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investigatore privato Luciano Ponzi con le perplessità degli investigatori privati

ospistiamo l’intervento autorevole a favore della sua categoria, di Luciano Ponzi, 

                                Presidente Nazionale presso Federpol

Cari colleghi che avete dubbi e perplessità sul nuovo DPCM appena varato ed i codici ateco delle attività che rimangono operative… che dire, ormai è una consuetudine “dimenticarsi” di noi Investigatori Privati, d’altronde cosa avranno pensato i nostri rappresentanti al Governo….

Gli Investigatori non devono svolgere attività indifferibili, le persone scomparse le troveremo anche fra un mese, il personale presente nei locali commerciali ancora aperti, come farmacie e supermercati, domani starà a casa e le persone rispetteranno la distanza di sicurezza in piena autonomia, come abbiamo già visto accadere nei giorni scorsi…le indagini difensive si possono fare anche il mese prossimo, il diritto costituzionale della difesa viene sicuramente superato da quello della salute, ma questo vale per noi come per gli altri operatori che ancora possono continuare a lavorare, rispettando i presidi atti a contenere il contagio, d’altronde si sa noi Investigatori Privati agiamo nell’ombra e non dobbiamo interagire con nessuno per svolgere le nostre indagini.

Che dire, domani Federpol farà le dovute istanze ai Ministeri, alle cariche nazionali, come già fatto nei giorni scorsi per chiedere azioni forti per la nostra categoria, già in ginocchio a causa dello stop a tutti i locali di intrattenimento con tutti gli operatori addetti ai servizi di controllo fermi. Ma il DL cura Italia ci prende di striscio e a mala pena potremo avere qualche beneficio, ma si sa, non siamo un asset strategico, la ricerca della verità non è importante…

Che dire ancora, sono disgustato, dal pressapochismo, dalla poca attenzione con cui si continuano a varare decreti, ogni giorno, come fossero capitoli di una telenovela, sono demoralizzato, come molti di Voi, agli arresti domiciliari per colpa di questo Virus che poteva essere contenuto molte settimane fa ed avremmo potuto uscire da questa crisi molto prima degli altri paesi del mondo, eppure cantiamo l’inno sui balconi…riscopriamo un patriottismo ormai dimenticato, ma solamente sul balcone di casa mi raccomando…

“andrà tutto bene”…

Cosa? Ditelo a tutti coloro che hanno perso un parente, un papà, una mamma, un fratello, una sorella, ditelo a loro che andrà tutto bene…

“Ce la faremo…”

Certo ce la faremo, siamo italiani, andiamo sempre avanti, in un modo o nell’altro, con una fila di bare che fa accapponare la pelle, ma ce la faremo… qualcuno pagherà per gli errori commessi???

Assolutamente no! Non esistono responsabili, il nostro Bel Paese è garantista, garantisce che chi ha posti di responsabilità rimanga inchiodato allo scranno anche quando è ormai palese, lapalissiano che non sia in grado di gestire una situazione tanto complessa.

Ma il popolo italiano si rialzerà più forte di prima perché lo fa sempre, dopo ogni catastrofe…senza aiuti di Stato (purtroppo)…

Cari colleghi, domani uscite solamente se avete incarichi INDIFFERIBILI e URGENTI, altrimenti, oltre a tutti gli oneri che già avete e subite come tutti gli imprenditori italiani, le limitazioni e taluni assurdi vincoli dettati dalla nostra amata licenza di polizia (si può ancora dire?), i molti limiti delle norme deontologiche, il pericolo insito del nostro mestiere, beh rischiate pure che uno zelante operatore di P.G. domani vi appioppi una bella denuncia penale… che non aiuterà la Vostra professione.

Mi raccomando non mostrate il tesserino ministeriale per identificarvi, ah già sono dieci anni che il Ministero ce lo deve dare… attendiamo con pazienza e domani portatevi le copie delle licenze per dimostrare che non volete andare a fare jogging sulla pista ciclabile, ma che dovete uscire per motivi indifferibili dettati dal vostro lavoro.

80.3 Investigazioni Private

Comunque #iorestoacasa