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Consumatori

Carrefour in Francia ritira dagli scaffali salumi italiani Fumagalli di Como per presenza di Listeria

Carrefour in Francia ritira dagli scaffali salumi italiani Fumagalli di Como per presenza di Listeria. Richiamata dai supermercati mortadella, prosciutto, salame, prosciutto, antipasto misto bio, bresaola, coppa e speck del Trentino

 

E’ in corso in Francia il ritiro dagli scaffali di mortadella, prosciutto, salame, prosciutto, antipasto misto bio, bresaola, coppa e speck del Trentino, confezionati dal salumificio italiano Fumagalli di Como. Il prodotto ritirato faceva parte dell’assortimento Carrefour ed è stato ritirato per una contaminazione da Listeria monocytogenes. Trattandosi di un problema rilevante, la catena ha avviato anche una campagna di richiamo avvisando i clienti sia in rete che attraverso un comunicato stampa. Nel testo la catena invita gli acquirenti a non consumare il prosciutto e a riportarlo al punto vendita. Si tratta di salumi confezionati in busta con il marchio Carrefour bio e Carrefour Sélection. La notizia è stata anche ripresa dal Sistema di allerta rapido europeo (Rasff). Carrefour ha attivato un numero verde per i consumatori 08 05 900 024. L’azienda Fumagalli,evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ancora non ha fatto sapere se il problema riguarda solo lotti venduti in Francia oppure se è interessata anche la nostra filiera alimentare.

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Salute e benessere

Allerta Ue, presenza di salmonella: richiamo delle uova ad Auchan e Carrefour.

Allerta Ue, presenza di salmonella: richiamo delle uova ad Auchan e Carrefour. Numerosi lotti di uova in cui è stata rilevata la presenza di salmonella sono richiamati dai marchi che li commercializzano.

 

Se hai acquistato di recente uova da un supermercato, fai attenzione. Il sito Oulah.fr, specializzato nel richiamo di prodotti, segnala la presenza di salmonella in diversi lotti di uova  vendute in diversi marchi, tra cui Auchan e Carrefour in Francia. I seguenti prodotti, che possono essere rimborsati dal marchio che li ha venduti, non devono essere consumati e distrutti. Il loro consumo può portare a malattie di origine alimentare e provocare “disturbi gastrointestinali, diarrea, vomito e dolori addominali, spesso accompagnati da febbre”, indica la società Matines , che sta ritirando la vendita dei lotti in questione, a vale a dire: Uova Auchan – Uova in guscio nelle scatole x6, x10, x12 o nel vassoio x20 Data di consumo consigliata (DCR): tutti i DCR dal 27 aprile al 14 maggio 2020 inclusi. Codice scritto sulle uova in questione: 3FRMDB08 Numero centro di imballaggio Sulla confezione: FR 32 066 020. Contatto del servizio clienti: Matines è a disposizione dei consumatori per rispondere alle loro domande al seguente numero di telefono: 0800 100 806.

Uova fresche Carrefour 30 uova neutre fresche di medie dimensioni, in vassoio x30 Codice a barre: 3282071573172 Data di consumo consigliata (DCR): 8 e 10 maggio 2020 incluso Codice scritto sulle uova in questione: 3FRMDB08 Centro di imballaggio n ° sulla confezione: FR 32 066 020 Contatto del servizio clienti: Matines è a disposizione dei consumatori per rispondere alle loro domande al seguente numero di telefono: 0800 100 806.

Uova fresche con etichetta bianca al Carrefour – Uova fresche di medie dimensioni in scatole da 10 pezzi o vassoio da 30 pezzi.Codice a barre: 3560070392742 (scatole da 10 pezzi) e 3560070432080 (vassoio da 30 pezzi) Data di consumo consigliata (DCR): tutti i DCR dal 27 aprile al 14 maggio 2020 incluso Codice scritto sulle uova in questione: 3FRMDB08 Centro di imballaggio n ° sul box: FR 32 066 020 Contattare il servizio clienti: per ulteriori informazioni, è possibile contattare il servizio clienti Carrefour componendo il numero Crystal 09 69 39 7000 (chiamata non addebitata da un telefono fisso).

