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Coronavirus, Calabria, il deputato Sapia attacca sui tamponi congelati

500 tamponi congelati in alcuni frigo del 118 di Serra Spiga, alle porte di Cosenza, come mai, vista la crisi sanitaria tremenda in Italia, parliamo della Calabria; Il caso è nato da un audio di un infermiere del 118.

Il direttore della centrale operativa Riccardo Borselli ha dichiarato che «i tamponi rimasti in magazzino sono all’incirca 300. Saranno tutti processati nelle prossime ore nei laboratori di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria». ( Sole24ore)

I tamponi eseguiti sulle persone rientrate da fuori regione non vengono analizzati, possibile?

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Le tesi dei Cinquestelle:

1) Ormai è pacifica l’autenticità dell’audio pubblicato da Sapia, nel senso che proveniva realmente da un operatore del 118 di Cosenza;

2) il dg del dipartimento regionale Tutela della salute ha dichiarato che alla data del 12 maggio c’erano 1.500 tamponi, tra Cosenza, Catanzaro e Reggio, ancora da processare, ma non si sa ancora da quanto tempo giacessero in attesa di processazione né si conoscono le modalità di conservazione e trasporto;

3) con circolare del 12 maggio, appena dopo l’esposto di Sapia all’autorità giudiziaria il dg del dipartimento regionale Tutela della salute ha ordinato di processare immediatamente i tamponi in giacenza.

Una polemica che sta varcando i confini regionali con accuse tra Sapia e Nesci

Cara Dalila Nesci, non capisco perché.

Con un post e un video la collega accusa di “sciacallaggio politico” me e i compagni di squadra che con me hanno chiesto chiarezza sui tamponi congelati.

Tamponi, che ricordo, venivano effettuati ma nascosti in un magazzino a Serra Spiga.

Siamo stati in 12 a sottoscrivere le richieste di chiarimento e a chiedere l’invio degli ispettori ministeriali.

Sinceramente cara Nesci non capisco il perché del tuo atteggiamento.

Non capisco perché se hai delle informazioni non le condividi con noi, invece di fare invettive sui social contro di noi.

Non capisco perché parli di assenza dei reagenti, quando noi abbiamo chiesto conto di un’altra cosa, ossia, di come queste centinaia e centinaia di tamponi sono stati conservati: se congelati a -80° o se mantenuti a 4 gradi. E ancora oggi, cara collega, non abbiamo alcuna risposta.

Non capisco perché fuggi in avanti un’altra volta, questa volta però offrendo una stampella alla Santelli e al commissario Zuccatelli, che hanno gestito in modo disastroso questa emergenza Covid.

Se non fosse stato per la nostra denuncia, non si sarebbe mai saputo che centinaia e centinaia di tamponi venivano fatti e accatastati, ancora non sappiamo in che condizioni.

Ancora non sappiamo che pericolo corrono i calabresi.

Centinaia e centinaia di persone rientrate in Calabria ancora aspettano risposte sui loro tamponi ma per la collega Nesci siamo degli sciacalli e sinceramente cara collega non capisco perché.

Non capisco perché attacchi così violentemente noi che siamo i suoi compagni nel movimento.

Non capisco perché tu voglia mettere a tacere chi tutela la salute dei calabresi. Ti sei resa conto? Hai saputo che c’è tanta gente che per oltre una settimana non ha ricevuto i risultati?

E visto che ci raccomandi addirittura di studiare, ti sei chiesta se ci sono sasintomatici o pre-sintomatici che sono andati in giro senza saperlo, senza sapere di essere positivi? Ti sei posta questo problema, dall’alto della tua scienza? Te lo sei posta oppure per te la difesa d’ufficio degli altri è la priorità, visto che non dialoghi con i tuoi colleghi di gruppo parlamentare?

Non capisco perché la collega Nesci non ha detto una parola sulla nomina illegittima di Zuccatelli. Scopriamo che questa persona sta a Cosenza illegittimamente e lei lo difende e attacca noi.

Soltanto qualche anno fa la collega Nesci avrebbe contestato questa nomina di Zuccatelli. Oggi è tutto a posto, il problema siamo noi.

La Nesci forse sugli scranni di Montecitorio comincia a starci comoda, così comoda da dimenticare dove stanno di casa i cittadini e da dove lei stessa viene.

Forse le è sfuggito che un dirigente dell’ASP di Cosenza, che si chiama Pierfrancesco Rozza, in un video ha detto che ancora oggi cercano di comprare macchinari per analizzare i tamponi. Ancora oggi. Qui la pandemia sta finendo da sola per fortuna e ancora cercano macchinari.

Ma per la Regione e a questo punto anche per la collega Nesci è tutto a posto e va bene così.

Cara Nesci, siamo stati eletti per difendere i cittadini dagli abusi e non per giustificare chi li compie.

Cara Nesci, non capisco perché ti stai comportando così, o forse sì: pensandoci bene lo capisco. Sì, lo sai, forse lo capisco il perché.

Ampia facoltà di replica alla Presidente della Calabria o ad altri parlamentari

 

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Delmastro (FDI) Assordante e imbarazzante silenzio di Nicola Morra (antimafia)

? Carceri, Delmastro (Fdi): Morra su Bonafede ha perso la voce? Roma, 4 mag. (askanews) – “Assordante e imbarazzante silenzio del presidente grillino della commissione Antimafia Nicola Morra davanti alle dichiarazioni del membro del Csm Nino Di Matteo.

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La polemica va avanti da giorni, dopo l’uscita dal carcere di tanti mafiosi nell’imbarazzo e nello stupore dei cittadini: con la scusante del coronavirus in tanti hanno trovato il modo di uscire provocando prese di posizioni colorite e forti, come era immaginabile e prevedibile, e la richiesta di dimissioni da parte delle opposizioni ma anche imbarazzo di tanti del PD che si torvano alleati con ministri non all’altezza della situazione difficile.

L’uscita di scena del DAP Basentini di cui abbiamo già parlato:, https://www.varesepress.info/in-evidenza/dimissioni-di-basentini-non-placano-delmastro-fdi.html, non ha placato le polemiche e anzi si sono rinfuocate dopo le parole di Nino Di Matteo, l’ex pm della procura di Palermo ora consigliere del Csm, che ha ricordato la scelta maldestra se non altro, di scegliere Basentini al suo posto, a seguito delle pressioni di importanti pezzi da novanta: 

“Niente Dap dopo i timori dei boss”

Altro non pervenuto nel dibattito ( forse perchè dello stesso partito) 

Morra, noto per la logorrea su tutto lo scibile umano, sembra scomparso dai radar, non pervenuto e in piena afasia.

Dalle parti dell’antimafia non si averte quella “bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità” che invocava Borsellino.

Si sente solo il silenzio triste e imbarrazzante della complicità con il fido Bonafede”. Lo dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile Giustizia del partito.

 

Giuseppe Criseo