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Cronaca

Il Movimento 5 Stelle verso la scissione ?

Povero Governo Conte. Gli sta andando tutto storto sia in Italia che in Europa.

E ora ad aggravare le cose vi è la minaccia di una scissione del Movimento 5 Stelle che potrebbe far saltare il Governo.

Giuseppe Conte, o come lo chiamano ora Giuseppi o Peppino, è decisamente in difficoltà e forse non gli basterà la sua capacità trasformista e camaleontica e neppure le bugie di cui è maestro per salvare la situazione.

La sua nave potrebbe affondare e il siluro potrebbe provenire proprio da un partito che attualmente lo sostiene : i 5 Stelle.

E dopo cosa succederà ? Mattarella esplorerà la possibilità di un nuovo Governo o ci saranno le elezioni che il popolo attende con ansia ?

Chi vivrà vedrà ma certamente l’orizzonte per il Governo Conte si fa sempre più tempestoso e potrebbe portarlo a dimettersi o a essere sfiduciato.

Franco Simonetti

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In evidenza

Guanti: il dispositivo di protezione può diventare un veicolo di contagio.

Sta circolando una notizia sui guanti e il loro utilizzo nel combattere il coronavirus, ma ci sono anche cointroindicazioni e non da ora.

Qual era la vecchia comunicazione a tal riguardo, parliamo del portale del MInistero della Salute:

ISS 16 marzo 2020

I guanti servono a prevenire le infezioni?

Si, a patto che:

  • non sostituiscano la corretta igiene delle mani che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per almeno 60 secondi
  • siano ricambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati
  • come le mani, non vengano a contatto con bocca naso e occhi
  • Siano eliminati al termine dell’uso, per esempio, al supermercato
  • Non siano riutilizzati

Dove sono necessari?

  • in alcuni contesti lavorativi come per esempio personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti
  • Sono indispensabili nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare a malati Ma allora ci chiediamo e vi chiediamo, i guanti erano e sono ancora richiesti, anzi in taluni esercizi commerciali si è obbligati all’ingresso, oltre a sanificare le mani, anche ad indossarli.
  • ———————
  • Ma allora ci chiediamo e vi chiediamo, i guanti erano e sono ancora richiesti, anzi in taluni esercizi commerciali si è obbligati all’ingresso, oltre a sanificare le mani, anche ad indossarli, ed ora ????
  • ——————————
  • Sono regole pubblicate sul sito del Governo,http://www.governo.it/it/faq-iorestoacasaQuali sono le regole a cui devono attenersi i commercianti e i gestori degli esercizi commerciali che sono aperti? Le regole sono indicate all’allegato 5 del Dpcm 10 aprile 2020, fra le quali il mantenimento, in tutte le loro attività, del distanziamento sociale e la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura. È inoltre obbligatorio far rispettare le misure anticontagio, come l’ingresso uno alla volta nei piccoli negozi e l’accesso regolamentato e scaglionato nelle strutture di più grandi dimensioni, l’uso di mascherine e guanti per i lavoratori”. Se però non sono più valide e non da ora, perchè far spendere tutti questi soldi a commercianti e famiglie? 
  • Dal 10 aprile,https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/04/11/20A02179/sg ad oggi sono passati quasi due mesi ma nessuno ha obiettato nulla? Lo staff del Governo chieda almeno scusa.
  • La regola e le avvertenze erano del 17 marzo, http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4246
  • il decreto di Conte è del 10 aprile, quindi o qualcuno ha fatto finta di non vedere o non sapere, oppure legittimamente pensiamo ci potrebbero essere stati degli interessi sotto, o no?
  • GIUSEPPE CRISEO-PRESIDENTE-CCASADEGLITALIANI
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Primo piano

Appello ai Poliziotti D’Italia per Leo!

Appello a tutti i Poliziotti D’Italia per Leo 

 
Ci rivolgiamo al cuore di ogni appartenente alla Polizia di Stato, per il figlio di un agente, gravemente malato,  chiedendo un semplice gesto “donate giorno ferie”. 
  
Donare “almeno un giorno di ferie solidali all’assistente capo della polizia Mauro Di Ceglie – Fiamme Oro, per consentirgli di stare accanto a Leo, il figlio 15enne gravemente malato”. 

