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Curiosità

La Dottoressa Chiara De Giorgio dice “si” ai meeting online.

La dad, ovvero didattica a distanza continua. 

In numerosi campi, molti professionisti, come per esempio i pedagogisti hanno mantenuto l’abitudine di fare le sedute e aggiornamenti online.

Nel campo della pedagogia dove la formazione è continua sono di fondamentale importanza gli aggiornamenti e gli incontri. É opportuno ricordare che il consulente pedagogico é innanzitutto uno studioso e un esperto dell’educazione. Un professionista che si informa, studia, riflette sui mutamenti sociali e si confronta con i colleghi.

Personalmente sono sempre stata abituata a fare i miei aggiornamenti professionali in un aula con tante persone dove i tempi dei convegni erano scanditi e ben organizzati. Ricordo un meeting nazionale formativo organizzato a  Brescia dalla durata di un intera settimana. Per poter partecipare erano stati forniti permessi e spostamenti di vari impegni. Il convegno si era rivelato un vero successo ma per ovvi motivi avevo dovuto prendermi una settimana di “pausa” dalla mia quotidianità.

Quando é cominciato il lockdown sono arrivati numerosi inviti a meeting e incontri di lavoro via web. Ammetto che inizialmente ero un po’ scettica nonostante la mia confidenza con i mezzi, ho pensato che sarebbe stato difficile seguire un’incontro articolato davanti a un pc.

Sorprendentemente invece ho dovuto ricredermi, ho seguito aggiornamenti insieme ai mie colleghi e ho avuto la possibilità di lavorare subito dopo il termine del webinar. L’ho trovato interessante, formativo e soprattutto “Smart”. Avere la possibilità di confrontarsi con i propri colleghi a distanza oltre che a essere utile è molto comodo e permette di seguire numerosi incontri senza tralasciare impegni.

Personalmente credo nei rapporti umani dal vivo ma credo anche che queste nuove tecnologie, se utilizzati nella giusta misura possano essere un importante strumento da non sottovalutare. Oltre ad agevolare gli incontri da un punto di vista tempistico diventa un efficace canale comunicativo che può accompagnare senza sostituire l’incontro tra le persone nei progetti formativi. 

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Lavoro

Come lavoreremo tra un anno e quali i modelli vincenti e le politiche di welfare per il dopo covid19?

La pandemia da covid19 e il lungo lockdown hanno messo a dura prova l’economia italiana e la sopravvivenza di moltissime aziende. Secondo i di uno studio realizzato da Cgil e Fondazione Di Vittorio, oltre 8 milioni di persone durante la quarantena hanno lavorato in smart working, una modalità che in precedenza era stata sperimentata da appena 500 mila di questi. 

Una necessità obbligata, per far fronte ad un evento che nessuno poteva prevedere, e, come sottolineato dallo stesso Ministero del Lavoro, ha spinto molti ad “un radicale e repentino ripensamento dell’organizzazione del lavoro”, anche se non tutti erano pronti e per alcuni è stato un vero shock. Forse è per questo motivo, che molti torneranno alla vecchia impostazione, mentre altri, seguendo anche gli esempi di chi già stava sperimentando nuovi modi di concepire il lavoro, proveranno a mantenere in parte o totalmente la possibilità di lavorare in smart working.

In quest’ottica, Zeta Service, fondata e guidata da Silvia Bolzoni, può essere indicata come un vero e proprio esempio da seguire, forte di una politica di welfare aziendale che le ha permesso di adattarsi e gestire il cambiamento, rendendolo qualcosa di positivo ai fini aziendali, anziché subirlo passivamente, limitandosi ad attuare quanto previsto dai vari DPCM. L’azienda, che conta oggi 300 collaboratori, oltre 600 clienti e 8 sedi in Italia, è stata tra le prime a mettere in smart working tutti i suoi dipendenti già dal 21 febbraio, una modalità di lavoro che era già attiva in azienda, anche se solo per pochi giorni al mese e su base volontaria. 

Quando dopo aver appreso la notizia del “paziente 1” ho deciso di far lavorare tutti da casa, in cuor mio avevo il timore che questo Smart Working di massa non funzionasse. – Spiega Silvia Bolzoni – È un timore che ho sempre avuto, infatti prima il lavoro da casa si limitava a due giorni al mese (a meno che non ci fossero bimbi o genitori da accudire in quel caso non era il tempo a dettare le regole ma le esigenze) e non più di tot persone per gruppo. Dopo questo esperimento dovrò sicuramente rivedere il regolamento dando maggiore flessibilità, perché i miei collaboratori hanno dimostrato responsabilità, coesione e lavoro di squadra. Sono stati tutti perfetti, anche a distanza. In futuro, sicuramente avremo un nuovo modo di intendere l’orario di lavoro, la presenza in ufficio non sarà sempre necessaria , ci sarà libertà nell’organizzare le proprie giornate, conterà sempre di più il risultato e la qualità del proprio lavoro non il tempo trascorso in ufficio.”

