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Turismo nelle regioni, come muoversi

Elenco delle REGIONI che limitano la circolazione a veicoli e alle persone, a cura del Coordinamento Camperisti

In questa situazione di pandemia e blocco economico,

tutti parlano di far ripartire l’economia, in particolare il turismo, ma nei fatti ecco arrivare delle ordinanze regionali che inibiscono la voglia di recarsi a soggiornare in un territorio.

Si tratta di ordinanze che:

  • pongono nuovamente a carico del cittadino l’obbligo dell’autodichiarazione ormai abrogato a livello nazionale;
  • ammettono esclusivamente la trasmissione telematica dell’autodichiarazione discriminando coloro che non dispongono di strumenti informatici ovvero delle competenze necessarie per il loro utilizzo;
  • consentono l’archiviazione di numerosi dati personali senza garanzia anche futura circa il rispetto delle norme in materia e con il rischio di possibili data breach considerato l’enorme valore dei dati raccolti;
  • non tengono conto del fatto che coloro che fruiscono delle strutture ricettive sono già oggetto di controllo tenuto conto degli obblighi ex art. 109 TULPS;
  • impongono al cittadino la redazione di un elenco degli spostamenti e delle persone incontrate e, quindi, un adempimento impossibile o comunque estremamente gravoso tenuto conto, a esempio, che un’attività ordinaria come fare la spesa espone chiunque all’incontro con un numero imprecisabile di persone peraltro non identificabili a partire dalla possibile fila per entrare negli esercizi commerciali sino al rapporto con coloro che vi lavorano.

 

L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti ha chiesto a ogni singola Regione di modificare la loro ordinanza. Istanze inserite su http://www.coordinamentocamperisti.it/sapere_per_contenere.php .

Una possibilità di incontrare problemi per chi viaggia in autocaravan

In dette ordinanze NON hanno ricordato che è legittima la fruizione dell’autocaravan come previsto dal Codice della Strada all’articolo 54 (autocaravan: veicoli aventi una speciale carrozzeria ed attrezzati permanentemente per essere adibiti al trasporto e all’alloggio di sette persone al massimo, compreso il conducente) pertanto, alcuni sindaci anticamperisti potrebbero attivare illegittime limitazioni con conseguenti ricorsi a danno dei camperisti e della Pubblica Amministrazione.

Un accorgimento, per chi viaggia in autocaravan: quando sul modulo della Regione si chiede dove si è alloggiati, prima individuare il parcheggio dove si sosterà per poi trascriverne l’indirizzo nel modulo.

Occorre ricordare che le violazioni di un’ordinanza, salvo che il fatto non costituisca reato, sono punite con sanzione amministrativa. Inoltre, se nel completare il modulo si commette un errore possiamo trovarci coinvolti in conseguenze civili e penali, tanto da dover dedicare anni e soldi per la difesa legale al fine di dimostrare che non si trattava di una falsa dichiarazione.

La REGIONE BASILICATA

con l’Ordinanza del Presidente della Regione n 26 del 4 giugno 2020 (https://www.regione.basilicata.it/giuntacma//files/docs/DOCUMENT_FILE_3066134.pdf ) dopo aver riempito ben 7 pagine di VISTO, CONSIDERATO, RICHIAMATO nelle ultime due pagine l’ORDINA. Nell’articolo 1 si legge: … tutte le persone fisiche, anche se asintomatiche, che fanno ingresso o si trasferiscono anche temporaneamente nel territorio regionale della Regione Basilicata, tramite qualsiasi mezzo di trasporto pubblico o privato, sono tenute a comunicarlo al proprio medico di medicina generale (MMG) ovvero pediatra di libera scelta (PLS) ovvero al numero verde appositamente istituito dalla Regione 800996688, indicando luogo di provenienza, luogo di destinazione principale, periodo di soggiorno e recapiti telefonici.

Azioni e chiarimenti dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

Detto provvedimento prevede una deroga all’obbligo di compilazione per chi arriva per motivi di lavoro e di salute come se tali persone non potessero essere portatori di contagio.