Negli ultimi anni Leo è stato operato molteplici volte .
Mauro ha terminato i due anni di L.104 e ogni tipo di Ferie ed ogni congedo straordinario. 
 
Ora possiamo aiutarlo donando – quello che possiamo- ferie 2019 in base alla  nuova circolare x le ferie solidali.
 
 “Leo ha bisogno di noi o meglio di Voi” 
 
Compilate il modulo donando almeno un giorno di ferie solidali.
 
 Inviare dal tuo ufficio a questa pec: ffoo.centropolifunzionalescuolatecnicapolizia@pecps.poliziadista to.it”.

 
EP
Redazione VaresePress@ Roma
Rubrica Sicurezza Nazionale@ ;
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In evidenza

Gallarate-Busto,ospedale unico: no grazie (CASADEGLITALIANI)

(PD, Città è Vita, Gruppo Misto, Gallarate 9.9 due giorni fa hanno chiesto la convocazione di un consiglio comunale urgente per discute dell’ospedale unico Busto-Gallarate.

Non si capisce, se non con oscuri pensieri, l’insistenza di Gallera per proseguire sulla strada dell’ospedale unico, sopratutto con che sta succedendo col coronavirus.

Invece di riorganizzare e gestire meglio quello che esiste, si punta a un ospedale che ha dei costi enormi a fronte di un taglio del personale,e tagli ai posti letto, perchè alla fine è questo il sistema usuale per risparmiare, ed è questo che non vogliamo, dichiara Giuseppe Criseo del movimento CASADEGLITALIANI, www.casadeglitaliani.it

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POLITICA

CASADEGLITALIANI: Basentini e il suo ritardo nel rispondere al giudice

il Dap diretto da Francesco Basentini aveva addirittura risposto in ritardo al magistrato, che si era visto costretto a concedere i domiciliari, fonte la Repubblica di Palermo Una delle tante notizie e dubbi sulla vicenda che ha scosso la politica italiana: la scarcerazione di 400 detenuti ammalati perchè non c’era spazio nelle celle e lo Stato non sapvea come fare: peccato ci fossero boss pericolosi.

Tanti dubbi su una vicenda opaca, afferma Giuseppe Criseo Presidente di CASADEGLITALIANI

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Primo piano

Plasmaferesi, ci sfugge qualcosa?

 
Questa redazione, nella persona del suo editore Giuseppe Criseo, riceve alcune precisazioni su un articolo a firma della Redazione di Roma per la nostra testata, nella persona di uno dei nostri collaboratori esterni, in qualità de esperto di sicurezza e terrorimo internazionale, nonché studioso di politica e di tematiche giuslavoriastiche sindacali, che per noi cura in particolar modo la Rubrica Sicurezza Nazionale@. 
 
Pietrangeli :
 
Nella giornata di ieri (05 us), ho ricevuto una mail da un contatto personale nel mondo sanitario, con la quale veniva posta alla mia attenzione un testo di un connazionale, dimorante all’estero, in merito alla tecnica che, in alcuni ospedali italiani in primis tra cui come primi quelli di Mantova e Pavia, poi in ultimo quello ove si trova, si sta applicando nel trattamento del Coronavirus meglio conosciuto come Covid19, chiedendo se era possibile una pubblicazione sulla testata giornalistica del VaresePress@, quindi, non essendo un medico, ho ritenuto fondato il ragionamento tecnico del relatore della mail anzidetta, anch’egli non medico ma pare supportato da chi lo è, decido di procedere, visto il contatto che me lo aveva girato. 
 
Essendo tra i primi quotidiani a pubblicare la notizia del dr Mauro Rango, dottore in altra disciplina, immediatamente riceviamo una nota di rettifica a firma del dr Burioni, il quale con la solita tecnica comunicativa, asserendo che il dr Rango non era un medico, riteneva il concetto dallo stesso espresso privo di un analisi tecnica attenta e non completamente in linea scientifica, concludendo che ognuno dovrebbe fare il suo lavoro. 
 
Or bene, nella serata il dr Rango, scriveva alla redazione del VaresePress@, spiegando i motivi per cui aveva prodotto il suo ragionamento, sulla scorta di alcuni approfondimenti medici, purtroppo per interesse personale. 
 
