedimenti Lombardi, più restirittivi di quelli posti nel decreto sopra citato, fossero da sommarsi a quelli Nazionali, intendendo che in casi di Emergenza sanitaria acclarati le prescrizioni più restrittive fossero da considerarsi valide in quanto tutelanti l’interesse della salute pubblica del territorio.

Ha dichiarato Fontana:  «Nonostante i nostri giuristi ci dicano che prevale la nostra ordinanza, in una situazione come questa non deve crearsi alcun tipo di conflitto».

«Ma i nostri cittadini hanno bisogno di avere certezze, bisogna evitare ogni tipo di confusione», motivando la richiesta al mInistero dell’Interno: «Chiedo se si debba applicare l’ordinanza della Regione o il Dpcm. C’è un conflitto: perché quella della Regione prevede limitazioni maggiori»

Esimi Giuristi valutando che la Decretazione del Presdiente del Consiglio dei Ministri ha come premessa il rispetto delle prescrizioni degli accordi internazionali con l’Organizzazione Mondaile della Sanità, e che quindi riguardando il diritto internazionale c’è una esclusiva competenza dello Stato Centrale, danno prevalenza alla Decretazione Nazionale.

Sembra però una discussione che avrà vita breve in quanto il Cosniglio dei Ministri sta lavorando ad un nuovo decreto che, in anteprima, potrebbe riportare questo articolo che mette ordine fra le diverse norme oggi presenti sul territorio:

ART. 3 (Misure urgenti di carattere regionale o infraregionale) 1. Fermo quanto previsto dall’articolo 2, comma 2, le regioni, in relazione a specifiche situazioni di aggravamento ovvero di attenuazione del rischio sanitario verificatesi nel loro territorio o in una parte di esso, possono introdurre ovvero sospendere, limitatamente a detti ambiti territoriali, l’applicazione di una o più delle misure di cui all’articolo 1, comma 2. Qualora tali misure si applichino su tutto il territorio regionale, ovvero su oltre la metà di esso o a oltre la metà della popolazione residente nella regione, la loro efficacia è limitata a sette giorni e, entro ventiquattro ore dalla loro adozione, è formulata proposta al Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, per la loro conferma con il decreto ivi previsto. Le misure di cui al periodo precedente non possono essere in alcun caso reiterate e, ove non confermate dal decreto ivi previsto, perdono comunque efficacia allo spirare del settimo giorno. Le misure reiterate in violazione di quanto disposto dal precedente periodo sono inefficaci. 2. Il Sindaco, negli stessi casi di cui al comma 1, può introdurre ovvero sospendere nel territorio comunale, con propria ordinanza, l’applicazione di una o più delle misure di cui all’articolo 1, comma 2. L’ordinanza, efficace per sette giorni, entro ventiquattro ore dalla sua adozione è comunicata alla Regione che, negli stessi sette giorni, può confermarne l’efficacia per trenta giorni, rinnovabili nei casi e con i limiti di cui all’articolo 1, comma 1. Le misure di cui al periodo precedente non possono essere in alcun caso reiterate e, ove non confermate dalla regione secondo quanto ivi previsto, perdono comunque efficacia allo spirare del settimo giorno. Le misure reiterate in violazione di quanto disposto dal precedente periodo sono inefficaci. Alle misure assunte da più comuni e confermate dalla Regione che abbiano effetto su oltre la metà del territorio di quest’ultima, ovvero su oltre la metà della popolazione residente nella regione stessa, si applica altresì quanto previsto dal comma 1. Fermo quanto previsto dall’articolo 2, comma 2, per le situazioni sopravvenute, dopo l’adozione del decreto di cui all’articolo 2, comma 1, non possono essere adottate, e ove adottate sono inefficaci, le ordinanze sindacali contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza predetta in contrasto con le misure statali. 3. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano altresì agli atti posti in essere per ragioni di sanità in forza di poteri attribuiti da ogni disposizione di legge previgente.

 

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Cronaca

Addio a Italo Omero Romiti già Direttore e Responsabile coordinamento della Qualità di Agusta Westland

L’Ingeniere originario di Sesto Calende Italo Omero Romiti, padre di quel Daniele, anch’egli ingeniere, amministratore delegato di Agusta Westland per 5 anni fino al 2018, è scomparso all’età di 90 anni.

