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Eventi

La Cina riparte

di Giampiero Khaled Paladini

In poco più di tre mesi è cambiato bruscamente lo scenario socio-economico mondiale. Siamo passati repentinamente dal “il dragone in ginocchio” di poche settimane fa, al “Wuhan e tutta la Cina riparte” di oggi.

Lasciando momentaneamente da parte la grande dimostrazione di forza e coesione della società cinese, in tutte le sue componenti, nel combattere efficacemente il covid-19, cosa non altrettanto evidente in occidente, mi pongo una complessa e inquietante domanda: cosa può significare “la Cina riparte”?

E sì, riparte dopo solo qualche mese durante il quale qualcuno ne aveva decretato la  crisi irreversibile con ghigno soddisfatto, riparte mentre il resto del mondo sprofonda nell’incertezza più totale, consapevole di non possedere gli stessi anticorpi alla crisi sanitaria ed economica che invece la Cina ha dimostrato di possedere. Riparte perfino Wuhan dove oggi il governo annuncia la ripresa della mobilità interna ed esterna alla città, con la riattivazione di treni e mezzi pubblici, precondizione per il rilancio delle attività produttive e finanziarie.

Anche di oggi è la notizia che Elon Musk, patron della Tesla, ha donato centinaia di respiratori alla città e allo Stato di New York, acquistati da un produttore cinese approvato dal governo federale Usa. Come pure è noto che è la Cina , in questo momento, che fornisce materiale sanitario a tutto il mondo, Italia in primis. Quindi la Cina, superata brillantemente l’emergenza sanitaria, si appresta a rilanciare la sua potente macchina industriale proprio nel momento in cui, nel resto del mondo, le attività produttive sono costrette a chiudere e non solo nella filiera sanitaria. L’invasione del Dragone è desinato perciò a crescere in maniera esponenziale di pari passo con la crescita esponenziale nel mondo della pandemia da covid-19? E se così sarà chi potrà più fermare tale invasione anche dopo che sarà passata questa terribile emergenza? Cambieranno ancora una volta, e come, i rapporti di forza economico-finanziari tra oriente ed occidente, con quali conseguenze? E la Russia o l’Iran come saranno ricollocate nello scacchiere geopolitico del Medio Oriente?

Io mi aspetto cambiamenti epocali, come spero si verifichino anche all’interno dell’Europa, con una Italia più libera di sfruttare le proprie carte relazionali ben costruite negli ultimi mesi.

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Cronaca

#coronavirus: adesso alcuni media cinesi dicono che è nato in Italia

Tutto ha origine dalla fantasiosa interpretazione di una intervista rilasciata dal professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto ricerche farmacologiche Mario Negri, a un giornale americano.

Sui media cinesi, anche ufficiali del Partito comunista, nonostante la retorica a livello governativo della “solidarietà” con il governo italiano, quasi amico, si fa strada la teoria per cui il coronavirus sarebbe nato in Italia.
Sembra che il Partito comunista cinese abbia trovato il vero responsabile della pandemia globale del coronavirus: l’Italia.
L’intervista rilasciata alla National Public Radio (Npr), popolare emittente statunitense, dal professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto ricerche farmacologiche Mario Negri viene rilanciata su tutti i media cinesi.
Il passaggio incriminato è quello in cui Negri ricorda di “aver osservato polmoniti molto strane, e molto gravi, soprattutto fra persone anziane già a dicembre e perfino a novembre”.
“Questo vuol dire – prosegue Remuzzi – che il virus circolava, almeno in Lombardia, e prima che fossimo a conoscenza della crisi in Cina”.
La voce che viene fatta circolare è quella che l’Italia sia stata il primo epicentro della crisi mondiale.
Una volta gettato il sasso nello stagno l’onda si allarga e sul profilo twitter del Global Times appare un post che recita “L’Italia potrebbe aver avuto una strana casistica di polmoniti già a novembre e dicembre del 2019 con sintomi altamente sospetti del Covid19”.
Sul Jiefang Daily, il foglio ufficiale del Comitato del Pcc a Shanghai, si titola “Famoso esperto italiano: il virus potrebbe essersi diffuso in Italia prima dello scoppio in Cina”.

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Salute e benessere

Coronavirus e farmaci. Roche accelera la produzione di Actemra per la sperimentazione.

