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Busto, sui test Covid, Francesco Speroni (Lega), Segretario della Lega di Busto

“Test sierologici, la Lega fa chiarezza”. Il Segretario della Lega di Busto, Francesco Speroni, spiega la differenza tra i test specifici per Covid-19 e quelli che invece non certificano l’immunità

Busto Arsizio, 19 aprile – “Sui test sierologici, la politica non deve sostituirsi alla scienza e la deve rispettare, priorità è estendere i test diagnostici come sta facendo Regione Lombardia, attenzione massima e informazione per contrastare il business dei tamponi ”.

Così Francesco Speroni (Lega), Segretario della Lega di Busto già Senatore ed Europarlamentare, che interviene per fare chiarezza sui diversi test.
La nota stampa di Speroni arriva dopo un confronto con il Presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia Emanuele Monti, sull’interessamento che la Lega bustocca ha appunto riservato ad approfondire i temi sui test diagnostici.

“La scienza oggi ci dice che ci sono solo due modalità per identificare la negatività certa al Covid-19: una è il tampone naso-faringeo, che identifica l’RNA del virus, ma sul quale la scarsità della disponibilità di reagenti, che sono prodotti prevalentemente in Germania la quale ha bloccato l’esportazione degli stessi, non permette di fare campagne di screening a tappeto; secondariamente i test anticorpali, ma su questi sono validi solo quelli che vanno a identificare gli anticorpi neutralizzanti, ovvero che bloccano e uccidono il virus. Sul mercato ci sono molti test sierologici, come quello fatto in alcuni comuni, al vaglio del Ministero della Salute non come test diagnostici che identificato positività o negatività al virus, ma come strumenti per svolgere analisi epidemiologiche utili più per la ricerca scientifica. Quest’ultimo test non va quindi a certificare l’immunità al virus e rilasciare alcuna patente di immunità” spiega Speroni.

“Questi test sono utilizzabili per uno screening epidemiologico, ovvero come base scientifica per le analisi che si stanno facendo a livello nazionale, ma non certificano l’immunità o meno al coronavirus, il rischio di creare confusione nella popolazione e far passare il messaggio di poter fare analisi sul COVID è molto alto ed è quindi per me ragionevole svolgere a tappeto i test o tamponi che permettono di diagnosticare la patologia come più volte specificato dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’OMS ” aggiunge il Presidente della Commissione Sanità.

La Lega di Busto si è sentita interessata ad approfondire l’argomento – spiega Speroni – semplicemente la nostra Sezione vuole essere a conoscenza di quello che sta venendo portato avanti a livello di indagini epidemiologiche, per poter fornire informazioni ai nostri iscritti e a tutti i cittadini considerato che ci sono state segnalate numerose attività di comunicazione irregolare da parte di centri privati che offrono a caro prezzo test che però non certificano l’immunità ingenerando un business dei tamponi che gioca sulle paure delle persone”.
“La cosa fondamentale – conclude quindi Monti – è far capire alle persone che questi test generici sulla presenza quantitativa di anticorpi non rappresentano una soluzione per diagnosticare la malattia, che è la nostra priorità principale, sulla quale proprio Venerdì la Regione ha attivato una manifestazione d’interesse per poter acquistare tutti i possibili kit a disposizione che rispondano ai requisiti definiti dalle autorità sanitarie. Nel mentre inoltre la Regione Lombardia ha triplicato il numero di tamponi svolti al giorno con processi innovativi di laboratorio che utilizzano meno reagenti e già da lunedì verrà inaugurata una postazione drive-in a Malpensa fiera per svolgere il tampone al personale sociosanitario e i lavoratori essenziali che rientrano al lavoro ed infine settimana prossima inizieranno ad essere svolti anche i test sugli anticorpi neutralizzanti del S.Matteo di Pavia”.