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LOMBARDIA

Emanuele Monti: “Da Bussolati elenco di fake news facilmente smontabili

Lombardia,

Emanuele Monti: “Da Bussolati elenco di fake news facilmente smontabili, utili solo ad alimentare il clima di odio che abbiamo visto con la recente scritta Fontana Assassino”

Milano, 18 maggio  Emanuele Monti (Lega), presidente della III Commissione Sanità e Welfare al Pirellone, replica al consigliere regionale Pietro Bussolati (PD) che stamane in un lungo post su Facebook ha “fatto un lungo elenco di tutte le fake news sulla Regione Lombardia spacciandole per verità assolute”.

Continua la campagna di denigrazione contro la nostra Regione – afferma il presidente Monti – basata su falsità senza alcun fondamento, che possono essere smontate facilmente”.

“Ecco il “debunking” dei 10 punti di Bussolati. Punto 1: sulla presunta carenza di strutture territoriali, ricordo che l’ultima riforma sanitaria regionale ha avvicinato ospedale e territorio, aumentando il numero dei servizi al cittadino”.

Punto 2: pochi medici di famiglia. Il taglio dei medici è stato determinato dalle scelte dei Governi di sinistra. Da anni la Lombardia chiede maggiore autonomia proprio per avere la possibilità di avere più operatori sanitari. Una necessità a cui lo Stato centrale si è sempre opposto”.

Punto 3:  piano emergenziale inadeguato. Il piano pandemico è legato al piano nazionale, la cui assenza non permette alle Regioni di attivare il proprio”.

Punto 4: protocolli sanitari ignorati. Tutto il contrario: la Regione ha seguito pedissequamente le indicazioni di OMS e ISS.

Punto 5:  le case di riposo. Altra bufala clamorosa, La Regione ha un compito di controllo e siamo certi che le commissioni d’inchiesta faranno totale chiarezza sulla vicenda”.

Punto 6: pochi tamponi. La Lombardia è la prima regione in Italia come numero di tamponi eseguiti, 70 mila più del Veneto oltre il doppio dell’Emilia Romagna”.

Punto 7: poche mascherine. La Lombardia ha distribuito oltre 26 milioni di mascherine, non è colpa della Regione se alcuni Sindaci PD come Sala a Milano o Galimberti a Varese non sono stati in grado di distribuirle ai loro cittadini”.

Punto 8: rapporto ventilatori/abitanti. Dall’inizio della pandemia la Regione ha reperito migliaia di dispositivi per i  propri ospedali e anche su questo fronte l’aiuto del Governo è stato pari a zero”.

Punto 9: scandali e ingerenza politica. A differenza di alcune Regioni amministrate dal PD finite in bancarotta, la Lombardia paga i fornitori prima della scadenza e cura oltre centomila pazienti gravi provenienti da altre regioni”.

Punto 10: l’ospedale in Fiera. E’ costato la metà rispetto a Berlino e senza pesare sui contribuenti, dato che è stato finanziato con aiuti privati. Inoltre le strumentazioni saranno trasferite, al termine della crisi, negli ospedali pubblici lombardi”.

