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Turismo

Roma: la Lega risponde all’SOS turismo

Roma 16 Aprile 2020

Turismo, Montani (Lega Salvini): un piano strategico per il rilancio di un settore messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria e sociale.

Roma -16-04-2020- La Lega risponde all’Sos Turismo e, in collaborazione con le principali associazioni e gli operatori, vara un piano strategico per il rilancio di un settore messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria e sociale in atto.

Un documento lungo 21 pagine, presentato oggi a Roma, che mette a nudo una situazione drammatica in cui spiccano, tra l’altro, la perdita prevista di ricavi pari al 75%, la cancellazione del turismo scolastico e di quello religioso, delle vacanze della terza età, dei viaggi all’estero e delle crociere. E ancora: il quasi azzeramento delle prenotazioni per l’estate 2020, il totale azzeramento degli eventi, dei congressi e del business Travel.

“Un quadro a tinte fosche – commenta il senatore Montani – reso ancor più cupo dal fatto che le nostre proposte sono state cancellate dal decreto Cura Italia. Eppure – sottolinea Montani – avevamo preparato una serie di iniziative robuste, dirette e pratiche, in grado di aiutare le imprese del turismo italiane. Nel nostro Paese – ricorda Montani – il turismo rappresenta il 15% dei lavoratori italiani e il 13% del nostro Pil, ciò nonostante il Governo Conte sembra non accorgersi del suo stato di sofferenza. Assurdo – tuona il senatore della Lega Salvini – che in un momento come questo gli esperti di turismo siano assenti dalla task force guidata da Colao che sta studiando la ripartenza dell’Italia. Siamo in grado di fornire nomi importanti al team e disponibili, nonostante tutto, a mettere il nostro apparato tecnico a servizio della ripresa del Paese”.

Ora, alla luce dello sblocco previsto per il 4 maggio, serve riprogrammare il futuro del turismo, e la Lega c’è. Spiega sempre Montani: “Il nostro piano prevede proposte specifiche per sostenere le agenzie di viaggi, valutato che chi ha prenotato con tour operator in questa fase straordinaria è rientrato immediatamente in Italia, mentre chi si è organizzato online è ancora lì che aspetta. Circa le proposte più ad ampio raggio, come ha ricordato stamane Matteo Salvini, vogliamo sostenere i nostri imprenditori anche per evitare che le nostre aziende siano vittime di “sciacallaggio” da parte di fondi di investimento estero. Chiediamo un fondo straordinario speciale per turismo, a fondo perduto, che venga utilizzato velocemente. Stiamo battendo forte sul perfezionamento delle casse integrazioni, ma anche sul tema voucher. Poi c’è la normativa Bolkestein: lavoreremo sodo anche per sostenere quegli imprenditori balneari che si ritrovano a dover affrontare questa piaga”. Montani ricorda, infine, anche i buoni vacanza. “Vorremmo che venissero destinati 1.000 euro a famiglia – conclude il senatore – per invitare gli italiani a trascorrere le vacanze estive 2020 e 2021 nel nostro Paese”.
Così in una nota il senatore della Lega Salvini, Enrico Montani.

 

Alessio Luisetto

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Turismo

Turismo, la pandemia del Coronavirus fa crollare del 73% il fatturato

La pandemia da Coronavirus ha provocato la paralisi dell’intera filiera che genera circa il 12% del Pil italiano. Secondo le stime elaborate da CNA nel primo semestre 2020, i ricavi del turismo subiranno una contrazione del 73%. Il giro d’affari atteso è di appena 16 miliardi di euro rispetto ai 57 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Compromessa anche la stagione estiva: CNA prevede che tra luglio e settembre mancheranno all’appello circa 25 milioni di stranieri.

Il consuntivo del primo trimestre mostra una flessione del fatturato di 15,6 miliardi, mentre per il secondo trimestre CNA prevede una contrazione di oltre 25 miliardi, anche tenendo conto di un allentamento delle misure restrittive.