Coronavirus e farmaci. Roche accelera la produzione di Actemra per la sperimentazione. Il farmaco è stato già sperimentato, in Cina, su alcuni colpiti, da Corona virus, dando riscontri positivi. Nella lotta al coronavirus si assiste anche un continuo dibattito nella comunità scientifica circa gli effetti di farmaci su particolari categorie di pazienti. A tal proposito, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, segnala che Roche accelera la produzione e fornitura del farmaco Actemra, nome commerciale del tocilizumab. In una nota odierna, il colosso farmaceutico ha annunciato il potenziamento con l’obiettivo di massimizzare la disponibilità del farmaco in ottica di una sua ulteriore sperimentazione nell’ambito delle cure per la malattia Covid-19. La stessa azienda farmaceutica lo scorso 19 marzo ha confermato di aver dato il via a uno studio randomizzato in “doppio cieco” controllato verso placebo a livello globale in collaborazione con Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA). L’obiettivo dei test – si legge nella nota – è di valutare gli effetti delle cure nei pazienti ricoverati con gravi forme di polmonite interstiziale da Covid-19. In Italia otto ospedali veneti, come ha segnalato la Regione Veneto, hanno aderito alla sperimentazione del farmaco Tocilizumab – Actemra, per curare affetti da polmonite da Corona virus. Lo studio, sul trattamento con Tocilizumab, coordinato dall’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli, è stato approvato, il 18 marzo 2020, dall’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA.

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Consumatori

Ministero della salute: bacche di Goji, si allarga ad altre marche il richiamo per pesticidi oltre i limiti

Ministero della salute: bacche di Goji, si allarga ad altre marche il richiamo per pesticidi oltre i limiti Il ministero della Salute oggi, 23 marzo 2020, ha comunicato un nuovo richiamo di 3 lotti di bacche di Goji commercializzate dalla DI NUNZIO Srl per rischio chimico: è stata riscontrata la presenza oltre i limiti consentiti dal regolamento Ce 396/95 dell’insetticida carbofuran e del fungicida esaconazolo. Tutti i prodotti risultano confezionati in Cina nello stabilimento della SHANDONG FARMER LAND FOODSTUFF CO., LTD, room 203 no.3 Poyanghu Rd. – Shinan District / QINGDAO-SHANDONG / CHINA. La scorsa settimana un analogo e articolato richiamo (5 i provvedimenti pubblicati dal ministero della Salute) avevano riguardato diversi lotti confezionati dalla ditta Mainardi Nicola Srl. Ora il nuovo provvedimento di richiamo riguarda i lotti 19 / 00161 – 00162 – 00163 con data di scadenza 30-12-2020 venduti in scatola di cartone da kg 20 – busta da kg 5. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai clienti di non consumare le confezioni con i numeri di lotto segnalati e di restituirli al punto vendita d’acquisto. L’ocratossina A è una micotossina, prodotta da specie dei generi Aspergillus e Penicillium, quali A. ochraceus e P. viridicatum.Si ritrova principalmente nei cereali, nel caffè, nella frutta secca e nel vino. L’ocratossina A (OTA) ha un’attività essenzialmente nefrotossica. L’ocratossina A è un accertato cancerogeno per gli animali, ma non esistono dati sufficienti per dimostrarne la cancerogenicità per l’uomo. Inoltre si accumula nei tessuti, rendendo tossiche e carcinogene anche le carni di animali che si siano nutriti di cibi contaminati. Alcuni studi indicano che viene assorbita principalmente nello stomaco, e poi del digiuno, il tratto di intestino tra ileo e tenue.L’ocratossina A può provocare danni all’intero organismo, essendo capace di legarsi alle siero-albumine del sangue: tale interazione è responsabile della diffusione sistemica della tossina.

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Salute e benessere

Vaccino “efficace” testato sull’uomo in Cina

Vaccino “efficace” testato sull’uomo in Cina. La Cina sta iniziando a testare un vaccino “efficace” contro il nuovo coronavirus nell’uomo, ha detto il ministero della Difesa a Pechino mercoledì. È sviluppato sotto la direzione dell’epidemiologo Chen Wei. Il vaccino è stato approvato dopo i test iniziali. Ora può essere testato sull’uomo. Il ministero della Difesa lo descrive come sicuro ed efficace e ha dichiarato che sono in corso i preparativi per la produzione di massa, riferisce l’agenzia di stampa spagnola Europa Press. A febbraio, le autorità cinesi hanno dichiarato di ritenere di poter testare un vaccino entro aprile sugli esseri umani. Diversi paesi stanno lavorando a un vaccino. Tuttavia, questo potrebbe essere disponibile solo tra qualche mese per i pazienti. Molti scienziati, istituzioni accademiche e aziende sperano di essere i primi a trovare un farmaco efficace. Nella sola Cina, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono in fase di sviluppo almeno nove possibili vaccini.

