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ECONOMIA

Pil italiano in picchiata, previsto -8% nel primo semestre 2020

Le ultime stime arrivano da REF Ricerche che prevede una revisione pesantemente al ribasso del PIL italiano con una contrazione a -8% rispetto alle precedenti indicazioni che prevedevano -1/-3%.

Secondo le previsioni del REF la caduta potrebbe il primo trimestre con un calo intorno al 3% rispetto al quarto del 2019 per poi esplodere con un altro -5 del secondo trimestre sul primo.

La chiusura delle attività in Italia potrebbe durare a lungo e si sta estendendo a tutti i paesi occidentale e al blocco delle attività di servizio come turismo, ristorazione, spettacolo, sport.. si aggiungono le chiusure di impianti appena iniziate.

Probabilmente la frenata potrebbe essere largamente superiore a quella della crisi finanziaria 2008-2009.

Anche le stime di Fitch e Goldman Sachs sono in linea e, ammesso che la crisi possa allentarsi nel corso del secondo trimestre la prima prevede per il 2020 una contrazione del PIL a livello globale intorno al -2% e prevede che la crescita possa riprendere nel corso del 2021, mentre la seconda si aspetta un calo contenuto del PIL, intorno al 0,6% con un debito pubblico che potrebbe salire al 137% e un deficit al 2,6%.