Il segmento più colpito è la ricettività alberghiera ed extra-alberghiera con un crollo del giro d’affari di 13 miliardi nella prima metà del 2020, da 17 a 4 miliardi di euro. Per la ristorazione si stima un fatturato a 3 miliardi di euro contro i 10 miliardi dello stesso periodo del 2019. In calo di 6,1 miliardi per la spesa dei turisti nei negozi alla ricerca del migliore “Prodotto in Italia – Made in Italy” della moda e dell’enogastronomia. Molto colpiti anche i trasporti turistici con una perdita di fatturato stimata a 6,7 miliardi.

La diffusione del Coronavirus a livello globale e le relative misure restrittive degli spostamenti si traducono nel mancato arrivo nella penisola di circa 25 milioni di stranieri nel periodo tra febbraio e giugno, pari a 82 milioni di presenze. CNA stima che tra luglio e settembre altri 25 milioni di turisti stranieri non arriveranno in Italia per 98,5 milioni di presenze in meno. In totale, tra febbraio e settembre la perdita di turisti stranieri ammonta a 50,2 milioni e circa 180,8 milioni di presenze.

CNA ha elaborato una serie di proposte per superare la fase più critica dell’emergenza e un pacchetto di misure di medio periodo. Per l’immediato, oltre agli interventi per il sostegno al reddito, è auspicabile l’introduzione di un bonus vacanze per le famiglie da utilizzare in Italia e in tutte le attività legate alla filiera del turismo che si caratterizza per oltre 500.000 imprese. CNA inoltre propone di introdurre voucher in sostituzione di pacchetti turistici acquistati e prenotazioni disdettate o sospese da spendere nell’ambito della filiera turistica.

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Turismo

Giornata mondiale della natura

In occasione della “Giornata Mondiale della Natura”, è stato presentato il protocollo d’intesa tra Confagricoltura, Federparchi, Legambiente e Uncem per la valorizzazione e lo sviluppo economico, ambientale e sociale delle aree montane appenniniche. L’obiettivo – ancor più significativo in una giornata dedicata alla conservazione della natura – è valorizzare le attività produttive, contrastare i disagi delle popolazioni residenti e contenere i fenomeni di spopolamento.

 
Il protocollo è stato firmato dai presidenti di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, di Federparchi Giampiero Sammuri, di Legambiente Stefano Ciafani e di Uncem Marco Bussone. Il documento – spiegano i firmatari – concentra la propria attenzione sull’individuazione di opportunità, economiche ed occupazionali, in territori caratterizzati da grandi risorse ambientali, paesaggistiche e agroalimentari che ricadono, in buona parte, in aree protette e siti della Rete Natura 2000 e in cui le imprese agricole e forestali potranno svolgere un ruolo determinante. In quest’ottica andrannorafforzate le filiere agricole, zootecniche e forestali esistenti, individuandone anche di nuove, migliorando la qualità, la sostenibilità delle produzioni e la redditività delle imprese e delle Comunità locali.
 
Una delle principali risorse delle aree montane appenniniche è quella forestale di cui – sottolineano le associazioni firmatarie – c’è ancora una scarsa consapevolezza delle potenzialità che offre se gestita secondo criteri sostenibili e responsabili. Potrà costituire un’ottima fonte di reddito per le aziende e per le comunità locali interessate alla valorizzazione multifunzionale del bosco ed a rilanciare la filiera legno-energia e quella ricreativa e del benessere.
 
Prevista la possibilità di adesione al protocollo anche dei GAL (Gruppi di Azione locale), coinvolgendoli in modo attivo e propositivo; e si hanno già le prime adesioni: quelle del GAL “Terra è vita” nel salernitano e di “Magna Grecia” nel tarantino.
 
