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EUROPA & MONDO

Thailandia: soldato spara in un centro commerciale e uccide 17 persone

L’uomo, un sergente Jakrapanth Thomma, si era impossessato di un hummer militare per recarsi presso il centro commerciale, dove ha aperto il fuoco con un’arma automatica. Sui media thailandesi e sui social network circolano diversi filmati in cui si vede la gente fuggire e si sentono i colpi esplosi dall’uomo. l sergente Jakraphanth Thomma, 32 anni, sarebbe ancora asserragliato, forse con degli ostaggi, nel centro commerciale Terminal 21. Intanto emergono altri dettagli sulle ultime tre vittime: secondo il Bangkok Post, alla base di Suatham Phithak, Thomma avrebbe ucciso un colonnello, Anantharot Krasae, un soldato e una donna di 63 anni prima dell’attacco al centro commerciale. Poi avrebbe rubato un veicolo, armi e munizioni, e avrebbe aperto il fuoco in vari punti della città prima di arrivare al ‘Terminal 21’. Dopo aver postato suoi video su facebook (ora rimossi), Thomma è stato inquadrato dalle telecamere di sorveglianza mentre entra armato nel centro commerciale. Un soldato thailandese ha aperto il fuoco nei pressi del centro commerciale ‘Terminal 21’ a Khorat, nel Nordest del Paese, uccidendo almeno 17 persone.

  

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Trasporti

air italy

’ad di Qatar Airways Akbar Al Baker (QA è azionista per il 49% di Air Italy, mentre il 51 % e’ detenuto da Alisarda/AKFED) annunciava a maggio del 2018 i piani di successo predisposti per Air Italy.

Dubai

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In sintesi il piano prevedeva una crescita nel quinquennio tale da portare il numero degli addetti a 10.000 unità, incremento consequenziale della flotta, un network ampio di lungo raggio, servizi di qualità ispirati a quelli di Qatar Airways.

Propedeutici a questo progetto sono risultati i difficili e sofferti accordi sottoscritti a giugno del 2016 dalle Organizzazioni Sindacali presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Dubai

La realtà vissuta ad oggi nella nostra azienda è purtroppo ben diversa da quella annunciata.

Non si è verificato l’incremento del numero di aeroplani, tantomeno del network e degli organici, fatto salvo i reintegri disposti dai Tribunali di quei Lavoratori posti in mobilità coatta nel 2016.

In particolar modo, a partire dal 2019, si è registrato una continua sequenza di eventi analoghi a quelli che portarono allo smembramento di MeridianaFly: l’abbandono (ancora oggi inspiegabile) di una parte di voli storici e redditizi, mentre la restante parte trasferita in wet-lease presso la ‘vecchia’ Airitaly, la chiusura di basi operative consolidate, il ricorso diffuso alla CIGS, il ridimensionamento finale del personale di circa l’80%.

È quanto sopra parte del costo elevatissimo fatto gravare soprattutto sui Lavoratori, faticosamente sostenuto nella speranza di veder concretizzati i progetti di crescita in quella che sarebbe poi stata la ‘nuova’ Air Italy.

Risulta ancora oggi impossibile avviare un confronto con i vertici aziendali.

È questo uno dei punti oggetto delle ripetute azioni di sciopero promosse dalle stesse Segreterie Nazionali di Filt CGIL, Fit CISL, UILTRASPORTI, UGL TA nell’ultimo anno e rientra tra le motivazioni dello sciopero generale del Trasporto Aereo proclamato per il 25 febbraio p.v.

Le stesse son giunte a evidenziare la spirale suicida di Air Italy nel documento di crisi del settore inviato alla Camera dei Deputati e del Senato, mentre il MiSE ancora non da riscontro alle richieste inoltrate di avvio di un tavolo di crisi sul caso Air Italy.

Le proprietà Qatar Airways e AKFED non hanno mai incaricato una figura di vertice ad avviare concrete e prolifiche relazioni industriali, volte a ‘costruire soluzioni’ con le Organizzazioni Sindacali. Defenestrato il Presidente e AD Rigotti è subentrato prima Neil Mills, a seguire Francesco Violante, sostituito anch’egli a novembre 2019 da Roberto Spada. Il COO Rossen Dimitrov risulta non ricoprire più di fatto il proprio incarico. Nessuno dei dirigenti succedutisi citati ha mai ottemperato alla necessità di confronto invocata dalle OO.SS.

È sempre più evidente il fallimento del progetto originario, che si consuma in un totale e assordante silenzio, nell’assoluta assenza di prospettive e programmi alternativi, con la crescente preoccupazione tra i Lavoratori che temono per la sussistenza dell’azienda e per i propri posti di lavoro.

