“Mi ero imposto di aspettare, di non fare scelte affrettate, benché suonasse forte e chiaro il messaggio contenuto nel licenziamento senza preavviso di Carlo Verdelli. A parte quel gesto, la nuova proprietà ha ritenuto di esporre solo per vaghi accenni il progetto industriale e giornalistico intrapreso. Ma nel frattempo, in poche settimane, Repubblica è già cambiata. Non la riconosco più. Per questo, pur ringraziando il nuovo direttore che mi aveva chiesto di proseguire la collaborazione, preferisco interromperla qui. Saluto con affetto e riconoscenza tutti i colleghi, a cominciare dal fondatore Eugenio Scalfari.”
E’ l’annuncio con cui Gad Lerner dà notizia della novità che lo riguarda.
Atto d’accusa contro l’editore, John Elkann che magari vorrebbe un giornale meno schierato politicamente visto che aveva dichiarato:
«Siamo convinti che il giornalismo di qualità ha un grande futuro, se saprà coniugare autorevolezza, professionalità e indipendenza con le esigenze dei lettori, di oggi e di domani»
Guido Bertolaso: “I 10 milioni donati da Berlusconi – sottolinea l’uomo ingaggiato dal governatore lombardo Attilio Fontana per concretizzare il progetto – sono la somma necessaria per la realizzazione del reparto di 400 posti di terapia intensiva alla Fiera di Milano”.
Berlusconi non e’ stato l’unico a fare donazioni importanti: con lui anche Giuseppe Caprotti e Moncler ( Ruffini: È un dovere di tutti restituire alla città ciò che fino ad ora ci ha dato. ).
Altri nomi di rilievo: Prada, il gruppo assicurativo Allianz e la Sapio, la Fondazione Umberto Veronesi, famigliaAgnelli ha donato 10 milioni di euro, Tecnogym