Figura di assoluto valore tecnico e gestionale all’interno dell’Azienda Agusta, è stato un innovatore e ha sempre posto grande attenzione alla qualità dei processi e al portare la sua esperienza nell’aeronautica militare e in quella civile al servizio della crescita del settore in Italia.

Un altro pezzo della Storia dell’industria aeronautica del Nostro territorio e italiana che ci lascia.

Questo il Testo del Ricordo dei Vertici di Leonardo:

Il Presidente, Giovanni De Gennaro, l’Amministratore Delegato, Alessandro Profumo, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Sindaci e i dipendenti di Leonardo partecipano al lutto e si stringono attorno alla famiglia dell’ingegner Daniele Romiti per la perdita del padre

Ing. Italo Omero Romiti

Roma, 22 marzo 2020

 

 

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ECONOMIA

Procedura di Comunicazione alla Prefettura di Milano per prosecuzione attività

Di seguito viene riportato il Comunicato Stampa della Prefettura di Milano sulla procedura per la Comunicazione per prosecuzione attività

C o m u n ic a t o S t am p a Milano 22 marzo 2020 Il DPCM 22.03.20 dispone nuove misure sulle attività produttive industriali e commerciali. Le comunicazioni relative alla prosecuzione delle attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere dei settori di cui all’allegato 1 del medesimo DPCM, dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla legge n. 146/1990, dovranno essere inviate alla casella di posta elettronica certificata protocollo.prefmi@pec.interno.it dal legale rappresentante della azienda interessata, indicando nell’oggetto “DPCM 22 marzo 2020 – Comunicazione attività”, complete delle seguenti informazioni: – sede dello stabilimento; – tipologia di attività; – imprese e amministrazioni beneficiarie dei prodotti e dei servizi attinenti alle attività consentite. Analoga comunicazione dovrà essere presentata anche dai legali rappresentanti degli impianti a ciclo produttivo continuo presenti nell’area metropolitana, indicando il grave pregiudizio o il pericolo di incidenti derivanti dall’interruzione dell’attività. Richiesta di autorizzazione allo svolgimento dell’attività dovrà essere presentata, invece, dai legali rappresentanti delle attività dell’industria dell’aerospazio e delle difesa, nonché delle altre attività aventi rilevanza strategica nazionale. La Prefettura di Milano è competente solo per le attività produttive ubicate sul territorio della Città Metropolitana di Milano. Per le attività già espressamente autorizzate dall’art. 1, lett. a) del DPCM non è necessario compiere nessun adempimento formale.

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ECONOMIA

Il Decreto Slitta a Mercoledì per le perplessità espresse da Confindustria

Non sembra volersi esimere da pessime figure il Governo italiano e, non ancora sopite le critiche ricevute per la scelta di fare una diretta Facebook del Presidente del Consiglio per parlare alla Nazione, il Governo incassa altre critiche per l’indeterminatezza dei contenuti del decreto che tutti stanno ancora aspettando circa le attività industriali che dovranno chiudere per l’emergenza Coronavirus.

In particolare in una lettera del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia indirizzata al Presidednte del Consiglio si chiede al  Governo di scegliere bene cosa fermare e cosa no. Perché è alto il rischio concreto di vedere interrotte delle forniture indipsensabili per i processi produttivi delle attività considerate essenziali rischiando inoltre di creare le condizioni, nella maggiornaza dei casi, per non poter riaprire più.

Un vero e proprio Allarme economico e Sociale che arriva a ridosso dell’ennesimo Decreto che questo Governo si trova a dover elaborare inseguendo le problematiche legate a questa pandemia che purtroppo si sta rivelando letale anche per l’economia.

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ECONOMIA

L’Iniziativa degli Industriali (Sopratutto del Nord) per la scadenza delle tasse del 16 marzo

Importante iniziativa degli Industriali di Confimi Industria, associazione nazionale che associa 40.000 aziende, che responsabilmente invita i propri iscritti ad onorare la scadenza del fisco del 16 Marzo ma al contempo chiede con forza interventi decisi per il sostegno delle imprese in questo momento di emergenza.

“F24, lunedì io pago!”
il manifesto di Confimi Industria
Ma serve un piano Marshall a fisco ridotto, subito!

“Ci rivolgiamo a tutti i colleghi imprenditori e li invitiamo a sostenere le casse erariali e a non profittare della situazione d’emergenza confidando in uno slittamento generale, che probabilmente non ci sarà, se non per settori e per le imprese più piccole”.

