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Cronaca

Coronavirus: prorogate fino al 13 aprile tutte le misure restrittive 

Nel corso della conferenza stampa il presidente del consiglio Giuseppe Conte annuncia “Ho appena firmato il Dpcm che proroga le misure fino al 13 aprile”. 

“Il nostro paese sta attraversando la fase acuta dell’emergenza, abbiamo superato 13155 decessi, è una ferita che mai potremo sanare. Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive, di alleviare disagi e risparmiarvi i sacrifici. Si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure restrittive ma non siamo in condizione ancora di poter iniziare ad abbracciare una prospettiva diversa -afferma Conte- Se smettessimo di rispettare le regole e iniziassimo ad allentare le misure, tutti gli sforzi sarebbero vani e pagheremo un prezzo altissimo. Oltre al costo psicologico, economico e sociale che stiamo affrontando, saremmo costretti a ripartire di nuovo. C’è una sparuta minoranza di persone che non rispettano le regole, abbiamo disposto sanzioni severe e multe onerose: non possiamo permetterci che l’irresponsabilità di alcuni possa comportare un danno per tutti. Dobbiamo rispetto a chi rischia la propria salute, come il personale medico direttamente esposto, e lo dobbiamo ai lavoratori che ogni giorno mandano avanti il paese”

Giuseppe conte inoltre ha aggiunto “Mi dispiace che le misure capitino nel momento della Pasqua, un momento di serenità, condivisione, pace e amore. Lo dico dispiaciuto, dovremo affrontare anche i giorni di festività con un regime restrittivo”

“Questo sforzo ci consentirà di valutare una prospettiva con gli esperti. Inizieremo a programmare un allentamento delle misure quando sarà possibile, non sono nella condizione di dire quando, inizieremo a valutare la prospettiva di entrare nella fase 2, di convivenza col virus, per poi entrare nella fase 3, l’uscita dall’emergenza e la riprese dalle attività lavorative e sociali. La fase 3 è la fase della ricostruzione e del rilancio”.

“Una minima novità che abbiamo introdotto in questo decreto riguarda le sedute di allenamento degli atleti: le sospendiamo, per evitare che alcune società possano pretendere la prestazione sportiva nella forma dell’allenamento”

“Non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio dei bambini. In fase di interpretazione abbiamo detto che se un genitore va a fare la spesa, si può consentire l’accompagno di un bambino. Ma questo non significa che si possa andare a spasso. Non dobbiamo abbassare la soglia di attenzione e di guardia proprio ora che si vedono risultati positivo”.

“Sono stato molto chiaro con gli omologhi europei. Visto che ci si affannava a parlare del Mes, ho detto che è inadeguato per questa emergenza. E’ nato per accompagnare singoli stati fuori da situazioni di tensione finanziaria, è nato per shock asimmetrici. Noi stiamo vivendo uno tsunami che non ha nulla a che fare con shock asimmetrici. Se il Mes verrà snaturato e posto in un ampio pacchetto di ventagli, per cui i soldi vengano resi accessibili ai paesi senza condizionalità preventive o successive, può essere uno strumento per mettere in piedi una strategia europea articolata su tanti altri strumenti”

 

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ITALIA

MES – L’ Asse Franco Tedesco contro l’Italia

ITALIA – L’ASSE FRANCO TEDESCO e……..

 
Germania e…….. 
 
“L’ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora) pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate. I sovietici pretesero e ottennero il pagamento dei danni di guerra fino all’ultimo centesimo. Mentre gli altri Paesi, europei e non, decisero di rinunciare a più di metà della somma dovuta da Berlino.
Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c’era di fatto.
 
L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l’eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell’ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni”.
A noi invece vogliono strangolarci, basta vedere cos’è il MES.
 
Il MES è pericoloso per il futuro dell’Italia, nazione che già allo stesso fondo è stata costretta a versare 58 mld di euro, dei quali ora ne ha chiesti indietro 35 mld, per affrontare l’emergenza COVID-19, soldi nostri, ma l’Europa dice No perché dobbiamo chiedere il prestito ponte come previsto e restituirlo poi come previsto. 
 
