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I possibili candidati PD a sindaco di Roma

Movimento 5 stelle e PD presenteranno un candidato comune o intraprenderanno programmi diversi e separati? Circolano nomi di rilievo in questa seconda ipotesi come l’ex premier Enrico Letta, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Sembra ormai escluso dalla rosa il nome di Carlo Calenda, sempre più critico nei confronti del PD da quando ha dato vita al proprio movimento Azione.
Da Claudio Lotito a un leghista, i possibili nomi del centrodestra
Nessun nome certo neanche per il centrodestra anche se,ad oggi, l’unica personalità di quest’area politica ad essersi mosso in prima persona è il Presidente della Lazio Claudio Lotito. Il patron biancoceleste si era già candidato come senatore con Forza Italia nel 2018, non riuscendo però a conquistare il seggio di Palazzo di Madama. Difficile una candidatura diretta di Giorgia Meloni che, molto accreditata dai sondaggi, nutre orami ambizioni personali a livello nazionale e non sembra disposta a ripercorrere l’esperienza del 2016. Matteo Salvini, invece, vorrebbe affidare il ruolo ad un esponente della Lega. Nonostante non abbia ancora esplicitato chi potrebbe essere, in occasione della manifestazione di sabato a Piazza del Popolo, il leader della Lega ha attaccato duramente la Raggi, sostenendo che: “Roma non può essere ricordata per le buche, gli autobus bruciati, i Rom e i topi. Liberiamo Roma e restituiamole un sindaco con la s maiuscola”.
Michel Emi Maritato e la novità Assotutela
Il civico Michel Emi Maritato supportato dal Patto Locale e Assotutela gia’ noto alle cronache romane viene accompagnato dal gruppo ex DC. Il presidente di AssoTutela potrebbe portare entusiasmo e novità, ingredienti da sempre molto apprezzati dal popolo.

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Delmastro (FDI), “Bonafede ci fai o ci sei?”

“Bonafede ci fai o ci sei? Dopo le ignobili scarcerazioni dei mafiosi e dopo la sospensione della circolare del Dap del 21 marzo, il Ministro della Giustizia in data 30 giugno ha licenziato nuova e devastante circolare “svuota tutti” che sollecita nuovamente le misure alternative e la riduzione del sovraffollamento carcerario in costanza di coronavirus. Il dott. Maresca ha gia’ segnalato che siamo di fronte ad un nuovo libera tutti. Inaccettabile: appena finita la bufera mediatica Bonafede ripristina lo svuota carcere. E’ sempre piu’ difficile, a dispetto del suo cognome, credere nella buonafede del Ministro della Giustizia perche’ se errare e’ umano, perseverare e’ diabolico. Bonafede revochi subito la circolare, licenzi il capo del Dap, impedisca nuove e vergognose scarcerazioni, chiarisca le motivazioni della nuova circolare e poi, con dignita’, torni a fare cio’ che sa fare: il dj!”. Lo dichiara Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile FDI Giustizia.

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Trenord, modifiche alla circolazione, 176 nuovi treni

Partirà domenica 5 luglio da Milano Porta Garibaldi alle ore 8.05 in direzione Luino la corsa inaugurale del nuovo treno Donizetti di Trenord, il primo di 41 convogli veloci a media capacità destinati alla Lombardia, che da domenica circolerà sulla linea Milano-Gallarate-Luino.

Il treno durante la mattinata sosterà nella stazione di Luino, dove curiosi e appassionati potranno scoprirne il design innovativo e il confort e dove alle ore 11 è previsto un saluto delle istituzioni; alle 13.44 riprenderà la corsa verso Gallarate, entrando in servizio. Per l’occasione, per tutta la giornata sarà possibile viaggiare gratuitamente sulle corse effettuate dal Donizetti e sui treni della linea Gallarate-Luino, grazie a un biglietto speciale distribuito a bordo del convoglio o agli accessi alle carrozze.

Il programma della giornata

Donizetti fischierà la partenza della sua prima corsa alle ore 8.05 dalla stazione di Milano Porta Garibaldi. Il convoglio prevede fermate a Rho Fiera Milano, Legnano, Gallarate, Besnate, Mornago Cimbro, Ternate Varano Borghi, Travedona Biandronno, Besozzo, Sangiano, Laveno Mombello, Caldè, Porto Valtravaglia, e arrivo a destinazione a Luino alle ore 9.43.

