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Somma Lombardo

Somma, Barcaro risponde alla polemica sulle mascherine

“Stupisce e amareggia pertanto apprendere dalla stampa del 14 maggio che nel Comune di Somma Lombardo la protezione civile regionale non avrebbe fatto arrivare alcuna mascherina – sottolinea il consigliere -. Stupisce poiché ben sa ogni sindaco, anche solo sommariamente informato sugli obblighi impostigli dal D.Lgs 81/2008, che spetta a lui.

dotare i propri volontari dei dpi necessari e provvedere alla sicurezza dei propri operatori. La modalità scelta per la distribuzione da parte della Provincia di Varese, supportata  dall’Assessore regionale Foroni, ha pertanto privilegiato un sistema quanto più capillare possibile, impegnando in un super lavoro sia i dipendenti del settore provinciale, sia i volontari che non si sono tirati indietro mai, al fine di garantire a tutti le forniture che sono venute via via aumentando e che lunedì saranno consegnate, ancora una volta, a tutti i Comuni”.

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Coronavirus, consegnate 284.000 mascherine ai comuni della Provincia di Varese

Sono state consegnate le 284.000 mascherine a tutti i comuni della Provincia di Varese, con il liquido disinfettante spettante donato dal Politecnico di Milano.

Si tratta della terza fornitura completata e a giorni ne è prevista una quarta.

“Possiamo dire che ad oggi abbiamo coperto quasi tutta la popolazione residente in provincia con almeno una mascherina a testa”, hanno commentato Alberto Barcaro – Consigliere Provinciale con delega alla Protezione Civile – in coro i Sindaci della Provincia, ringraziando i volontari della Protezione Civile che hanno curato la distribuzione del materiale.

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Varese-Laghi

Tica Cina dona 49.500 mascherine alla Provincia di Varese

 

Un’azienda italo cinese con sede ad Olgiate Olona, la Nanjing TICA Climate Solutions Co, ha donato alla Provincia di Varese, tramite il consolato generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano, ben 49.500 mascherine chirurgiche.

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Oggi la consegna al consigliere delegato alla Protezione civile Alberto Barcaro, da parte di un delegato dell’azienda, Andrea Canali, alla presenza del segretario del console Song Xuefeng. 

Sugli scatoloni, accanto alle bandiere cinese e italiana, si legge: “Con amore da più di 3.000 famiglie cinesi in Italia. Andrà tutto bene. Coraggio Italia!”, un bel messaggio che conferma quanto scritto nella lettera del consolato a proposito della donazione: “un’occasione per rafforzare la stretta amicizia e collaborazione”.

“Un gesto davvero generoso e molto apprezzato, anche in vista della fase 2, in cui le mascherine saranno tra gli elementi indispensabili per il rispetto delle condizioni di sicurezza – affermano il presidente Emanuele Antonelli e il consigliere Barcaro -. Ringraziamo di cuore l’azienda e il consolato per questo importante segno di vicinanza al nostro territorio: nei prossimi giorni consegneremo le mascherine ai dipendenti della Provincia e nei comuni in modo da soddisfare le numerose richieste che continuano a pervenire al settore Protezione civile”.

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Protezione Civile, Barcaro avvisa dell’arrivo delle mascherine nei comuni

Alberto Barcaro, consigliere provinciale con delega alla Protezione Civile, con un comunicato pubblicato in anteprima sul suo profilo, annuncia l’arrivo delle mascherine in tutti i comuni della provincia di Varese, precisando in estrema sintesi ( il testo in forma integrale segue sotto) che dopo la consegna, la loro gestione verrà affidata i comuni nelle forme e organizzazione decisa autonomamente, nel rispetto della normativa regionale.

In effetti dopo l’ordinanza regionale di ieri, in tanti ci eravamo chiesti visto che non tutti hanno la mascherina a casa come fare per proteggerci, anche se Fontana era stato chiaro, dicendo di coprirci il viso, ma ora con le mascherine certificate, sarà tutto più semplice.

I sindaci chiariranno tempi e modalità della consegna ai cittadini, onde evitare assembramenti.

Segue la dichiarazione di Barcaro:

 

I due camion provinciali sono partiti alle 20.00 di oggi 5 Aprile da Rho (sede regionale deI DEPOSITI CENTRALIZZATI). Abbiamo caricato 220.000 mascherine x la popolazione, oltre a  3500 destinate ai volontari di PROTEZIONE CIVILE, e di  3.100 destinate alla Polizia Locale , IN TUTTO 226.000 pezzi che sommati alle 20.000 modello fippi, GIÀ IN FASE DI CONSEGNA, RISULTANO COMPLESSIVAMENTE 246.000 PEZZI.

Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto 4.500 mascherine chirurgiche per i volontari DI PC, NONCHÉ 4.500 mascherine chirurgiche donate da un privato, sempre DESTINATE al territorio ad utilizzo dei volontari CHE SVOLGONO LE IMPORTANTI ATTIVITÀ DI SOSTEGNO ALLA POPOLAZIONE, COME TUTTI SI STANNO BEN RENDENDO CONTO.

LA Provincia di Varese ha una popolazione di 900.000 abitanti circa, costituenti 382.380 nuclei famigliari complessivamente.

Abbiamo deciso come Settore provinciale di distribuire, dal primo  pomeriggio di domani, la quantità disponibile ripartita con parametro percentuale in base ai  nuclei familiari esistenti nei rispettivi comuni.

Le consegne verranno effettuate  dal Settore PROTEZIONE CIVILE della  Provincia ai comuni, CON UNA “TABELLA DI MARCIA” CUI I SOGGETTI DEDICATI AL RITIRO DOVRANNO RISPETTARE PER EVITARE AFFOLLAMENTO E CONFUSIONE.

 LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI utilizzeranno, a loro volta , le modalità che riterranno più opportune per la consegna DELLE MASCHERINE ai propri concittadini.

Mettere confezioni di mascherine nei supermercati, nelle banche o alle poste non lo  riteniamo un CRITERIO da attuare in questA DELICATA FASE di carenza di dispositivi di protezione  certificati. 

IL SETTORE DI PROTEZIONE CIVILE RESTA SEMPRE A DISPOSIZIONE PER OGNI EVENTUALITÀ.”

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Busto Arsizio

Emergenza Covid-19, due presidi della Prociv fuori da Ospedali di Varese e Busto

Emergenza Covid-19, due presidi della Prociv fuori da Ospedali di Varese e Busto. Emanuele Monti (Lega): “Controllo temperatura e assistenza a chi deve lavorare”

Milano, 24 marzo – “Due presidi della Protezione Civile fuori dagli Ospedali di Varese e di Busto Arsizio. Per garantire controlli continui alla salute del personale sanitario, delle Forze dell’Ordine, del personale dei supermercati e, in generale, di tutti quei lavoratori che non possono rimanere a casa, perché chiamati a garantire servizi o produzioni di cui la società non può fare a meno. Nei loro confronti occorre un occhio di riguardo, oltre al nostro dovuto ringraziamento”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, che presenta il nuovo progetto che andrà ad implementare i servizi di assistenza sanitaria in provincia di Varese.  

“Abbiamo raggiunto l’intesa con la Protezione Civile e le Direzioni generali delle Asst Sette Laghi e Valle Olona – spiega Monti – l’idea è quella di allestire due presidi, nella forma di ‘minicampi’ gestiti dalla Protezione Civile, fuori rispettivamente dall’Ospedale di Circolo di Varese e dall’Ospedale di Busto Arsizio, che avranno la funzione di servire tutti i cittadini che ancora oggi, nella fase di emergenza, sono tenuti ad effettuare la propria attività lavorativa. Quindi chi si occupa di compiti fondamentali, come medici e infermieri, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, gli addetti dei supermercati e chi lavora nelle aziende che non possono chiudere. Tutte queste persone, alla fine dei loro turni, potranno venire in questi presidi, prima di rientrare in famiglie, e farsi misurare la temperatura corporea con i termoscanner e ricevere tutte le informazioni necessarie e pratiche per evitare i rischi di contagio”.

“Nel momento in cui avessero sintomi di possibile contagio da Covid-19, verranno immediatamente presi in carico dal personale. L’obiettivo è infatti quello di tutelare la salute dei cittadini ed evitare al massimo la diffusione del virus. Questo progetto si inserisce nel percorso che abbiamo già iniziato sulla tutela delle persone in prima linea nella lotta al coronavirus e nella gestione di questo stato di emergenza, e si inserisce tra le iniziative come quella che avevo avanzato nei giorni scorsi, di richiedere il tampone per tutto il personale sanitario (richiesta appoggiata dalla Giunta ma che deve avere il via libera dell’Istituto superiore di sanità). Ringrazio il Consigliere provinciale Barcaro per il sostegno all’allestimento dei due presidi. E l’Assessore regionale Foroni, che ci ha appoggiato” aggiunge il Presidente Monti.