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Cronaca

Coronavirus. Reagenti mai arrivati”in Lombardia, Monti attacca il PD

Coronavirus, Emanuele Monti (Lega): “Dal Pd è partita una nuova ondata di sciacallaggio. Anziché attaccare Regione Lombardia, chiedano al loro governo dove sono i reagenti mai arrivati”
Milano, 13 maggio – “Ieri il Consigliere regionale Girelli, oggi la segretaria metropolitana del Pd di Milano Roggiani. Ad ogni passo in avanti di Regione Lombardia nella lotta al virus, parte il coro degli esponenti del Pd che devono per partito preso criticare quello che fa la Lombardia. Appare evidente che le loro critiche siano orchestrate da una regia nazionale: servono per coprire gli errori e le mancanze del governo, che ci ha lasciato soli ad affrontare questa emergenza”. 
Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, in risposta alle dichiarazioni della segreteria del Pd milanese Silvia Roggiani. 
“Mi tocca ricordare anche alla Roggiani che quando noi mesi fa chiedevamo di eseguire più test, in primis per il personale sanitario, ci avevano bloccato proprio dal governo nazionale – dichiara Monti – ieri il commissario Arcuri ha ammesso di non averci mandato i reagenti, facendo infuriare, giustamente, anche il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Rimango basito dai tentativi di denigrare continuamente la Lombardia e la sua Sanità, che ha retto una prova difficilissima”. 
“La Lombardia non lascia nessuno da solo, stiamo lavorando anzi per supplire anche a quello che avrebbe dovuto fare il governo per questa emergenza sanitaria, e non ha fatto. Anziché continuare a criticare, gli esponenti del Pd chiedano a Conte e al ministro Speranza dove sono i reagenti che aspettavamo. Oppure, la prossima volta si candidino fuori dalla Lombardia, perché mi sembra che facciano di tutto tranne che rappresentare i lombardi, come vorrebbe il mandato elettorale” conclude Monti.
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In evidenza

Varese, mascherine mancano in oltre 300 punti. Emanuele Monti (Lega): “Gireremo le richieste al Comune per distribuire i Dpi forniti da Regione Lombardia”

Mascherine, Emanuele Monti (Lega): “Oltre 300 segnalazioni a Varese su dove mancano. Gireremo le richieste al Comune per continuare la distribuzione dei Dpi forniti da Regione Lombardia”.

“Un filo diretto con i cittadini di Varese per sapere dove mancano le mascherine e provvedere per farle arrivare. La campagna che ho lanciato settimana scorsa, mettendo a disposizione dei varesini un numero di telefono dedicato e il mio indirizzo e-mail ha avuto un ottimo riscontro, con oltre 300 segnalazioni raccolte”, così Emanuele Monti, Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia e Consigliere regionale della Lega, che fa il primo bilancio dell’iniziativa del filo diretto con i cittadini di Varese per la distribuzione di mascherine.

“Ottima iniziativa per verificare dove manchino ancora le mascherine che Regione attraverso il lavoro della Protezione Civile sta distribuendo sul territorio attraverso i Comuni – spiega Alberto Barcaro, Consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile – fino ad oggi ne abbiamo distribuite oltre un milione sul territorio della provincia di Varese, e alle 70 mila già consegnate al Comune di Varese, oggi ne sono state consegnate ancora 26.700, dando al Comune la possibilità di farle avere a tutti i cittadini.

“Avevamo bisogno di sapere dove non fossero arrivate e oggi, grazie alle segnalazioni dei cittadini, abbiamo una mappatura delle aree di Varese dove non sono state consegnate. Attraverso il Consigliere comunale Marco Pinti porteremo le segnalazioni in Comune, affinché si provveda” aggiunge Monti.

“La campagna sta avendo l’effetto positivo inoltre di avere mosso il sindaco Galimberti, che si è attivato nello scorso weekend per la distribuzione delle mascherine di Regione Lombardia – conclude Monti – noi andremo avanti a tenere monitorata la situazione con il filo diretto con i cittadini”.

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POLITICA

Monti:prorogare le sanzioni dell’Ats sui ticket sanitari a fine anno

Sanzioni Ats per mancato pagamento ticket, Emanuele Monti (Lega): “Approvato mio emendamento per prorogare il termine a fine anno”

Milano, 29 aprile – Approvato oggi in III Commissione Sanità e Politiche Sociali un emendamento alla Legge di Semplificazione 2020, presentato dal Presidente della Commissione Emanuele Monti (Lega), che proroga le sanzioni dell’Ats sui ticket sanitari a fine anno, esattamente al 31 dicembre 2020.
“In un momento di grave crisi come quello che stiamo vivendo – spiega Monti – è giusto rinviare le possibili richieste di rimborso sui ticket non pagati, proprio in virtù del momento particolare che stiamo attraversando. In questo modo abbiamo evitato che venisse effettuare la richiesto di un rimborso coatto”.
“Stiamo chiedendo grandi sacrifici alla popolazione – aggiunge Monti – è quindi giusto che le Istituzioni facciano la loro parte, facilitando il più possibile la vita e il sostentamento economico dei cittadini. Compreso evitare che proprio in questo periodo arrivino richieste di riscossione di sanzioni”.