Lì il convoglio sarà aperto alle visite presso il binario 1 della stazione. Gli accessi al treno saranno gestiti nel rispetto dei vincoli di distanziamento.

Il treno ripartirà da Luino alle 13.44 verso Gallarate; nel pomeriggio effettuerà le seguenti corse:

25383 (Luino 13.44 – Gallarate 14.41)

25382 (Gallarate 15.16 – Luino 16.16)

25391 (Luino 17.44 – Gallarate 18.41)

25390 (Gallarate 19.16 – Luino 20.16)

I passeggeri potranno “testare” l’esperienza di viaggio offerta da Donizetti grazie a biglietti speciali – distribuiti sul treno – validi per un viaggiare gratuitamente a bordo del nuovo treno e di tutte le corse della linea Gallarate-Luino. Ogni biglietto sarà valido per un adulto e per eventuali ragazzi accompagnati di età inferiore ai 14 anni.

Il nuovo treno Donizetti

Treno Made in Italy prodotto nello stabilimento di Alstom a Savigliano, Donizetti presenta colori di tonalità brillanti verde e blu su sfondo bianco.

Convoglio monopiano a media capacità – oltre 250 i posti a sedere complessivi per la composizione a 4 carrozze – Donizetti è strutturato in un ambiente unico, senza porte né settori divisori. Ampi corridoi e porte con pedane a raso rendono le carrozze totalmente accessibili ai viaggiatori con mobilità ridotta.

Il confort del viaggio è garantito da livelli di rumore e vibrazione ridotti al minimo; le temperature nelle carrozze si autoregolano grazie a un impianto di condizionamento potenziato. L’illuminazione è ottimizzata grazie a grandi finestrini, che consentono un maggior ingresso di luce naturale.

A disposizione dei passeggeri sono sedute ampie, dotate di prese elettriche e USB per la ricarica dei dispositivi mobili. Il treno offre un servizio di informazione e intrattenimento audio video – grazie a numerosi display LCD – ed è predisposto per la rete Wi-Fi. La sicurezza dei passeggeri è garantita da un sistema di telecamere digitali di videosorveglianza.

Le carrozze sono dotate di aree polifunzionali per il deposito di passeggini e biciclette con possibilità di ricarica per le bici elettriche. 

Oltre a consentire un viaggio confortevole, Donizetti è un treno sostenibile: è riciclabile per il 97%, e consuma il 30% di energia in meno rispetto alla precedente generazione di convogli. I sistemi di condizionamento dell’aria e di ventilazione sono regolati in funzione del numero dei passeggeri a bordo. La chiusura delle porte è programmata in modo da evitare la dispersione termica. L’illuminazione a LED del convoglio si regola automaticamente sulla base della luce esterna.

I 176 nuovi treni per la Lombardia

Donizetti è il primo di 41 convogli a media capacità acquistati per Trenord da FNM e Ferrovienord grazie al finanziamento di 1,6 miliardi garantito da Regione Lombardia, e si aggiunge a 3 ad alta capacità Caravaggio, già in circolazione. 

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Polizia (Fsp), i volenti attaccano sempre, la polizia gioca in difesa

Maccari (Fsp): NEL CAMPIONATO DELLA DEMOCRAZIA LA POLIZIA GIOCA IN DIFESA, I VIOLENTI ATTACCANO SEMPRE.

“Il sostituto procuratore generale Enrico Zucca in un testo pubblicato su una rivista accosta proditoriamente la vicenda Foyd con il G8 di Genova, di cui scorda “fatalmente” le devastazioni. Noi gli ricordiamo gli oltre 2600 Appartenenti alle Forze dell’Ordine aggrediti nei primi sei mesi di quest’anno, così come Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, Mario Cerciello Rega, Emanuele Anzini, Pasquale Apicella.”

Rispediamo al mittente il tentativo arrancante di criminalizzare le Forze di Polizia, accostando episodi che nulla hanno a che fare tra loro con la pervicace ed ostinata voglia di servire lo Stato la Giustizia ed i Cittadini, che i nostri colleghi di tutte le Forze dell’Ordine mettono in campo ogni giorno.

Lo dichiara Franco Maccari, V. Presidente Nazionale del Sindacato di Polizia (Fsp).

