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Disabile da assistere, anche se il comune è in dissesto economico

“Un Comune non può accampare esigenze economiche di nessun genere e neanche invocare il “dissesto finanziario” nei confronti di un soggetto disabile già beneficiario del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata nell’ambito di un progetto individualizzato di vita ex art. 14 L. n. 328/2000”.

Il Tribunale di Catania, nella persona del Giudice Fabio Salvatore Mangano, con un recentissimo provvedimento reso in un procedimento cautelare, ha ordinato al Comune l’immediato ripristino del servizio di assistenza domiciliare previsto dal Piano Individualizzato di Vita, ex art. 14 legge 328/2000, in favore di un disabile grave, notizia di Help Consumatori, che riprende una vicenda accaduta in Sicilia.

“Si tratta di un importante precedente, per le sue particolarità forse unico e primo in Italia – hanno dichiarato – frutto della collaborazione nata sul campo tra due associazioni che a vario titolo si battono per la tutela dei diritti della persona, consolidando l’impegno profuso da anni da entrambe con una particolare attenzione alle “condizioni di fragilità””, dichiara l’Avvocato Maurizio Mariani, che ha difeso in giudizio la persona disabile, Cristina D’Antrassi Presidente dell’ANFASS Onlus di Catania e l’Avvocato Carmelo Calì, Presidente di Confconsumatori Sicilia.

“i servizi da parte del Comune sono stati sospesi in tronco per motivi economici legati al dissesto finanziario, lasciando la persona disabile in evidente stato di desolazione, essendosi vista improvvisamente sospendere servizi essenziali, quali la cura dell’igiene, l’aiuto domestico, la possibilità di uscire da casa per il disbrigo di pratiche e attività esterne”.

Un punto a favore dei disabili che hanno diritti inalienabili anche i quei comuni le cui condizioni ecomiche siano sfavorevoli a servizi di cui comunque non si può fare a meno

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LOMBARDIA

Lombardia, tecnologia: contributi e agevolazioni per disabili

CORONAVIRUS, DA REGIONE SEMPLIFICAZIONI PER ACQUISTO STRUMENTI TECNOLOGICI DI SUPPORTO ALLA DISABILITA’

PER EMERGENZA COVID-19 POSSIBILE UTILIZZARE ANCHE ISEE 2019

 E’ stata pubblicata sul Bollettino
Ufficiale di Regione Lombardia (BURL) l’integrazione al bando
per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati per
giovani e adulti disabili o con disturbi specifici
dell’apprendimento. Si tratta di una modifica alla misura di
supporto alla disabilita’ approvata nel 2018, che introduce
semplificazioni importanti a vantaggio delle persone piu’ fragili
in relazione all’emergenza sanitaria.

Rispetto agli anni precedenti, considerato il momento
contingente, l’Assessorato alle Politiche per la Famiglia ha
modificato alcuni parametri adeguandoli alle nuove difficolta’
generate dal Covid-19.
Cosi’ e’ stata semplificata la presentazione delle domande: i
nuclei familiari non ancora in possesso dell’Isee 2020 possono
utilizzare l’attestazione 2019 (purche’ con valore uguale o
inferiore a 30.000 euro). Resta ferma la possibilita’, nel caso
in cui il richiedente non fosse in possesso di nessuna delle due
attestazioni di presentare comunque domanda, il riconoscimento
del contributo sara’ in tal caso condizionato alla presentazione
dell’attestazione I.S.E.E. 2020 entro 90 giorni dalla
presentazione della domanda.

Inoltre, si allarga il range dei progetti finanziabili; saranno
ritenute ammissibili tutte quelle domande presentate da persone
con disabilita’ che, non avendo potuto frequentare i centri
diurni socio-sanitari a causa del Coronavirus, necessitano di
tablet o pc, anche non dotati di software specifici, al fine di
poter continuare a sviluppare e mantenere le abilita’ acquisite
in termini di socializzazione e per lo svolgimento dell’attivita’
quotidiana.

“Le modifiche apportate alla misura – ha spiegato l’assessore
alla Famiglia, Genitorialita’ e Pari Opportunita’ Silvia Piani –
vogliono essere un segnale importante di attenzione alle persone
piu’ fragili che in questo momento sono state, come tutti,
impossibilitate alla socialita’ ma per le quali, la mancanza
della stessa puo’ apparire ancora piu’ difficile e dolorosa.
Regione Lombardia si pone come punto di riferimento attraverso
azioni concrete per semplificare loro la vita quotidiana”.

Il finanziamento copre costi compresi fra 300 e 16.000 euro in
diverse aree:

– ‘domotica’, tecnologie che rendono piu’ fruibile e sicuro
l’ambiente e riducono il carico assistenziale;

– ‘mobilita” per adattare l’autoveicolo;

-‘informatica’, per l’acquisto di personal computer o tablet,
anche non dotati di applicativi specifici a compensare la
disabilita’ o la difficolta’ specifica di apprendimento.

-altri ausili come ausili acustici o altri ausili medicali.

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LOMBARDIA

Emanuele Monti (Lega),lasciare i bambini disabili al parco per un’ora

Emergenza Covid-19
Autismo e altre disabilità gravi , Emanuele Monti (Lega): “Consentire alle famiglie di prenotare i parchi pubblici per un’ora. Necessario sostenere i bambini con disturbo allo spettro autistico e altre disabilità gravi in questa crisi”

Milano, 7 aprile – “Organizzare un’agenda dei parchi pubblici, così da consentire alle famiglie con bambini con disturbi allo spettro autistico e altre gravi disabilità di prenotare l’apertura del parco, per la durata di un’ora, in via esclusiva per i propri figli”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sulla necessità di sostenere le famiglie che vedono, in questo periodo, il rischio di un aumento delle loro difficoltà.

“La mia proposta, che formulerò alla Giunta regionale, è quella di dare mandato a tutti i sindaci della Lombardia, affinché tramite i loro servizi comunali possano tenere un’agenda oraria dei parchi pubblici di loro gestione, in modo tale che le famiglie con bambini con disturbo dello spettro autistico a altre disabilità gravi possano prenotarsi e avere il parco, per un’ora, tutto per sé senza rischi per la salute”.

“Consentire ai bambini autistici e disabili gravi di godere di questo momento all’aria aperta è fondamentale per tutelare la loro salute, soprattutto in un momento problematico come questo, che mette sotto pressione tutti le persone e ovviamente di più chi già ha problemi pregressi da affrontare” aggiunge Monti.