Categorie
Cronaca

Taranto: tromba d’aria disperde polveri dell’Ilva.

Taranto: tromba d’aria disperde polveri dell’Ilva.Preoccupante fenomeno di una tempesta tossica video ripresa ieri a Taranto che ha fatto alzare le polveri di minerale e carbone stoccate all’Ilva di Taranto riversandosi sul quartiere Tamburi e su tutto il Salento. Su Facebook è apparso un video di un automobile che viaggia lungo la statale a pochi metri dall’impianto siderurgico Ilva, gestito da ArcelorMittal, mentre una colonna di carbone e minerale viene portata in aria da una violenta tromba d’aria. Non si tratta di un nuovo problema, tenendo conto dei venti caratteristici della zona, ma le nuove gigantesche coperture costruite sul parco minerario non sono state in grado di neutralizzare la dispersione di polveri che ha provocato il disastro ecologico e umano della città dei due mari. Non sappiamo se alla presenza di fumo corrisponda anche uno sforamento dei livelli di guardia   dell’inquinamento atmosferico ma esprimiamo comunque preoccupazione per uno “ spettacolo “ a dir poco sconcertante che ha investito tutto il Salento. Pertanto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,  chiede che siano monitorati costantemente i livelli di sostanze nocive presenti nell’aria di Taranto e del Salento ed anche quindi nelle ore notturne. Respirare aria pulita è un diritto fondamentale per la salute e il benessere di tutti e soprattutto per i più piccoli per i gravi rischi per l’infanzia derivanti da una mal’aria. E’ il momento di passare dalla presa d’atto alle azioni possibili. Al ministro dell’Ambiente chiediamo di farsi garante della salute della popolazione e dei lavoratori tarantini facendo in modo che lo stabilimento dell’Ilva venga riautorizzato con prescrizioni che prevedano tempi certi e serrati per l’ammodernamento dell’impianto e per la riduzione delle emissioni a partire dagli inquinanti più pericolosi per la salute, come le diossine, i furani e gli Ipa. Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=dK_fMyO7wSc

Categorie
Ambiente

Giù l’inquinamento in Cina a causa del coronavirus. Lo mostrano i dati pubblicati dalla Nasa.

Giù l’inquinamento in Cina a causa del coronavirus. Lo mostrano i dati pubblicati dalla Nasa.

                                                                                                                               

Una decisa diminuzione dell’inquinamento in Cina è «parzialmente legata» al blocco delle attività causato dall’epidemia di coronavirus. Lo afferma la Nasa, che ha pubblicato i dati satellitari delle concentrazioni di biossido di azoto nell’atmosfera. La differenza nelle immagini scattate dagli apparecchi in orbita intorno la terra è impressionante: da vaste zone colorate di giallo o marrone, ovvero molto inquinate, si è passati alla quasi totalità del Paese in azzurro. Fei Liu, ricercatrice del Goddard Space Flight Center dell’Agenzia spaziale statunitense e specializzata in qualità dell’aria, ha osservato: «È la prima volta che vedo questo effetto di ripulitura dell’aria in un’area così vasta». Qualcosa di simile era stato osservato ai tempi della crisi economica del 2008, ma l’impatto era stato sicuramente più contenuto. Il miglioramento è dovuto a un mix di fattori: le limitazioni alla circolazione dei veicoli dovute al blocco delle città, lo stop prolungato agli stabilimenti produttivi con l’estensione delle vacanze di Capodanno, e così via. Fei fa notare che la concentrazione di biossido di azoto cala di norma in questo periodo festivo, ma riprende al momento del normale rientro al lavoro. Quest’anno non è stato così, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”  perché molte città in tutta la nazione hanno preso provvedimenti per minimizzare la diffusione del virus.