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BOTSWANA: ANIMALISTI ITALIANI CON GLI ELEFANTI

Di seguito la lettera scritta dal Presidente degli Animalisti Italiani Walter Caporale:

Illustre Console,
 
Le scrivo in qualità di Presidente degli Animalisti Italiani, associazione animalista che si occupa della difesa e della tutela del benessere degli animali da oltre vent’anni in Italia.
 
Ho appreso con sommo rammarico e con profonda indignazione dell’inquietante decisione del governo del Botswana che ha dato il via libera alla caccia agli elefanti mettendo all’asta 7 licenze. 
Ciascuna di esse permette l’abbattimento di 10 elefanti in aree controllate per lo svolgimento della barbara e involutiva attività venatoria.
Già l’anno scorso, a maggio, il nuovo governo ha fatto decadere un precedente divieto di caccia in vigore dal 2014 che rendeva il Vostro Paese progressista e all’avanguardia in termini di tutela degli Animali, facendolo annoverare giustamente tra i santuari della fauna selvatica proprio per le leggi messe in campo a protezione dell’intero ecosistema.
Or dunque perché questo gigantesco passo indietro? Secondo Voi, lo sterminio di 272 pachidermi a partire da aprile 2020, con annesso trasporto di trofei di caccia, sarebbe la soluzione civile per fronteggiare la situazione?
Gli elefanti, non solo risultano essere una risorsa perché attirano ogni anno migliaia di turisti ma sono una specie chiave per l’habitat in cui si trovano,  proprio perché sono loro stessi a ridistribuire e ad aumentare la disponibilità della biomassa. Sono infatti stati classificati dagli scienziati ricercatori come “ecological engineers” che grazie alla manipolazione fisica della vegetazione aumentano l’eterogeneità dell’ecosistema; un vantaggio per tutti gli altri organismi viventi.
 
È pertanto palese che queste meravigliose e “storiche” creature non sono in alcun modo responsabili della distruzione di qualsivoglia coltura su vasta scala e che né la cattura dei pachidermi né tantomeno la caccia e la loro uccisione potrebbe risolvere il problema della convivenza uomo-animale. 
 
Al contrario si potrebbe optare per due soluzioni alternative per deviare i tragitti degli elefanti che sono state già utilizzate nel distretto di Wayanad, nello stato del Kerala, con ottimi risultati. Vogliamo suggerirvi metodi rispettosi del diritto alla vita, il dono più grande che esista al mondo.
 
La specie, come abbiamo detto, è già in pericolo a causa della deforestazione e dell’industrializzazione, che insieme alla costante necessità di territorio da parte dell’uomo sta minacciando fortemente l’esistenza di questi esseri maestosi e magnifici.
I tradizionali tragitti degli elefanti da una foresta all’altra, percorsi dagli animali per la ricerca di cibo, i cosiddetti “corridoi”, sono tracciati da tempo immemore dai grandi pachidermi, ma attualmente gli stessi sono costretti ad attraversarli in zone fortemente antropizzate. 
 
Ulteriori soluzioni nonviolente possibili prevedono quindi l’uso delle luci lampeggianti che impediscono agli animali di avvicinarsi ai terreni agricoli, mentre alcune recinzioni sono state modificate annettendovi degli alveari, veri e falsi, per sfruttare la paura dei pachidermi nei confronti delle api e tenendoli così a distanza.
 
Nondimeno, come Associazione Animalista Nazionale che si batte per i diritti degli animali in Italia ma anche con progetti di respiro internazionale, riteniamo che le Vostre eventuali nuove autorizzazioni potrebbero demotivare anche chi è impegnato da anni nella lotta contro il bracconaggio, visto che l’attuale regime ora, di fatto, lo legalizzerebbe, chiamandolo “caccia”.
La scienza ha dimostrato in modo incontrovertibile che la caccia non è un modo efficace a lungo termine per ‘regolamentare’ la popolazione dei pachidermi e di nessun altro animale.
 
Vi invitiamo pertanto a un immediato cambio di rotta.
 
Gli Animalisti Italiani Onlus e tantissimi miei connazionali Vi chiedono di fermare questo massacro inutile, incivile ed eticamente inaccettabile.
La vita di QUALCUNO non può essere messa all’asta.
È un gesto inqualificabile che uccide degli esseri inermi, pacifici e incolpevoli.
 
La prego pertanto di intercedere presso il Suo Governo affinché venga fatto un passo indietro prendendo in considerazione altre soluzioni che rispettino la vita degli animali.
 
Fiducioso che accoglierà positivamente questa mia istanza, voglia gradire, i sensi della mia più alta considerazione.”
 
 
Walter Caporale
Presidente
ANIMALISTI ITALIANI

 

 


 

 

 
 

 

 

 

 

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Investimenti verdi

ECONOMIA CIRCOLARE: «È L’EPOCA DEGLI INVESTIMENTI VERDI»

Le domande di contributo possono essere presentate online entro le 12 di venerdì 13 marzo

Contributi per aiutare le imprese nell’utilizzo efficiente delle risorse, ma anche per aumentare la durata di vita dei prodotti e migliorare sia il loro riutilizzo, sia la loro riciclabilità.

