Categorie
In evidenza

Turismo nelle regioni, come muoversi

Elenco delle REGIONI che limitano la circolazione a veicoli e alle persone, a cura del Coordinamento Camperisti

In questa situazione di pandemia e blocco economico,

tutti parlano di far ripartire l’economia, in particolare il turismo, ma nei fatti ecco arrivare delle ordinanze regionali che inibiscono la voglia di recarsi a soggiornare in un territorio.

Si tratta di ordinanze che:

  • pongono nuovamente a carico del cittadino l’obbligo dell’autodichiarazione ormai abrogato a livello nazionale;
  • ammettono esclusivamente la trasmissione telematica dell’autodichiarazione discriminando coloro che non dispongono di strumenti informatici ovvero delle competenze necessarie per il loro utilizzo;
  • consentono l’archiviazione di numerosi dati personali senza garanzia anche futura circa il rispetto delle norme in materia e con il rischio di possibili data breach considerato l’enorme valore dei dati raccolti;
  • non tengono conto del fatto che coloro che fruiscono delle strutture ricettive sono già oggetto di controllo tenuto conto degli obblighi ex art. 109 TULPS;
  • impongono al cittadino la redazione di un elenco degli spostamenti e delle persone incontrate e, quindi, un adempimento impossibile o comunque estremamente gravoso tenuto conto, a esempio, che un’attività ordinaria come fare la spesa espone chiunque all’incontro con un numero imprecisabile di persone peraltro non identificabili a partire dalla possibile fila per entrare negli esercizi commerciali sino al rapporto con coloro che vi lavorano.

 

L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti ha chiesto a ogni singola Regione di modificare la loro ordinanza. Istanze inserite su http://www.coordinamentocamperisti.it/sapere_per_contenere.php .

Una possibilità di incontrare problemi per chi viaggia in autocaravan

In dette ordinanze NON hanno ricordato che è legittima la fruizione dell’autocaravan come previsto dal Codice della Strada all’articolo 54 (autocaravan: veicoli aventi una speciale carrozzeria ed attrezzati permanentemente per essere adibiti al trasporto e all’alloggio di sette persone al massimo, compreso il conducente) pertanto, alcuni sindaci anticamperisti potrebbero attivare illegittime limitazioni con conseguenti ricorsi a danno dei camperisti e della Pubblica Amministrazione.

Un accorgimento, per chi viaggia in autocaravan: quando sul modulo della Regione si chiede dove si è alloggiati, prima individuare il parcheggio dove si sosterà per poi trascriverne l’indirizzo nel modulo.

Occorre ricordare che le violazioni di un’ordinanza, salvo che il fatto non costituisca reato, sono punite con sanzione amministrativa. Inoltre, se nel completare il modulo si commette un errore possiamo trovarci coinvolti in conseguenze civili e penali, tanto da dover dedicare anni e soldi per la difesa legale al fine di dimostrare che non si trattava di una falsa dichiarazione.

La REGIONE BASILICATA

con l’Ordinanza del Presidente della Regione n 26 del 4 giugno 2020 (https://www.regione.basilicata.it/giuntacma//files/docs/DOCUMENT_FILE_3066134.pdf ) dopo aver riempito ben 7 pagine di VISTO, CONSIDERATO, RICHIAMATO nelle ultime due pagine l’ORDINA. Nell’articolo 1 si legge: … tutte le persone fisiche, anche se asintomatiche, che fanno ingresso o si trasferiscono anche temporaneamente nel territorio regionale della Regione Basilicata, tramite qualsiasi mezzo di trasporto pubblico o privato, sono tenute a comunicarlo al proprio medico di medicina generale (MMG) ovvero pediatra di libera scelta (PLS) ovvero al numero verde appositamente istituito dalla Regione 800996688, indicando luogo di provenienza, luogo di destinazione principale, periodo di soggiorno e recapiti telefonici.

Azioni e chiarimenti dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

Detto provvedimento prevede una deroga all’obbligo di compilazione per chi arriva per motivi di lavoro e di salute come se tali persone non potessero essere portatori di contagio.

Altro problema è nell’articolo 1 allorquando recita: … comunicarlo al proprio medico di medicina generale (MMG) ovvero pediatra di libera scelta (PLS) ….  Perché dal colloquio avuto con l’operatrice e il responsabile del numero verde 800996688, tale previsione NON riguardi il proprio medico ma il medico che uno potrebbe avere in Basilicata. Situazione incomprensibile perché un turista fruisce della Guardia Medica Turistica. Provvederemo a chiedere che tale articolo sia reso comprensibile.