“F24 lunedì io pago” è il manifesto di esortazione e di protesta di Confimi Industria Confederazione dell’industria manifatturiera italiana che incoraggia gli imprenditori che hanno i conteggi pronti e non sono stati già travolti da problemi di liquidità, a rispettare la scadenza fiscale di lunedì 16 marzo ormai alle porte.

“Viviamo una situazione sconcertante” ricorda la giunta di presidenza di Confimi Industria “alla vigilia della scadenza del 16 marzo, non sono arrivare indicazioni ufficiali circa la sospensione o il rinvio di queste imposte”. E domandano provocatoriamente “Il fisco viene prima della salute? Comprendiamo le esigenze di bilancio in questa delicatissima fase: il rischio di crollo delle entrate erariale esiste, ma il messaggio che arriva non è certo positivo tanto meno incoraggiante”.

Serve senso di responsabilità che alla maggior parte degli imprenditori, quelli che resisteranno anche a questo ennesimo momento drammatico, non manca, ricordano i vertici di Confimi Industria.
“Ci auguriamo altrettanto da parte di Governo e Parlamento nel cogliere l’appello per un biennio a fisco ridotto dove fisco e burocrazia non siano la priorità. Le imprese che sopravviveranno alla quarta recessione dal 2007 devono potersi dedicare – senza zavorra alcuna – agli aspetti produttivi e commerciali” tuonano gli imprenditori del manifatturiero italiano.

Al netto delle disposizioni contenute nei decreti d’urgenza già emanati e di quelli che saranno emanati per le scadenze di questi giorni Confimi Industria ha già individuato alcuni adempimenti non indispensabili da eliminare o sospendere (plastic tax, sugar tax, durf e durc, stretta compensazioni, ISA, trasparenza contributi in nota integrativa, adeguamento nuove specifiche FE e RT, …) così come ha evidenziato quelle misure in grado di agevolare gli equilibri finanziari degli operatori (recupero immediato Iva fallimenti e insoluti anche ordinari, compensazione multilaterale crediti/debiti commerciali e stop reverse charge e split).

“Il mio F24 è pronto e lunedì pago. Poi però avanti subito con un concentro piano Marshall a burocrazia ridotta”

Firmano
Paolo Agnelli, gruppo Alluminio Agnelli – Presidente Conifimi Industria
Arturo Alberti, Alberti Lamiere srl – Vice Presidente Vicario Confimi Industria
Flavio Lorenzin, Lorenzin Lamiere Srl – Vice Presidente Confimi Industria
Riccardo Chini, Calvi Holding – Vice Presidente Confimi Industria
Renato Della Bella, Gruppo Centro Nord spa – Vice Presidente Confimi Industria
Francesco Ferrari, Ferrari Costruzioni Meccaniche – Vice Presidente Confimi Industria

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ECONOMIA

Il Governo verso il differimento del Versamento dell’IVA

Pare che il Governo stia ragionando sul solo differimento dell’IVA.

Una manovra sicuramente non sufficiente, come già dichiarato dalle Associaizoni di rappresnetanza delle Imprese, per sostenere le attività produttive in questo momento difficile per l’economia dovuto all’emergenza sanitaria relativa al coronavirus.

Peraltro non si tratterà di un vero e proprio differimento ma della disapplicazione degli interessi moratori dello 0,40% per ogni mese, e fino a un massimo di sei mesi.

Questa la bozza di norma (ad ora e salvo modifiche, considerando che il Premier si sta ancora confrontando con parti sociali):

Disapplicazione degli interessi di mora in caso di ritardo nell’adempimento degli obblighi tributari relativi all’imposta sul valore aggiunto a favore dei contribuenti interessati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19)
1. Per l’anno 2020, non si applica la maggiorazione dello 0,40% a titolo d’interesse per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo, in caso di ritardo, purché non superiore a sei mesi dalla scadenza prevista, del versamento delle somme dovute in base alla dichiarazione annuale relativa all’imposta sul valore aggiunto entro la scadenza prevista, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.

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ECONOMIA

Coronavirus: Borse di Milano -16%, Altre Borse Europee in forte perdita

Anche se la Bce ha deciso un intervento corposo amplinado il programma di quantitative easing (cioè l’acquisti di debito pubblico degli Stati Membri dell’Unione) , con un piano di acquisti netti aggiuntivi di 120 miliardi di euro fino alla fine dell’anno, la reazione dei mercati non è stata affatto buona.