Da sempre, Zeta Service ha scelto di mettere la persona al centro di tutto, avviando una politica di welfare aziendale che garantisce flessibilità lavorativa e offerta di servizi all’interno dell’azienda (visite mediche, corsi di yoga e pilate, maggiordomo aziendale…), ed è l’unica in Italia ad avere la divisione interna permanente Felicità e Valori. Tutti elementi che hanno fatto sì che all’interno dell’azienda si creasse un forte senso di appartenenza.

Queste caratteristiche hanno reso possibile a Zeta Service di adattarsi rapidamente al lockdown prima, e alla Fase 2 dopo, mantenendo le persone motivate e coinvolte. L’azienda ha, inoltre, fatto in modo che tutti i suoi collaboratori potessero avere un supporto economico, mantenendo i ticket restaurant, benché non fossero legalmente dovuti per il lavoro da casa, e anticipando la quattordicesima ad aprile. Ma non solo, è stato fornito anche un costante supporto psicologico attraverso webinar dedicati al coraggio e alla paura e uno “Piscologo aziendale” a disposizione dei collaboratori. Provvedimenti che hanno consolidato ancora di più il legame con l’azienda.

Non tutte le aziende italiane, però, sono propense a proseguire con lo smart working. Tra le principali paure, quella di non riuscire a gestire i dipendenti e che questi non riescano a coordinarsi tra di loro e, dal lato del dipendente, le principali riserve sono collegate al fatto di dover utilizzare i propri dispositivi e di non riuscire a veder rispettato il proprio diritto alla disconnessione.

Questi sono timori fondati, ma credo che l’esperienza che abbiamo vissuto ci abbia già messo davanti un grande esperimento e ci abbia dato anche occasione, sia dal lato azienda sia dal lato dipendente, di prendere le misure con la nuova situazione lavorativa in modo molto efficace e veloce vista l’esigenza. Non solo, credo di aver compreso come non si debba mai dire “Non si può fare”, tutto si può fare con la collaborazione delle proprie persone, certo, la fiducia reciproca è imprescindibile, ma questa non deve mancare in generale in nessuna relazione lavorativa. La realtà sta mettendo davanti ai nostri occhi la possibilità di cambiare e di evolvere, credo che opporre resistenza sia dannoso e che sia molto meglio gestire il cambiamento e adattarlo ai propri desideri.

Il mio desiderio da sempre è che Zeta Service cresca in modo sano e che i miei collaboratori siano felici, personalmente farò in modo che questo continui ad accadere anche se con nuove modalità di lavoro. Stiamo tutti cambiando pelle e vedo in questo la possibilità di nuove scoperte e nuovi obiettivi da raggiungere.

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Lavoro

Emersione lavoro nero, sportello Confconsumatori a Varese

Confconsumatori Varese da oggi apre lo sportello denominato

EMERSIONE DI RAPPORTI DI LAVORO IRREGOLARE”   

Decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 – Pubblicato Sulla gazzetta ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020 

Al fine di favorire e regolarizzare i rapporti  di  lavoro  irregolari,  i  datori  di  lavoro  italiani  e stranieri possono  presentare  istanza  per  concludere  un contratto di lavoro subordinato  con cittadini stranieri presenti sul  territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani  o  cittadini  stranieri. 

A tal fine, potranno essere regolarizzati i seguenti settori:

a) agricoltura, allevamento e zootecnia,  acquacoltura  e    attività connesse; 

b) assistenza alla persona per se stessi o per componenti della propria famiglia, ancorchè non conviventi, affetti da patologie o handicap che ne limitino l’autosufficienza;

c) lavoro  domestico di sostegno al bisogno familiare.

Le domande  devono essere presentate entro il 15 luglio  2020.

Chi fosse interessato può fissare appuntamento telefonando allo 0332 281712 dalle 13.00 alle 18.00

CONFCONSUMATORI VARESE

Via Ulisse Merini 14

21100 Varese

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Curiosità

L’importanza della manualità e del rapporto con la natura per il bambino.

