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ENAC avviso per motivi sanitari: dal 26 giugno vietato portare trolley a bordo degli aerei.

ENAC avviso per motivi sanitari: dal 26 giugno vietato portare trolley a bordo degli aerei. Il divieto scatta per i passeggeri di tutte le compagnie aeree che operano con l’Italia. Vietato l’uso delle cappelliere sarà possibile portare solo piccole borse da mettere nello spazio sotto i sedili

Dopo che l’ENAC, lo scorso 18 giugno, ha comunicato l’avviamento di istruttorie per sanzioni alle compagnie aeree per il mancato rispetto del regolamento comunitario di tutela dei passeggeri, ieri ha annunciato le nuove regole sui voli per “motivi sanitari”. Nello specifico l’Italia vieta ufficialmente il bagaglio a mano a bordo degli aerei: niente più bagagli ingombranti, trolley o zaini nelle cappelliere degli aerei. Sarà possibile portare con sé soltanto piccole borse che verranno poi riposte sotto i sedili. Tale divieto, che verrà applicato da oggi 26 giugno in tutti i voli nazionali ed internazionali in partenza o in arrivo in Italia, impedirà ai passeggeri di poter portare a bordo del velivolo il proprio bagaglio a mano, saranno permesse solo piccole borse o zaini delle dimensioni adatte ad essere riposti sotto i sedili di ogni passeggero. Di seguito la misura prevista dal DPCM dell’ 11 giugno: “Per quanto concerne il bagaglio a mano, ai passeggeri è consentito di portare a bordo solo bagagli di dimensioni tali da essere posizionati sotto il sedile di fronte al posto assegnato. Per ragioni sanitarie non è consentito a nessun titolo l’utilizzo delle cappelliere”. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, pertanto, raccomanda ai passeggeri qualora disponessero non solo del bagaglio da stiva ma anche del bagaglio a mano, oppure viaggiassero solo con il suddetto trolley, di imbarcare quest’ultimo in stiva.

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L’ENAC avvia sanzioni a compagnie per cancellazioni di voli per cause non riconducibili all’emergenza Covid offrendo in cambio solo un voucher

L’ENAC avvia sanzioni a compagnie per cancellazioni di voli per cause non riconducibili all’emergenza Covid offrendo in cambio solo un voucher. Lo Sportello dei Diritti: “E’ previsto il rimborso del biglietto”

Dopo che l’ENAC, lo scorso 18 giugno, aveva richiamato le compagnie dei vettori operanti in Italia al rispetto del Regolamento comunitario n. 261 del 2004 che tutela i passeggeri nei casi di ritardi, cancellazioni, overbooking e mancata informativa, oggi l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile sta avviando alcune istruttorie per l’erogazione di sanzioni nei confronti delle compagnie che non hanno applicato il citato Regolamento. Nonostante il richiamo, infatti, dai primi riscontri sembrerebbe che alcune compagnie aeree continuino a cancellare voli adducendo come causale l’emergenza Covid-19 (fattispecie previste nell’art. 88 bis della L. 24 aprile 2020, n. 27), e riconoscendo ai passeggeri solo un voucher. Dato che a partire dal 3 giugno u.s. sono state rimosse le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche all’interno del territorio nazionale e nell’area europea Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, le cancellazioni dopo tale data sembrerebbero operate da scelte commerciali e imprenditoriali dei vettori, non da motivi riconducibili all’emergenza. Il Regolamento Comunitario n. 261 del 2004, prevede, nei casi di cancellazione di voli per cause non collegate all’emergenza Covid-19, che le compagnie forniscano ai passeggeri:

  • l’informativa,
  • la riprotezione,
  • il rimborso del prezzo del biglietto (non la corresponsione di un voucher),
  • la compensazione, ove dovuta.

L’ENAC, pertanto, sta avviando gli accertamenti che porteranno all’erogazione di sanzioni nei confronti dei vettori in caso di accertata violazione del Regolamento Comunitario di riferimento. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, oltre a chiedere a Enac di erogare il massimo edittale previsto dalla sanzione, sollecita l’intervento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato a punire questa pratica commerciale scorretta a tutela dei consumatori e della concorrenza sui mercati economici.