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Il respiro e la maschera. Il progetto teatrale nel verde di Varese

In un momento storico dove le persone di qualunque età e le famiglie sono state duramente messe alla prova c’è chi ha approfittato dei periodo di lockdown per elaborare un importante progetto teatrale sul territorio varesino, promuovendo il ruolo culturale della Città Giardino. In questa cittadina ricca di verde numerosi artisti si sono ritrovati a riflettere e di conseguenza a creare un collegamento con la natura. Al respiro, oggi vincolato dalla “mascherina”,  viene aggiuto il valore degli alberi che ossigeno il nostro pianeta e la nostra vita.

Si tratta di un progetto che promuove il nuovo “stare insieme” condividendo la passione per la natura e l’arte all’aria aperta in modo responsabile.

E’ da questa idea iniziale che  nasce il progetto “il bosco del teatro”. Artisti di ogni età, ognuno con le proprie capacità ed esperienze si mettono in gioco nel verde della Città Giardino.  All’interno degli affascinanti parchi varesini vivono alberi secolari, ed è intorno alle loro storie chenasce  la narrazione e lo spettacolo.  I parchi scelti sono: Parco Villa Augusta, Parco Villa Baragiola, Parco Villa Mirabello, Parco Mantegazza, Parco di Villa Torelli Mylius, Parco di Villa Toeplitz e Parco Zanzi. Gli spettacoli sono 17 e 30 gli artisti varesini impegnati nel progetto. Il primo spettacolo sarà domenica 12 luglio sotto il Cedro del Libano di Villa Mirabello.

L’iniziativa, inoltre darà al pubblico la possibilità di percepire con positività e condivisione il cambiamento. 

Il periodo di reclusione  ha fatto riscoprire gli affetti e l’importanza del nucleo famigliare, ha permesso a figli e genitori di trascorrere maggior tempo insieme e consapevolezza ritrovando i valori. Nello stesso tempo però ci si è allontanati dalla comunità e dalla condivisione con gli altri e i coetanei. Credo che questo progetto teatrale dia la possibilità alle famiglie di condividere emozioni, spazi e giornate con gli altri in piena sicurezza e all’aria aperta. Il progetto da la possibilità di riavvicinarci e conoscere maggiormente l’importanza del contatto con le piante e di vedere il cambiamento sotto uno sguardo positivo, sensibilizzando le persone alle bellezze culturali del territorio e alla società.

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Curiosità

Don Gaetano Saccà ricorda i suoi compagni di scuola di Bova Marina

Don Gaetano si è ritrovato ( via internet) coi compagni di classe del v° B, Istituto tecnico commerciale di Bova Marina (RC), parliamo del 1986.

I ricordi sono belli ma talvolta dolorosi: alcuni di loro non ci sono più e Don Gaetano li ha ricordati celebrando messa via internet, il 3 maggio da Jenne, comune di 352 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale.

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Carissimi amici, con il cuore  ancora colmo di grande emozione, sento il bisogno profondo di raggiungervi nuovamente, per ringraziare innanzitutto  il Signore, per averci donato  questa  grazia speciale di incontrarci dopo 34 anni  virtualmente intorno al suo altare. Sicuramente durante la Santa Messa, tanti ricordi della nostra giovinezza sono riaffiorati nella mente di tutti, che anche se per un attimo siamo riusciti a ritornare indietro nel tempo, ripercorrendo le stesse emozioni di allora, lo stesso entusiasmo e la stessa spensieratezza che ci ha distinto. Ci siamo sentiti tutti uniti da un unico sentimento forte e sincero: l’amicizia, che nemmeno il momento tragico che stiamo vivendo in questi mesi e le diverse difficoltà  affrontate nella vita, hanno potuto ostacolare il nostro vivo desiderio di poterci incontrare in questo grande abbraccio virtuale. Ringrazio di vero cuore tutti voi che vi siete prodigati alla realizzazione di questo evento. Sono vicino a voi,  alle vostre famiglie e ai parenti dei nostri cari compagni e docenti che il Signore ha chiamato a se. Per voi e per tutti ogni giorno offro la mia preghiera al Signore. Ringrazio coloro che hanno condiviso la nostra gioia, unendosi alla celebrazione eucaristica e non celando sentimenti e affetti veri, profondi  e sinceri. Su tutti invoco la Benedizione di Dio nostro Padre; supplico la Madonna di Porto Salvo, i santi Rocco, Leo, Domenico  e tutti i nostri Patroni unitamente  al servo di Dio + Giuseppe Cognata, vescovo di Bova,  affinché possano mediante la loro potente intercessione, liberarci dalla peste di questo secolo. Vostro fratello, amico in Cristo don Gaetano Maria Saccà.