UNA FOLLIA FINANZIARIA 
 
“Secondo l’art. 3 del trattato istitutivo del MES, tale organizzazione si pone come obiettivo quello di raccogliere fondi e sostenere gli stati membri della stessa – perciò, coloro che hanno adottato la moneta unica – in caso di gravi problemi finanziari.” 
 
CHIARO, RACCOGLIERE FONDI, CIOÈ ACCANTONARE RISPARMI, NOSTRI, UN PO’ COME SI RIUSCIVA A FARE CON LA LIRA ITALIANA, METTERE DA PARTE DEI RISPARMI. 
 
Vediamo cos’è il MES, più da vicino. 
 
Il Meccanismo europeo di stabilità (MES), detto anche Fondo salva-Stati (in inglese European Stability Mechanism; ESM), è un’organizzazione internazionale a carattere regionale nata come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona euro (art. 3), istituita dalle modifiche al Trattato di Lisbona (art. 136) approvate il 23 marzo 2011 dal Parlamento EUROPEO e ratificate dal Consiglio europeo a Bruxelles il 25 marzo 2011. 
 
Il MES ha assunto però la veste di organizzazione intergovernativa (sul modello del FMI), a motivo della struttura fondata su un consiglio di governatori (formato da rappresentanti degli stati membri) e su un consiglio di amministrazione e del potere, attribuito dal trattato istitutivo, di imporre scelte di politica macroeconomica ai paesi aderenti al fondo-organizzazione.
 
La sua evoluzione è chiara, scendiamo ancora nel dettaglio. 
 
Il Consiglio Europeo di Bruxelles del 9 dicembre 2011, con l’aggravarsi della crisi dei debiti pubblici, decise l’anticipazione dell’entrata in vigore del fondo, inizialmente prevista per la metà del 2013, a partire da luglio 2012.
 
Successivamente, però, l’attuazione del fondo è stata temporaneamente sospesa in attesa della pronuncia da parte della corte costituzionale della Germania sulla legittimità del fondo con l’ordinamento tedesco.
 
La Corte Costituzionale Federale tedesca ha sciolto il nodo giuridico il 12 settembre 2012, quando si è pronunciata, purché vengano applicate alcune limitazioni, in favore della sua compatibilità con il sistema costituzionale tedesco.
 
Capito, il sistema costituzionale tedesco, perché per costituzione il marco tedesco è, non era, moneta di stato senza scadenza, fatto sta che è valida ancora, come è in uso negli assest finanziari commerciali internazionali con la Germania, la validazione con la doppia moneta in tutela del PIL interno, mentre per gli altri Stati? 
 
Il MES sostituisce il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) e il Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF), nati per salvare dall’insolvenza gli stati di Portogallo e Irlanda, investiti dalla crisi economico-finanziaria.
 
Il MES è attivo da luglio 2012 con una capacità di oltre 650 miliardi di euro, compresi i fondi residui dal fondo temporaneo europeo, pari a 250-300 miliardi.
 
RICORDIAMO SOLO NEL MES 58 MLD DEGLI ITALIANI 
 
Il MES è regolato dalla legislazione internazionale e ha sede in Lussemburgo. 
 
Il fondo emette prestiti (concessi a tassi fissi o variabili) per assicurare assistenza finanziaria ai paesi in difficoltà e acquista titoli sul mercato primario (contemporaneamente all’attivazione del programma Outright Monetary Transaction), ma a condizioni molto severe. 
 
OHI LA FINANZA DINAMICA, PAGO INTERESSI SUI MIEI SOLDI PERCHÉ NON LI POSSO CONSERVARE DA SOLO, COME STATO. 
 
Queste condizioni rigorose “possono spaziare da un programma di correzioni macroeconomiche al rispetto costante di condizioni di ammissibilità predefinite” (art. 12). 
 
AUSTERITÀ, CHIAROOO. 
 
Potranno essere attuati, inoltre, interventi sanzionatori per gli stati che non dovessero rispettare le scadenze di restituzione i cui proventi andranno ad aggiungersi allo stesso MES.
 