“Questo progetto è la dimostrazione che, come settore provinciale, in collaborazione con i CCV della Provincia e i Volontari, siamo sempre presenti e disponibili alle necessità del territorio.  Dopo il supporto dato alla Questura di Varese nelle stazioni di Varese, Busto e Gallarate (unica provincia ad utilizzare volontari), oggi partiamo con questo servizio rivolto alla cittadinanza. In questo periodo di difficoltà l’Ente Provincia, in collaborazione con gli altri attori, dimostra di avere sempre a cuore il bene dei cittadini” sottolinea Alberto Barcaro (Lega), Consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile.

Il quale coglie l’occasione anche per annunciare “la prima fornitura di mascherine donate da un’azienda del territorio per i Volontari della Provincia di Varese”.

“Ad oggi avevamo a disposizione quelle ricevute da Regione Lombardia, subito distribuite ai Comuni che avevano attivato i COC, ma non erano bastate a coprire tutto il fabbisogno. Oggi, grazie al sig. Maraffino della ditta Emmetec srl, possiamo continuare a dare certezze ai Volontari Provinciali che sono una risorsa imprescindibile per tutti. Ho preso contatti diretti con il titolare, abbiamo sottoscritto come Provincia un atto ufficiale per la donazione e oggi abbiamo ricevuto la prima parte” conclude Barcaro.

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Somma Lombardo

Protezione Civile, A.Barcaro: necessità di attivare i centri di coordinamento comunali (COC)

Il consigliere provinciale delegato alla Protezione civile Alberto Barcaro ricorda ai sindaci la necessità di attivare i centri di coordinamento comunali (COC), che a loro volta possono attivare i gruppi di protezione civile, ma anche quella di rispettare i compiti dei volontari di protezione civile.

Il consigliere segnala che la Regione ha dato le seguenti indicazioni:
⁃ il volontariato di protezione civile non fa assistenza alle persone in quarantena, compito specifico di altri soggetti identificati dal sistema sanitario.
– Per quanto riguarda la funzione volontariato, all’interno del COC il volontariato svolge le attività di supporto al coordinamento del COC, assistenza alla popolazione, funzioni di segreteria e di TLC se necessario.
– Non è consentito al volontariato svolgere attività che siano a contatto stretto con soggetti in quarantena.
– Con l’impiego del volontariato presso i COC comunali risulta possibile il riconoscimento dei Benefici di Legge (art. 39 e 40 DLgs01/2018), purché vi sia la formale attivazione del COC.
– Per gestire la disponibilità del volontariato per un’emergenza che è ipotizzabile di non breve durata, anche in considerazione dell’evoluzione non esattamente prevedibile e per mantenere i costi al giusto livello, pare opportuno, nelle aree dove la gravità del contagio è assente o limitata, utilizzare il volontariato solo quando è strettamente necessario.
– I COC comunicano in modo costante, e verso il CCS c/o Prefettura, i dati del numero volontari impiegati, nome e cognome, ecc., dove la funzione volontariato attivata, anche ai fini assicurativi.
– Le attività previste per i volontari di PC, sono attività rientranti tra quelle per cui possono essere effettuate anche senza l’uso di DPI specifici per l’emergenza in atto.
– In caso di particolari attività, va sentito il responsabile sanitario presente al CCS, che darà le corrette indicazioni sui DPI da usare e la formazione sul comportamento da tenere. Ad oggi, non sono state autorizzate attività che richiedessero particolari ed ulteriori cautele e comunque da evitare.
– Si informa che tutti i tipi di DPI (mascherine, guanti, ecc.) vengono acquistati o dal DPC o dalla centrale acquisti di Regione Lombardia e poi distribuiti secondo le richieste e necessità, con la primaria priorità al servizio sanitario.

Seguirà un dettagliato documento congiunto ANCI – Regione Lombardia – Protezione Civile per ogni particolarità e aggiornamento del caso.

Che cosa sono i CCS, COC, COM

Il coordinamento delle componenti del Servizio nazionale della Protezione civile, avviene, ai vari livelli territoriali e funzionali, attraverso il cosiddetto ‘Metodo Augustus’, che permette ai rappresentanti di ogni ‘funzione operativa’ (Sanità, Volontariato, Telecomunicazioni, …) di interagire direttamente tra loro ai diversi ‘tavoli decisionali’ e nelle sale operative dei vari livelli come il Centro Coordinamento dei Soccorsi (CCS), il Centro Operativo Comunale (COC) ed il Centro Operativo Misto (COM), avviando così in tempo reale processi decisionali collaborativi.