Parlare di Sindacati di Polizia accusandoli di fantomatiche coperture, di “chiusura ed omertà”, addirittura di condizionare il Parlamento farà bene all’audience di Zucca, ma fa malissimo alla democrazia, alle sue Istituzioni che, per pietà, non dovrebbero nemmeno rispondere a queste farneticazioni infondate.

Il terrorismo psicologico sul reato di tortura non regge il passo con le continue avanzate della criminalità in Italia, conclude Maccari, fatte anche di un diritto che, nei fatti, ha perso di vista la differenza tra Vittime e carnefici.

Con gentile richiesta di pubblicazione e consueta attenzione giornalistica.

 

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Enna-Germania, catturato Bevilacqua G.Emilio

Un pericoloso espoennte della mafia. e’ stato catturato in Germania su disposizione della Procura di Enna, e collaborazione dei Ros. “Questa mattina i carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Enna, in Barrafranca (EN), Pietraperzia (EN), Catania, Palermo e Wolfsburg (Germania) hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Caltanissetta – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 46 soggetti (tra i quali un minorenne, all’epoca dei fatti) affiliati o contigui alle famiglie mafiose di Barrafranca e Pietraperzia. Uno degli affiliati di spicco del sodalizio, BEVILACQUA Giuseppe Emilio, è stato localizzato e catturato in Germania grazie al supporto del BKA e della polizia tedesca, con il coordinamento operativo dell’Agenzia di Polizia europea EUROPOL. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e allo smercio di stupefacenti, estorsioni, corruzione aggravata dall’aver favorito l’associazione mafiosa, detenzioni di armi e assistenza agli associati. Contestualmente è stato notificato anche un decreto di sequestro preventivo di beni (società, beni immobili e conti correnti) per un valore di oltre un milione di euro. La notizia nella sua completezza e’ disponibile sul Quotidiano d’Italia

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Carabiniere investito, Fsp Polizia: “Solidarietà al collega

Carabiniere investito, Fsp Polizia: “Solidarietà al collega, in Italia più tutele per i criminali che per il personale in divisa. Ora Amnesty non commenta?”  

 

“Leggiamo con apprensione la notizia dei gravi danni subiti dal carabiniere investito da ladri in fuga in provincia di Bologna. Esprimiamo massima solidarietà al collega e alla sua famiglia, nella speranza che possa rimettersi al più presto. E mentre pensiamo al terribile momento che dovrà superare, cresce la rabbia di constatare che, giorno dopo giorno, la brutalità e l’arroganza dei delinquenti mietono una vittima dietro l’altra fra il personale in divisa che, per tutta risposta, non solo non è tutelato a sufficienza, ma è addirittura troppo spesso denigrato, accusato, flagellato. Oggi, mentre aspettiamo che Amnesty commenti questa notizia con la stessa puntualità con cui ci accusa di usare violenza sui cittadini, ci chiediamo cosa sarebbe successo se il collega avesse tentato di difendersi magari mettendo mano all’arma?”.  

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, dopo che a Mordano, in provincia di Bologna, un carabiniere, di 48 anni è stato travolto da ladri in fuga, ed è ora ricoverato in prognosi riservata.

“La verità – conclude Mazzetti – è che in questo strano paese delinquenti, criminali e violenti sono più tutelati e garantiti degli appartenenti alle Forze dell’ordine, lasciati senza strumenti idonei, e senza tutele legali e operative sufficienti, nonché esposti agli effetti nefasti di una mentalità che li vuole bersagli buoni per tutte le occasioni e vittime sacrificali sull’altare della sicurezza pretesa ma non tollerata, né seriamente predisposta. In Italia quelli soffocati sotto un peso ormai insostenibile sono donne e uomini in divisa”.

Agli Organi di informazione con gentile richiesta di diffusione

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Family Care ricerca 120 assistenti familiari in tutta Italia

 

 L’Agenzia per il Lavoro Family Care avvia la campagna recruiting per la ricerca di badanti da collocare in diverse Regioni italiane.

