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Area Malpensa

SEA, Armando Brunini: linee guida comuni europee garantirà viaggi in sicurezza

 “Avere delle linee guida comuni europee garantirà viaggi in sicurezza per i passeggeri e il personale, aspetti fondamentali per far ripartire la nostra industria”, ha dichiarato l’amministratore delegato di SEA, Armando Brunini.

EASA Logo

SEA Aeroporti Milano, la società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa, e’ tra i primi scali a garantire la sicurezza del trasporto aereo seguendo le linee guida dell’ Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc)

In buona compagnia assieme a Sea che gestisce gli aeroporti milanesi anche Parigi Charles de Gaulle, Nizza, Francoforte, Bruxelles, Atene e Madrid, oltre alle compagnie aeree Aegean airlines, EasyJet e Wizz Air.

 

 

 

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EUROPA & MONDO

Bruxelles, Lancini (Lega): “Fase di ascolto e confronto sulla strategia industriale

Lancini (Lega): “Fase di ascolto e confronto

per una proposta di rilancio della strategia industriale”

 

(Bruxelles, 3 giu) – «Il mio impegno nelle istituzioni europee al servizio delle nostre imprese prosegue con il fondamentale ruolo di Relatore, per conto della Commissione ENVI del Parlamento Europeo, sulla “Nuova strategia a lungo termine per il futuro industriale dell’Europa”. Si tratta di un dossier cruciale per le aziende italiane, anche alla luce delle gravose difficoltà economiche generate dall’espandersi del coronavirus.

Per questo, i vari progetti finalizzati alla digitalizzazione e alla de-carbonizzazione dell’industria europea dovranno essere ricalibrati e gestiti con un deciso cambio di paradigma rispetto a quanto abbiamo visto finora, come ad esempio un’eccessiva produzione normativa o un accesso ai fondi subordinato a troppe incombenze burocratiche. Per ripartire servono priorità ben precise, espresse con chiarezza, e nuovi strumenti di difesa commerciale, in modo che il cammino verso una piena sostenibilità non alimenti fenomeni di concorrenza sleale o di impoverimento delle nostre filiere produttive strategiche. Al contempo, sarà cruciale il tema dei finanziamenti, sia per la fase di ricostruzione post-Covid che per quella degli investimenti digitali ed ambientali.

Si tratta di un progetto che non può prescindere da alcuni elementi indispensabili: una revisione delle regole sugli aiuti di stato; un importante e prolungato sostegno, anche a fondo perduto, finalizzato sia alla ricapitalizzazione che all’innovazione; l’esclusione di tali investimenti dalle regole del patto di stabilità; un migliore coordinamento tra misure europee e nazionali; un approfondito e snello sistema di valutazione dell’efficienza degli strumenti in uso.

Pienamente consapevole dell’importanza di tali ambiziosi obiettivi, intendo riprendere con slancio il mio programma di ascolto delle categorie e di visite alle aziende del territorio, perché solo attraverso il confronto con chi quotidianamente vive la realtà delle nostre imprese potrà nascere una proposta di rilancio concreta e partecipata.

Allo stesso modo, invito chiunque voglia contribuire con proposte e riflessioni a scrivermi a: brescia@europadaoscarlancini.it »

Lo dichiara l’On. Danilo Oscar Lancini, eurodeputato del gruppo “Identità e Democrazia”, nonché membro delle Commissioni “Commercio Internazionale” e “Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare”.

 

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EUROPA & MONDO

Ue, Tovaglieri (Lega) a Gentiloni, origine prodotti in etichetta per tutela imprese e consumatori italiani

Bruxelles, 20 mag – “Ogni giorno arrivano nei nostri porti tonnellate di prodotti contraffatti o che non rispettano i nostri standard di sicurezza, mettendo a repentaglio la salute degli italiani e indebolendo le nostre aziende che invece queste regole le rispettano: serve una risposta chiara e concreta da parte dell’Europa, che deve intervenire per aumentare la tracciabilità dei prodotti a tutela di imprese e consumatori. Sappiamo da tempo quanto la vigilanza del mercato e il controllo della sicurezza dei prodotti, specialmente in arrivo dai Paesi terzi, sia essenziale. E con questa crisi ne abbiamo avuto l’ennesima riprova: per aumentare la tracciabilità dei prodotti, una soluzione ottimale sarebbe indicare l’origine dei prodotti in etichetta, una battaglia che la Lega porta avanti da tempo. Mi rivolgo alla Commissione Ue per sapere se anche per loro sia arrivato il momento di mettere al centro il nostro sistema industriale e la tutela dei cittadini: le nostre imprese si aspettando delle risposte, mi auguro non arrivino troppo tardi”.

Così Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, nel suo intervento oggi nella Commissione Imco del Parlamento Europeo.

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POLITICA

Eurobonds – Lancini (Lega): «Quello della Lega l’unico voto coerente a favore del Paese. Il resto è fumo negli occhi…»

 

(Bruxelles, 9 Apr) – “In un momento in cui l’attuale maggioranza scandalosamente impedisce di presentare e votare nel Parlamento Italiano una risoluzione di indirizzo che indichi un preciso mandato al premier Conte in vista del Consiglio Europeo del prossimo 23 aprile, gli apprendisti stregoni dei Cinque Stelle e alcune testate da sempre schierate in favore dell’establishment UE uniscono le forze per creare ad arte una polemica in sede europea contro la Lega, al solo scopo di gettare fumo negli occhi dei cittadini e nascondere le proprie responsabilità nella crisi odierna.

La presunta colpa della Lega sarebbe quella di aver respinto un emendamento dei Verdi a favore dei Coronabond (o Eurobond), in una risoluzione peraltro non-legislativa che non avrebbe comunque impegnato il Consiglio Europeo. Come esponenti della Lega rivendichiamo con coerenza di non aver mai creduto in questo strumento perché sappiamo bene cosa implicherebbe. Infatti, sul lato politico, gli Stati da sempre contrari vi acconsentirebbero (in linea teorica) solamente in cambio dell’accoglimento da parte delle economie in difficoltà dell’intervento diretto della troika UE nelle scelte economiche, con le inevitabili eurotasse da “lacrime e sangue”. Ma soprattutto, dal punto di vista tecnico, chi spaccia gli Eurobond per una mera mutualizzazione del debito fra gli Stati Membri nasconde colpevolmente il problema. Essi avrebbero un ranking comunque superiore ai nostri BTP – sia quelli già emessi che quelli futuri – quindi il rimborso degli stessi sarebbe subordinato a quello del debito mutualizzato. Questo significa che di fatto i BTP diverrebbero strumenti subordinati, dunque più rischiosi ed onerosi, facendo diminuire il valore di quelli già in circolazione (con la inevitabile corsa alle vendite da parte dei detentori) ed incrementando il tasso di interesse richiesto dai mercati per quelli di nuova emissione.

Al di là delle mistificazioni di qualcuno e delle pie illusioni di qualcun’altro, la via maestra per affrontare la crisi resta quella messa già in campo da economie forti come quelle del Regno Unito, degli Stati Uniti, della Cina e del Giappone, cioè la monetizzazione del deficit attraverso una Banca Centrale (nel nostro caso la BCE) che si assuma l’onere di pianificare un congruo acquisto di titoli di stato degli Stati membri ad un tasso bassissimo senza gravare sui cittadini europei”.

 

Lo dichiara in una nota Danilo Oscar Lancini, eurodeputato della Lega e membro della Commissione “Commercio Internazionale” (INTA) del Parlamento Europeo.