In caso di sintomi, le persone che hanno consumato questi prodotti sono invitate a consultare il proprio medico. Il periodo di incubazione può variare da 6 a 72 ore.  Il Sistema rapido di allerta comunitario (RASFF), ha riferito che la Francia ha segnalato casi di Salmonella, ma fino ad ora non era stato possibile legare i singoli casi a possibili fonti. Le autorità francesi e quelle di altri Stati membri dell’Unione europea hanno ormai bloccato la distribuzione di uova provenienti da quel centro francese. Al fine di contenere la sospetta epidemia e identificare potenziali nuovi casi, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’EFSA raccomandano ai paesi di intensificare il monitoraggio e la condivisione delle informazioni. I paesi colpiti dovrebbero condividere i dettagli sulle indagini epidemiologiche, microbiologiche e ambientali, fornendo dati sull’emissione di notifiche pertinenti utilizzando il sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi (RASFF) e il sistema di allarme rapido e di reazione (EWRS). Oltre a questo l’EFSA chiede che i nuovi casi di Salmonella vengano segnalati al Sistema di intelligence per le epidemie di origine animale e acquatica. “C’è la possibilità concreta, avverte Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”che le uova siano già nelle dispense di casa nostra e vengano consumati nei prossimi giorni, senza poter reagire. Nello specifico si tratta dell’avviso di sicurezza di un focolaio di origine alimentare sospettato di essere causato dalla Salmonella da uova biologiche dalla Franciaa già immesse sul mercato UE. Anche se si tratta di un problema serio, come segnala il RASFF, che riguarda le uova e i prodotti derivati, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare, questo caso riportato non vuole creare allarmismo o screditare il sistema alimentare italiano ed europeo, ma fare capire che ogni giorno la macchina dei controlli trova delle irregolarità. Dunque, in attesa che il Ministero della salute italiano comunichi sul suo sito web, nella sezione “Avvisi di sicurezza” se anche l’Italia  è interessata dal richiamo dal mercato europeo, si raccomanda tutti a prestare la massima attenzione.

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Consumatori

Carrefour richiama bottiglie in pet da 1 litro di latte contaminato

Carrefour richiama bottiglie in pet da 1 litro di latte contaminato. Diversi lotti di bottiglie di latte parzialmente scremato sterilizzato a marchio Carrefour sono state richiamate e ritirate dalla vendita. Conterrebbero pezzi di plastica.

Il marchio Carrefour ha appena ritirato dalla vendita diversi lotti di bottiglie di latte. Quest’ultimo conterrebbe effettivamente pezzi di plastica, rivela il sito oulah.fr, specializzato in richiami di prodotti. Pertanto, agli acquirenti viene chiesto di non consumare questi prodotti e di distruggerli o riportarli al negozio.

I prodotti interessati sono:

– Latte proveniente dalla campagna della Francia centrale semi-scremato UHT sterilizzato, in bottiglia da 1L, marchio Carrefour Codice a barre della bottiglia da 1L: 3.560.071.013.455 Codice a

barre della confezione da sei bottiglie: 3.560.071.013.479 Timbro sanitario : FR 23-013-003 CE Da consumarsi preferibilmente entro il 29 agosto 2020 Numero lotto: 20 092 ZY

– Latte di montagna semi-scremato sterilizzato UHT, in bottiglia da 1L, marchio Carrefour Codice a barre per bottiglia da 1L: 3.270 190 204 374 Codice a barre per confezione da sei bottiglie: 3.270 190.430.049 Timbro sanitario: FR 23-013 -003 CE Da consumarsi preferibilmente entro: 29 agosto 2020 e 30 agosto 2020 Numero lotto: 20 092 ZY e 20 093 ZY

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il servizio clienti Carrefour componendo Crystal N ° 09 69 39 7000 (chiamata non addebitata da rete fissa).. Al momento, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è dato sapere se è interessato dal richiamo il mercato italiano.