Milano, 26 giugno 2020  Family Care, Agenzia per il Lavoro del gruppo Openjobmetis dedicata all’incontro tra domanda e offerta di impiego nel settore dell’assistenza familiare e ospedaliera, ha avviato un processo di selezione volto a individuare 120 profili di assistenti familiari/badanti da collocare nelle Regioni dell’Italia settentrionale, in particolare Lombardia e Veneto. Oltre alla garanzia previdenziale e contributiva, Family Care assicura alle badanti una permanenza ottimale presso le famiglie ospitanti, verificando scrupolosamente la conformità dell’alloggio e delle condizioni di accoglienza.

Attraverso questa campagna, Family Care si conferma un punto di riferimento nel settore dell’assistenza familiare e ospedaliera. Nonostante il ruolo delle badanti sia diventato ancor più cruciale a seguito della diffusione del Covid-19, il settore non gode ancora dell’attenzione e della regolamentazione contrattuale adeguate, finendo spesso per essere additato come una delle aree in cui prolifera con più facilità il lavoro nero. Family Care intende quindi riconoscere il giusto valore a un settore ormai indispensabile, da una parte tutelando gli assistenti familiari dal punto di vista previdenziale e contributivo, dall’altra garantendo alle famiglie una gestione burocratica agile e legale. L’obiettivo è quello di favorire il dialogo tra famiglie e assistenti familiari nella tutela dei diritti e delle esigenze di entrambi.

La nuova campagna resterà attiva per tutto il mese di luglio ed è finalizzata alla selezione di 120 assistenti familiari conviventi con vitto e alloggio per il Nord Italia, in particolare per le Regioni Lombardia e Veneto. La ricerca è comunque estesa a tutto il territorio nazionale e saranno presi in considerazione tutti i candidati idonei, a condizione che siano disponibili a spostarsi nelle zone di lavoro interessate. La selezione sarà effettuata mediante un colloquio in cui verranno valutate competenze pratiche e relazionali. I candidati scelti saranno assunti con contratto in somministrazione. Nella candidatura è preferita un’esperienza pregressa nel medesimo ruolo e una buona conoscenza della lingua italiana.

Family Care, nel proseguimento della propria crescita e presenza sul territorio nazionale, ha da poco inaugurato una nuova filiale a Firenze, in Viale Redi, 49/E. Una filiale che si aggiunge a quelle di Bergamo, Bologna, Brescia, Cinisello Balsamo, Gallarate, Ivrea, Mestre, Milano, Padova, Piacenza, Pordenone, Prato, Varese e Verona.

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Fsi-Usae: in Humanitas ci sono 20 licenziamenti in dirittura d’arrivo,

Fsi-Usae: in Humanitas ci sono 20 licenziamenti in dirittura d’arrivo, abbiamo richiesto l’incontro in Prefettura.

La scrivente Organizzazione Sindacale ieri ha indetto lo stato di agitazione e del personale dipendente e richiesto di incontro in Prefettura a seguito degli annunciati problemi organizzativi e delle relativi decisioni aziendali da parte dell’ Humanitas Istituto Clinico Catanese S.p.A. che nei giorni scorsi ha annunciato di voler procedere all’appalto di servizi senza cessione di ramo d’azienda e quindi senza il mantenimento dei livelli occupazionali.

La Segreteria Territoriale Fsi-Usae ha aperto la vertenza per ottenere un cambio di rotta da perte dell’azienda per lanciare l’allarme sul rischio che potrebbero correre 20 ausiliari dipendenti dell’Humanitas con contratto Aiop a tempo indeterminato ( fra cui padri fi famiglia con 30 anni di servizio nella struttura) che sono stati convocati per il 29 giugno dalla direzione dell’Humanitas per ottenere le dimissioni volontarie degli stessi dall’azienda con la promessa di una riassunzione nell’azienda che subentra nei servizi appaltati. Ovviamente con un contratto diverso con minori tutele.
Da parecchie settimane i lavoratori, iscritti e non iscritti alla nostra Organizzazione Sindacale, ci segnalavano l‘imminente licenziamento e ieri sono stati convocati verbalmente in amministrazione non per ricevere il licenziamento ma per convincerli alle dimissioni volontarie prospettandogli un nuovo e diverso contratto da firmare”. Lo scrivono Calogero Coniglio e Maurizio Cirignotta della Fsi-Usae che spiegano: “E’ chiaro che azioneremo tutti gli strumenti di garanzia previsti dall’ordinamento giuridico per tutelare i lavoratori. Non si capisce per quali motivi una struttura sanitaria in positivo che si espande in posti letto e servizi, che non ha esuberi, abbia la necessità di esternalizzare il servizio di ausiliariato. Non condividiamo questi comportamenti, riteniamo sia un’azione ingiustificata che contesteremo nelle sedi opportune. Abbiamo già dato mandato ai nostri legali per le azioni necessarie a tutelare i lavoratori. E’ una situazione grave che va affrontata in modo celere ed appropriato. Per questo motivo la Fsi-Usae chiederà alle istituzioni competenti di garantire il rispetto delle regole a tutela dei lavoratori” – concludono i sindacalisti.