Abbiamo chiamato il numero verde 800996688 e una registrazione avvisa che la telefonata è oggetto di registrazione. L’operatrice che ha risposto informandoci che solo quando si entra in Basilicata ci si deve registrare aprendo rientricovid19.fascicolo.basilicata.it oppure dichiarando all’operatore del numero verde 800996688 tutti i dati che gli saranno chiesti.

Purtroppo, a conclusione dell’interrogatorio che riguarda anche informazioni sanitarie, NON si riceve alcuna ricevuta, quindi, se si è fermati per un controllo, e agli agenti non risulta l’avvenuta registrazione (l’operatore ha sbagliato a trascrivere il cognome e, con gli italiani è possibile, per gli stranieri è molto probabile) e non essendo previsto che gli agenti abbiano a disposizione una copia di detto modulo da far compilare, scatta la sanzione da 400,00 a 1.000,00 euro che si è costretti a pagare perché esperire un ricorso costerebbe molto di più.

Proviamo anche ad aprire rientricovid19.fascicolo.basilicata.it per procedere alla registrazione online del modulo.

Non è semplice arrivare in fondo perché il modulo, se non vede i dati completati come hanno previsto non procede. Il primo problema riguarda uno straniero che arriverebbe con il trasporto pubblico perché, per andare AVANTI, il programma chiede di scrivere i dati patente o tessera sanitaria o carta d’identità, non considerando l’opzione del passaporto.

Procediamo inserendo i dati della patente e, premendo ACCEDI, si apre il modulo che ha richiesto vari tentativi per essere accettato e far apparire la scritta AUTOCENSIMENTO GIÀ REGISTRATO – IMPOSSIBILE MODIFICARE I DATI che consigliamo di salvare nel proprio computer e/o sul telefono nonché di stamparla e portarla con sé durante il viaggio.

La REGIONE CALABRIA

con Ordinanza del Presidente della Regione n. 49 del 3 giugno 2020 (https://www.regione.calabria.it/website/portalmedia/decreti/2020-06/Ordinanza%20P.G.R.%20n.%2049_2020.pdf) ORDINA all’ articolo 3: Dal 3 giugno 2020 le persone fisiche che arrivano nel territorio regionale, anche per soggiornarvi temporaneamente, dovranno registrarsi prima del proprio arrivo, attraverso il portale www.rcovid19.it , raggiungibile anche dalla pagina www.emergenzacovid.regione.calabria.it , indicando luogo di provenienza, luogo di destinazione principale, periodo di soggiorno, se temporaneo, impegnandosi a comunicare al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente eventuale comparsa di sintomi COVID-19 correlati. Aprendo https://www.rcovid19.it/prenotazione-rientri/ chiede di registrarsi per acquisire il PIN per poi compilare l’autocertificazione.

Azioni e chiarimenti dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti con istanza del 6 giugno 2020 chiede alla Regione Calabria di modificare l’istanza n. 49/2020 in quanto le misure adottate risultano di dubbia efficacia ai fini del contenimento epidemiologico. Inoltre, pone a carico dei cittadini una serie di adempimenti gravosi oltreché rischiosi tenuto conto del valore dei dati personali disincentivando al contempo il turismo. Documento su http://www.coordinamentocamperisti.it/sapere_per_contenere.php .

La REGIONE PUGLIA

con Ordinanza del Presidente della Giunta n. 245 del 2 giugno 2020 (https://www.regione.puglia.it/documents/65725/0/Ordinanza+245_signed.pdf/ab29bead-a5de-e84f-7959-43ec314d2b04?t=1591126056511), ORDINA all’articolo 1: Con decorrenza dal 3 giugno 2020, tutte le persone fisiche che si spostino, si trasferiscano o facciano ingresso, in Puglia, da altre regioni o dall’estero, con mezzi di trasporto pubblici o privati:

  • segnalano lo spostamento, il trasferimento o l’ingresso mediante compilazione del modello di auto-segnalazione disponibile sul sito istituzionale della Regione Puglia;
  • dichiarano il luogo di provenienza ed il comune in cui soggiornano;
  • conservano per un periodo di trenta giorni l’elenco dei luoghi visitati e delle persone incontrate durante il soggiorno.