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Consumatori

Presenza del batterio listeria: richiamati tre marchi di aringa affumicata. Coinvolti Carrefour e NaturaSì

Presenza del batterio listeria: richiamati tre marchi di aringa affumicata. Coinvolti Carrefour e NaturaSì

Dopo che RASFF ieri ha segnalato l’allerta sanitaria, Carrefour e NaturaSì hanno diffuso il richiamo di alcuni lotti di aringa sciocca con i marchi Borgo del Gusto e Friultrota e di aringa affumicata dolce Naturaqua per la presenza di Listeria monocytogenes rilevata in seguito al campionamento effettuato in autocontrollo. I prodotti interessati sono filetti di aringa affumicati a freddo e sono venduti in confezioni da 150 g, 1 kg e 2 kg, con i numeri di lotto 500100, 500103, 500110, 500115 e 500120 e le scadenze dal 13/04/2020 al 03/05/2020. NaturaSì specifica che il richiamo è limitato al prodotto a marchio Naturaqua con il numero di lotto 500103 e la scadenza 15/04/2020. Per quanto riguarda Carrefour, è coinvolto solo l’ipermercato di Udine. L’aringa affumicata richiamata è stata prodotta da Friultrota di Pighin Srl, nello stabilimento di via Aonedis, 10 a San Daniele del Friuli, in provincia di Udine (marchio di identificazione IT 540 CE). Ad evidenziarlo, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che raccomanda ai clienti a non consumare il  prodotto e a riportarlo in un qualsiasi negozio Carrefour e NaturaSi, dove riceveranno il rimborso del prezzo di vendita.

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In evidenza

Carrefour di Gallarate, sorpreso a rubare dalle custodie espositive

Ieri 8 marzo la Volante del Commissariato di Gallarate e’ intervenuta, chiamata dalla vigilanza, ed è riuscita a bloccare e denunciare un giovane che è stato sorpreso a rubare accessori di telefonia per poi riporli nelle tasche interne del giubbotto.

Un altro giovane, invece, è stato trovato in possesso di uno “spadino” che di solito si usa per forzare le serrature.

Pure quello è stato denunciato possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.

Da ieri sono aumentati i controlli negli esercizi commerciali, per controllare l’applicazione della nuova normativa su Covi-19 e verificare il rispetto degli orari di apertura: dalle ore 6 alle ore 18.

Anche in questo caso il controllo ha portato ad una denuncia con l’applicazione dell’art.650 del codice penale, nei confronti di un bar di Gallarate non rispettoso della già citata normativa.

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Area Malpensa

Somma, la protesta dei negozi cinesi

di Giuseppe Criseo. I negozi dei cinesi sono chiusi a Somma, a causa del coronavirus. Si tratta di quello sul Sempione, del bar di fronte al Carrefour, e del negozio di fianco del Gigante. Una situazione di crisi generale che sembra stia contagiando Italia e altri paesi, seppure i rischi seri siano quasi inesistenti.. A Somma, i cinesi come in altre zone, chiariscono che vogliono tutelare i loro dipendenti oltre ad evitare rischi per la città, un bel gesto acnhe se tanti cinesi non vanno da tempo in Cina e anzi il contagio arriva da un paio di focolai italiani. Il testo che segue e’ quanto riportato e rispecchia la crisi e l’amarezza per il momento di depressione e psicosi incomprensibile dal nostro punto di vista e che rischi danni incalcolabili a tutti. Segue il testo del volantino: “In considerazione dei recenti avvenimenti riguardanti la COVID 19 abbiamo deciso di chiudere il locale Da domenica 1 marzo alla data da stabilire Lo facciamo innanzitutto per proteggere i nostri dipendenti che non dovrebbero essere obbligati a venire al lavoro in questo periodo, ma lo facciamo anche per la Città :creare un luogo di ritrovo pubblico può sempre aumentare la trasmissione di virus Confidiamo nella capacità del comune e della provincia nel gestire questa situazione e ci auguriamo di poter tornare operativi prima possibile. Caspita Casa”