Durante la fase della crescita è importante l’acquisizione della capacità manuale. Nella società odierna in cui tablet e smartphone hanno una rilevanza non indifferente è comune vedere bambini anche in tenera età utilizzare questi devices. Nonostante io creda nell’importanza della digitalizzazione in quanto è necessario tener presente che è diventato un’importante aspetto della quotidianità e di conseguenza una competenza da acquisire, ritengo opportuno che i nostri bambini debbano sperimentare e non abbandonare la manualità.

E’ compito di noi educatori alimentare la loro conoscenza nelle varie abilità.

Come piace dire me la crescita di un bambino è paragonabile a quella di una pianta, servono molte cure e attenzioni per far si che germogli al meglio delle sue possibilità.

La capacità di un genitore nello stimolare e nel variare le attività proposte al bambino sono la base per una vita ricca di conoscenze e abilità.

E’ attraverso le mani che il bambino sperimenta e si rapporta con il mondo circostante. La sperimentazione è alla base della conoscenza, imparare da uno schermo per quanto possa essere utile in realtà limita notevolmente questa, in quanto non basta la vista per imparare appieno ma sono necessari altri aspetti come il tatto.

In questo periodo storico in cui abbiamo la possibilità di aver maggiormente tempo per osservare e stare vicino ai bambini si può approfittare per fare attività manuali.

Un bambino che ha la possibilità di sviluppare la competenza manuale verrà favorito in numerosi aspetti della sua vita. 

Una buona capacità nella attività manuale, infatti, favorisce la precisione, l’ acquisizione dell’idea del proprio corpo nello spazio circostante e la maggior capacità sapersi muovere meglio all’interno dello spazio. Aumenta, inoltre l’abilità cognitiva e la capacità di concentrazione. Favorisce la gestione della propria forza e di rapportarsi con il mondo. Aumenta la coordinazione oculo-manuale e la capacità di far ordine nello spazio circostante.

Un bambino che ha un buon rapporto con il mondo che lo circonda vive più serenamente con sé stesso e con i coetanei.

Esistono numerose attività che si possono proporre ad un bambino per favorirne la acquisizione delle capacità manuali.

Un esempio di attività può essere il disegno, che a mio parere è uno dei più efficaci in quanto crea un collegamento diretto tra mente, occhio e mano, inoltre può rivelarsi un notevole metodo comunicativo.

Un’altra attività interessante è quella di rapportarsi con la natura e la terra, fare attività di giardinaggio da la possibilità al bambino di conoscere materiali ed elementi nuovi oltre a trasmettere l’importanza del “prendersi cura”.

è proprio quest’ultima che sarà il nuovo argomento del prossimo articolo di questa rubrica sulla consulenza pedagogica.

 

Dott.ssa Chiara De Giorgio 

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In evidenza

Fontana scrive a premier Conte: nuovi orari di lavoro e smart working in vista di ulteriori aperture

“Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha scritto una lettera, per la fase2, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Obiettivo: ribadire le proposte lombarde per evitare il sovraffollamento del trasporto pubblico locale, in previsione della crescente riapertura delle attività”. Lo comunica in una Nota la Regione Lombardia.

Evitare affollamento dei trasporti

“Sono tre – prosegue la Nota – le necessità evidenziate dal governatore Fontana: evitare il sovraffollamento sui mezzi di trasporto attraverso il cambiamento degli orari di ingresso negli uffici; garantire controlli efficaci sulla salita nei mezzi pubblici e sul distanziamento tra i viaggiatori e aiutare le famiglie che hanno figli in età scolare”.

Insistere su smart working

“La Lombardia – conclude la Nota – ha, quindi, ribadito al Governo la necessità di insistere con lo smart working. E di potenziare il trasporto su gomma (anche usando i noleggi auto con conducente). E, infine, di mettere in campo misure di sostegno per chi si deve occupare dei figli come i congedi parentali alternati”.

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Lavoro

Lavoro, Amazon assume in Italia

Amazon è in espansione nel nostro Paese e ha avviato da tempo una massiccia campagna di recruiting, che ha portato già numerose assunzioni, di cui molte a tempo indeterminato. Il Gruppo creerà migliaia di nuovi posti di lavoro, anche grazie all’apertura di nuovi poli logistici su tutto il territorio nazionale.

Presente in Italia dal 2010, impiega più di 6.900 dipendenti a tempo indeterminato sul territorio nazionale. Periodicamente il Gruppo apre nuove selezioni di personale, per la copertura di posti di lavoro e stage. Si ricercano varie figure, anche in vista del piano Amazon assunzioni 2020 per le nuove aperture.