Il modulo di autosegnalazione (estraibile aprendo https://www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus prevede: Le persone che fanno ingresso in Puglia da altre regioni italiane o da Stati esteri sono tenute, ai fini dell’esercizio delle attività di sorveglianza epidemiologica ai sensi dell’ordinanza n.245 del 2 giugno 2020 del Presidente della Regione Puglia, a compilare il modulo di auto segnalazione secondo le istruzioni di seguito indicate e a conservare per un periodo di trenta giorni l’elenco dei luoghi visitati e delle persone incontrate durante il soggiorno. Per proseguire e trovare detto modulo si trova la frase Per compilare il modulo clicca qui e, cliccando si apre https://limesurvey.istsvc.regione.puglia.it/index.php/119341?lang=it, contenente un modulo informatizzato. Aprendo https://www.rcovid19.it/prenotazione-rientri/ chiede di registrarsi per acquisire il PIN per poi compilare l’autocertificazione.

Azioni e chiarimenti dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti con istanza del 6 giugno 2020 chiede alla Regione Calabria di modificare l’istanza n. 49/2020 in quanto le misure adottate risultano di dubbia efficacia ai fini del contenimento epidemiologico. Inoltre, pone a carico dei cittadini una serie di adempimenti gravosi oltreché rischiosi tenuto conto del valore dei dati personali disincentivando al contempo il turismo. Documento su http://www.coordinamentocamperisti.it/sapere_per_contenere.php .

La REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

con l’ordinanza N. 27 del 2 giugno 2020 (https://www.regione.sardegna.it/documenti/1_422_20200603153420.pdf) ORDINA:

all’articolo 2: Tutti i soggetti che intendono imbarcarsi su linee aeree o marittime dirette in Sardegna, a prescindere dai luoghi di provenienza e al solo fine di monitorare gli ingressi e le permanenze su tutto il territorio regionale, sono tenuti a registrarsi prima dell’imbarco utilizzando l’apposito modello – che si allega alla presente sotto la lettera “A” per farne parte integrante e sostanziale – da compilare ed inviare esclusivamente per via telematica nell’ambito dei procedimenti digitali dello sportello unico dei servizi della Regione Autonoma della Sardegna, in conformità a quanto indicato nella sezione “Nuovo Coronavirus” della home page del sito istituzionale della regione Sardegna (www.regione.sardegna.it) o mediante l’applicazione “Sardegna Sicura”, scaricabile dagli app-store per sistemi operativi iOS e Android progettata con funzionalità di contact tracing su base volontaria. Ciascun passeggero dovrà presentare copia della ricevuta di avvenuta registrazione unitamente alla carta d’imbarco e ad un documento d’identità in corso di validità.

Il modulo di registrazione è estraibile aprendo https://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20200603163716.pdf.

Azioni e chiarimenti dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti con istanza del 6 giugno 2020 chiede alla Regione Calabria di modificare l’istanza n. 49/2020 in quanto le misure adottate risultano di dubbia efficacia ai fini del contenimento epidemiologico. Inoltre, pone a carico dei cittadini una serie di adempimenti gravosi oltreché rischiosi tenuto conto del valore dei dati personali disincentivando al contempo il turismo. Documento su http://www.coordinamentocamperisti.it/sapere_per_contenere.php .

…………………..

Sindaci e Presidenti di Regione ostacolano lo sviluppo del turismo

Uno dei fattori che impedisce lo sviluppo del Turismo Integrato, cioè di tutte le sfaccettature che compongono l’accoglienza nel territorio, è che ognuno dei 7.914 Comuni ha un sito Internet diverso dagli altri. Ciò comporta, per chi lo consulta, una perdita di tempo o, addirittura a causa della confusione creata, di abbandonarlo, rinunciando a visitare quel territorio. Le soluzioni aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/PDF/pandemia_tab_bt/4%20per%20sviluppare%20economia%20e%20turismo.pdf.

Occorre ricordare che nell’Italia dei 7.914 Comuni esistono circa 2.500 campeggi ma, nelle quasi totalità dei casi, si tratta di strutture nelle quali è difficile trovare una piazzola per caravan, autocaravan o più semplicemente per una tenda. La maggior parte degli spazi è stata occupata da case mobili.

Se poi parliamo delle tariffe in Italia sono nella maggior parte dei casi equiparabili a quelle delle strutture alberghiere. Inoltre, moltissimi sono campeggi con apertura stagionale e, quindi, non garantiscono una costante occupazione del personale addetto.

È dal 1985 che l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti promuove il Turismo Integrato perché è il nostro oro nero, la prima risorsa economica del nostro Paese. Si tratta di una risorsa tipica NON facilmente delocalizzabile, quindi, generatrice di benessere per lunghi periodi. Si tratta di una risorsa che consente ai cittadini di Vivere il giorno invece di Vivere alla giornata, sviluppando una crescita in base alla rigenerazione delle risorse, in sinergia tra i rifornimenti e i consumi.