In aggiunta, a titolo di premessa per ciò che seguirà, seppur anni fa in occasione di un evento che colpi’ la mia famiglia, donando il sangue mi fu chiesto se volessi donare per questa tecnica, spiegandomi l’importanza per loro sotto il profilo scientifico, ovviamente accettai; ieri però non ricordavo bene di cosa si trattasse pur donando abitualmente sangue, visto che non mi fu più chiesto. 
 
Allorché, ho cercato di capire meglio di cosa si trattava e qui una breve sintesi:
 
La plasmaferesi è una procedura di separazione del plasma sanguigno dagli elementi corpuscolati del sangue, ottenuta mediante centrifugazione o filtrazione.
 
Il metodo è utilizzato sia a scopi emotrasfusionali, sia a scopi terapeutici, quindi si possono distinguere tre tipi di plasmaferesi:
 
Autologa: a scopo terapeutico, rimuovendo il plasma sanguigno, trattandolo in qualche modo e restituendolo alla stessa persona.
 
Plasma exchange (PE, PLEX o PEX) o terapia di plasma exchange (PET): rimuovere il plasma sanguigno e scambiarlo con prodotti emoderivati. Il plasma rimosso viene eliminato e il paziente riceve plasma sostitutivo, albumina o una combinazione di albumina e soluzioni saline (di solito il 70% di albumina e il 30% di soluzione fisiologica).
 
Donazione: il sangue viene rimosso dal corpo, le cellule del sangue e il plasma vengono separati e le cellule del sangue vengono restituite, mentre il plasma viene raccolto. Può essere congelato per conservarlo per un eventuale utilizzo come plasma fresco congelato o come prodotto per la produzione di una vasta gamma di farmaci.
 
A ciò poi va aggiunto il “protocollo” di trattamento del dr Donno (Mantova) nel trattamento del COVID-19, protocollo sicuramente condiviso già da illustri scienziati del calibro del Prof. Tarro oppure del Prof. Montanari, i quali già hanno sollevato dubbi sui protocolli attuali ed in particolare sul vaccino dedicato e troppo sponsorizzato da esperti governativi. 
 
Or bene, poi stamane intorno alle 06.30 mentre ero in auto, ascoltando Radio Globo, gli speakers disquisivano di questo argomento, relativamente a Mantova e Pavia, nella discussione interveniva un medico, una donna di cui non ricordo il nome, la quale spiegava l’importanza di questa procedura abbinata ad infiammatori, con un esempio di un primo paziente trattato a Roma presso il Gemelli, ove:
 
“Paziente affetto da Covid19, oltretutto un sanitario se non ricordo male, con una prognosi di terapia intensiva ventilatoria per circa 15 giorni minimo, con questo approccio (Plasmoferesi) la prognosi è stata di 5 giorni senza assistenza ventilatoria, ma nonostante l’efficacia di tale approccio terapeutico già nelle piene conoscenze scientifiche del nostro sistema sanitario, non si vuole fare in modo che diventi PROTOCOLLO per il trattamento del COVID-19, semplicemente perché funziona ed è già disponibile, questo è contro ogni logica di trattamento medico in tutela della salute. “
 
Ora sulla scorta di quanto anzidetto, sulla scorta dei RISULTATI, innegabili, è giusto chiedersi, perché si stanno investendo risorse in strutture Covid19 Center oppure verso altre direzioni, come un vaccino, che oltre tutto secondo alcuni scienziati non al servizio del governo Conte, sarebbe assurdo pensare ad un vaccino contro i coronavirus, in particolare contro il COVID-19, quando con la plasmaferesi supportata da antinfiammatori e riequilibrio vitaminico, C e D, risulta efficace nel trattamento dell’infezione da Covid19. 
 

In conclusione, soprattutto in ambito medico non dovrebbero essere più importanti gli interessi di business e politici, della finalità professionale di un medico, ciò quella di curare gli esseri umani. 

 
A voi lettori ardua sentenza. 

 
Giuseppe CRISEO 
Redazione VaresePress@ 
Editore 
 
 

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Cronaca

Recovery Bond, veramente una Vittoria?

Recovery fund cos’è? Una Vittoria? 

 
Il Recovery fund che significa letteralmente fondo di recupero, è una proposta fatta dalla Francia che prevede l’istituzione di un fondo ad hoc con lo scopo di emettere obbligazioni, i cd. recovery bond con la garanzia del bilancio UE.