La sigla del protocollo – concludono i firmatari – fa seguito ad importanti novità delle ultime settimane: la legge di bilancio con la destinazione di nuove risorse per la Strategia nazionale per lo sviluppo delle Aree interne; l’approvazione alla Camera delle mozioni sulle aree montane, interne e rurali; la riattivazione degli Stati Generali della montagna. Inserendosi in questo quadro si vuole orientare lo sviluppo concreto del territorio.
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Turismo

La natura e l’elemento umano come la Val d’Orcia

Val d’Orcia

di Simone Modica

Agriturismo Poggio Covili, Val d'Orcia

Agriturismo Poggio Covili, Val d’Orcia

Pochi luoghi al mondo costituiscono un connubio così perfetto tra il paesaggio, la natura e l’elemento umano come la Val d’Orcia. Qui i borghi hanno mantenuto la loro struttura antica e le colture agricole, tra le strade sinuose costeggiate da cipressi, sono ancora quelle di epoca medioevale. Il grano, l’olio e i vigneti sono celebri in tutto il mondo.

Il nostro è stato un viaggio paesaggistico a tappe, dall’uscita autostradale di Valdichiana abbiamo seguito la provinciale per Montepulciano prendendo il bivio per San Quirico d’Orcia. In piena estate il paesaggio si presenta arido, ordinato; i colori della terra si contrappongono al cielo terso formando quadri astratti simili alle dune del deserto. All’interno di questa cornice, tra le curve della strada collinare, siamo rimasti sorpresi dalle verdeggianti terre del Podere Trafonti, una vera e propria oasi naturale.

Podere Trafonti, Val d'Orcia

Podere Trafonti, Val d’Orcia

Alcuni scatti da cartolina e riprendiamo il nostro viaggio verso Pienza, uno straordinario borgo arroccato sulla cima di un colle. Oltre al caratteristico centro storico andiamo alla scoperta delle sue strade agricole rese celebri in tutto il mondo dalle riprese del film “Il Gladiatore”. Le località non sono segnalate per evitare il pellegrinaggio di numerosi turisti ma, seguendo il sentiero che porta all’agriturismo A Terrapille, ci troviamo ben presto di fronte ai Campi Elisi di Massimo Decimo Meridio.

Da Pienza prendiamo la provinciale per San Quirico d’Orcia, un percorso panoramico che offre numerosi punti fotografici. All’altezza dell’agriturismo Cretaiole inizia il sentiero che porta alla graziosa Cappella della Madonna di Vitaleta, un luogo sorprendente e sacro tutelato dall’UNESCO. Ci spostiamo più a sud e passando la località Delle Fornaci arriviamo di fronte allo straordinario viale di cipressi che conduce all’Agriturismo Poggio Covili, un paesaggio perfetto che si accende sulla luce del tramonto e si spegne qualche istante dopo.

Località

Località “I Cipressi”, Val d’Orcia

In queste zone le notti sono ventose ma tutto è incredibilmente stellato, l’inquinamento luminoso è davvero lontano ed è straordinario giocare con le ombre sul cielo. Ci troviamo in località Cipressi sulla SR2, uno dei luoghi più fotografati della Val d’Orcia; qui i contorni di un boschetto vengono risaltati dalle costellazioni che si muovono all’orizzonte.

La mattina seguente è ancora buio quando, percorrendo la provinciale per Asciano ci fermiamo di fronte al Podere Baccoleno. Con le torce seguiamo un sentiero parallelo alla linea dei cipressi per arrivare sopra un altopiano apparentemente panoramico. Nella brezza del mattino attendiamo circa un’ora, la luce rosa dell’alba avvolge tutte le colline regalando un quadro straordinario da disegnare e portare a casa.

Podere Baccoleno, Val d'Orcia

Podere Baccoleno, Val d’Orcia

tratto da https://simonemodica.com/author/simonemodica/

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Londra, quanto è lontana?