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La Guardia di Finanza di Varese festeggia il 246° Anniversario della sua fondazione.

246° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA. UN ANNO E MEZZO DI ATTIVITA’ AL SERVIZIO DEL PAESE IN CIFRE. La Guardia di Finanza di Varese festeggia il 246° Anniversario della sua fondazione. La sobria cerimonia è stata celebrata – in forma interna e nel rispetto delle condizioni legate all’emergenza sanitaria – alla presenza del Prefetto di Varese, dott. Dario Caputo. Dopo la deposizione di una corona in onore dei Caduti del Corpo sono stati letti il messaggio del Presidente della Repubblica, l’ordine del giorno speciale del Comandante Generale e la preghiera del finanziere. Per l’occasione, è stato predisposto un bilancio sulle attività svolte nell’ultimo anno e mezzo dalle Fiamme Gialle varesine nei vari settori strategici affidati al Corpo dall’Autorità di Governo.   BILANCIO OPERATIVO DEL 2019 I Reparti del Comando Provinciale Varese hanno concluso oltre 23.000 interventi ispettivi nel periodo tra gennaio 2019 e maggio 2020; la magistratura ordinaria e contabile ha delegato al Corpo, nello stesso periodo, 840 indagini. LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi. Sono stati denunciati 274 soggetti per reati fiscali (emissione di fatture false, presentazione di dichiarazione fraudolente e occultamento di documenti contabili), di cui 15 tratti in arresto. I casi di evasione fiscale internazionale scoperti, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni della residenza fiscale e illecita detenzione di capitali all’estero, sono in tutto 14, mentre nel campo delle frodi all’IVA poste in essere mediante fatture false e società fantasma ed in quello delle indebite compensazioni di debiti tributari e previdenziali con crediti IVA fittizi, i casi scoperti ammontano a 35. Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 102 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso nel complesso oltre 27 milioni di euro di IVA, nonché 83 datori di lavoro che hanno impiegato 1.120 lavoratori in “nero” o irregolari. Ammontano, invece, a 39 gli interventi nel settore delle accise, con il sequestro di oltre 27 tonnellate di prodotti energetici. Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 53, con 5 violazioni rilevate. I 355 interventi a contrasto del contrabbando e delle frodi doganali hanno portato al sequestro di 4.700 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri. Nella vigilanza sul commercio internazionale della fauna e della flora in via di estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington (c.d. C.I.T.ES.), il Corpo ha eseguito, negli spazi doganali, circa 9.500 controlli. CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la trasparenza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse destinate al benessere della collettività, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario, ivi comprese quelle in materia di spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, superano i 635 mila euro, con un numero di persone denunciate complessivamente pari a 95, di cui 1 tratta in arresto. Con riferimento alle indebite percezioni del “reddito di cittadinanza”, sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria 9 soggetti. Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate oltre 100 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione. CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza. Le indagini patrimoniali contro le mafie, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato alla confisca (e ristabilito il possesso da parte dello Stato) di beni e valori per circa 500 mila euro. Ulteriori 2,1 milioni circa sono stati, inoltre, sequestrati, mentre le proposte di sequestro in corso ammontano a oltre 6 milioni di euro. È continuata, altresì, la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti 312 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica per le verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. Inoltre, dallo sviluppo delle indagini di polizia giudiziaria, è scaturita la denuncia di 50 persone per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio, di cui 1 tratta in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato a 60 milioni di euro. Sul fronte della prevenzione, sono state sottoposte a indagini più approfondite 1.682 segnalazioni di operazioni sospette, inoltrate da intermediari finanziari e professionisti ai sensi della normativa antiriciclaggio. Inoltre, presso lo scalo aeroportuale di Malpensa nonché ai valichi di confine con la Confederazione Elvetica, sono stati eseguiti circa 4.000 controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, che hanno avuto ad oggetto movimenti di capitali per circa 39 milioni di euro e hanno condotto all’accertamento di 1.770 violazioni nonché al sequestro di oltre 370.000 euro. In materia di falsificazione monetaria, ivi compresa la clonazione di carte di credito e di debito, sono stati sequestri valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di oltre 7.500 euro. In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione, al falso made in Italy e all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, sono stati sequestrati quasi 266.000 di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione made in Italy o non sicuri. CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI Il controllo del territorio per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che ha portato al sequestro, dal 1° gennaio 2019 al 31 maggio 2020, di circa 1 tonnellata di sostanze stupefacenti, in particolar modo presso l’aeroporto internazionale di Malpensa. BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19 A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti. Più in dettaglio, dai primi segnali della grave emergenza sanitaria che ha diffusamente colpito la Lombardia, tutti i Reparti del Corpo della regione sono stati impegnati, sotto il coordinamento delle locali Prefetture, nell’attuazione delle misure di contenimento disposte dall’Autorità di Governo. Dallo scorso mese di marzo i Reparti della Guardia di Finanza della Provincia di Varese hanno sviluppato circa 4.500 controlli volti ad assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19: quasi 100 soggetti, a vario titolo, denunciati per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza. Con riguardo al contrasto all’infiltrazione della Criminalità Organizzata nel tessuto economico del paese, nei primi cinque mesi del 2020 sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 87 soggetti, con beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie, di valore pari a oltre 6 milioni di euro, proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. I provvedimenti di sequestro e confisca operati in applicazione della normativa antimafia hanno invece raggiunto, rispettivamente, la quota di oltre 2 milioni di euro e di circa 500.000 euro. In parallelo a questo, è stata sviluppata un’ampia attività di analisi, investigativa ed operativa contro frodi e truffe poste in essere da chi intendeva approfittare della grave situazione di crisi. Questa attività ha riguardato soprattutto i dispositivi di protezione individuali. Sono stati denunciati soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione, constatate sanzioni amministrative in circa 500 casi e sottoposti a sequestro oltre 370.000 mascherine e dispositivi di protezione individuale e 267 litri di igienizzanti (venduti come disinfettanti). Oltre 283.000 mascherine sono state requisite dal Commissario straordinario, su richiesta di Reparti del Corpo e su conforme avviso delle competenti Autorità penali e amministrative, per essere distribuiti a strutture della Protezione Civile, ospedali, enti pubblici.