Si tratterebbe di un nuovo fondo da istituire a livello comunitario, gestito dalla Commissione europea o, in alternativa, dalla Banca europea per gli investimenti (Bei). 
 
Il fondo raccoglierebbe sul mercato 1.000 o 1.500 miliardi di euro attraverso l’emissione di obbligazioni, i cosiddetti Recovery bond (o Ursula bond, dal nome della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen). 
 
Questi bond sarebbero garantiti dal bilancio europeo del settenato 2021-2027 incrementato con nuove contribuzioni dirette da parte degli Stati membri. 
 
Le somme così raccolte sarebbero poi girate ai singoli Stati tenendo conto del livello di gravità di ciascuna situazione: in altre parole, i paesi più in difficoltà (come Italia e Spagna) riceverebbero più risorse di altri. 
 
Il Recovery fund è una sorta di compromesso tra la posizione di chi è favorevole a una mutualizzazione dei debiti a livello europeo (Italia e Spagna in primis, ma anche Francia) e chi è rigidamente contrario a una condivisione dei rischi (Germania, Olanda e i paesi baltici).
 
In questo modo però la condivisione del rischio sarebbe comune solo per il futuro, senza una vera mutualizzazione sui debiti del passato cosicché da accontentare i paesi del fronte del Nord come Olanda, Austria, Svezia, Finlandia e Germania, da sempre contrari ad una classica condivisione degli oneri legati ai debiti, soprattutto la Germania. 
 
Sii della Germania e vediamo perché, il via libera al pacchetto di misure, con le garanzie del Mes, Bei, Sure, rimettendo alla Commissione il mandato di “analizzare” il fabbisogno del Recovery europeo per sostenere la ripresa dopo la crisi pandemica, è stato dato proprio con questa condizionalita’. 
 
I tre strumenti approvati dall’Eurogruppo, sono il MES (con un abito nuovo?), la Bei e il Sure. 
 
Come già detto in passato vediamo che cos’è oppure che cosa è era il Mes:
 
Il Mes, meccanismo economico Salva-Stati è uno strumento istituito dall’Ue e nato con la precedente crisi finanziaria al fine di concedere prestiti agli Stati Membri che non riuscivano, o lo facevano ad altissimi costi, a finanziarsi sui mercati. 
 
Il MES o “vecchio Mes” in passato è stato attivato da 3 paesi:
 
– Cipro  per 6,3 miliardi di euro;
– Grecia per 61,9 miliardi di euro;
– Spagna 41,3 miliardi euro,
 
con diverse rigide condizioni che impongono a chi riceve i prestiti di approvare un memorandum d’intesa (MoU) che definisce con rigorosa precisione quali misure si impegna a prendere (soprattutto in termini di tagli al deficit/debito e di riforme strutturali).
 
Rispetto a questo Mes, il nuovo Mes è frutto di un compromesso che prevede che i Paesi Membri possono richiedere prestiti al MES a copertura dei:
 
Solo danni economici legati all’epidemia Coronavirus, per mezzo dei Recovery Bond. 
 
Il tutto sii a tassi molto più bassi di quelli di mercato e con scadenze assai più lunghe, per un importo non superiore al 2% del PIL, ma sempre di prestito debito ponte trattasi; però l’Italia potrà richiedere circa 36-27 miliardi.  
 
E’ veramente una vittoria oppure è lo stesso prodotto che grazie ad un artefizio letterale e poco strutturale ha cambiato abito? 
 
L’abito non fa mai “Monaco”.
 
EP 
Redazione VaresePress@ Roma 
Rubrica Sicurezza Nazionale@ 

 
 

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Ladro denuncia il proprietario del cane che lo ha azzannato

Il ladro entra in casa e viene azzannato, ma chiede i danni al proprietario dell’uomo che intendeva derubare.

Un doberman lo aveva morsicato e il magrebino si e’ lamentato coi Carabinieri.