È previsto, tra le altre cose, che “in caso di mancato pagamento, da parte di un membro dell’Esm, di una qualsiasi parte dell’importo da esso dovuto a titolo degli obblighi contratti in relazione a quote da VERSARE, detto membro dell’Esm non potrà esercitare i propri diritti di voto per l’intera durata di tale INADEMPIENZA (?) (art. 4, c. 8).
 
Il MES emette strumenti finanziari e titoli, simili a quelli che il FESF emise per erogare gli aiuti a Irlanda, Portogallo e Grecia (con la garanzia dei paesi dell’area euro, in proporzione alle rispettive quote di capitale nella BCE), e potrà acquistare titoli di stati dell’euro zona sul mercato primario e secondario. 
 
In caso di insolvenza di uno Stato finanziato dal MES, quest’ultimo avrà diritto a essere rimborsato prima dei creditori privati.
 
UN COLPO DI GRAZIA AL NOSTRO PIL, AL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI. 
 
L’operato del MES, i suoi beni e patrimoni ovunque si trovino e chiunque li detenga, godono dell’immunità da ogni forma di processo giudiziario (art. 32).
 
Nell’interesse del MES, tutti i membri del personale sono immuni a procedimenti legali in relazione ad atti da essi compiuti nell’esercizio delle proprie funzioni e godono dell’inviolabilità nei confronti dei loro atti e documenti ufficiali (art. 35).
 
CHIARO, POTRAI ESSERE TAGLIEGGIATO PER LEGGE. 
 
La Corte Costituzionale tedesca ha posto un limite al contributo tedesco al salvataggio dei Paesi in difficoltà, evitando comunque di vincolare ogni singola azione dell’Esm al giudizio del Parlamento.
 
CHIARO, LA GERMANIA È QUELLA NAZIONE CHE HA RISANATO LE SUE FINANZE NON PAGANDO I DEBITI DI GUERRA, MENTRE OGGI DETTA LE LINEE GUIDA DI UN EUROPA CHE NON È LA NOSTRA EUROPA.
 
EP
Redazione VaresePress@ Roma
Rubrica Sicurezza Nazionale@
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Conte-Di Maio mandano 50 milioni di euro per sostenere gli imprenditori tunisini.

CORONAVIRUS: RIVA DESTRA (FDI), GOVERNO CHIEDE SOLDI AGLI ITALIANI, MA DONA 50 MILIONI A TUNISIA

AMBASCIATA ITALIANA A TUNISI CANCELLA POST FACEBOOK (vedi schermata in allegato). PER LA VERGOGNA?

ROMA, 27 mar – “Nei giorni scorsi la pagina Facebook dell’Ambasciata d’Italia in Tunisia annunciava che la cooperazione tra Italia e Tunisia continuava anche in un momento difficile e che lo stato Italiano, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, aveva versato 50 Milioni di Euro alla Banca Centrale Tunisina. La somma, così come scritto nel post, sarà destinata al sostegno delle imprese tunisine per rispondere all’impatto socioeconomico a causa del Coronavirus.  Il post, pubblicato sulla pagina dell’Ambasciata Italiana a Tunisi, in data 25 Marzo, era presente fino a questa mattina, quando verso le 10 è sparito. Forse per la vergogna?”.
Lo dichiarano in una nota Fabio Sabbatani Schiuma e Angelo Bertoglio, rispettivamente segretario e vicesegretario nazionale di Riva Destra, movimento federato a Fratelli d’Italia. 

“In Italia -continua la nota- i nostri imprenditori, i nostri commercianti, le nostre partite iva, le nostre famiglie non hanno risposte, certezze e vivono nella paura di chiusure e fallimenti. I nostri operatori sanitari e i nostri operatori della sicurezza non hanno le dovute protezioni per poter operare in sicurezza, tanto da dover lavorare senza aver potuto fare il tampone per sapere se sono contagiati a loro volta, mandandogli allo sbaraglio.
Non ci sono tamponi -prosegue la nota- e medici per i nostri anziani dimenticati nelle case di riposo, curati grazie a Dio dalle infermiere e dalle Oss nei modi a loro possibili, ma anche loro con grandi difficoltà e senza tamponi.
Lo stato -conclude la nota- chiede soldi agli Italiani per sostenere la Protezione Civile e cosa si scopre? Che il governo Conte-Di Maio manda 50 milioni di euro per sostenere gli imprenditori tunisini. L’Italia e gli Italiani devono sapere ed e’ inutile cancellare i post”.