«In un’epoca in cui è indubbiamente cresciuta la sensibilità “verde” e le nostre imprese stanno compiendo un grande sforzo nell’adottare innovazioni tecnologiche così da favorire le produzioni a basso impatto ambientale, il sistema camerale non può che essere al loro fianco su temi così rilevanti» spiega il presidente della Camera di Commercio varesina, Fabio Lunghi, parlando del nuovo bando “Innovazione delle filiere di Economia Circolare Fase 3”, con cui Regione, Unioncamere ed enti camerali della Lombardia mettono a disposizione 1 milione e 640mila euro per favorire la transizione delle aziende verso l’economia circolare.

«In questo momento, mi pare di cogliere diversi segnali incoraggianti proprio da parte delle imprese. Aziende capaci di superare nei loro sforzi ambientali quella politica internazionale che, invece, non ha saputo raggiungere risultati concreti nei vari summit che si sono succeduti» continua Lunghi, facendo riferimento ai più recenti vertici, quello di Parigi come quello di Madrid, terminati con risultati insoddisfacenti. «Invece, oltre alla sensibilità crescente nei giovani – continua Lunghi –, ci sono anche fattori legati al mercato per cui l’ambiente è finalmente un tema molto sentito. Basti pensare che i cosiddetti asset finanziari “puliti” hanno già superato i mille miliardi globali. Sempre di più, i grandi fondi e le banche emettono strumenti finanziari “verdi”, ancorati a risultati ambientali. Oggi un bond o un’azione a tema ambientale risultano premianti sul mercato».

Entrando allora nei dettagli del bando, giunto a una fase 3 che non preclude la partecipazione a chi non sia stato presente in quelle precedenti, l’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% dei costi ammissibili, del valore massimo di 80mila euro.

In particolare, il bando sostiene progetti esecutivi presentati dalle imprese, anche in forma aggregata, in uno o più dei seguenti ambiti di intervento:

  • innovazione di prodotto e/o di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse, utilizzo di sottoprodotti in cicli produttivi, riduzione produzione di rifiuti e riuso dei materiali;
  • progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento della filiera;
  • sperimentazione e applicazione di strumenti per l’incremento della durata di vita dei prodotti ed il miglioramento del loro riutilizzo e della loro riciclabilità (Eco-design);
  • implementazione di strumenti e metodologie per l’uso razionale delle risorse naturali.

Le domande dovranno essere presentate online entro le 12 di venerdì 13 marzo. Ulteriori informazioni sul sito della Camera di Commercio varesina www.va.camcom.it, seguendo il percorso “Contributi ˃ Ambiente

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Vigevano-Malpensa. De Rosa (M5S Lombardia): “Appello ai sindaci

Vigevano-Malpensa. De Rosa (M5S Lombardia): “Appello ai sindaci: ora fronte comune per progetti di mobilità utili e condivisi”.

“Faccio appello ai sindaci, ora è necessario fare fronte comune per valutare, anche con assemblee pubbliche che coinvolgano direttamente i cittadini, progetti di mobilità realmente utili e condivisi. Le infrastrutture devono rispondere ai reali bisogni dei cittadini e passare al vaglio di analisi costi-benefici.

Robecco, Abbiategrasso, Cassinetta necessitano di interventi per alleggerire il traffico in transito non di infrastrutture faraoniche che riempiono le tasche ai politici e ai loro amici, devastando imprese, paesaggio e il territorio”, così Massimo De Rosa, consigliere regionale del M5S Lombardia, dopo la bocciatura del TAR  della contestata Vigevano-Malpensa.

“La superstrada, per problemi tecnici, non ha superato il vaglio del Tribunale amministrativo ma ci sono infinite altre possibilità. Tra quelle più interessanti su cui puntare c’è il trasporto pubblico con i progetti di raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara e il prolungamento della S9 fino ad Abbiategrasso.

Nell’immediato va riqualificata la rete viaria esistente, e penso soprattutto alla Sp114 e alla Sp494.

Il Pavese ha bisogno di più collegamenti con Milano e non con Malpensa. Servono proposte condivise con le realtà locali, enti Parco e CMM e immediatamente cantierabili. Al di là delle posizioni politiche il M5S c’è, aspettiamo di vedere se agli altri attori politici in campo interessa la contrapposizione ideologica o dare risposte ai cittadini. Mi auguro prevalga il buon senso ”, conclude De Rosa.

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Il Presidente Fontana all’incidente ferroviario

INCIDENTE FERROVIARIO, PRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA FONTANA SU LUOGO DERAGLIAMENTO: UNA VICENDA CHE LASCIA INCREDULI

 

 Il presidente della Regione Lombardia,
Attilio Fontana sul luogo in cui si e’ verificato, questa mattina,  l’incidente ferroviario in provincia di Lodi. 06-FEB-2020 11:01

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Tre perquisizioni eseguite dalla Polizia di Stato presso le abitazioni di tre “writers”.

( F P ) Gli Agenti del Posto Polfer di Varese, unitamente agli operatori della Squadra di PG della Polfer di Milano, hanno eseguito, nella giornata di ieri, tre perquisizioni delegate dal Pubblico Ministero competente, presso le abitazioni di tre giovani varesotti, accusati del reato di imbrattamento a convogli ferroviari.