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Varese

Varese – 70 mila Mascherine di Regione Lombardia ma pochi cittadini le hanno ricevute.

Emanuele Monti (Lega): “Ho attivato una mail e un numero di telefono per le segnalazioni dei varesini che ancora non hanno ricevuto le mascherine dal Sindaco Galimberti”

“Mi arrivano quotidianamente numerose segnalazioni da parte dei cittadini della città di Varese che mi dicono che non sono state consegnate al loro domicilio le mascherine fornite da Regione Lombardia”. Così il consigliere regionale leghista Emanuele Monti, Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di di Palazzo Pirelli.
Che spiega: “Per qualche strano motivo il Comune di Varese non ha ancora fornito a tutti i cittadini le mascherine acquistate e distribuite da Regione Lombardia, mentre è innegabile che ovunque Amministrazioni piccole, medie e grandi della nostra Provincia, hanno già assolto a questo compito.

Penso al comune di Gallarate ove, cassetta postale per cassetta postale, è passato il sindaco Andrea Cassani a recapitare ai cittadini la mascherina; o a Casciago ove della distribuzione si è occupato il Primo Cittadino leghista Mirko Reto; o ancora a Bodio Lomnago il cui sindaco Eleonora Paolelli ha personalmente ringraziato Regione Lombardia per la fornitura, con una lettera su carta intestata del Comune” e così molti altri amministratori in tutta la Provincia.

“Spiace constatare”, continua Monti, “che il sindaco di Varese Galimberti, che aveva annunciato che si sarebbe occupato personalmente della distribuzione, abbia invece escluso la Protezione Civile dal farlo, con il risultato che oggi tantissime famiglie di Varese non hanno ancora ricevuto a casa nulla. Segnalo dunque al sindaco quest’inadempienza”.
“Ho verificato con la Protezione civile e sono circa settantamila le mascherine di Regione Lombardia arrivate al Comune di Varese, il che significa quasi una per abitante; mi stupisce di ricevere dunque così tante segnalazioni da cittadini ancora in attesa. Per venire loro incontro, a questo fine ho attivato un contatto presso la mia e-mail istituzionale,

emanuele.monti@consiglio.regione.lombardia.it,

ed un numero di telefono, 3669006090,

per far sì che tutti i cittadini di Varese, qualora non avessero ancora ricevuto le mascherine, me lo possano segnalare in modo che io, senza alcuno spirito polemico ma in maniera costruttiva, possa essere portavoce della loro richiesta presso il sindaco Galimberti, inviandogli l’indirizzo cui far recapitare il presidio sanitario fornitogli da Regione Lombardia”, conclude Monti.

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Lega

Frontalieri, Emanuele Monti (Lega) lancia petizione su change.org. “Riaprire subito i valichi per i nostri lavoratori”

 

Milano, 21 aprile – Una petizione su change.org per chiedere la riapertura immediata dei valichi con la Confederazione Elvetica. È l’iniziativa del Consigliere regionale della Lega, Emanuele Monti, che si schiera con gli amministratori locali del Varesotto che chiedono a gran voce la riapertura dei valichi con la Svizzera che sono stati chiusi nelle scorse settimane.

 

“Il traffico verso il confine con la Svizzera è aumentato in maniera notevole – spiega Monti – proprio perché le attività economiche, che necessitano del lavoro dei frontalieri, sono in parte ripartite. Tuttavia i valichi che erano stati chiusi lo sono tuttora, con il risultato di creare eccessivi disagi ai nostri lavoratori che devono raggiungere il posto di lavoro. Questo non ha senso ed è irrispettoso nei confronti dei lavoratori lombardi”.

“Chiediamo quindi apertamente alle autorità svizzere di riaprire anche i valichi cosiddetti minori, a partire da Fornasette, Porto Ceresio e Clivio, come già richiesto da numerosi amministratori locali, come il Vicesindaco di Luino Alessandro Casali” conclude Monti.