I Carabinieri hanno dovuto rintracciare il proprietario del cane, e verificare se il doberman avesse fatto la vaccinazione. Storia vera raccontata dall’Eco di Bergamo

https://www.facebook.com/faustolealiofficialpage/videos/437387797203215/

Il ladro ha diritto di essere tutelato, più del proprietario? Cambiare le leggi, ladri categorie protette in Italia, afferrma Giuseppe Criseo, Presidente del movimento politico CASADEGLITALIANI, www.casadeglitaliani.it

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Toscana, 8,5 milioni di mascherine senza marcatura CE,denuncia C.Camperisti

Lo scandalo delle mascherine acquistate durante l’emergenza (, che in Italia non finisce mai, dai terremoti, ai ponti, ce n’e’ sempre una a causa di una classe politica instabile, incerta e che non riesce a programmare nulla) viene denunciato in Procura.

Sul tema ha preso posizione il movimento politico CASADEGLITALIANI:”E’ deplorevole da ogni punto di vista, etico, politico ma anche economico, l’acquisto di materiale fuori Italia, quando invece, tante aziende italiane si sono riconvertite per la produzione delle mascherine, ed in tempi di crisi spaventosa, e’ più che opportuno comprare prodotti sicuri e italiani, dichiara Giuseppe Criseo, Presidente del movimento politico “CASADEGLITALIANI“.

Non si parla di spiccioli ma di milioni di euro per acquisto di mascherine monouso che non intercettano il virus (vedi mio esposto querela alla Procura della Repubblica aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/PDF/pandemia_tab_dx/2%20mascherine%20esposto%20denuncia.pdf e vedi elenco tipologie delle mascherine aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/PDF/pandemia_tab_dx/2%20mascherine%20tipologie.pdf ), ci avvisa il Coordinamento Camperisti.

I particolari della denuncia seguono:

Sulla pagina web della testata OK!firenze.com https://www.okfirenze.com/news/ attualita/930384/firenze-371-mila-mascherine-porta-a-porta-a-firenze (doc. 7) venivano pubblicate alcune fotografie raffiguranti le operazioni di confezionamento delle mascherine presso la Protezione civile di Firenze (docc. 8-13) ove si notano: – un uomo che imbusta senza indossare alcuna protezione al naso e alla bocca; – l’assessore Alessia BETTINI che imbusta senza indossare i guanti; – mascherine non sigillate singolarmente; – persone che confezionano senza indossare appositi indumenti e senza cuffie per capelli; – buste e mascherine poggiate su tavoli di legno esterni non sanificabili; – un complessivo stato di sporcizia in cui sono eseguite le operazioni di confezionamento delle mascherine. 2 Le mascherine sono consegnate senza alcuna istruzione sul corretto smaltimento che, se effettuato in maniera impropria, è causa d’infezione. Il Ministero della Salute ha pubblicato un documento sul proprio sito alla pagina web http://www.salute.gov.it/ imgs/C_17_pagineAree_5373_1_file.pdf ove si legge: “3. Le maschere chirurgiche monouso possono essere sterilizzate e riutilizzate? No. Le maschere facciali chirurgiche monouso sono esclusivamente monouso. Dopo l’uso devono essere rimosse utilizzando tecniche appropriate (cioè non toccare la parte anteriore, rimuoverle tirando da dietro le fascette elastiche o i lacci) e gettarle immediatamente in un contenitore per rifiuti a rischio biologico con un coperchio, seguito dall’igiene delle mani” (doc. 14). In considerazione di quanto sopra, con p.e.c. del 9 aprile 2020 l’esponente denunciava al Comune di Firenze la possibile diffusione del contagio dovuta alla mancanza di misure igieniche e di sicurezza nelle operazioni di confezionamento e distribuzione delle mascherine e chiedeva chiarimenti anche sulla modalità di smaltimento (doc. 15). In data 11 aprile 2020 ricevevo un’email di risposta del Vice Sindaco e assessore alla Protezione civile di Firenze Cristina GIACHI dal seguente contenuto: “Buongiorno, Come ho più volte dichiarato, le mascherine non sono materiale sterile. Non arrivano in confezionamento sterile e non è prescritto che debbano essere trattate in ambiente sterile. Vengono maneggiate con la massima igiene e cura da persone dotate di dispositivi di protezione, con i guanti, in ambiente areato che è quello a maggiore garanzia dal punto di vista della presenza di più persone. Sono consegnare in buste alimentari, igieniche, chiuse. Se ci sono state disfunzioni sono state dovute ad errori prontamente rimediati dalla protezione civile. Cristina Giachi” (doc. 16). Il 13 aprile 2020 anche all’esponente veniva consegnata una busta di carta non sigillata in quanto chiusa da un piccolo adesivo, contenente due mascherine sfuse, non sigillate singolarmente, senza marcatura CE, prive di qualsiasi scritta relativa alla tipologia, al produttore o alle norme di omologazione e senza istruzioni per un corretto utilizzo e soprattutto per un corretto smaltimento (doc. 17). Come attestato dalla documentazione sopra esposta, centinaia di migliaia di mascherine non sterili, giunte in contenitori non sterili e trattate in ambienti non sterili e senza misure igieniche e di sicurezza adeguate sono state deliberatamente consegnate ai cittadini fiorentini senza alcuna garanzia sulla sicurezza delle mascherine e delle confezioni, inducendo gli stessi cittadini a uno smaltimento non corretto di milioni di mascherine usate. Tanto premesso il sottoscritto propone formale denuncia – querela sottoponendo i fatti narrati all’attenzione della S.V. Ill.ma, affinché valuti se, nel caso di specie, ricorrano gli estremi di un reato procedibile d’ufficio o per cui la querela sia condizione di procedibilità. Il sottoscritto dichiara di voler essere informato ai sensi dell’art. 406, co. 2 c.p.p., nonché di eventuali richieste di archiviazione. Dichiara altresì di opporsi alla definizione del presente procedimento con decreto penale di condanna. * 3 Si produce in allegato: 1) ordinanza Regione Toscana n. 26 del 6.4.2020; 2) comunicato Agenzia di informazione della Giunta regionale Toscana del 6.4.2020; 3) post facebook sig. Luciano Checchi del 6.4.2020; 4) comunicato ADUC del 8.4.2020; 5) comunicato ADUC del 9.4.2020; 6) email e fotografie della sig.ra Cinzia Ciolli del 9.4.2020; 7) articolo OKfirenze.com del 8.4.2020; 8-13) fotografie confezionamento mascherine; 14) documento Ministero della Salute; 15) istanza al Comune di Firenze inviata il 9.4.2020; 16) email Vice Sindaco Cristina Giachi del 11.4.2020; 17) fotografie busta e mascherine ricevute il 13.4.2020. Con osservanza. Firenze, 15 aprile 2020 Pier Luigi Ciolli