 
 

 

 
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Riflessioni Conferenza Stampa Governo Conte 24 Marzo 2020

Riflessioni Conferenza Stampa Governo Conte 24 Marzo 2020

I Decreti delle Regioni e le disposizioni dei Comuni sono nulli perchè non possono scavalcare i DPCM del governo centrale, nel caso essi vadano in deroga contro il principio statuario dei primi, mentre il DPCM per l’emergenza Coronavirus, del Governo Centrale a sua volta è incostituzionale perchè viola gli articoli 13-16 della Costituzione ITALIANA, senza dimenticare che ciò non è passato per il parlamento, che forse avrebbe potuto legittimarli.

Si ricorda un principio di massima:

“La libertà è inalienabile e intoccabile e chiunque promuove azioni per limitarne il godimento commette delle violazioni gravi.”

Costituzione ITALIANA

Articolo 13

La libertà personale è inviolabile.

Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria (cfr. art. 111 c. 1, 2) e nei soli casi e modi previsti dalla legge (cfr. art. 25 c. 3).

In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.

E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà (cfr. art. 27 c. 3).

La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.

Articolo 16

Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche (cfr. art. 120 c. 2, XIII c. 2).

Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge (cfr. art. 35 c.4).

I DPCM non sono legge perchè le leggi devono essere fatte in Parlamento.

Dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.

Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Crediamo ancora alle favole?

Il governo sta percorrendo un sentiero tortuoso, la storia dovrebbe insegnare.

EP
Ufficio Legislativo
Redazione VaresePress@ Roma
Rubrica Sicurezza Nazionale@

 

 

“EP
Security Specialist S.M.
Security Consultant H.S.
International Risk & S.E.
Terrorism Expert
Intelligence Analyst
CTU & CTP
Member of the Security Committee M.I
Expert Labor Law Expert – Scholar and Legal Researcher”

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Conte non approfitti dell’emergenza coronavirus per tagliare la democrazia

Stati di Emergenza.

Poi c’è il COVID-19

In Italia gli eventi calamitosi sono classificati in base ad estensione, intensità e capacità di risposta del sistema di protezione civile.

Per le emergenze di rilievo nazionale che devono essere, con immediatezza d’intervento, fronteggiate con mezzi e poteri straordinari, il Consiglio dei Ministri delibera lo stato di emergenza, su *proposta* del Presidente del Consiglio, acquisita l’intesa della regione interessata.

Lo stato di emergenza può essere dichiarato al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia.

Può essere dichiarato anche in caso di gravi eventi all’estero nei quali la protezione civile italiana partecipa direttamente. 

 *Il Codice della Protezione Civile (Decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018), ridefinisce la durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale, portandola a un massimo di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi.* 

La delibera dello stato di emergenza stanzia l’importo per realizzare i primi interventi.

Ulteriori risorse possono essere assegnate, con successiva delibera, a seguito della ricognizione dei fabbisogni realizzata dai Commissari delegati.

Nella delibera viene indicata anche l’amministrazione pubblica competente in via ordinaria che subentra nelle attività per superare definitivamente le criticità causate dall’emergenza.

Agli interventi per affrontare l’emergenza si provvede con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge ma nei limiti e secondo i criteri indicati con la dichiarazione dello stato di emergenza e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico.

Le ordinanze sono emanate dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, se non è diversamente stabilito con la deliberazione dello stato di emergenza.

L’attuazione delle ordinanze è curata, in ogni caso, dal Capo del Dipartimento.

Allo scadere dello stato di emergenza viene emanata un’ordinanza “di chiusura” che disciplina e regola il subentro dell’amministrazione competente in via ordinaria.

