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Coronavirus, Assogenerici: «Nessuno blocchi le aziende della filiera sanitaria»

«La tutela dei lavoratori di tutte le imprese è un interesse cruciale per le aziende e per il Paese e un impegno prioritario del Governo, che si prepara a dettare le linee guida che dovranno essere adottate e rispettate in ogni fabbrica. Il nostro auspicio è che dalla videoconferenza convocata oggi tra Governo, imprenditori e sindacati consenta di trovare una giusta soluzione capace di stemperare le tensioni esplose negli stabilimenti produttivi del nord Italia tutelando allo stesso tempo la necessità assoluta di non bloccare le attività produttive di chi assicura servizi essenziali per la vita del Paese».

Ad affermalo è il presidente Assogenerici, Enrique Häusermann, sottolineando ricordando la linea già adottata dal Governo e ribadita più volte dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia “Se i governatori vogliono fermare gli autobus e chiudere altre fabbriche, purché non abbiano riferimenti con le filiere sanitaria e agroalimentare, il governo non dirà di no, ma dovranno assumersi le loro responsabilità”.

«È cruciale, in questo momento difficile per il Paese – prosegue Häusermann – impedire che via un qualsiasi tipo di stop delle attività della filiera del farmaco e di tutte le attività connesse che devo essere considerate essenziali. Qualsiasi rallentamento avrebbe effetti devastanti. Non solo in Italia ma per l’intera Europa visto che in particolare per alcune aree terapeutiche, come ad esempio gli anti infettivi, siamo rimasti tra i pochi produttori».

«Proprio oggi – prosegue il presidente Assogenerici – questi argomenti sono al centro di un incontro tra l’associazione europea dei produttori di equivalenti e la Commissione UE. Il nostro settore – con 300 siti produttivi in tutta Europa che lavorano a piena capacità per la produzione di prodotti finiti e alcuni ingredienti farmaceutici attivi – garantisce il 67% dei medicinali soggetti a prescrizione in Eurpa ed è il maggior fornitore di medicinali essenziali per la gestione dell’attuale crisi. Abbiamo 300 siti produttivi in ​​tutta Europa che lavorano a piena capacità per la produzione di prodotti finiti e alcuni ingredienti farmaceutici attivi. È necessario evitare il protezionismo nazionale e garantire la massima collaborazione e coordinamento paneuropei per avere successo».

«Per questo le aziende del settore presenteranno alcune richieste fondamentali alla Commissione Ue: servono misure per mantenere sempre aperta e operativa tutta la produzione farmaceutica disponibile in Europa, qualunque cosa accada; abbiamo anche bisogno di accedere ad attrezzature essenziali come indumenti protettivi, filtri, ecc. ; è necessario evitare le restrizioni all’esportazione ai produttori di medicinali o principi attivi e creare corsie verdi di trasporto per i prodotti medicinali e sanitari in genere. Viceversa molti carichi sono bloccati sui confini italiano, austriaco e svizzero. E sarebbe necessaria anche ila creazione di voli ad hoc per garantire l’import-export tra Europa e Stati Uniti».

« Sappiamo che l’ECDC e l’EMA stanno sviluppando scenari su quante persone potrebbero ammalarsi in Europa a causa del virus – conclude Häuserman. – L’auspicio è che la Commissione UE adotti misuri temporanee valide per tutti i Paesi che consentano di affrontare la crisi: dobbiamo continuare a fornire i medicinali ai cronici e allo stesso tempo pianificare la produzione o l’importazione di ulteriori medicinali di emergenza. È una guerra che possiamo vincere, ma solo se ciascuno sarà messo in condizione di svolgere il proprio ruolo».

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Assogenerici: impegno della filiera farmaceutica per garantire produzione e distribuzione su tutto il territorio nazionale

Tutte le componenti della filiera farmaceutica, in questo momento di assoluta emergenza per il Paese, sono al fianco delle Istituzioni e vicine a chi è stato colpito dal Coronavirus.

La gravità della situazione impone di garantire, come sempre, il nostro massimo impegno nella produzione e distribuzione dei medicinali sul territorio nazionale.

Per questo le associazioni lavorano insieme e sono in costante contatto per tutelare la salute dei propri lavoratori e quella dei cittadini evitando che le giuste restrizioni della normativa si traducano in possibili blocchi delle attività che non aiuterebbero a raggiungere l’obiettivo posto dal Governo: ostacolare il più possibile il diffondersi del contagio.

Ecco perché già da diverse settimane è attiva un’unità di crisi tra tutte le rappresentanze della filiera che è in stretto contatto con la Presidenza del Consiglio, i Ministeri preposti all’emergenza, a partire dal Ministero della Salute, l’Aifa, i Nas, la Conferenza delle Regioni.

Le aziende farmaceutiche stanno affrontando l’emergenza adottando tutte le misure previste dal Governo e garantendo la prosecuzione dell’attività produttiva, anche all’interno delle zone più critiche, nel rispetto degli standard di qualità e sicurezza prescritti.

Gli operatori della logistica e distribuzione farmaceutica e dei beni della salute sono attivi nell’assicurare che non vi sia alcun rallentamento o ostacolo di un servizio pubblico essenziale, la continuità dello stoccaggio e il rifornimento nei punti di dispensazione a valle come farmacie, parafarmacie, corner, ospedali, case di cura, veterinari e pazienti.

Le farmacie con elevata professionalità e assoluta dedizione di servizio hanno costituito un argine al sovraffollamento dei presidi sanitari e una autorevole diga alle fake news ponendosi come presidi sanitari sull’intero territorio nazionale.

Un decalogo messo a punto dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, condiviso da Federfarma e adottato da tutti i farmacisti operanti sul territorio nazionale ha ribadito e rafforzato le norme igieniche e organizzative a tutela dei dipendenti e dei clienti del presidio con l’obiettivo di garantire la continuità del servizio in efficacia e sicurezza.

Nella stessa Regione Lombardia, al momento la più colpita, non è previsto alcun blocco delle attività riferite alla produzione e distribuzione dei medicinali e dei presidi sanitari ed è stato specificato che tutte le farmacie continueranno a garantire il loro normale servizio.  

L’intera filiera farmaceutica, che è a disposizione delle Autorità perché l’attuale emergenza possa essere affrontata e superata al più presto, esprime l’auspicio che venga riconosciuta l’essenzialità della produzione e distribuzione dei farmaci per la salute del Paese.

E questo in uno spirito di forte solidarietà che deve unire Istituzioni, imprese, cittadini e tutti gli attori della sanità per combattere il coronavirus, evitando anche inutili fenomeni di accaparramento dei medicinali, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici sul territorio nazionale.