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POLITICA

Monti, progetto migliore la Fiera non Legnano

Emergenza Covid-19, Emanuele Monti (Lega): “Ospedale in Fiera soluzione migliore e più veloce. Altre ipotesi, come Legnano, non fattibili. Fake news innescata da esponenti dei 5 stelle fa solo perdere tempo”

Milano, 17 marzo – “La scelta di realizzare il nuovo ospedale per l’emergenza Covid-19 all’interno della Fiera è la soluzione più veloce e ottimale per fare fronte alla crisi e assistere il maggior numero possibile di pazienti. Le altre ipotesi che circolano ancora in queste ore, come quella di riaprire il vecchio Ospedale di Legnano, non sono fattibili”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, che risponde alle proposte alternative al progetto dell’ospedale alla Fiera.

“Soluzioni alternative come quella di Legnano e di altre strutture in Lombardia sono già state prese in considerazione – spiega Monti – e successivamente scartate perché il progetto migliore è quello della Fiera, sotto ogni punto di vista. Innanzitutto è la soluzione più economica e veloce, e soprattutto il secondo fattore, quello della velocità, è basilare in un momento come questo. Inoltre, la Fiera è collegata al meglio con tutte le principali vie di comunicazione, un altro fattore fondamentale, la struttura è comunque attiva, anche se a livelli minimi, dal punto di vista dei servizi elettrici ed idraulici. Infine, la gestione degli spazi modulari, trattandosi di open space, è molto più efficiente e adattabile alle esigenze”.

“Le tempistiche per riaprire l’Ospedale di Legnano sono troppo lunghe – sottolinea Monti – si parla infatti di mesi, dalla nota tecnica che abbiamo richiesto all’Asst. Teniamo conto che l’ospedale è stato chiuso nel 2010, nel frattempo tutte le strumentazioni sono state trasferite nelle nuove strutture. Inoltre, gran parte delle linee di alimentazione è stata smantellata, mentre la parte rimanente ha subito danni a seguito di vandalismi. Dalla data di chiusura, poi, non è stato fatto nessun ripristino dello stabile, le cui condizioni oggi vengono considerate precarie”.

“Al contrario Fiera Milano ha dato subito disponibilità, anche con l’ausilio dei suoi ingegneri, un team capace di gestire eventi di caratura internazionale per attivare la nuova struttura, che risulta la soluzione migliore. Infine, spiace constatare che esponenti del Movimento 5 stelle, al posto che darsi da fare nella raccolta fondi oppure con aiuti concreti, stiano comodamente al computer di casa ad alimentare fake news” conclude Monti. 

 
Marco Tavazzi
Ufficio Stampa
Gruppo Lega – Lega Lombarda Salvini
Consiglio Regionale della Lombardia

 
 

 

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LOMBARDIA

Emergenza Covid-19, Emanuele Monti (Lega): “Ospedale in Fiera soluzione migliore e più veloce.

Emergenza Covid-19, Emanuele Monti (Lega): “Ospedale in Fiera soluzione migliore e più veloce. Altre ipotesi, come Legnano, non fattibili. Fake news innescata da esponenti dei 5 stelle fa solo perdere tempo” Milano, 17 marzo – “La scelta di realizzare il nuovo ospedale per l’emergenza Covid-19 all’interno della Fiera è la soluzione più veloce e ottimale per fare fronte alla crisi e assistere il maggior numero possibile di pazienti. Le altre ipotesi che circolano ancora in queste ore, come quella di riaprire il vecchio Ospedale di Legnano, non sono fattibili”. Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, che risponde alle proposte alternative al progetto dell’ospedale alla Fiera. “Soluzioni alternative come quella di Legnano e di altre strutture in Lombardia sono già state prese in considerazione – spiega Monti – e successivamente scartate perché il progetto migliore è quello della Fiera, sotto ogni punto di vista. Innanzitutto è la soluzione più economica e veloce, e soprattutto il secondo fattore, quello della velocità, è basilare in un momento come questo. Inoltre, la Fiera è collegata al meglio con tutte le principali vie di comunicazione, un altro fattore fondamentale, la struttura è comunque attiva, anche se a livelli minimi, dal punto di vista dei servizi elettrici ed idraulici. Infine, la gestione degli spazi modulari, trattandosi di open space, è molto più efficiente e adattabile alle esigenze”. “Le tempistiche per riaprire l’Ospedale di Legnano sono troppo lunghe – sottolinea Monti – si parla infatti di mesi, dalla nota tecnica che abbiamo richiesto all’Asst. Teniamo conto che l’ospedale è stato chiuso nel 2010, nel frattempo tutte le strumentazioni sono state trasferite nelle nuove strutture. Inoltre, gran parte delle linee di alimentazione è stata smantellata, mentre la parte rimanente ha subito danni a seguito di vandalismi. Dalla data di chiusura, poi, non è stato fatto nessun ripristino dello stabile, le cui condizioni oggi vengono considerate precarie”. “Al contrario Fiera Milano ha dato subito disponibilità, anche con l’ausilio dei suoi ingegneri, un team capace di gestire eventi di caratura internazionale per attivare la nuova struttura, che risulta la soluzione migliore. Infine, spiace constatare che esponenti del Movimento 5 stelle, al posto che darsi da fare nella raccolta fondi oppure con aiuti concreti, stiano comodamente al computer di casa ad alimentare fake news” conclude Monti.