Altro problema è nell’articolo 1 allorquando recita: … comunicarlo al proprio medico di medicina generale (MMG) ovvero pediatra di libera scelta (PLS) ….  Perché dal colloquio avuto con l’operatrice e il responsabile del numero verde 800996688, tale previsione NON riguardi il proprio medico ma il medico che uno potrebbe avere in Basilicata. Situazione incomprensibile perché un turista fruisce della Guardia Medica Turistica. Provvederemo a chiedere che tale articolo sia reso comprensibile.

Abbiamo chiamato il numero verde 800996688 e una registrazione avvisa che la telefonata è oggetto di registrazione. L’operatrice che ha risposto informandoci che solo quando si entra in Basilicata ci si deve registrare aprendo rientricovid19.fascicolo.basilicata.it oppure dichiarando all’operatore del numero verde 800996688 tutti i dati che gli saranno chiesti.

Purtroppo, a conclusione dell’interrogatorio che riguarda anche informazioni sanitarie, NON si riceve alcuna ricevuta, quindi, se si è fermati per un controllo, e agli agenti non risulta l’avvenuta registrazione (l’operatore ha sbagliato a trascrivere il cognome e, con gli italiani è possibile, per gli stranieri è molto probabile) e non essendo previsto che gli agenti abbiano a disposizione una copia di detto modulo da far compilare, scatta la sanzione da 400,00 a 1.000,00 euro che si è costretti a pagare perché esperire un ricorso costerebbe molto di più.

Proviamo anche ad aprire rientricovid19.fascicolo.basilicata.it per procedere alla registrazione online del modulo.

Non è semplice arrivare in fondo perché il modulo, se non vede i dati completati come hanno previsto non procede. Il primo problema riguarda uno straniero che arriverebbe con il trasporto pubblico perché, per andare AVANTI, il programma chiede di scrivere i dati patente o tessera sanitaria o carta d’identità, non considerando l’opzione del passaporto.

Procediamo inserendo i dati della patente e, premendo ACCEDI, si apre il modulo che ha richiesto vari tentativi per essere accettato e far apparire la scritta AUTOCENSIMENTO GIÀ REGISTRATO – IMPOSSIBILE MODIFICARE I DATI che consigliamo di salvare nel proprio computer e/o sul telefono nonché di stamparla e portarla con sé durante il viaggio.

La REGIONE CALABRIA

con Ordinanza del Presidente della Regione n. 49 del 3 giugno 2020 (https://www.regione.calabria.it/website/portalmedia/decreti/2020-06/Ordinanza%20P.G.R.%20n.%2049_2020.pdf) ORDINA all’ articolo 3: Dal 3 giugno 2020 le persone fisiche che arrivano nel territorio regionale, anche per soggiornarvi temporaneamente, dovranno registrarsi prima del proprio arrivo, attraverso il portale www.rcovid19.it , raggiungibile anche dalla pagina www.emergenzacovid.regione.calabria.it , indicando luogo di provenienza, luogo di destinazione principale, periodo di soggiorno, se temporaneo, impegnandosi a comunicare al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente eventuale comparsa di sintomi COVID-19 correlati. Aprendo https://www.rcovid19.it/prenotazione-rientri/ chiede di registrarsi per acquisire il PIN per poi compilare l’autocertificazione.

Azioni e chiarimenti dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti con istanza del 6 giugno 2020 chiede alla Regione Calabria di modificare l’istanza n. 49/2020 in quanto le misure adottate risultano di dubbia efficacia ai fini del contenimento epidemiologico. Inoltre, pone a carico dei cittadini una serie di adempimenti gravosi oltreché rischiosi tenuto conto del valore dei dati personali disincentivando al contempo il turismo. Documento su http://www.coordinamentocamperisti.it/sapere_per_contenere.php .

