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NCC, le precisazioni di FIA di Confindustria

Con piacere riceviamo e diamo diritto di replica all’articolo: https://www.varesepress.info/in-evidenza/trasporto-pubblico-gli-ncc-e-le-fazioni-interne-c-e-anche-chi-insegue-il-rispetto-delle-regole.html

Ci spiace riscontrare sull’articolo in oggetto gravi inesattezze così definendole con un eufemismo, esercitando il diritto di replica sancito dalla legislazione. a) in ordine alla definizione di “sedicenti maggiormente rappresentative” associazioni di categoria che avrebbero riunito a Roma una diecina di operatori occorre evidenziare che le tre “sedicenti” erano anagraficamente la scrivente FIA di Confindustria, Federnoleggio di Confesercenti ed Anitrav, sigla storica di rappresentanza riconosciuta e che la “diecina” di operatori citata era in realtà quel “centinaio” di operatori dell’esclusivo settore NCC vetture, esattamente come dichiarato sulla richiesta presentata alla Questura di Roma. b) Grave e fuorviante l’inversione di ruoli tra le manifestazioni di Roma e Milano. Si dice che a Roma fossero presenti per la maggior parte operatori BUS, quando nella realtà non ve ne era nemmeno uno, al contrario di ciò che invece è avvenuto a Milano, dove insieme a qualche rappresentante NCC vetture la platea era composta per la maggioranza da operatori BUS, agenzie di viaggio, tour operators, guide turistiche, tutte categorie contigue al settore che si rappresenta, ma certamente non omologhe essendo l’NCC un servizio regolato dalla legge 21/92, quello BUS dalla legge 218/03 ed il comparto turistico da ancora differenti e articolate normative. La manifestazione di Milano, con caratteristica spiccatamente antigovernativa ha significato solo ed esclusivamente un orrendo ed improduttivo minestrone di categorie, spacciate per voce unica ad una platea di evidentemente poco informata sulle diversità non cancellabili, oggi cercando solo ed esclusivamente facili consensi autoreferenziali da un palco egemonizzato. Dove erano infatti le grandi rappresentatività delle Agenzie Viaggi, Tour Operators, Guide turistiche e via discorrendo? Non di certo a Milano, non di certo il 17 giugno. Per fortuna che con orgoglio il settore NCC vetture era rappresentato a Roma, e soprattutto per dare voce all’unico fatto concreto che sta sulla bilancia oggi, gli emendamenti in discussione. Emendamenti pubblicati da FIA, da Anitrav, da Federnoleggio.

Di altri emendamenti nessuna traccia, specialmente da chi era a Milano, da li solo aria fritta ad uso e consumo di chi ci crede. c) Non esistono, salvo che nella testa di qualcuno, autorizzazioni “burine”, lessico che appartiene alla categoria dei taxi, esistono autorizzazioni NCC italiane rilasciate dai vari Comuni sulla base di una legge in vigore da 28 anni, quando chi disponeva di un fax era un “ricco imprenditore” e forse questi signori che tanto inneggiano a dogmi medioevali non si sono accorti che nel frattempo il mondo, la cultura ma anche la mobilità sono radicalmente cambiate; la legge che governa un settore di imprese di noleggio, quella no, quella tale era e tale è, poco importa se è anticoncorrenziale, poco importa se servizio pubblico è, per la legge, quell’attività che ha obbligo di servizio, tariffe imposte e orari di servizio determinati. La 21/92 con i suoi antidiluviani concetti di territorialità stretta serve unicamente a garantire il potere alla categoria concorrente, nella quale con massima dignità dovrebbero confluire chi ha questa visione distorta del concetto di impresa. d) Le persone che citate nell’articolo, e che evidentemente hanno avuto la benevolenza di fornire informazioni volutamente denigratorie a proprio uso e consumo, che ruoli hanno nel settore dell’autonoleggio con conducente? Immaginiamo che la Vostra testata abbia omesso di verificarne la consistenza, forse sarebbe bastato questo ad evitarVi di cascare nel ridicolo.