Emergenze

L’organizzazione dei soccorsi sanitari è uno degli aspetti più complessi nella gestione di una calamità perché le strutture devono poter garantire una risposta rapida, fin dalle prime ore, per dare soccorso al maggior numero possibile di persone.

In emergenza, il Dipartimento ha il ruolo di coordinare le operazioni, di dare supporto ai soccorsi, di inviare strutture da campo – Posti Medici Avanzati  – team specializzati di medici e infermieri, materiali sanitari e di prima necessità.

I primi soccorsi vengono integrati, se necessario, con strutture da campo e personale per l’assistenza sanitaria del medio-lungo periodo.

Emergenze in Italia

Il 31 gennaio 2020, il Consiglio dei Ministri dichiarava lo stato di emergenza, per la durata di sei mesi, in conseguenza del rischio sanitario connesso all’infezione da Coronavirus.

Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, è stato affidato il coordinamento degli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza sul territorio nazionale.

Quindi alla luce di quanto anzidetto, i DPCM di Conte e Casalino, son passati per il consiglio dei ministri?

Non sembra che il parlamento ne abbia discusso pertanto ci chiediamo se ciò è in linea con le garanzie costituzionali?

Cosa recita la Costituzione Italiana :

La Costituzione, all’articolo 95, stabilisce che il Presidente del Consiglio dei ministri promuove e coordina l’attività dei ministri.

Questo potere di coordinamento dei ministri è stato di intensità molto variabile nella storia dello Stato italiano, in quanto fortemente condizionato dal peso dei singoli ministri e quindi dei partiti dei quali essi erano l’espressione.

Il Presidente del Consiglio dei ministri:

«dirige la politica generale del governo e ne è responsabile.

Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei ministri»

Così recita (art. 95 Cost.)

Mentre,

La legge 23 agosto 1988, n. 400 esplicita le attribuzioni del Presidente del Consiglio. Il Presidente fissa l’ordine del giorno del Consiglio, e in particolare può avocare nel Consiglio decisioni di competenza di singoli dicasteri, certamente non nelle modalità dei DPCM, i quali non hanno avuto disquisioni istituzionali di garanzia. 

Inoltre ricordiamo che 

oltre a quelle attribuitegli in quanto membro del governo italiano, il Presidente del Consiglio indica al Presidente della Repubblica la lista dei ministri per la nomina, e controfirma tutti gli atti aventi valore di legge dopo che sono stati firmati dal Presidente della Repubblica.

Dirige e promuove l’attività dei ministri, dirige la politica generale del governo e ne è responsabile (art. 95 Cost.).

Funzione particolarmente delicata che la legge affida direttamente al Presidente del Consiglio è la vigilanza e il controllo sul Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, ossia i Servizi segreti dello Stato, pertanto vogliamo credere che non sapesse nulla delle informative prodotte dalla nostra Intelligence e fatte arrivare sulle sue scrivanie?

Siamo sicuri che non ci sono rischi per la Democrazia della Repubblica Italiana e per la tenuta sociale del sistema Italia?

Questi pieni poteri sono in linea con la Costituzione Italiana?

Il governo si è reso conto che ha fatto sedere gli italiani su di una polveriera accendendo la miccia?

Le alte menti alla guida del paese, dopo l’enorme mole di art. 650 CP contestati, fino ad oggi, grazie ad un intransigenza mai vista prima, ricorda come nacquero i bracci armati dell’antistato?

Siete coscienti del danno economico cagionato e dell’enorme rischio per la sicurezza nazionale? 