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Cuasso al Monte

Emergenza Coronavirus, Emanuele Monti (Lega): “Stasera i primi 4 pazienti all’Ospedale di Cuasso.

Emergenza Coronavirus, Emanuele Monti (Lega): “Stasera i primi 4 pazienti all’Ospedale di Cuasso. Dalle parole ai fatti a tempo di record”

Milano, 16 marzo – “L’Ospedale di Cuasso è pronto ad accogliere i primi pazienti malati di Covid-19, che arriveranno questa sera. Si tratta di 4 persone, che resteranno in degenza fino a quando non sconfiggeranno definitivamente il virus e potranno essere trasferite ai propri domicili. La Lombardia continua a lavorare ininterrottamente, senza pausa, per vincere la battaglia e tutelare la salute pubblica”.

 

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sull’attivazione dell’Ospedale di Cuasso, in provincia di Varese, per assistere i pazienti non in terapia intensiva, ma che necessitino di degenza perché ancora positivi, fino alla domiciliazione. Una proposta nata proprio da Monti settimana scorsa, e che aveva subito ottenuto il via libera della Giunta regionale.

“Dopo questi primi ricoveri – spiega Monti – si arriverà a circa 30-35 entro fine settimana. Dobbiamo ringraziare l’Asst che ha lavorato ininterrottamente, h24, per riuscire ad allestire i posti e ad arrivare oggi alla loro apertura. In tempi rapidi, inoltre, si potrà arrivare in tutto a 134 posti”.

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Varese-Laghi

Emanuele Monti (Lega): “Grazie di cuore alla generosità dei Varesini

Varese, raccolta fondi contro il coronavirus.
Emanuele Monti (Lega): “Grazie di cuore alla generosità dei Varesini. Ora serve una figura che coordini le risorse”

Milano, 16 marzo – “In questi giorni di grande difficoltà, è emerso in tutta la sua forza lo spirito di solidarietà dei Varesini e dei Varesotti, sia coloro che vivono qui sia chi si trova all’estero. Tutti quanti si sono impegnati, attraverso le associazioni e le fondazioni, a raccogliere risorse da donare all’Asst Sette Laghi e quindi agli ospedali del territorio che sono in prima linea contro il coronavirus”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia e Consigliere regionale eletto in provincia di Varese.

“Questa corsa alla solidarietà è encomiabile – commenta Monti – ora, credo sia fondamentale istituire una figura super partes, una sorta di ‘supercommissario territoriale’, che possa coordinare al meglio tutte queste risorse, senza sovrapposizioni o duplicazioni di intenti, e che sappia rapportarsi con la struttura regionale che in queste ore si è rafforzata anche grazie all’ingresso di Bertolaso che lavorerà con il Presidente Fontana sull’emergenza”.

“L’obiettivo di questa figura, che invito le associazioni e le fondazioni, d’intesa con l’Asst Sette Laghi, ad individuare, sarà essenzialmente quello di gestire bene e assicurarsi che le risorse donate siano utilizzate al meglio e sul territorio del Varesotto” aggiunge il Consigliere regionale.