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Il silenzio è mafia: figli e i familiari dei Collaboratori sono lasciati in serio pericolo

PER IL DOTTOR VITO CRIMI E DOTTOR NICOLA MORRA. I Collaboratori di Giustizia vanno protetti e curati. Il loro apporto è indispensabile se vogliamo veramente e finalmente la fine delle mafie, delle massomafie e della corruzione. I figli e i familiari dei Collaboratori sono lasciati in serio pericolo, allo sbando, discriminati, emarginati e con scarse possibilità di un futuro. I loro figli, le loro mogli meritano gli stessi diritti dei Testimoni di Giustizia. Basta denuncianti di serie A e di serie B, figli e figliastri. Questi figli hanno il diritto di continuare gli studi, di essere messi in sicurezza, di avere un cambio di generalità nuovo e definitivo. Li avete lasciati tra l’incudine e il martello con i mafiosi che li odiano ed una parte di mondo socio istituzionale che li tratta da figli di mafiosi, figli di pentiti (modo elegante di una parte di società civile per chiamarli infami). Illustre Dott. Crimi quando ci riceverà a Roma come fa con gli ex Testimoni di Giustizia e altri che non hanno mai avuto questo Status? Nulla nei loro confronti, ma siamo contrari alla disparità di trattamento. Sono state fatte istanze nella giusta procedura forse dobbiamo andare anche noi a “Striscia la Notizia” per avere la Sua attenzione? Funziona cosi? Dott.Morra Le è stato scritto più volte, quando si occuperà in prima persona dei Collaboratori di Giustizia e soprattutto dei loro familiari? Il Presidente Onorario Klaus Davi, il Testimonial Luigi Bonaventura e tutta l’associazione “Sostenitori dei Collaboratori e Testimoni di Giustizia”.