E per sviluppare detto turismo, in particolare il turismo itinerante con autocaravan, caravan, tende è necessario allestire in ogni Comune almeno un Campeggio Municipale simile a quelli che ci sono in Francia, aperto tutto l’anno.

Un campeggio municipale utile ad accogliere il turismo itinerante, la Protezione Civile in caso di emergenza, a programmare incontri, sviluppando il rapporto tra anziani e bambini attraverso l’osservazione delle stagioni e la natura perché l’accelerazione dei tempi (velocità dei trasporti e comunicazione globale in tempo reale) ci ha allontanati dal percepire il ritmo della natura.

Incontri che si potranno espletare in uno spazio o in spazi utili ad attivare un dialogo indispensabile per far percepire la natura presente nel quotidiano.

Vedersi per insegnare a leggere il paesaggio che ci circonda e come si è trasformato nei secoli, ripercorrendo dalle immagini ritratte nei quadri alle foto e ai filmati.

Parlarsi per far comprendere come anche una piccola area progettata a giardino sia un’opera d’arte, una scultura, una pittura con i colori della natura, espressione di un architetto paesaggista che, potendolo sfruttare anche in piccole dimensioni, riesce a far assumere al giardino un aspetto grandioso.

Categorie
Curiosità

Per la ristorazione si indica specificatamente di indossare delle FFP2 senza filtro.

Conferenza Stato Regioni Linee Guida COVID

Vi chiedo di considerare come altamente rischioso questo passaggio delle linee guida a pag. 4 RISTORAZIONE: 

“Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idroalcoliche (prima di ogni servizio al tavolo).”

Il fatto di non aver considerato che il personale addetto al servizio al tavolo non conosca esattamente la distinzione tra mascherine chirurgiche DM di classe I, mascherine non DM, DPI (FFP2/3, KN 95, N95) con filtro e senza filtro, espone il cliente ad un altissimo rischio.

Una mia personale supposizione, mi porta a pensare che potrebbe essere alquanto improbabile che il suddetto personale sia stato opportunamente formato in proposito dall’RSPP o dalla figura di un Formatore D.lgs 81/08.

Bisogna sempre considerare inoltre che, in totale assenza di test idonei piuttosto che tamponi e della fallacia del rilevamento della temperatura con termo scanner, vi possono essere persone positive asintomatiche anche tra i lavoratori.

Se uno di questi indossasse un DPI con filtro (in quanto considerato genericamente come mascherina), pur cercando di mantenere il distanziamento previsto, esporrebbe ad un rischio elevatissimo di contagio COVID tutta la clientela presente nel ristorante/bar.

NB Per le estetiste si indica specificatamente di indossare delle FFP2 senza filtro.

Se il mio pensiero/scrupolo, da una vostra analisi risultasse eccessivo o, peggio, non corretto, sarebbe gradito un riscontro.

Grazie. Saluti

Coordinamento Camperisti

Categorie
In evidenza

Toscana, 8,5 milioni di mascherine senza marcatura CE,denuncia C.Camperisti

Lo scandalo delle mascherine acquistate durante l’emergenza (, che in Italia non finisce mai, dai terremoti, ai ponti, ce n’e’ sempre una a causa di una classe politica instabile, incerta e che non riesce a programmare nulla) viene denunciato in Procura.

Sul tema ha preso posizione il movimento politico CASADEGLITALIANI:”E’ deplorevole da ogni punto di vista, etico, politico ma anche economico, l’acquisto di materiale fuori Italia, quando invece, tante aziende italiane si sono riconvertite per la produzione delle mascherine, ed in tempi di crisi spaventosa, e’ più che opportuno comprare prodotti sicuri e italiani, dichiara Giuseppe Criseo, Presidente del movimento politico “CASADEGLITALIANI“.

Non si parla di spiccioli ma di milioni di euro per acquisto di mascherine monouso che non intercettano il virus (vedi mio esposto querela alla Procura della Repubblica aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/PDF/pandemia_tab_dx/2%20mascherine%20esposto%20denuncia.pdf e vedi elenco tipologie delle mascherine aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/PDF/pandemia_tab_dx/2%20mascherine%20tipologie.pdf ), ci avvisa il Coordinamento Camperisti.