La REGIONE PUGLIA

con Ordinanza del Presidente della Giunta n. 245 del 2 giugno 2020 (https://www.regione.puglia.it/documents/65725/0/Ordinanza+245_signed.pdf/ab29bead-a5de-e84f-7959-43ec314d2b04?t=1591126056511), ORDINA all’articolo 1: Con decorrenza dal 3 giugno 2020, tutte le persone fisiche che si spostino, si trasferiscano o facciano ingresso, in Puglia, da altre regioni o dall’estero, con mezzi di trasporto pubblici o privati:

  • segnalano lo spostamento, il trasferimento o l’ingresso mediante compilazione del modello di auto-segnalazione disponibile sul sito istituzionale della Regione Puglia;
  • dichiarano il luogo di provenienza ed il comune in cui soggiornano;
  • conservano per un periodo di trenta giorni l’elenco dei luoghi visitati e delle persone incontrate durante il soggiorno.

Il modulo di autosegnalazione (estraibile aprendo https://www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus prevede: Le persone che fanno ingresso in Puglia da altre regioni italiane o da Stati esteri sono tenute, ai fini dell’esercizio delle attività di sorveglianza epidemiologica ai sensi dell’ordinanza n.245 del 2 giugno 2020 del Presidente della Regione Puglia, a compilare il modulo di auto segnalazione secondo le istruzioni di seguito indicate e a conservare per un periodo di trenta giorni l’elenco dei luoghi visitati e delle persone incontrate durante il soggiorno. Per proseguire e trovare detto modulo si trova la frase Per compilare il modulo clicca qui e, cliccando si apre https://limesurvey.istsvc.regione.puglia.it/index.php/119341?lang=it, contenente un modulo informatizzato. Aprendo https://www.rcovid19.it/prenotazione-rientri/ chiede di registrarsi per acquisire il PIN per poi compilare l’autocertificazione.

Azioni e chiarimenti dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti con istanza del 6 giugno 2020 chiede alla Regione Calabria di modificare l’istanza n. 49/2020 in quanto le misure adottate risultano di dubbia efficacia ai fini del contenimento epidemiologico. Inoltre, pone a carico dei cittadini una serie di adempimenti gravosi oltreché rischiosi tenuto conto del valore dei dati personali disincentivando al contempo il turismo. Documento su http://www.coordinamentocamperisti.it/sapere_per_contenere.php .

La REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

con l’ordinanza N. 27 del 2 giugno 2020 (https://www.regione.sardegna.it/documenti/1_422_20200603153420.pdf) ORDINA:

all’articolo 2: Tutti i soggetti che intendono imbarcarsi su linee aeree o marittime dirette in Sardegna, a prescindere dai luoghi di provenienza e al solo fine di monitorare gli ingressi e le permanenze su tutto il territorio regionale, sono tenuti a registrarsi prima dell’imbarco utilizzando l’apposito modello – che si allega alla presente sotto la lettera “A” per farne parte integrante e sostanziale – da compilare ed inviare esclusivamente per via telematica nell’ambito dei procedimenti digitali dello sportello unico dei servizi della Regione Autonoma della Sardegna, in conformità a quanto indicato nella sezione “Nuovo Coronavirus” della home page del sito istituzionale della regione Sardegna (www.regione.sardegna.it) o mediante l’applicazione “Sardegna Sicura”, scaricabile dagli app-store per sistemi operativi iOS e Android progettata con funzionalità di contact tracing su base volontaria. Ciascun passeggero dovrà presentare copia della ricevuta di avvenuta registrazione unitamente alla carta d’imbarco e ad un documento d’identità in corso di validità.

Il modulo di registrazione è estraibile aprendo https://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20200603163716.pdf.

Azioni e chiarimenti dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti con istanza del 6 giugno 2020 chiede alla Regione Calabria di modificare l’istanza n. 49/2020 in quanto le misure adottate risultano di dubbia efficacia ai fini del contenimento epidemiologico. Inoltre, pone a carico dei cittadini una serie di adempimenti gravosi oltreché rischiosi tenuto conto del valore dei dati personali disincentivando al contempo il turismo. Documento su http://www.coordinamentocamperisti.it/sapere_per_contenere.php .

