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Varese

Rientro a scuola Premazzi: “Ci stiamo lavorando da tempo e con grande concretezza”

L’impegno della Provincia di Varese per il rientro a scuola

Premazzi: “Ci stiamo lavorando da tempo e con grande concretezza”

           

“Il tavolo provinciale per affrontare il tema del rientro a scuola esiste già: siamo sul pezzo da più di un mese e abbiamo già coinvolto tutti gli interlocutori che possono essere utili a risolvere le problematiche degli istituti scolastici in vista della riapertura di settembre”: così il consigliere provinciale delegato all’Istruzione Mattia Premazzi risponde all’appello lanciato dal responsabile provinciale agli Enti locali della Lega, Emanuele Poretti, per la costituzione di un tavolo di coordinamento provinciale sulla ripresa scolastica.

Al tavolo, coordinato dalla Provincia, siedono infatti la prefettura, l’ufficio scolastico territoriale, Ferrovie Nord e  l’Agenzia del trasporto locale, i dirigenti scolastici: dopo una prima riunione in cui si è fatto il punto della situazione si è deciso di attivare dei sottotavoli territoriali.

Il primo, dedicato alle scuole della città di Varese, si è già riunito il 4 giugno, anche alla presenza del Comune di Varese. Giovedì 11 sarà la volta del tavolo dedicato agli istituti di Busto Arsizio, a cui parteciperanno anche il sindaco (e presidente della Provincia) Emanuele Antonelli e la consigliera provinciale delegata ai trasporti, la bustocca Paola Reguzzoni,

A seguire saranno convocate riunioni per le scuole di Saronno e Tradate, poi quelle degli ambiti di Gallarate e Somma Lombardo. Un’ultima riunione sarà dedicata agli istituti del Nord della provincia.

“Ben venga che la Lega si faccia portavoce delle necessità del mondo della scuola – afferma Premazzi -, ma non posso tacere che la Provincia ci sta lavorando con grande impegno già da settimane  e proprio nel senso auspicato da Poretti: il coinvolgimento delle aziende di trasporto  e della mia collega delegata ai Trasporti è fondamentale in un territorio in cui la mobilità sarà uno dei temi chiave per la ripartenza in sicurezza. Discorso analogo per i Comuni, individuati come interlocutori imprescindibili. Anche il prefetto, coinvolto personalmente da me, ha condiviso gli obiettivi del tavolo e ha partecipato con suoi rappresentanti. Se poi sarà necessaria un’ulteriore formalizzazione del tavolo, come richiesto dalla Lega, non ci sono problemi, vorrà dire che non si partirà da zero, ma da un buon livello di consapevolezza di ciò che dovremo fare nei prossimi mesi. Per me sarà comunque la conferma che siamo partiti con il piede giusto. Forse sarebbe bastato approfondire un po’ per accorgersi che la

Provincia sta facendo la sua parte e che ha già impostato il lavoro come si deve, andando a fondo dei problemi con grande concretezza”.

E c’è di più. Il tavolo coordinato dalla Provincia ha infatti anche l’ambizione di creare un modello che possa poi essere sottoposto agli enti superiori e condiviso dagli altri territori.

“Vogliamo essere proattivi. non possiamo aspettare che il Ministero emetta le linee guida, attese per il 31 luglio. A quell’epoca sarà già tardi per settembre, noi vogliamo anticipare i tempi:  il modello “Varese” sarà una sintesi di  tutte le indicazioni e le proposte di soluzione emerse durante le riunioni.  Lo presenteremo  in Regione, al Ministero per far capire quanto teniamo ai nostri studenti e a un ritorno per quanto possibile alla normalità, sempre con grande rispetto e attenzione alla sicurezza e alla salute di tutti» conclude Premazzi.

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LOMBARDIA

FNM ha deliberato l’acquisto del 5% di azioni proprie per 10 milioni

FERROVIE: FNM COMPRA AZIONI PROPRIE 

EUROPA VERDE: DECISIONE INCOMPRENSIBILE, UTILE SOLO A TENERE ALTO VALORE AZIONI

Se la Sanità piange, le ferrovie lombarde non ridono: e non lo fanno ormai da anni. Ma nonostante ciò, proprio nel mezzo di una crisi sanitaria e della mobilità epocale, la settimana scorsa l’assemblea degli azionisti del gruppo FNM ha deliberato l’acquisto del 5% di azioni proprie per un controvalore di circa 10 milioni di euro.

Una decisione finanziaria che mira a tenere alto il prezzo delle azioni (possedute per il 57% da Regione Lombardia, il 14% dal gruppo FS, il 3% dal gruppo Gavio, con il 25% di flottante). Si tratta di una scelta incomprensibile per una società che dovrebbe avere come esclusivo fine lo sviluppo del  trasporto pubblico: per di più, questo avviene mentre la maggiore controllata di FNM, Trenord, è in una situazione di pieno collasso gestionale.

Il tanto sbandierato acquisto di nuovi treni è in ritardo di 6 mesi, la vecchia e fatiscente flotta è stata ritenuta fonte di contagio del Covid 19 anche dall’infettivologia Ilaria Capua, le denunce delle pessime condizioni dei treni da parte dei comitati pendolari neanche si contano più.

Per non parlare poi delle milionarie spese per le acquisizioni di ATV (50%), La Linea (51%), FuoriMuro (49%), Locoitalia (51%) e Malpensa Intermodale (100%), che sono servite solo a estendere l’influenza politica di FNM in Veneto e in Liguria, senza determinare alcun miglioramento dei servizi erogati ai pendolari in Lombardia.

Dario Balotta

VERDI EUROPEI