Due ore di volo, due ore di pullman: ma quanto è lontana Londra? Le rotte più economiche passano dall’aeroporto di Stansted con bus navetta verso la città. La ferrovia e il terminal di Heathrow spesso non sono alla portata di tutti.

Siamo arrivati in serata, tra le vetrate degli uffici semivuoti ancora illuminati. I concierge sull’uscio dei celebri hotel accolgono i turisti che scendono dai taxi neri. I ragazzi dei collage, nella loro cortese eleganza, fanno ritorno a casa.

Benvenuti nel museo del mondo contemporaneo dove tutti si sentono a casa. Basta salire su un bus a due piani da un capolinea all’altro per imbattersi nel parentado di tutta l’umanità. Con le tazze di caffè da passeggio raggiungiamo Buckingham Palace e volgiamo lo sguardo all’orizzonte su The Mall, il lunghissimo viale cerimoniale dal fondo rosso ornato da bandiere variopinte che fanno da contorno. Attraversiamo Westminster Abbey Square immersa ancora nella rugiada del mattino, i ticket di accesso all’abazia hanno prezzi davvero elevati e ci accontentiamo di scattare qualche foto nei suoi dintorni.

La giornata è stupenda, limpida. Il sole invernale, sempre molto basso, offre colori unici alla città. Ad ogni semaforo si può sfogliare un libro di architettura a cielo aperto. Scegliamo di percorrere le sponde del Tamigi dal Big Ben in restauro, passando per il London Eye, fino al bellissimo Tower Bridge. Rallentiamo per osservare la vita della città scorrere e ci accorgiamo subito della sua frenesia, gli sguardi dubbiosi dei passanti invitano i turisti a rispettare il loro passo. Sono le 15 e il sole inizia già a tramontare. Con la metro raggiungiamo in breve tempo Saint Paul Cathedral, attraversiamo il moderno Millennium Bridge e osserviamo il tramonto sulla città dalla terrazza del Tate Modern.

Londra si accende: le maestose luminarie si propagano da Piccadilly Circus alla periferia, dai moderni centri commerciali agli sfarzosi magazzini Harrods. L’immenso Winter Wonderland nel cuore di Hyde Park con i suoi mercatini di Natale a tema, il parco divertimenti, i caratteristici pub inglesi e le piste di pattinaggio sulle rive del Tamigi accorciano le lunghe serate invernali.

Una leggera pioggia ci accompagna per il resto del viaggio. In una classica atmosfera inglese si possono osservare gratuitamente le opere esposte nella National Gallery di Trafalgar Square, nelle sale della Portrait Gallery oppure si possono rivivere epoche storiche all’interno del British Museum. Abbiamo pranzato nel folcloristico quartiere di Camden Town e passeggiato sul manto verde dell’Emirates Stadium, un concentrato di architettura, sport e tecnologia che sovrasta il modesto quartiere dell’Arsenal.

Dopo quattro giorni resta ancora molto da vedere. Da Victoria Station prendiamo la navetta del ritorno ripercorrendo i viali dello shopping fino ai distretti più periferici. Ogni angolo di questa città è un déjà vu: dai sapori orientali della china town, alla pizza originale napoletana, dal classico fish and chips al cibo Thailandese di Wardour Street. Si può davvero girare il mondo, in un solo giorno…

Simone Modica

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Vivere in Portogallo

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LAMBRENEDETTO XVI, intervistato da Giuseppe Criseo

https://youtu.be/-V8UecNd5kA

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QUATTRO ANNI DI MUSEI REALI Dal 2016

Dal 2016 a oggi + 61% di visitatori e dal 2020 continua l’impegno per lo sviluppo e la valorizzazione di un grande patrimonio di storia, arte e natura Musei più aperti, più accessibili, più coinvolti: il bilancio degli ultimi quattro anni dei Musei Reali racconta una realtà in crescita, con un aumento del 61% del pubblico dal 2016 a oggi e 596.000 visitatori nel 2019.