 

“Varese è la patria della Protezione Civile, la terra natale di Giuseppe Zamberletti suo padre fondatore – sottolinea Monti – dobbiamo quindi orientarci verso questa nostra grande storia, dimostrare di essere capaci di preparare un sistema sanitario in grado di resistere e rispondere alle emergenze. Cosa che sarà possibile proprio grazie alla generosità dei tanti cittadini che hanno voluto donarci queste risorse”.

“In questi giorni abbiamo infatti assistito ad una raccolta fondi meravigliosa, realizzata dalla Fondazione ‘Circolo della Bontà’ presieduto da Gianni Spartà, a cui va dato il merito di aver raggiunto un grande obiettivo di avere aperto la strada alle altre associazioni che si stanno muovendo in questi giorni movimentando una grande quantità di persone” conclude Monti.

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Cuasso al Monte

Ospedale Cuasso sta per diventare un centro di cura per il Coronavirus

l’Ospedale di  Cuasso sta per diventare un centro di cura per il Coronavirus, ma occorrono subito i dispositivi di sicurezza per il personale. Per fare presto abbiamo avviato una raccolta fondi specifica che vi preghiamo di divulgare.

La notizia dell’ospedale di Cuasso l’avevamo già prospettata dopo le dichiarazioni di Emanuele Monti: “La delibera della Giunta per realizzare nuovi spazi per assistere tutti i malati dà indicazioni chiare – spiega Monti – in provincia di Varese credo sia importante valorizzare le possibilità offerte dallo storico ospedale della Valceresio, dove si possono attivare oltre 100 posti letto per i pazienti Covid-19, non in terapia intensiva, ma che necessitino di degenza perché ancora positivi, fino alla domiciliazione”.

La sua promessa ha avuto seguito positivo anche perchè è urgente dare risposte agli ammalati, vista l’emergenza del coronavirus, tenendo aperte più strutture che servono a tutti.

 

La Regione Lombardia ha stabilito che l’Ospedale di Cuasso Al Monte diventi un centro per ricoverare per chi viene contagiato dal Coronavirus, un virus che corre velocissimo.

Servono con urgenza i dispositivi di protezione individuale usa e getta, come camici, cuffiette, calzari ecc per proteggere il personale.

Il Ponte del Sorriso ha deciso di avviare una raccolta fondi specifica, dal titolo “Salviamo chi salva”, per acquistare subito il materiale necessario.

Il personale sanitario sta lavorando con uno spirito di sacrificio e una dedizione incredibili ed è dovere di tutti prendersi cura di chi cura.

E’ possibile contribuire attraverso paypal http://www.ilpontedelsorriso.com/dona-ora/ oppure tramite il conto corrente IBAN IT23 H 05034 10800 000000021266 Banco Popolare Varese intestato a Il Ponte del Sorriso Onlus.

Grazie di cuore a tutti.

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Cronaca

Coronavirus, Emanuele Monti (Lega): “Utilizzare Ospedale di Cuasso per malati Covid-19”

“L’Ospedale di Cuasso può essere fondamentale per avere a disposizione nuovi posti letto per curare i malati di Covid-19. Stiamo lavorando per potenziare, e quindi utilizzare al meglio, questa struttura”, così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sulla necessità di ricavare nuovi spazi per fare fronte all’emergenza.

“La delibera della Giunta per realizzare nuovi spazi per assistere tutti i malati dà indicazioni chiare – spiega Monti – in provincia di Varese credo sia importante valorizzare le possibilità offerte dallo storico ospedale della Valceresio, dove si possono attivare oltre 100 posti letto per i pazienti Covid-19, non in terapia intensiva, ma che necessitino di degenza perché ancora positivi, fino alla domiciliazione”.

“Si tratterebbe infatti di integrare la struttura ospedaliera, nelle sue funzioni, all’Ospedale di Baggio per quei pazienti in dimissione che però sono ancora positivi e con basso carico assistenziale” precisa il Presidente della Commissione.

“Il nosocomio di Cuasso ha una lunga storia come ospedale e sanatorio – conclude Monti – e oggi rappresenta una di quelle risorse da sfruttare per riuscire a uscire dall’emergenza”.