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Ambiente

Effetto coronavirus: l’aria diventa più respirabile

Effetto coronavirus: l’aria diventa più respirabile. I satelliti rivelano una netta diminuzione dell’inquinamento sul Nord Italia A marzo l’aria del Nord Italia è diventata nettamente più pulita in concomitanza con le misure di contenimento del coronavirus. Secondo le elaborazioni dei satelliti, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, le concentrazioni di diossido di azoto (NO2), un gas inquinante prodotto dalle attività umane, sono calate di circa il 10% ogni settimana, nel corso di quattro-cinque ultime settimane. A Milano, le concentrazioni medie di NO2 sono passate da 65 mg/m3 nel mese di gennaio a 35 mg/m3 nella prima metà di marzo. Questa riduzione può essere attribuita a diversi fattori, tra cui la diminuzione del traffico automobilistico e degli impianti produttivi, dovuta a sua volta allo stop alle attività e alle restrizioni sugli spostamenti per il coronavirus. Lo dimostrano le rilevazioni del servizio europeo Copernicus diffuse in questi giorni: sulla mappa pubblicata dall’Agenzia spaziale europea (ESA), si può constatare una riduzione delle aree rosse sulla pianura Padana da inizio gennaio al 10 marzo. Un effetto simile lo si era già osservato in Cina, dove le immagini della NASA avevano mostrato un miglioramento della qualità dell’aria in corrispondenza di un rallentamento delle attività economiche, legato alla quarantena per il Covid-19.

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In evidenza

La Cina ci è vicina, 30 tonnellate di forniture mediche per aiutare l’Italia

l’Ambasciatore Li Junhua e i rappresentanti italiani hanno accolto l’A350 della China Eastern con a bordo il team di specialisti cinesi e oltre 30 tonnellate di forniture mediche per aiutare l’Italia nella lotta al #COVID19. Quasi 10.000 chilometri da #Shanghai a #Roma, ma c’è grande entusiasmo. Ora poche ore di riposo e il team di medici cinesi sarà pronto per dare il suo contributo! #ForzaCinaeItalia
La notizia arriva direttamente dall’Ambasciata cinese, a dimostrazione che, dopo aver patito sulla loro pelle quanto sia dura e cercano di aiutare chi si trova nella loro stessa situazione, anche sembrerebbe che dalle loro parti si stia superando la crisi.
 

 
 
 
 
 

 
 
 
 