EP

Redazione VaresePress@ Roma

   
   
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Cronaca

Coronavirus, Governo tedesco stanzia 550 miliardi in aiuto all’economia, Roma 25

Coronavirus, Governo tedesco stanzia 550 miliardi in aiuto all’economia, Roma 25. Fondi pubblici senza alcun limite. La somma verrà stanziata mediante la KfW, la grande banca per lo sviluppo. Il Governo tedesco, tramite la sua portavoce Angela Merkel, ha comunicato un maxipiano per rimediare ai danni del Covid-19 stanziando almeno 550 miliardi di euro per aiutare l’economia del Paese a sopravvivere la crisi causata dalla pandemia di Covid-19. Sono misure senza precedenti per la Germania. Lo Stato mette infatti a disposizione crediti illimitati alle imprese, con un valore minimo annunciato di 550 miliardi di euro, e senza un tetto massimo. La Cancelliera ha aggiunto che in caso di necessità il Governo è pronto a preparare altri fondi per combattere questa crisi. «Useremo tutti i mezzi a nostra disposizione» ha dichiarato Olaf Scholz, Ministro delle finanze. Principalmente, i miliardi messi a disposizione dal Governo serviranno a compensare la riduzione del salario per coloro che sono costretti al lavoro ridotto, e per garantire crediti agli imprenditori in crisi di liquidità. La somma verrà stanziata mediante la KfW, la grande banca per lo sviluppo. L’effetto delle dichiarazioni del Governo tedesco è ancora più forte se messo a confronto con il nostro Paese. Giuseppe Conte, il Premier italiano, ha infatti comunicato mercoledì un aiuto all’economia di 25 miliardi di euro. Chiaramente, il contesto sociopolitico ed economico attuale è molto importante e non si possono fare determinati paragoni, l’Italia è infatti in crisi da lungo tempo, ed è anche il Paese al momento più colpito dal Covid-19. Malgrado ciò, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello lo “Sportello dei Diritti”, le misure attuate in Italia danno un’idea di quanto la Germania stia impiegando in aiuto alle sue imprese.

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Giuseppe Conte: l’Italia chiude

Con una diretta facebook il presidente del consiglio chiude tutte le attività produttive del paese: “Ora disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio ad eccezione dei negozi di generi alimentari, di prima necessità, delle farmacie e delle parafarmacie”

“ci vorranno almeno 15 giorni per vedere riuisultati”

Domenico Arcuri nominato Commissario straordinario.

 

 

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Il discorso di Conte, 09.03.2020 – VIDEO

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Milano

Lombardia Chiusa. Sudisti Italiani: Conte sospenda i pagamenti all’Agenzia delle Entrate”

Lombardia Chiusa. Sudisti Italiani: “Giuseppe Conte disponga la sospensione dei pagamenti all’Agenzia delle Entrate”

Abbiamo ricevuto la richiesta di un cittadino di San Giuliano Milanese, in provincia di Milano, il quale si è rivolto a noi per inoltrare al Presidente Consiglio Giuseppe Conte la richiesta di sospensione  dei pagamenti all’Agenzia delle Entrate per i residenti in Lombardia e nelle zone rosse.

Pertanto, noi Sudisti Italiani, chiediamo al Governo Italiano di sospendere immediatamente le attività di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate nei confronti dei residenti nelle zone rosse ed anche nei confronti di tutti i cittadini italiani in questo difficile momento che coinvolge l’intero Paese. 

Si tratta, da parte dello Stato Italiano, di dimostrare, attraverso la sospensione delle richieste di pagamento, di essere amorevole e solidale verso i propri cittadini, i quali stanno affrontando con coraggio una sfida difficile contro il Coronavirus.
 
Si inoltra la lettera (vedi sotto)   
 

il Movimento Sudisti Italiani

www.sudistitaliani.it

 

 

La lettera di Giorgio, residente a San Giuliano Milanese

 

 

Gentile Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, 

 

Il decreto del Governo, che Lei presiede, ha imposto la chiusura della Regione Lombardia e non permette, quindi, l’ingresso nel territorio lombardo a chi proviene da fuori e blocca anche chi da esso vuole uscire. 

Questa disposizione, certamente corretta per quanto attiene la prevenzione della diffusione del coronavirus, a molti cittadini lombardi, soprattutto ai possessori di partita Iva e alle piccole e medie imprese, creerà un danno economico notevole, nonostante il Governo ha promesso di impegnarsi per individuare delle misure finanziarie per aiutare chi sarà danneggiato da tale decreto. 

