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USA, 6 colpi sparati a bruciapelo da un poliziotto a un 28enne afroamericano

USA, 6 colpi sparati a bruciapelo da un poliziotto a un 28enne afroamericano. Il fatto è accaduto il 23 maggio. Audio e video sono stati diffusi dalle autorità del New Jersey

Un nuovo caso Floyd scuote gli Stati Uniti dopo che le autorità del New Jersey hanno diffuso audio e video del fermo di un afroamericano sfociato nell’uccisione di un 28enne disarmato dopo essere stato fermato da un poliziotto bianco per eccesso di velocità. Le immagini provengono dalla telecamera montata sull’auto della polizia. Nelle prime ore del mattino 23 maggio scorso Maurice Gordon è stato fermato per eccesso di velocità dal sergente Randall Wetzel. In attesa dell’arrivo del carro attrezzi, il poliziotto lo invita a sedersi nell’autopattuglia e gli offre anche una mascherina. Nulla sembra lasciar presagire una tragedia, ma dopo una ventina di minuti Gordon si slaccia la cintura di sicurezza e sembra in procinto di abbandonare l’auto. L’ufficio del Procuratore generale, che sta indagando sull’episodio, afferma che Wetzel ha cercato più volte di riportare la calma. Gordon avrebbe tentato due volte di sedersi al posto di guida: la prima volta il poliziotto gli ha spruzzato contro dello spray urticante, la seconda invece porta Gordon fuori dall’abitacolo. Qui le immagini non forniscono indicazioni ma si sente l’audio concitato del momento in cui Wetzel impugna la pistola e spara sei volte contro il 28enne. Il sergente, che ora si trova in congedo retribuito in attesa degli sviluppi dell’inchiesta, ha dichiarato di aver temuto che Gordon volesse prendergli auto e pistola. Un secondo audio, diffuso sempre dalle autorità statali, dà conto di una telefonata fatta da un amico di Gordon al numero di emergenza 911 il giorno prima della tragedia. Il giovane dice di essere preoccupato per l’amico, che ha «detto qualcosa su un’esperienza paranormale» e che si comporta in modo anomalo. La madre di Gordon chiede che sia detta la verità su cos’è accaduto: «Voglio solo risposte su quello che è successo a mio figlio». Il fermo di Maurice Gordon, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,da operazione di normale amministrazione, si trasforma in una colluttazione improvvisa con esito fatale. Mentre gli Usa sul tema sono sempre più divisi. Ecco il video: https://youtu.be/1KrfUJW9wGk

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Video shock pubblicato su Facebook: la polizia blocca il collo con un ginocchio e muore soffocato

Video shock pubblicato su Facebook: la polizia blocca il collo con un ginocchio e muore soffocato Sono le ultime drammatiche immagini quelle postate su Facebook, di un afroamericano ucciso a Minneapolis da un agente di polizia che ha soffocato l’uomo bloccandolo a terra e premendogli il collo con un ginocchio. Un episodio che ricorda un altro caso simile e tristemente noto, quello del newyorchese Eric Garner nel 2014. Questa volta teatro della tragedia è Minneapolis, in Minnesota, e l’intera sequenza è stata filmata da una passante in un video shock, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che adesso scuote gli Usa. Secondo le prime ricostruzioni, alcuni agenti sono stati allertati sulla presenza di un uomo sospetto seduto in un’auto e che sembrava sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. I poliziotti giunti sul posto gli hanno intimato di scendere ma l’uomo ha cominciato ad opporre resistenza. Gli agenti lo hanno così bloccato a terra e, mentre cercavano di ammanettarlo, uno di loro gli ha tenuto premuto il collo con un ginocchio. «Per favore non riesco a respirare» «Lasciatemi, non riesco a respirare….». si sente nel video. L’uomo implora più volte gli agenti ma invano, anche se visibilmente in sofferenza. Poi arriva un’ambulanza ma è troppo tardi. Morirà poco dopo. «Quello che ho visto è terribile. Quell’uomo non avrebbe dovuto morire. Essere un nero in America non dovrebbe essere una sentenza di morte», è stata la reazione di rabbia del sindaco di Minneapolis Jacob Frey. La polizia ha avviato un’indagine e gli agenti sono stati sospesi. Anche loro indossavano body-cam. Ecco il video: https://youtu.be/C-QJcyVTrqw