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Salute e benessere

Il coronavirus sta mutando con un secondo ceppo identificato dagli scienziati

Il coronavirus sta mutando con un secondo ceppo identificato dagli scienziati

Il coronavirus sta mutando quando gli scienziati hanno identificato un secondo ceppo, che è più aggressivo e contagioso. Mentre i funzionari sanitari lottano per frenare lo scoppio del coronavirus, un team di ricercatori cinesi afferma che un nuovo studio mostra che COVID-19 sta mutando, con almeno due tipi di virus che circolano oggi nei paesi. La varietà più aggressiva ha infettato circa il 70% delle persone testate, mentre la varietà meno aggressiva è legata al resto dei casi. I ricercatori hanno chiamato la varietà aggressiva “tipo L” e il tipo meno aggressivo “tipo S”. Il tipo L è stato visto più spesso nei pazienti di Wuhan, in Cina, dove il virus è emerso per la prima volta alla fine di dicembre 2019. D’altra parte, il tipo S è quello attualmente diffuso in altri paesi. La varietà di tipo L da allora è diminuita costantemente da gennaio. “Questi risultati supportano fortemente la necessità urgente di ulteriori studi immediati e completi che combinano dati genomici, dati epidemiologici e record grafici dei sintomi clinici dei pazienti con malattia di coronavirus 2019 (COVID-19)”, hanno scritto nel documento pubblicato nel National Science Review , il giornale dell’Accademia cinese delle scienze. Nello studio, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i ricercatori hanno identificato 149 mutazioni nelle 103 sequenze del genoma del nuovo coronavirus. Gli esperti sanitari hanno ritenuto che queste mutazioni si siano verificate di recente, mentre 83 delle mutazioni sono non sinonime, il che significa che può influenzare e alterare la sequenza aminoacidica di una proteina, determinando un cambiamento biologico nell’organismo. “I nostri risultati suggeriscono che lo sviluppo di nuove variazioni nei siti funzionali nel dominio legante il recettore (RBD) del picco osservato in SARS-CoV-2 e virus da SARSr-CoV di pangolina sono probabilmente causati da mutazioni e selezione naturale oltre alla ricombinazione, “i ricercatori hanno scritto nello studio. Sono necessari ulteriori studi: il team della School of Life Sciences dell’Università di Pechino e l’Institut Pasteur di Shanghai, parte dell’Accademia cinese delle scienze, ha aggiunto che l’intervento umano potrebbe aver esercitato una pressione selettiva più grave sul tipo L del virus, che può diventare più aggressivo e diffondersi rapidamente. Nel frattempo, l’altro tipo potrebbe essere aumentato in frequenza relativa a causa di una pressione selettiva più debole. In sintesi, le nostre analisi di 103 genomi SARS-CoV-2 sequenziati suggeriscono che il tipo L è più aggressivo del tipo S e che l’interferenza umana potrebbe aver spostato l’abbondanza relativa di tipo L e S subito dopo l’epidemia di SARS-CoV-2 . Gli scienziati hanno avvertito che la base di dati dello studio è minima. Come notato in precedenza, i dati esaminati in questo studio sono ancora molto limitati e sono necessarie analisi di follow-up di una serie più ampia di dati per comprendere meglio l’evoluzione e l’epidemiologia della SARS-CoV-2. Vi è una urgente necessità di studi immediati e completi che combinino dati genomici, registri delle carte e informazioni epidemiologiche sui sintomi clinici dei pazienti infetti dal coronavirus.I casi di coronavirus sono aumentati nel corso delle ultime settimane, con la Corea del Sud, l’Italia e l’Iran che hanno guadagnato i riflettori sulla rapida diffusione del virus. Il virus si è diffuso in oltre 60 paesi, infettando quasi 98.000 persone e uccidendo 3.348 persone, la maggior parte delle quali originarie della città di Wuhan, nella provincia di Hubei, in Cina. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) riferisce una fornitura in calo di dispositivi di protezione individuale (DPI) per gli operatori sanitari. Esorta i fornitori e i produttori ad approvvigionare di fischi per aiutare i medici e gli infermieri che stanno lavorando in prima linea nella crisi sanitaria. Italia e Iran hanno riportato un’improvvisa ondata di decessi correlati a COVID-19. L’Italia ha 4636 casi e 197 morti, mentre l’Iran ha l’incredibile cifra di 3.513 casi e 107 morti. La Corea del Sud ha il maggior numero di casi al di fuori della Cina continentale con oltre 7.041 casi confermati e 44 decessi. Altri paesi europei hanno segnalato i loro primi casi di coronavirus, suggerendo una vasta diffusione del virus. L’OMS non ha ancora dichiarato l’epidemia di coronavirus una pandemia, sebbene abbia affermato che l’aumento della trasmissione e delle infezioni è allarmante.

fonti:

Organizzazione mondiale della sanità (OMS). (2020). Rapporto sulla situazione della malattia di Coronavirus 2019 (COVID-19) – 44. https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/situation-reports/20200304-sitrep-44-covid-19.pdf?sfvrsn=783b4c9d_2

Coronavirus COVID-19 Global Cases di Johns Hopkins CSSE – https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6

Riferimento dell’articolo:

Xiaolu Tang, Changcheng Wu, Xiang Li, Yuhe Song, Xinmin Yao, Xinkai Wu, Yuange Duan, Hong Zhang, Yirong Wang, Zhaohui Qian, Jie Cui, Jian Lu, sull’origine e la continua evoluzione di SARS-CoV-2, National Science Review, nwaa036, https://doi.org/10.1093/nsr/nwaa036

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Area Malpensa

Somma, la protesta dei negozi cinesi

di Giuseppe Criseo. I negozi dei cinesi sono chiusi a Somma, a causa del coronavirus. Si tratta di quello sul Sempione, del bar di fronte al Carrefour, e del negozio di fianco del Gigante. Una situazione di crisi generale che sembra stia contagiando Italia e altri paesi, seppure i rischi seri siano quasi inesistenti.. A Somma, i cinesi come in altre zone, chiariscono che vogliono tutelare i loro dipendenti oltre ad evitare rischi per la città, un bel gesto acnhe se tanti cinesi non vanno da tempo in Cina e anzi il contagio arriva da un paio di focolai italiani. Il testo che segue e’ quanto riportato e rispecchia la crisi e l’amarezza per il momento di depressione e psicosi incomprensibile dal nostro punto di vista e che rischi danni incalcolabili a tutti. Segue il testo del volantino: “In considerazione dei recenti avvenimenti riguardanti la COVID 19 abbiamo deciso di chiudere il locale Da domenica 1 marzo alla data da stabilire Lo facciamo innanzitutto per proteggere i nostri dipendenti che non dovrebbero essere obbligati a venire al lavoro in questo periodo, ma lo facciamo anche per la Città :creare un luogo di ritrovo pubblico può sempre aumentare la trasmissione di virus Confidiamo nella capacità del comune e della provincia nel gestire questa situazione e ci auguriamo di poter tornare operativi prima possibile. Caspita Casa”