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Sindaci e Presidenti di Regione ostacolano lo sviluppo del turismo

Uno dei fattori che impedisce lo sviluppo del Turismo Integrato, cioè di tutte le sfaccettature che compongono l’accoglienza nel territorio, è che ognuno dei 7.914 Comuni ha un sito Internet diverso dagli altri. Ciò comporta, per chi lo consulta, una perdita di tempo o, addirittura a causa della confusione creata, di abbandonarlo, rinunciando a visitare quel territorio. Le soluzioni aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/PDF/pandemia_tab_bt/4%20per%20sviluppare%20economia%20e%20turismo.pdf.

Occorre ricordare che nell’Italia dei 7.914 Comuni esistono circa 2.500 campeggi ma, nelle quasi totalità dei casi, si tratta di strutture nelle quali è difficile trovare una piazzola per caravan, autocaravan o più semplicemente per una tenda. La maggior parte degli spazi è stata occupata da case mobili.

Se poi parliamo delle tariffe in Italia sono nella maggior parte dei casi equiparabili a quelle delle strutture alberghiere. Inoltre, moltissimi sono campeggi con apertura stagionale e, quindi, non garantiscono una costante occupazione del personale addetto.

È dal 1985 che l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti promuove il Turismo Integrato perché è il nostro oro nero, la prima risorsa economica del nostro Paese. Si tratta di una risorsa tipica NON facilmente delocalizzabile, quindi, generatrice di benessere per lunghi periodi. Si tratta di una risorsa che consente ai cittadini di Vivere il giorno invece di Vivere alla giornata, sviluppando una crescita in base alla rigenerazione delle risorse, in sinergia tra i rifornimenti e i consumi.

E per sviluppare detto turismo, in particolare il turismo itinerante con autocaravan, caravan, tende è necessario allestire in ogni Comune almeno un Campeggio Municipale simile a quelli che ci sono in Francia, aperto tutto l’anno.

Un campeggio municipale utile ad accogliere il turismo itinerante, la Protezione Civile in caso di emergenza, a programmare incontri, sviluppando il rapporto tra anziani e bambini attraverso l’osservazione delle stagioni e la natura perché l’accelerazione dei tempi (velocità dei trasporti e comunicazione globale in tempo reale) ci ha allontanati dal percepire il ritmo della natura.

Incontri che si potranno espletare in uno spazio o in spazi utili ad attivare un dialogo indispensabile per far percepire la natura presente nel quotidiano.

Vedersi per insegnare a leggere il paesaggio che ci circonda e come si è trasformato nei secoli, ripercorrendo dalle immagini ritratte nei quadri alle foto e ai filmati.

Parlarsi per far comprendere come anche una piccola area progettata a giardino sia un’opera d’arte, una scultura, una pittura con i colori della natura, espressione di un architetto paesaggista che, potendolo sfruttare anche in piccole dimensioni, riesce a far assumere al giardino un aspetto grandioso.

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Turismo

Il turismo guarda al “dopo virus” e valuta la possibilità di progettare una vacanza “su misura”

Il turismo nelle terre di Arezzo guarda all’era del “dopo virus” e riparte dalla possibilità di progettare una vacanza “su misura”, all’insegna dell’autenticità, lontano da luoghi affollati, alla scoperta di tradizioni e stili di vita unici al mondo.
La Fondazione Arezzo Intour, realtà pubblico privata nata nel 2018 per gestire la destinazione turistica Arezzo, fa leva sulle sue due anime (turismo e innovazione) e guarda al futuro, mettendo a punto strumenti digitali per ridisegnare l’offerta turistica.

Va in questa direzione la nuova piattaforma ideata per aggregare e vendere esperienze ed attività turistiche per gli operatori del territorio, che è stata presentata nel corso di una conferenza stampa virtuale alla quale hanno partecipato per la Fondazione Arezzo Intour il presidente Marcello Comanducci, Alessio Ballerini, coordinatore dei progetti di innovazione e Francesco Meacci, consigliere di amministrazione.