Di seguito il link della petizione: https://www.change.org/riaprire_valichi_subito

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Cronaca

Coronavirus, Presidente Commissione Sanità di Regione Lombardia lancia allarme su test sierologici non certificati

“Regione Lombardia dal 21 Aprile parte con un test affidabile e certificato. I Comuni non si affidino a test non autorizzati” è il monito che lancia Emanuele Monti (Lega), Presidente della Commissione Sanità e politiche sociali del Pirellone.

Il prof. Alessandro Venturi, Presidente del Policlinico San Matteo di Pavia, ha chiarito la questione dei test sierologici che in questi giorni alcuni sindaci lombardi stanno erogando con laboratori privati sul territorio.

Che spiega: “Il prof. Venturi ha spiegato che l’efficacia di questi test non è dimostrata: non sono difatti autorizzati da Regione Lombardia né dalle Ats territoriali né certifcati da Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Adottare dunque per la popolazione test non certificati è altamente sconsigliato e il grado di rischio di falsi esiti è molto alto con la conseguenza di dare ad alcuni cittadini sbagliate o parziali informazioni sul proprio stato di salute .

E’ chiara la necessità di sottoporre a screening la popolazione e i tamponi naso-faringei limitati dal quantitativo risibile di reagenti non è la soluzione che ci permette di aumentare la quantità giornaliera di test effettuati. Il Governatore Fontana ha recentemente annunciato una grande innovazione lombarda con un test certificato da AIFA e FDA, l’Agenzia americana, che garantisce un’altissima affidabilità nei risultati e dal 21 Aprile partirà appunto con progressione lo screening sulla popolazione”.

“Colgo pertanto l’occasione per invitare gli amministratori locali a porre la massima attenzione alla questione; oltre ad esporre ad un pericolo sanitario i propri cittadini, con esiti non affidabili dei test a cui sottoporsi, acquistare per gli screening locali test di dubbia efficacia con fondi pubblici potrebbe anche configurare un possibile danno erariale. E in ogni caso, la salute dei lombardi merita il massimo rispetto e la massima attenzione. Regione Lombardia è in prima fila nella lotta al coronavirus e per questo è necessaria la collaborazione di tutti i Sindaci lombardi di ogni colore politico”, conclude Monti.

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POLITICA

Emanuele Monti (Lega): “Il Governo incrementi il Fondo per la non autosufficienza

Cura Italia
Emanuele Monti (Lega): “Il Governo incrementi il Fondo per la non autosufficienza. Basta ignorare le legittime richieste dei lombardi meno fortunati”

Milano, 9 aprile – “Una volta di più il Governo si dimentica delle fasce più deboli del Paese e della Lombardia in particolare. Nel Cura Italia non vi è nessun aumento del Fondo per la non autosufficienza, nulla per le residenze per anziani colpite dal coronavirus oltreché dalla riduzione del personale sanitario, nulla per i Caregiver familiari. Nulla di nulla. Questo è il motivo per cui la Lega alla guida di Regione Lombardia, facendo proprie le istanze di milioni di lombardi, aveva chiesto maggiore autonomia. Oggi il tempo, purtroppo ci dà ragione. Dopo aver versato per decine di anni soldi a pioggia al Governo centrale, ora che siamo noi in condizioni di bisogno Roma ci volta le spalle”.

Così il consigliere regionale leghista Emanuele Monti, Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia.

E aggiunge: “In III Commissione porteremo una Risoluzione in cui si chiede alla Giunta regionale di continuare nell’azione di sollecitazione al Governo, così come già messa in campo in sede di Conferenza delle Regioni, affinché si realizzi un incremento del Fondo della non autosufficienze, già di per sé inadeguato in condizioni di normalità. Così come ritengo necessario ed indispensabile anche l’incremento del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, al fine di poter fronteggiare l’aumentato carico dei servizi socio-assistenziali richiesti dal territorio e per continuare a garantire i livelli di programmazione consolidati negli anni”.