A tale proposito, Le chiediamo, soprattutto noi cittadini lombardi che abbiamo rateizzato i nostri debiti con lo Stato (rottamazione ter o similari ), di ordinare  all’Agenzia delle Entrate, la sospensione del pagamento dei ratei. 

Se non possiamo lavorare o dobbiamo ridurre il nostro lavoro, chiediamo che lo Stato non ci penalizzi e non ci strozzi in questo terribile momento: non siamo responsabili di ciò che sta accadendo. 

Chiediamo, inoltre, ai Comuni delle zone rosse, di evitare, almeno in questa fase, di richiedere il pagamento di multe arretrate. 

Gentile Presidente, Le chiediamo, inoltre, di facilitare la vita dei cittadini lombardi, anche di quelli che, come me, sono definiti trasgressori e indebitati, cittadini meritevoli anch’essi di attenzione, perché questa volta, almeno questa volta, faremo davvero fatica a pagare. 

I soldi, magari, ci serviranno per mangiare e per curarci e non per coprire vecchi debiti. 

Li copriremo poi, sicuramente lo faremo, ma quando tutto tornerà a posto. 

Chiuda, La prego, anche gli sportelli delle sedi territoriali dell”Agenzia delle Entrate che, invece, sono aperti al pubblico e non osservano la limitazione imposta dal Governo. 

Imporre il pagamento delle rate e dei debiti, in questo momento, sarebbe una violenza contro il popolo, contro i cittadini, contro il diritto alla dignità: una violenza inaudita e senza precedenti. 

Ma se dovremo pagare per aiutare altri cittadini, allora pagheremo con piacere e, di corsa, correremo verso gli sportelli dell”Agenzia delle Entrate che sono aperti anche il sabato mattina. 

Solo la solidarietà verso altri cittadini in difficoltà è una giusta motivazione per riscuotere soldi a noi trasgressori: per il bene di tutti, noi poveri indebitati e marchiati, siamo disposti a pagare. 

Abbiamo anche noi un anima, oltre ad avere un portafoglio, oramai consumato e con pochi soldi, e, per aiutare altri cittadini in difficoltà, siamo pronti a toglierci il pane dalla bocca, anche dalla bocca dei nostri figli.  

 

 

redazione.varesepress@gmail.com” />

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Istituzioni

Coronavirus: il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto con le misure per il contenimento dei contagi.

Il Decreto prevede la sospensione delle attività scolastiche fino all’8 marzo nelle tre regioni più colpite e introduce la necessità di garantire la distanza di un metro tra le persone in tutti i bar, ristoranti, pub, negozi, musei e chiese.

L’apertura di questi locali è ora condizionata a modalità che evitino gli assembramenti ed è stata proposta dagli stessi governatori di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna ed estesa anche alle province di Savona e Pesaro-Urbino, anche se da molti sindaci è ritenuta difficilissima da applicare.

Tutti i provvedimenti emessi dai sindaci in materia di coronavirus in contrasto con le misure governative saranno comunque ritenuti “inefficaci”.

Nelle succitate regioni, particolarmente colpite dai contagi, gli eventi sportivi di ogni ordine e disciplina, come ad esempio alcuni match della serie A di calcio, saranno sospesi fino all’8 marzo, consentendo però lo svolgimento delle competizioni a porte chiuse.

Sono vietate le trasferte dei tifosi residenti nelle stesse regioni e province per partecipare a eventi e competizioni sportive che si svolgono nel resto del paese.

Nel Friuli Venezia Giulia, in linea con con le tre regioni più colpite, il governatore Massimiliano Fedriga ha prorogato la sospensione delle attività scolastiche per un’altra settimana.

I comprensori sciistici delle regioni più colpite dal coronavirus resteranno aperti ma a condizione che il gestore provveda alla limitare l’accesso agli impianti di trasporto come funicolari, funivie o cabinovie ad un massimo di persone che non superi il terzo della capienza.

Per la sola lombardia e la provincia di Piacenza è prevista anche la chiusura di palestre, centri sportivi, piscine, centri culturali e ricreativi, mentre nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona è prevista fino al prossimo fine settimana anche la chiusura dei negozi all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione dei punti vendita di generi alimentari e farmacie.