 

 

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Preioni:“3,6 milioni di euro per il sostegno alla locazione nelle abitazioni private

Un pò di concretezza NON GUASTA, parliamo dell’aiuto  del Piemonte a coloro che sono in difficoltà, la proposta è del presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni.

Sostegno della Regione per gli affitti di abitazioni private, la richiesta va presentata ai comuni capofila.

La casa è un bene primario e negli anni scorsi sono tanti gli italiani che hanno ben pensato di investire sugli, anche se ultimamente, la casa è divenuta uno dei beni più tartassati.

Coloro che invece, non hanno la fortuna di averla e non lavorano come accade in questo periodo, sono in difficoltà, ed è per questo che è importante la misura proposta da Preioni, in un momento così drammatico.

 

Torino- 01-04-2020- “3,6 milioni di euro per il sostegno alla locazione nelle abitazioni private, tanto è l’importo stanziato per il 2019 dalla Giunta regionale grazie al nostro assessore al Welfare Chiara Caucino – dichiara il presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni -. La misura è potenzialmente rivolta a tutti i cittadini piemontesi ed è pertanto necessario avvalersi della rete dei Comuni capofila, per agevolare la possibilità di accesso a tutti i richiedenti. Per il Vco i comuni di riferimento sono Verbania, Omegna e Domodossola.

La procedura di sostegno alle locazioni era bloccata da cinque anni – prosegue Preioni – ipotizziamo di poter raggiungere circa ottomila nuclei di affitti privati. Questi i criteri per accedere ai contributi: il valore del reddito attestato dall’Isee 2020 pari al doppio della pensione minima Inps per l’anno 2019, e l’incidenza del canone di locazione superiore al 28% sul reddito complessivo. In questo modo potremo sostenere in modo concreto i cittadini nel difficile percorso che si troveranno ad affrontare nei prossimi mesi”.

Così in una nota il Presidente della Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni