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Nuovi fondi per il TPL per evitare il potenziale default del sistema

Varese: appello del Presidente dell’Agenzia TPL di Como, Lecco e Varese al Governo «Servono nuovi fondi per il TPL per evitare il potenziale default del sistema»

 

Non sono leggere le perdite economiche che il Covid-19 ha causato alle aziende di trasporto del territorio, che al momento vedono dimezzati i passeggeri dei bus con un forte impatto sui propri conti per mancati incassi. E la situazione si aggraverà ancora di più a settembre, con la riapertura delle scuole, se tutti gli enti interessati non metteranno a punto una soluzione condivisa.

 

È questo lo scenario presentato dal Presidente dell’Agenzia Angelo Colzani, in qualità di ospite esperto del settore, durante il convegno organizzato venerdì 12 giugno su Facebook dal PD Città di Varese per parlare ai cittadini della mobilità e del trasporto pubblico nel capoluogo, non solo in questa fase dell’emergenza sanitaria ma anche in relazione al futuro.

Tavoli Territoriali per ascoltare il territorio

L’ing. Colzani rinnova l’invito affinché tutti gli attori coinvolti nel tema mobilità lavorino insieme. Per studiare meglio la situazione attuale e capire le esigenze del territorio, l’Agenzia ha organizzato nelle scorse settimane tre Tavoli Territoriali provinciali, a cui hanno partecipato le aziende di trasporto, gli amministratori di alcuni enti soci nonché le Camere di Commercio locali. Preoccupa, invece, il fatto che le scuole non abbiano ancora compreso pienamente le problematiche che il tpl incontrerà a settembre, con la ripresa delle attività didattiche, e che riguarderanno principalmente il reperimento dei mezzi e del personale. I pullman del Granturismo saranno sicuramente disponibili, tuttavia occorreranno risorse aggiuntive che al momento scarseggiano.

A questo proposito, una diluizione degli orari di inizio lezioni, così come quelli di inizio lavoro, semplificherebbe la pianificazione dei trasporti oltre a ridurre il congestionamento delle ore di punta e la sottoutilizzazione dei mezzi durante il resto della giornata. Il telelavoro è un altro aspetto da incentivare poiché permette di diminuire la pressione sul trasporto pubblico.

Una nuova programmazione del sistema basata su questo principio, consentirebbe dunque di offrire un servizio migliore.

Gli aiuti per le aziende di trasporto

Attualmente, continua Colzani, dalle relazioni pervenute da Como, Lecco e Varese non risultano lamentele da parte degli utenti mentre la situazione cambia sul fronte delle imprese di trasporto, duramente colpite dalla pandemia.

Mantenendo costante il dialogo con le aziende per venire incontro alle loro difficoltà, l’Agenzia ha adottato gli aiuti economici previsti dal Governo e provvederà a pagare alle imprese i corrispettivi del periodo che va dall’inizio dell’anno fino a fine agosto come stabilito dall’articolo 200, comma 6, del Decreto Rilancio (DL 34/2020).

Tuttavia, per sostenere il sistema del TPL saranno necessari nuovi fondi da parte del Governo perciò si auspica che l’Unione Europea sblocchi le quote che le norme attuali considerano aiuti di stato, poiché la pandemia ha provocato la quasi totalità delle perdite di introiti dalla bigliettazione. In questo senso, è bene che il Governo provveda a stanziare cifre più alte a favore del TPL rispetto a quelle definite nel DL di maggio proprio per evitare il potenziale default del sistema.

Una mobilità più green

Nell’ambito degli autobus di linea, il Presidente fa un appello agli amministratori nazionali e regionali: «Non sfatiamo il mito dell’elettrico, del fuel cell (pile a combustione) o del metano ossia delle energie alternative al gasolio. Quello è sicuramente il futuro. Purtroppo, però, ad oggi i costi rispetto all’Euro6 sono troppo alti, sia per quanto riguarda il costo dei mezzi che per l’impiantistica». Al momento, dunque, i veicoli a gasolio Euro6 risultano i più convenienti. «Tuttavia – continua Colzani – puntiamo a conoscere i dettagli della gara che ha recentemente fatto ATM e in cui sono stati presentati autobus mild hybrid (veicoli con motore a combustione dotati di generatore integrato che consente di recuperare l’energia elettrica sviluppata in frenata e riutilizzarla per una ripartenza istantanea, riducendo il consumo di carburante del 15% rispetto agli Euro6), perché la riteniamo molto interessante e competitiva per il nostro territorio». Al momento attuale, però, non ci sono incentivi da dare alle maggiori ditte costruttrici per sperimentare le nuove tecnologie in esercizio.

I 6 milioni di euro messi a disposizione del Governo per rigenerare il parco mezzi di Varese, dunque, costituirebbero un valido contributo per migliorare la mobilità del capoluogo e per ridurre l’inquinamento in città.

Un’APP per il TPL

L’Agenzia ha già presentato a Regione Lombardia lo STIBM del nostro bacino (Sistema tariffario integrato di bacino di mobilità). «Una volta che sarà stato approvato – conclude il Presidente – riteniamo che grazie a questo strumento sarà possibile realizzare un’App dedicata al TPL a livello regionale, che si possa possibilmente interfacciare anche con quella delle aziende di trasporto».

Una tecnologia che sarà sicuramente molto utile per costruire una mobilità realmente integrata.

Il futuro del trasporto pubblico

Quanto emerso dal convegno sottolinea l’urgenza di rinnovare profondamente il settore del trasporto pubblico italiano, investendo nelle infrastrutture e nelle nuove tecnologie al fine di rendere il sistema sempre più innovativo, competitivo e sostenibile. La risposta alle esigenze di mobilità dei cittadini non può risiedere nell’auto privata ma nell’integrazione dei mezzi pubblici e della mobilità dolce. Una mobilità che dev’essere progettata in modo da rendere gli spostamenti sempre più snelli e rapidi. 

 

 

Elisa SannaAgenzia per il Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como, Lecco e Varese

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Varese-Laghi

Camera Commercio e GDF assieme contro la criminalità, piattaforma REX

Contro le infiltrazioni della criminalità, una piattaforma che elabora i dati del Registro Imprese

CON REX PER FAR VINCERE LA LEGALITÀ

L’accordo per una ancor più stretta collaborazione tra Camera di Commercio e Guardia di Finanza 

 

Si chiama REX (Regional EXplorer) ed è una piattaforma che elabora i dati del Registro Imprese tenuto dalle Camere di Commercio: sulla base del materiale che fornisce, la Guardia di Finanza avrà a disposizione tutte le informazioni relative al milione e 500mila imprese attive in Lombardia, comprese quelle aziende del nostro territorio che hanno sedi all’estero.

«Un altro passo in avanti sulla via della tutela delle imprese. Grazie a questo strumento informatico, sviluppato da Infocamere, società consortile delle Camere di Commercio, le forze dell’ordine possono infatti analizzare al meglio bilanci, indicatori di movimenti, crediti e così via, ma anche informazioni sulle relazioni tra le imprese e le persone che compongono l’arco societario. E ancora, gli eventi particolari che possono aver segnato la vita di un’impresa, come un fallimento. Il tutto per far vincere la legalità e quindi le imprese che operano nel rispetto delle norme» spiega il presidente della Camera di Commercio varesina, Fabio Lunghi, subito dopo aver definito con il comandante provinciale di Varese, generale Marco Lainati, una forma di collaborazione per cui la Guardia di Finanza potrà usufruire di questa piattaforma: «Il vantaggio sarà che – dice lo stesso comandante –, per individuare situazioni d’illegalità, potremo partire anche dall’analisi di fenomeni anomali e non solo da un soggetto, da una persona o un’impresa. Potendo contare su questa piattaforma messaci a disposizione dal sistema camerale, anche nella prospettiva della ripresa, saremo in grado di svolgere ancor meglio il nostro compito di proteggere l’economia legale anche da possibili infiltrazioni occulte della criminalità organizzata».

Entrando nel dettaglio della piattaforma REX, il modello elaborato da Infocamere permette di approfondire quattro categorie d’analisi: anagrafe delle imprese, governance e assetti societari, dati economico-finanziari delle aziende ed eventi pregiudizievoli. In totale, sono trenta gli indicatori che possono essere presi in considerazione, anche in forma incrociata, e visualizzati su un pannello di controllo.

Camera di Commercio metterà quindi la piattaforma a disposizione della Guardia di Finanza, che così potrà accedere direttamente alla banca dati ed effettuare tutte le analisi per presidiare la correttezza del mercato, individuando eventuali anomalie. 

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ECONOMIA

Camera di Commercio, Fabio Lunghi: misure per le aziende

Uno sforzo straordinario con un set di iniziative per la ripartenza del nostro sistema economico

#RESTART VARESE: L’IMPEGNO DELLA CAMERA DI COMMERCIO

Da subito contributi per l’abbattimento degli interessi fino al 3% e la copertura dei costi di garanzia

Un impegno forte, con un set di iniziative all’insegna dell’hashtag #RESTART: è quello di Camera di Commercio a favore del sistema imprenditoriale del nostro territorio in vista dell’ormai prossima e necessaria ripartenza. «Ci apprestiamo a mettere in campo misure eccezionali per quasi 4 milioni di euro – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Fabio Lunghi . Garantiamo uno sforzo straordinario in un contesto di “straordinaria difficoltà” per il mondo economico, stando vicini ad artigiani, commercianti, industriali e agricoltori per rimettere in moto l’ingranaggio».

Alla luce di questo impegno, l’ente di piazza Monte Grappa ha subito dato il via libera a uno stanziamento da un milione di euro per il bando “FAIcredito”: le risorse andranno ad aiutare le imprese con l’abbattimento del tasso di interesse per i finanziamenti bancari. Finanziamenti che, fino a quota 100mila euro e con tassi entro il 3%, vedranno l’interesse azzerato.

«Le imprese hanno bisogno di liquidità dopo lo stop generato dall’allerta sanitaria. Da qui, lo sforzo per aiutarle a ridurre i costi del credito così che possano superare questa fase e garantire la continuità dell’attività aziendale. Inoltre, il milione di euro stanziato dal nostro ente è parte di un pacchetto da 9 milioni delle Camere di Commercio lombarde che, con le risorse addizionali messe in campo da Regione, va a costituire un fondo di 11 milioni e mezzo di euro complessivi» sono sempre parole di Lunghi, presentando il primo nuovo bando della Camera di Commercio varesina.

Entrando nei dettagli, l’iniziativa si rivolge alle micro e alle piccole e medie imprese che, a partire dal 24 febbraio scorso, abbiano stipulato un contratto di finanziamento, per operazioni di liquidità pari ad almeno 10mila euro. È previsto l’abbattimento degli interessi fino al 3% e comunque entro un massimo di 5mila euro. Non manca, poi, l’opportunità di una copertura dei costi di garanzia, in questo caso fino a mille euro. «Il contributo sarà concesso entro trenta giorni dalla richiesta, proprio nella consapevolezza della necessità delle imprese di poter contare su interventi rapidi» evidenzia Lunghi.

Nel frattempo, sulla base delle nuove risorse ora messe a disposizione del sistema economico varesino, Camera di Commercio ha approvato nuovi interventi. Ecco allora che, oltre alla misura per l’abbattimento interessi da un milione di euro, l’ente camerale ha già approvato e sta predisponendo altri interventi immediati sostegno diretto dell’impresa:

  • Contributi per lo sviluppo di soluzioni e prodotti innovativi 4.0: l’allerta sanitaria ha messo ulteriormente in luce l’esigenza di rafforzare la digitalizzazione delle micro e piccole e medie imprese. Da qui un aiuto per la sperimentazione, prototipazione e messa sul mercato di soluzioni, applicazioni, prodotti o servizi innovativi 4.0. Il valore del bando, realizzato in sinergia con Regione e UnionCamere Lombardia, è di 1 milione e 100mila euro.
  • Contributi per l’adeguamento degli spazi all’interno delle aziende alle nuove disposizioni di distanziamento sociale: 500mila euro per aiutare le imprese varesine negli interventi di sicurezza sanitaria: dalla sanificazione alla sicurezza degli ambienti alla dotazione dei presidi di protezione individuale. E in più gli interventi per garantire il rispetto delle misure di distanziamento sociale.
  • Contributi Agricoltura: 400mila euro a sostegno del comparto primario, colpito in particolare nei settori del florovivaismo e dell’agriturismo.
  • Informazione e Semplificazione: una serie di iniziative avviate da Camera di Commercio per facilitare la vita delle imprese, anche nella logica dello smartworking con il rafforzamento della telematica. Da qui “Stampa in Azienda”, che permette di avere direttamente in ufficio i certificati d’origine per l’export, “#RESTART”, una rete integrata di soggetti pubblici e privati in grado di fornire un supporto informativo e di orientamento per accedere alle risorse e agli strumenti a disposizione, e poi il “Progetto codici Ateco” per la verifica da parte delle imprese della propria classificazione.

Quanto invece al breve periodo, si punta su:

  • Sostegno alla formazione continua delle imprese: contributi, sotto forma di voucher, per approfondire e accompagnare l’adozione di nuovi modelli di business e l’utilizzo delle tecnologie digitali 4.0. Questo anche col supporto di coach o temporary manager qualificati.  Lo stanziamento è di 250mila euro.
  • Supporto alla promo-commercializzazione: 350mila euro da destinarsi a programmi di sostegno alle imprese interessate a innovare il proprio modello di business, con anche il rilancio dell’export attraverso l’attivazione di nuovi canali di promo-commercializzazione digitale.
  • Comunicazione a supporto dell’economia locale: rientrano qui gli impegni all’orientamento dei consumatori per favorire la filiera corta e la promozione di servizi secondo il nuovo modello “shut in economy” legato al principio del distanziamento sociale con cui dovremo confrontarci anche nell’epoca post coronavirus. Si va dalle consegne a domicilio fino allo sviluppo di piattaforme per gli acquisti online.

In Camera di Commercio si guarda, però, anche al medio termine: «Ecco allora che – conclude il presidente Lunghi – siamo già nell’ottica di programmare interventi promozionali e di comunicazione per rilanciare l’immagine e la reputazione del territorio e di destinare un altro milione di euro a ulteriori misure di sostegno del credito per le nostre imprese».