L’idea è quella di costruire un luogo virtuale che (sull’esempio delle grandi agenzie di viaggi online e portali di vendita di servizi turistici) diventi un vero marketplace di esperienze e non solo.
“Quello delle esperienze è un trend che già prima del Covid-19 dominava l’offerta turistica – commenta il presidente della Fondazione Arezzo Intour Marcello Comanducci -. Secondo Expedia, il 68 per cento dei viaggiatori sceglieva la vacanza in base alle attività e ciascun viaggiatore acquistava una media di 7 esperienze a soggiorno, prenotandole online o comprandole in destinazione (il 48 per cento). Ecco perché a emergenza sanitaria finita è immaginabile che questo trend sia destinato a salire. Le esperienze si prestano a scoprire mete meno note, all’insegna della tradizione della tipicità e della lentezza. E la migliore alleata di questo tipo di viaggi è la tecnologia che permette di all’utente gestire la propria vacanza disegnandola su misura”.

Il viaggiatore potrà così scegliersi la vacanza più adatta al “suo tempo” diventando protagonista e vivendo un’avventura intima e coinvolgente: dalle proposte più tradizionali come la possibilità di essere “artigiano” per un giorno magari facendo il formaggio in un caseificio o lavorando il legno o la ceramica una bottega tipica, o anche realizzando un affresco sulle tracce di Piero della Francesca, fino alle attività più curiose come la navigazione in canoa di un tratto dell’Arno o la visita a zone sotteranee, sarà possibile esplorare il territorio in una maniera inedita e personale attraverso attività indimenticabili con un forte impatto emotivo.

La Fondazione chiama a raccolta tutti coloro che – sul territorio – hanno un’esperienza da proporre ai viaggiatori così da costruire una rete virtuosa di servizi e offerte aggregate in un unico polo fortemente attrattivo che, la stessa Fondazione Arezzo Intour come DMO, promuoverà in tutto il mondo.
Un modo per dare nuovi stimoli anche agli operatori aretini che, con creatività e voglia di reinventarsi, possono trasformare il loro business declinando il loro universo di saperi e competenze professionali in esclusive esperienze turistiche.

La piattaforma, infatti, permetterà di far conoscere a un pubblico vasto la proposta turistica di Arezzo e del suo territorio, semplificandone la vendita: con un solo click, oltre al portale di destinazione della Fondazione (di prossima pubblicazione), le esperienze saranno presentate anche sui siti i riferimento più importanti come TripAdvisor, Viator, GetYourGuide, Musement.

“La nuova piattaforma – conclude il presidente Marcello Comanducci – sarà soltanto uno degli strumenti del nuovo portale di destinazione che sarà presto online e verrà presentato a breve: grazie ad innovative idee di marketing e tecnologia applicata, la Fondazione Arezzo Intour si conferma così destinazione digitale all’avanguardia, distinguendosi con altre poche realtà che hanno già intrapreso questo percorso. In un anno terribile per il turismo, crediamo che sia necessario ripartire dalla nostra storia, dalle nostre tradizioni, dalla nostra cultura; un patrimonio enorme che però va proiettato nel futuro con gli strumenti del futuro. Ecco quindi che la tecnologia diventa alleato indispensabile per dare nuova vita e spinta a questo settore”.

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Turismo

Turismo, la pandemia del Coronavirus fa crollare del 73% il fatturato

La pandemia da Coronavirus ha provocato la paralisi dell’intera filiera che genera circa il 12% del Pil italiano. Secondo le stime elaborate da CNA nel primo semestre 2020, i ricavi del turismo subiranno una contrazione del 73%. Il giro d’affari atteso è di appena 16 miliardi di euro rispetto ai 57 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Compromessa anche la stagione estiva: CNA prevede che tra luglio e settembre mancheranno all’appello circa 25 milioni di stranieri.

Il consuntivo del primo trimestre mostra una flessione del fatturato di 15,6 miliardi, mentre per il secondo trimestre CNA prevede una contrazione di oltre 25 miliardi, anche tenendo conto di un allentamento delle misure restrittive.

Il segmento più colpito è la ricettività alberghiera ed extra-alberghiera con un crollo del giro d’affari di 13 miliardi nella prima metà del 2020, da 17 a 4 miliardi di euro. Per la ristorazione si stima un fatturato a 3 miliardi di euro contro i 10 miliardi dello stesso periodo del 2019. In calo di 6,1 miliardi per la spesa dei turisti nei negozi alla ricerca del migliore “Prodotto in Italia – Made in Italy” della moda e dell’enogastronomia. Molto colpiti anche i trasporti turistici con una perdita di fatturato stimata a 6,7 miliardi.

La diffusione del Coronavirus a livello globale e le relative misure restrittive degli spostamenti si traducono nel mancato arrivo nella penisola di circa 25 milioni di stranieri nel periodo tra febbraio e giugno, pari a 82 milioni di presenze. CNA stima che tra luglio e settembre altri 25 milioni di turisti stranieri non arriveranno in Italia per 98,5 milioni di presenze in meno. In totale, tra febbraio e settembre la perdita di turisti stranieri ammonta a 50,2 milioni e circa 180,8 milioni di presenze.

CNA ha elaborato una serie di proposte per superare la fase più critica dell’emergenza e un pacchetto di misure di medio periodo. Per l’immediato, oltre agli interventi per il sostegno al reddito, è auspicabile l’introduzione di un bonus vacanze per le famiglie da utilizzare in Italia e in tutte le attività legate alla filiera del turismo che si caratterizza per oltre 500.000 imprese. CNA inoltre propone di introdurre voucher in sostituzione di pacchetti turistici acquistati e prenotazioni disdettate o sospese da spendere nell’ambito della filiera turistica.

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Cronaca

Cassa Dottori Commercialisti su DL Liquidità: cambio di requisiti obbliga Casse a bloccare erogazione indennità

Presidente Anedda: “Confusione normativa frutto dell’esclusione degli Enti da provvedimenti fondamentali per professionisti”

Il decreto legge “Liquidità”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella giornata di ieri ha modificato la platea di riferimento dei soggetti destinatari dell’indennità di 600 Euro prevista dall’art. 44 del DL 18/2020, limitandola ai soli professionisti iscritti esclusivamente all’ente di previdenza privato.

Tale novità ha obbligato i diversi enti, ivi compresa la Cassa dei Dottori Commercialisti, a bloccare il pagamento dell’indennizzo di 600 euro a tutti gli iscritti non potendo, sulla base delle istanze correttamente presentate, individuare coloro che risultano avere altra posizione previdenziale.

In particolare la Cassa Dottori Commercialisti si trova costretta a sospendere le circa 25mila domande, per le quali era stato disposto il relativo pagamento già per la giornata di domani.

Con l’obiettivo di garantire una tempestiva informazione agli interessati, la Cassa pubblicherà sul proprio sito tutti i necessari aggiornamenti.

“Per poter procedere al pagamento, dovremo ora richiedere un’integrazione alla dichiarazione presentata, con relativa verifica successiva e, di conseguenza, con uno slittamento della data di pagamento, escludendo tutti coloro che hanno un’altra posizione previdenziale – dichiara il Presidente della Cassa Dottori Commercialisti Walter Anedda – E’ evidente – prosegue il Presidente – che, ad esempio, tutti i colleghi che sono anche lavoratori dipendenti (si pensi ai docenti), sulla base delle nuove disposizioni governative, saranno esclusi da tale indennità”

“La confusione che ha accompagnato tale vicenda – prosegue Anedda – è l’evidenza del fatto che le Casse sono state totalmente escluse dalla definizione dei contenuti dei testi normativi, ancorché da subito avessimo dato la nostra massima disponibilità per una corretta definizione delle platee di riferimento. Non è possibile che i nostri Enti abbiano dovuto organizzarsi in tempi rapidissimi, gestire una mole di domande in tempi ancora più ridotti, per poi subire ancora una volta un’evidente incoerenza normativa, oltretutto apparendo, agli occhi degli iscritti come coloro che sono stati compartecipi se non principali attori di tale inefficienza. Non posso accettarlo e non posso permetterlo. E’ giusto che tutti gli iscritti lo sappiano”.

“Confusione per confusione – conclude il Presidente – è giusto ricordare che è appena stato approvato il maxiemendamento alla Legge di conversione del DL 18/2020 che modifica ulteriormente l’art. 44 , questa volta rivedendo invece la platea dei pensionati e limitando la preclusione solo a coloro che sono pensionati di anzianità e vecchiaia. In sintesi un DL, con DM attuativo, modificato da altro DL che dovrà essere convertito, il cui testo è pero modificato potenzialmente dalla Legge di Conversione del primo DL. Se avete mal di testa, non siete i soli”.

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Lavoro

DL Liquidità: per la FIPE-Confcommercio “Ancora non ci siamo”

Riportiamo di seguito il giudizio che arriva da FIPE – CONFCOMMERCIO, la Federazione Italiana dei Pubblici esercizi, che rappresenta 300mila imprese della ristorazione, dell’intrattenimento, del turismo balneare e del catering.

“Dalla lettura delle bozze del decreto, purtroppo ancora non ci siamo. Le misure del governo si rivelano utili per una piccola platea di imprenditori, quelli decisi a chiedere prestiti sotto i 25mila euro, ma per tutti gli altri permangono i problemi. Il decreto, infatti, non sembra rilasciare risorse immediate alle imprese italiane. Chi chiederà cifre superiori ai 25mila euro deve fare diversi passaggi e rischia di dover aspettare ancora. Anche se venisse confermata la semplificazione della valutazione del credito da parte del Fondo centrale di garanzia, bisognerà comunque dare il tempo alle banche di svolgere le loro istruttorie. Il che significa ulteriore tempo, visto che anche gli istituti di credito in questo momento hanno problemi di organici. Una situazione che rischia di penalizzare chi ha maggiori problemi di liquidità e un tempo di sopravvivenza residua breve, come l e imprese dei pubblici esercizi che hanno già perso oltre 22 miliardi di euro nel 2020. Il limite dei 25.000 € con garanzia automatica al 100% deve essere aumentato. Oltre al danno, però, ecco la beffa: chi riuscirà ad accedere ai prestiti, rischia di dover utilizzare buona parte del credito per pagare le tasse, la cui scadenza è stata prorogata solo fino a maggio. Stiamo assistendo al fallimento di decine di migliaia di imprese”.

“Non sottovalutiamo lo sforzo fatto dal governo, ma serve velocità, zero burocrazia e certezza dei tempi – prosegue la Federazione – e soprattutto servono risorse vere, contributi a fondo perduto per compensare anche solo parzialmente la perdita del fatturato. Indebitandosi si sposta il problema, non lo si risolve”.

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Cronaca

Coronavirus, Confturismo-Confcommercio: in Italia 31 milioni di turisti in meno

L’epidemia da Coronavirus mette in ginocchio il settore del turismo. I nuovi calcoli di Confturismo-Confcommercio alla luce dell’evoluzione dell’ultima settimana vedono crollare, nelle strutture ricettive, di oltre 31.625.000 le presenze di turisti italiani e stranieri nel nostro paese con una perdita di quasi 7.412.000.000 di euro per il periodo 1 marzo -31 maggio.

In questo calcolo, si sottolinea in una nota, non è conteggiata la perdita dei viaggi organizzati verso l’estero e nemmeno la componente dei viaggi di affari verso l’estero quindi è evidente che i danni non sono meno di questi.

“La situazione è drammatica per tutto il comparto – commenta il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè – Purtroppo stiamo pagando le conseguenze di una comunicazione mediatica molto più letale del virus, anzi il peggior virus è l’isteria, grazie a questo siamo considerati come degli untori e così temuti e tenuti lontano. Quindi dobbiamo eliminare l’isteria dal sistema ricostruendo da subito un messaggio rassicurante e veritiero dello stato delle cose in Italia”.

 

“Serve, da subito, prendere provvedimenti forti per immettere liquidità nel sistema dando un po’ di ossigeno alle imprese del settore; ma è necessario anche intervenire a livello governativo per far terminare i blocchi all’ingresso degli italiani nei paesi esteri e i blocchi ai flussi turistici degli stranieri verso l’Italia”.