Per gli uffici di Milano, sede corporate di Amazon in Italia, le opportunità di impiego sono numerose, sia per figure manageriali che per giovani senza esperienza, che vengono inseriti attraverso programmi di stage. Al momento, inoltre, sono aperte le candidature per lavorare nei nuovi magazzini Amazon.

Le offerte di lavoro Amazon sono rivolte, generalmente, a diplomati, laureati e laureandi. Sia professionisti esperti, a vari livelli di carriera, che giovani al primo impiego, per i quali sono disponibili anche opportunità di tirocinio. Ai candidati si richiedono, generalmente, la conoscenza della lingua inglese e, data la natura delle funzioni, competenze informatiche. Per alcune posizioni è gradita la conoscenza anche di altre lingue straniere, in particolare Tedesco, Francese e Spagnolo.

Per candidarsi Amazon utilizza come principale canale per il reclutamento del personale il portale riservato alle opportunità professionali, Amazon Lavora con noi (https://www.amazon.jobs/en), sul quale vengono pubblicate le offerte di impiego attive, che è stato recentemente ristrutturato, nell’ambito di un restyling generale del sito www.amazon.it. Attraverso questo strumento i candidati possono prendere visione delle posizioni aperte, effettuando la ricerca tematica con l’ausilio di appositi filtri quali parole chiave e sede di lavoro, e inserire il cv nel data base aziendale per rispondere online agli annunci di interesse, allegandone una copia insieme ad una lettera di presentazione (facoltativa), o per renderlo disponibile in vista di prossime selezioni di personale.

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Lavoro

Bonus Lavoro Giovani: come funziona, a chi spetta

Con il Bonus Lavoro giovani le aziende possono ottenere agevolazioni per assunzioni di giovani under 35 che non sono mai stati assunti a tempo indeterminato.

Si tratta di incentivi per promuovere l’occupazione giovanile, mediante l’erogazione di aiuti per le società che assumono. La gestione del bonus occupazione 2020 è affidata all’Inps, che ha fornito le istruzioni operative e contabili.

L’Inps, attraverso la Circolare n. 57 del 28/04/2020, le indicazioni e le istruzioni per la gestione degli adempimenti previdenziali relativi alla misura, che intende favorire la creazione di opportunità di lavoro per i giovani. L’esonero contributivo per assumere giovani fino a 35 anni di età è valido per le assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti effettuate nel 2019 e nel 2020. A partire dal 2021 il limite di età per accedere al beneficio sarà abbassato a 30 anni.

Il Bonus Lavoro è una misura introdotta in Italia per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani. Si tratta di una agevolazione rivolta alle aziende che assumono ragazzi che rientrano in determinati limiti anagrafici, mediante una diminuzione del costo del lavoro. I datori di lavoro possono usufruire di una riduzione dei contributi previdenziali che, per legge, devono versare a favore dei lavoratori assunti. Il Bonus è stato introdotto dalla Legge 27 dicembre 2017, n. 205, che prevedeva, nello specifico, uno sgravio fiscale, a valere sui contributi Inps, per i datori di lavoro privati che assumono giovani con contratti a tutele crescenti.

A partire dallo scorso anno, poi, in ottemperanza di quanto previsto dal c.d. Decreto Dignità (Decreto legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito con modificazioni dalla Legge 9 agosto 2018, n. 96, entrata in vigore il 12 agosto), il vecchio pacchetto di incentivi per l’occupazione giovanile è stato sostituito dal nuovo Bonus Lavoro Giovani. Il provvedimento legislativo, che prevede apposite misure per favorire l’occupazione giovanile stabile, indicate nell’articolo 1 bis, in sostanza ha prorogato gli incentivi precedenti, introducendo delle modifiche. Tra queste la conferma dell’innalzamento del limite di età dei giovani assunti, previsto per accedere all’esonero, fino a 34 anni di età.

Una importante novità introdotta rispetto alla misura precedente è che la decontribuzione prevista dal beneficio per l’assunzione incentivata degli under 35 è riconosciuta anche nel caso di trasformazione di un rapporto di lavoro a termine in contratto a tempo indeterminato.

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ECONOMIA

ABI pronta a sostenere i lavoratori con anticipi dalle Banche per i dipendenti in Cassa Integrazione per COVID 19

l’Abi (Associazione Bancaria Italiana) ha fatto sapere con un comunicato stampa di essere disponibile da subito a far attuare lle Banche linee di prestito specifiche per i dipendenti in attesa di ricevere l’indennità di Cassa Integrazione dovuta all’interruzione delle attività lavorative a causa del COVID 19,

DI seguito riportiamo il testo del Comunicato Stampa 

 Anticipazione sociale dell’indennità di cassa integrazione: ABI favorevole da subito

ABI è favorevole ad attivare da subito prestiti che consentano ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza COVID-19 di poter avere dalle banche un’anticipazione – rispetto al pagamento che riceveranno dall’Inps – della cassa integrazione prevista nel Decreto Legge “cura-Italia”.