“In Lombardia siamo molto attenti ai problemi legati alla disabilità. Come emerge infatti dalla mia ultima proposta alla Giunta regionale, che consiste nel dare mandato a tutti i sindaci della Lombardia, affinché tramite i loro servizi comunali possano tenere un’agenda oraria dei parchi pubblici di loro gestione, in modo tale che le famiglie con bambini con disturbo dello spettro autistico a altre disabilità gravi possano prenotarsi e avere il parco, per un’ora, tutto per sé senza rischi per la salute” sottolinea il Presidente di Commissione.

“E’ fondamentale”, conclude Monti, “sostenere le famiglie lombarde che vedono, in questo periodo, il rischio di un aumento delle loro difficoltà. Roma non deve dimenticarci o ignorarci, dopo tutto ciò che la Lombardia ha fatto in questi anni, come traino economico del Paese-Italia”.

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LOMBARDIA

Monti (Lega) riunione in call con tutti gli stakeholder degli operatori sanitari

Emergenza coronavirus, Emanuele Monti (Lega): “Domani pomeriggio riunione in call con tutti gli stakeholder degli operatori sanitari. Raccoglieremo indicazioni ed esigenza da inserire in Risoluzione”

 

Milano, 9 aprile – “Domani pomeriggio ho organizzato una riunione in modalità call alla quale sono invitati tutti i rappresentanti del mondo di medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari. Un modo innanzitutto per tenere ancora più stretto il legame con Regione Lombardia in questo momento di grandi difficoltà e per raccogliere spunti ed esigenze da inserire nel testo di una Risoluzione che verrà portata settimana prossima in Consiglio regionale”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, che annuncia la convocazione dell’incontro aperto ai vari stakeholder del mondo degli operatori sanitari.

“Il mio obiettivo, come Presidente della Commissione Sanità, è quello ascoltare ancora di più e sostenere il lavoro di chi in questa crisi è stato realmente in prima linea – spiega Monti – bisogna quindi andare avanti a dialogare e aiutare quel mondo, senza fermarsi alle sterili polemiche di chi dovrebbe rappresentare tutti i medici, ma invece fa l’esatto opposto. E mi riferisco chiaramente alla lettera pubblica della Federazione degli Ordini dei Medici, che ha svilito a mio avviso il profondo senso che un Ordine dovrebbe avere”.

“L’obiettivo della Risoluzione è quello di definire il futuro, ovvero stabilire i prossimi step per poter affrontare a livello sanitario gli scenari mutati dal coronavirus. Abbiamo il compito di sostenere chi è in prima linea per la salute pubblica, fornendo tutto il supporto necessario” conclude Monti.

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LOMBARDIA

Emanuele Monti (Lega),lasciare i bambini disabili al parco per un’ora

Emergenza Covid-19
Autismo e altre disabilità gravi , Emanuele Monti (Lega): “Consentire alle famiglie di prenotare i parchi pubblici per un’ora. Necessario sostenere i bambini con disturbo allo spettro autistico e altre disabilità gravi in questa crisi”

Milano, 7 aprile – “Organizzare un’agenda dei parchi pubblici, così da consentire alle famiglie con bambini con disturbi allo spettro autistico e altre gravi disabilità di prenotare l’apertura del parco, per la durata di un’ora, in via esclusiva per i propri figli”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sulla necessità di sostenere le famiglie che vedono, in questo periodo, il rischio di un aumento delle loro difficoltà.

“La mia proposta, che formulerò alla Giunta regionale, è quella di dare mandato a tutti i sindaci della Lombardia, affinché tramite i loro servizi comunali possano tenere un’agenda oraria dei parchi pubblici di loro gestione, in modo tale che le famiglie con bambini con disturbo dello spettro autistico a altre disabilità gravi possano prenotarsi e avere il parco, per un’ora, tutto per sé senza rischi per la salute”.

“Consentire ai bambini autistici e disabili gravi di godere di questo momento all’aria aperta è fondamentale per tutelare la loro salute, soprattutto in un momento problematico come questo, che mette sotto pressione tutti le persone e ovviamente di più chi già ha problemi pregressi da affrontare” aggiunge Monti.