Si registra infatti la peggiore giornata della loro storia recente per le Borse dell’unione Europea:

A Milano, piazza affari, l’indice Ftse Mib chiude in calo del 16,9% a 14.894 punti. Il maggiore ribasso in una sola seduta dalla nascita dell’indice 22 anni fa superando le perdite record post referendum Brexit, quando la perdita finale della giornata fu del 12,4%. Londra ha concluso con una perdita del 10,9%, Parigi e Francoforte cregistrano lo stesso ribasso del 12,2%.

Lo spread fra Btp e Bund chiude in rialo attorno a 245 punti base dopo essere stato anche a più di 265 punti base. Il rendimento del titolo decennale italiano ha raggiunto l’1,87% che risulta essere il valore più alto da quasi un anno a questa parte.

Wall Street con l’indice Dow Jones perde l’8,29% a 21.595,44 punti, il Nasdaq arretra di 6,86% a 7.401,80 punti mentre lo S&P500 scende del 7,36% a 2.540,27 punti.

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Cronaca

Le Nuove richieste di Regione Lombardia al Governo

La Regione Lombardia è intenzionata inviare le seguenti proposte riguardanti ulteriori misure per il contenimento del Corona Virus:

● chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità e alle edicole;

● chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi i mercati sia su strada che al coperto e le medie e grandi strutture di vendita;

● chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere;

● chiusura delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza;

● chiusura di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di servizio pubblico;

● sospensione di tutti i servizi mensa sia nelle strutture pubbliche che private;

● chiusura di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti.

Si propone l’ulteriore sospensione, di conseguenza, dei termini processuali e degli adempimenti di natura amministrativa, assicurativa, ecc..

Si ritiene – infine – opportuno procedere alla variazione del servizio di trasporto pubblico in funzione delle attività che permarranno in essere. Sono in via di definizione ulteriori accordi con le associazioni di categoria per definire misure contenitive specifiche aggiuntive.

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ECONOMIA

Salvate le Vite e salvate le Imprese

In questi momenti particolarmenti difficili dal punto di vista sanitario, sembra superfluo parlare di economia ed imprese. 

Ma,  sembra solamente, perchè in realtà non lasciarsi travolgere dalla sola emergenza sanitaria ma ragionare anche di politiche concrete a sostegno dell’Economia e del tessuto delle Piccole e Medie Imprese italiano è importante, per poter permettere al nostro sistema economico di reggere in questi momenti di oggettiva difficoltà.

 

Da una ricerca di IRSEU Istituto Internazionale Ricerca e Studio Scienze Economiche ed Umane emerge che il totale dei debiti commerciali residui scaduti delle Pa arriva a 27 miliardi.

Sempre la ricerca pone in evidenza come la possibilità di compensare in maniera completa questi crediti vantati dalle imprese con i debiti maturati permettrebbe un immediato sollievo per i flussi di cassa di dette imprese tra l’altro con un saldo per le finanze pubbliche neutro e quindi senza aggravio di spesa per quanto già considerato nel Bilancio dello Stato e andando a sanare quanto recentemente, 28 Gennaio 2020, evidenziato dalla Corte Ue  con una Sua sentenza contro l’Italia per l’incapacità di risolvere definitivamente il problema dei ritardi nei tempi dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione verso i suoi fornitori. La Grande Sezione della Corte ha certificato che l’Italia “non ha assicurato che le sue pubbliche amministrazioni, quando sono debitrici nel contesto di simili transazioni, rispettino effettivamente termini di pagamento non superiori a 30 o 60 giorni di calendario” (per la sanità), limiti stabiliti dalla direttiva comunitaria che norma la materia.

 

La ricerca pone poi l’accento su una misura di sostegno finanziario alle imprese con la proposta di un piano straordinario del credito da far garantire a Mcc per erogazione di prestiti alle imprese della durata di 18 mesi fino ad un valore massimo di  150.000 euro (da restituire in unica rata a fine finanziamento con interessi) per garantire la liquidità in attesa di ordini,fuori dai parametri Basilea 3 e quelli di rating finanziario.

questa liquidità permetterebbe di pagare fornitori e collaboratori non interrompendo il circolo virtuoso dei flussi positivi di cassa per le aziende e permettendo una pianificazione delle azioni future da intraprendere per rilanciare le attività economiche.

Sostenere l’Economia anche in questo momento è la migliore assicurazione per poter recuperare il terreno perso a causa dell’emergenza sanitaria