L’azienda è quindi latitante, non comunica con le istituzioni, le parti sociali e i Lavoratori, si prefigura sempre più realistica l’ipotesi dell’uscita di uno degli attuali investitori e preoccupa ulteriormente il sussistere di tutta una serie di inequivocabili situazioni patologiche.

Quanto segue ci induce a ritenere che sia imminente un drammatico collasso dell’insieme organizzativo.

L’attività trasferita in wet-lease ad altri operatori in seguito al fermo di 3 Boing 737 MAX tarda ad esser riassorbita, tantomeno Air Italy ha mai programmato un piano alternativo che ipotizzi la sostituzione di detti aeromobili.

Il numero di aeroplani in flotta si riduce sempre più: si era giunti a una composizione data da 3 Boeing 737 MAX, 7 Boeing 737NG e 5 Airbus A330-200.

La quasi certa imminente uscita dell’ulteriore A330-200 porterà la flotta A330-200 dagli iniziali 5 aeromobili a 3. Il numero di B-737 è già giunto a sole 2 unità.

Il network invernale è stato compresso notevolmente. Non vi sono certezze sul ripristino delle rotte per San Francisco, Los Angeles, Toronto. A questa incertezza si somma la già menzionata attività operata da altri vettori bulgari e le destinazioni verso Maldive, Zanzibar e Mombasa la cui longevità operative dovrebbe interrompersi tra pochi mesi.

Il personale navigante opera con un contratto scaduto da sei mesi e gli effetti della costante riduzione di attività si riflette negativamente sui salari, già fortemente ridimensionatisi a causa del sempre più scarso impiego del personale. Una parte del PNT, abilitata al 767 non più in flotta,  è da mesi posto a ‘zero ore’.

La base di Olbia, sulla quale operano circa 500 dipendenti tra naviganti e personale di terra, è giunta al fermo operativo indotto dalla chiusura temporanea di 40 giorni dell’Aeroporto Costa Smeralda.

È fortissima l’incertezza sul riavvio delle operazioni su questa base, anche perché in concomitanza  giungerà il 16 aprile p.v. la scadenza della Continuità Territoriale, verso la quale Air Italy non esprime interesse.

Ci risulta che tutti i programmi e le iniziative commerciali siano state sospese o in fase di dismissione e dai vari CDA succedutisi in questi mesi non viene resa disponibile alcuna informazione sullo stato generale della compagnia e sulle decisioni incombenti.

Lo stato del conto economico è invece noto ed è fortemente in negativo.

La Nostra speranza è che il quadro che raffiguriamo non si trasformi in un ennesimo disastro annunciato.

Chiediamo che vengano messe in atto tutte le azioni indispensabili affinché venga fatta chiarezza sulle condizioni in cui versa la Nostra Azienda, ma si imponga anche l’avvio di tutte le soluzioni necessarie per il rilancio della compagnia.

Sollecitiamo quindi l’attivazione di iniziative che partano dal coinvolgimento di tutti gli Enti Istituzionali Nazionali e locali, interessando puntualmente gli Organi di Stampa su quanto di grave si sta ripresentando nella nostra azienda.

Siamo certi che anche i Lavoratori saranno pronti a far la loro parte.

Auspicando un buon lavoro a tutti noi, giungano i nostri saluti.

FILT-CGIL   FIT-CISL   UILTRASPORTI   UGL-TA

I Dipartimenti Nazionali e le RR.SS.AA. Air Italy

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Vergiate

VENTIQUATTRESIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI PADRE ORESTE CERRI

Domenica 23 Febbraio pv, presso il Villaggio del Fanciullo di Vergiate, si terrà la giornata in memoria di Padre Oreste Cerri. Quest’anno riccorrono i 24 anni dalla scomparsa di Padre Cerri.

Padre Cerri fu cappellano militare sul fronte Russo nella grande guerra del 1943-1945.

Nel dopo guerra Padre Cerri ha voluto costruire questa casa di accoglienza per i bambini orfani, ora la struttura è una ONLUS con casa di accoglienza per anziani e scuola primaria dell’infanzia.

La Cerimonia avrà inizio alle ore 10.30 con Alzabandiera al Sacrario del villaggio del fanciullo, onore a Padre Cerri e ai caduti delle guerra.

A seguire Santa Messa presieduta dal Vicario Episcopale della zona II Mons. Giuseppe Vegezzi, al termine della celebrazione saluto alle autorità intervenute.

Seguirà aperitivo e pranzo presso la stessa struttura del Villaggio del Fanciullo.