Il sig. Gianni Pallotta, definito Presidente del costituendo Comitato a tutela del Noleggio con Conducente Professionale, è in realtà Presidente di un bel nulla, altrimenti il Comitato, che tra l’altro giuridicamente non è un’associazione di categoria, sarebbe regolarmente costituito con una registrazione ed un codice fiscale di identificazione, e non da costituirsi, inizia male la sua avventura, sostenendo il palese falso quando da noleggiatore sostiene che i taxi di Milano non verranno mai trovati a caricare negli aeroporti di Torino Genova o altrove. Lo sostiene perchè lui evidentemente staziona negli aeroporti di Milano, però ci sembra strano che egli non abbia mai notato, nei sedimi lombardi, decine e decine di taxi, proprio di Genova, Torino, Verona, Reggio Emilia o quant’altro, ben nascosti nei posteggi, intenti ad attendere il proprio cliente prenotato (ed è una abuso). Simone Labozzetta, nome conosciuto nell’area milanese, come minimo al suo quarto o quinto cambio di casacca e di sigla rappresentate nel giro di un paio di anni scarsi, di cui si ha il concreto dubbio che non ne sia esistita nella realtà nemmeno mezza, e per questo non escludiamo un esposto alle autorità competenti al fine di comprendere bene e fare comprendere se e cosa rappresenti, vorremmo dire di assumere finalmente una parte degna di tale nome, per decenza.

 Nomi che si aggiungono tristemente ad una lista ben lunga di personaggi in cerca di autore, la cui attività odierna è esattamente l’opposto di ciò che il settore, ma non solo quello, il turismo, il business travel, la cittadinanza, la mobilità in generale hanno necessità. Modernizzare non significa deregolamentare, solo per gli ignoranti la traduzione è questa, e di ignoranti il settore del noleggio con conducente ne può fare a meno e trarne vantaggi. La stampa dovrebbe avere la responsabilità di vagliare con competenza ciò che le viene proposto, verificare i fatti e le circostanze e valutare toni e termini. Con tutta evidenza ciò non è avvenuto, ed è palese, pertanto ribadiamo qua la richiesta di rettifica prevista facendo salve tutte le nostre facoltà di agire per vie legali nei confronti di tutte le persone coinvolte, ravvedendo nei termini adottati una chiara e non nascosta azione deliberatamente diffamatoria.

Distinti saluti Il Presidente Daniele Ercoli

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ECONOMIA

Mercato Moto, perdita del 35% se il Governo non vara incentivi

L’associazione nazionale dei produttori: “Previsto calo fatturato per oltre 215 milioni di euro”

“Senza nessuna forma di incentivazione all’acquisto da parte del Governo per i veicoli EURO 4 rimasti invenduti, il mercato 2020 di ciclomotori, moto e scooter chiuderà con pesante – 35%, che porterà a un’ulteriore perdita di fatturato superiore a 215 milioni di euro”. È quanto ha dichiarato Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA, l’associazione nazionale dei produttori di cicli e motocicli, in merito alle misure di sostegno per gli effetti dell’emergenza Covid-19.

Dopo aver diffuso nei giorni scorsi il dato di mercato delle due ruote a motore di aprile, che ha chiuso con un pesante -97%, l’associazione ha scattato oggi una fotografia economica del 2020 e in una nota torna a “sottolineare la particolare stagionalità del mercato di riferimento, che vede la metà delle vendite realizzate tra il mese di aprile e luglio”.

“Per tutelare un comparto che con l’indotto dà lavoro a oltre 40mila persone e che ha contribuito nel 2019 con un gettito erariale di 5,5 miliari di euro, le caratteristiche uniche del nostro mercato – si chiude il comunicato – ci spingono ad insistere nel richiedere forme urgenti di sostegno all’acquisto, che tengano conto anche del calo della fiducia e del potere d’acquisto delle famiglie e di una rete commerciale in pesante affanno a causa del lockdown”.

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ITALIA

Il Consiglio Generale di Confindustria ha designato Presidente Carlo Bonomi con 123 preferenze

Il Consiglio Generale di Confindustria ha designato Presidente carlo bonomi con 123 preferenze. Hanno votato tutti i 183 aventi diritto. Alla candidata concorrente Licia Mattioli sono andate 60 preferenze.

Nessuna scheda bianca, nessuna nulla.

Il risultato è stato validato dai Probiviri Sergio Arcioni, Luca Businaro, Gabriele Fava e Antonio Serena Monghini assistiti dal notaio Cesare Quaglia.

Il Consiglio generale si è svolto a distanza e alla presenza, nella sede di Confindustria, del Presidente Vincenzo Boccia, della Dg Marcella Panucci e dei due candidati.

La nomina dovrà avere il gradimento dell’assemblea dei delegati, convocata il 20 maggio, che di fatto eleggerà il 31° presidente di Confindustria.

Il 30 aprile il Consiglio Generale dovrà esprimersi sulla squadra dei Vicepresidenti scelta dal presidente designato.

Una delle sue prime dichiarazioni:

“Quello che vogliamo come imprenditori è restituire all’Italia il suo senso di dignità e orgoglio, è il compito che sentiamo come nostro e di tutti i ceti dirigenti italiani. Per questo oggi #Assolombarda2019 “L’impresa di servire l’Italia” ! #ServireItalia