ABI è pronta a rendere immediatamente operativa la precedente Convenzione anche per le nuove ipotesi di cassa integrazione messe in campo dal Decreto Legge “cura-Italia”.

Il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli e il Direttore Sabatini fanno un appello affinchè anche le altre parti coinvolte diano massima e immediata disponibilità a concordare urgentemente le modalità operative per poter anticipare la cassa integrazione a chi sarà riconosciuta dalle Autorità.

 

Roma, 27 marzo 2020

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Lavoro

Coronavirus e lavoro. L’esercito silenzioso dei liquidatori, degli impiegati e degli addetti del settore assicurativo che non si è fermato nonostante l’emergenza

Coronavirus e lavoro. L’esercito silenzioso dei liquidatori, degli impiegati e degli addetti del settore assicurativo che non si è fermato nonostante l’emergenza Se ci sono migliaia di cittadini che sul campo stanno combattendo la battaglia per contenere il virus, salvare migliaia di vite umane, mantenere l’ordine pubblico e che sono giustamente considerati “eroi” perché sfidano la malattia in prima persona e tra questi medici, operatori sanitari, membri delle forze dell’ordine e della protezione civile, sindaci ed amministratori locali e tutti coloro che sono in prima linea per loro professione, vi è, tuttavia, un esercito silenzioso di altrettante centinaia di migliaia di lavoratori che continua a mantenere in piedi la nostra economia senza “rimanere a casa”, perché se rimanesse a casa il Paese sarebbe già al completo collasso. Senza voler dimenticare alcuna categoria, alcun lavoratore, un pensiero particolare oggi va a tutti i colleghi liquidatori e a tutti gli impiegati e in generale agli addetti del settore assicurativo, tiene a precisare Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, – veterano con esperienza quarantennale nel comparto – che non vuole dimenticare tutti coloro che continuano a lavorare negli uffici e chi da casa tramite gli strumenti dello smart working, perché grazie a loro cittadini e imprese possono vedersi assicurata la continuità degli indispensabili servizi di un altrettanto imprescindibile settore dell’economia quale quello delle assicurazioni.

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Lavoro

Sorveglianza sanitaria dei lavoratori da intensificare

DPCM 11 MARZO – NESSUNA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
CONTINUARE E, SE NECESSARIO, INTENSIFICARE LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI
NESSUN AGGIORNAMENTO AUTOMATICO DEL DVR

 

Le aziende proseguono a lavorare ma e’ chiaro che niente sarà più come prima, e l’igiene talvolta sottovalutata rispetto alle altre esigenze economiche, comincia ad avere il ruolo che le compete per la salute dei lavoratori prevista dalle vigenti leggi, sull’argomento ospitiamo volentieri le parole del Dott. Graziano Frigeri
Medico Competente Coordinatore, Direttore Sanitario di Euronorma S.a.s.:

Il DPCM 11 Marazo introduce nuove e più rigorose misure per contrastare la pandemia CVID 19 nel nostro Paese.

SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI

Le attività produttive e professionali continuano ad operare, rispettando le misure di prevenzione del contagio valide per tutta la popolazione, e adottandone ulteriori quando sia impossibile, in ragione della attività svolta, rispettarle in tutto o in parte.
Tra le misure di tutela da intensificare, se necessario, oltre ai DPI vi è la sorveglianza sanitaria dei lavoratori: il controllo sanitario è infatti una delle misure di tutela previste dal D.Lgs. 81/08, art. 15.

VALUTAZIONE DEI RISCHI E DVR

L’emergenza “coronavirus” riguarda tutta la popolazione, italiana e mondiale.
Ad eccezione del settore sanitario e dei settori ad esso strettamente correlati, non vi è pertanto alcuna reale ragione per aggiornare il DVR: in relazione all’emergenza coronavirus, in quanto (con le eccezioni sopra ricordate) non si tratta di un rischio lavorativo specifico.

EURONORMA, ADOTTANDO LE MISURE INDICATE DAL GOVERNO, CONTINUA AD ASSICURARE ALLE AZIENDE IL SUPPORTO NECESSARIO PER CONTINUARE LA PROPRIA ATTIVITÀ NEL RISPETTO DEGLI OBBLIGHI DI LEGGE.