I particolari della denuncia seguono:

Sulla pagina web della testata OK!firenze.com https://www.okfirenze.com/news/ attualita/930384/firenze-371-mila-mascherine-porta-a-porta-a-firenze (doc. 7) venivano pubblicate alcune fotografie raffiguranti le operazioni di confezionamento delle mascherine presso la Protezione civile di Firenze (docc. 8-13) ove si notano: – un uomo che imbusta senza indossare alcuna protezione al naso e alla bocca; – l’assessore Alessia BETTINI che imbusta senza indossare i guanti; – mascherine non sigillate singolarmente; – persone che confezionano senza indossare appositi indumenti e senza cuffie per capelli; – buste e mascherine poggiate su tavoli di legno esterni non sanificabili; – un complessivo stato di sporcizia in cui sono eseguite le operazioni di confezionamento delle mascherine. 2 Le mascherine sono consegnate senza alcuna istruzione sul corretto smaltimento che, se effettuato in maniera impropria, è causa d’infezione. Il Ministero della Salute ha pubblicato un documento sul proprio sito alla pagina web http://www.salute.gov.it/ imgs/C_17_pagineAree_5373_1_file.pdf ove si legge: “3. Le maschere chirurgiche monouso possono essere sterilizzate e riutilizzate? No. Le maschere facciali chirurgiche monouso sono esclusivamente monouso. Dopo l’uso devono essere rimosse utilizzando tecniche appropriate (cioè non toccare la parte anteriore, rimuoverle tirando da dietro le fascette elastiche o i lacci) e gettarle immediatamente in un contenitore per rifiuti a rischio biologico con un coperchio, seguito dall’igiene delle mani” (doc. 14). In considerazione di quanto sopra, con p.e.c. del 9 aprile 2020 l’esponente denunciava al Comune di Firenze la possibile diffusione del contagio dovuta alla mancanza di misure igieniche e di sicurezza nelle operazioni di confezionamento e distribuzione delle mascherine e chiedeva chiarimenti anche sulla modalità di smaltimento (doc. 15). In data 11 aprile 2020 ricevevo un’email di risposta del Vice Sindaco e assessore alla Protezione civile di Firenze Cristina GIACHI dal seguente contenuto: “Buongiorno, Come ho più volte dichiarato, le mascherine non sono materiale sterile. Non arrivano in confezionamento sterile e non è prescritto che debbano essere trattate in ambiente sterile. Vengono maneggiate con la massima igiene e cura da persone dotate di dispositivi di protezione, con i guanti, in ambiente areato che è quello a maggiore garanzia dal punto di vista della presenza di più persone. Sono consegnare in buste alimentari, igieniche, chiuse. Se ci sono state disfunzioni sono state dovute ad errori prontamente rimediati dalla protezione civile. Cristina Giachi” (doc. 16). Il 13 aprile 2020 anche all’esponente veniva consegnata una busta di carta non sigillata in quanto chiusa da un piccolo adesivo, contenente due mascherine sfuse, non sigillate singolarmente, senza marcatura CE, prive di qualsiasi scritta relativa alla tipologia, al produttore o alle norme di omologazione e senza istruzioni per un corretto utilizzo e soprattutto per un corretto smaltimento (doc. 17). Come attestato dalla documentazione sopra esposta, centinaia di migliaia di mascherine non sterili, giunte in contenitori non sterili e trattate in ambienti non sterili e senza misure igieniche e di sicurezza adeguate sono state deliberatamente consegnate ai cittadini fiorentini senza alcuna garanzia sulla sicurezza delle mascherine e delle confezioni, inducendo gli stessi cittadini a uno smaltimento non corretto di milioni di mascherine usate. Tanto premesso il sottoscritto propone formale denuncia – querela sottoponendo i fatti narrati all’attenzione della S.V. Ill.ma, affinché valuti se, nel caso di specie, ricorrano gli estremi di un reato procedibile d’ufficio o per cui la querela sia condizione di procedibilità. Il sottoscritto dichiara di voler essere informato ai sensi dell’art. 406, co. 2 c.p.p., nonché di eventuali richieste di archiviazione. Dichiara altresì di opporsi alla definizione del presente procedimento con decreto penale di condanna. * 3 Si produce in allegato: 1) ordinanza Regione Toscana n. 26 del 6.4.2020; 2) comunicato Agenzia di informazione della Giunta regionale Toscana del 6.4.2020; 3) post facebook sig. Luciano Checchi del 6.4.2020; 4) comunicato ADUC del 8.4.2020; 5) comunicato ADUC del 9.4.2020; 6) email e fotografie della sig.ra Cinzia Ciolli del 9.4.2020; 7) articolo OKfirenze.com del 8.4.2020; 8-13) fotografie confezionamento mascherine; 14) documento Ministero della Salute; 15) istanza al Comune di Firenze inviata il 9.4.2020; 16) email Vice Sindaco Cristina Giachi del 11.4.2020; 17) fotografie busta e mascherine ricevute il 13.4.2020. Con osservanza. Firenze, 15 aprile 2020 Pier Luigi Ciolli