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POLITICA

Appello di Preioni (Lega) alle associazioni di categoria: Fateci conoscere le vostre esigenze.

VCO-11-03-2020- “L’attività lavorativa regionale procede freneticamente – comunica il presidente del Gruppo Lega Salvini Alberto Preioni. E’ terminata poco fa una tele-conferenza dei Capigruppo, dove si è deciso di convocare il Consiglio regionale sul delicato tema del bilancio per martedì 24 marzo.

Ieri, sempre in tele-conferenza, si è svolta una riunione informale sulla questione Sanità, per fare il punto della situazione, e partendo dalle informazioni che abbiamo raccolto, insieme con il comitato scientifico che analizza i dati ed esprime le proprie indicazioni, si deciderà se nei prossimi giorni dovremo estendere la chiusura totale delle attività per15 giorni come richiesto dalla Lombardia.

La nostra convinzione, che sta diventando una realtà, e quella di chiudere per 15 giorni tutte le attività, e permettere al Piemonte di ripartire più forte di prima.

Evidentemente per far ciò alle attività servono forti supporti economici. Abbiamo già invitato le diverse Associazioni di categoria a dare le proprie indicazioni per la predisposizione di bandi per contributi, che renderemo il più possibile semplici, diretti e immediati, con risorse concrete. Cercheremo di rispondere al meglio alle nostre partite Iva, grandi e piccole, che in questi giorni sappiamo essere al limite della sopportazione. Invito quindi tutte le associazioni di categoria ad inviarmi una email a alberto.preioni@cr.piemonte.it, cosicché il gruppo della Lega posso iniziare a predisporre misure corpose in aiuto di tutto il nostro territorio.

Non temete non vi abbandoneremo – promette Preioni.

Nota del Presidente del Gruppo Lega Salvini Alberto Preion

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Cronaca

Coronavirus, Emanuele Monti (Lega): “Utilizzare Ospedale di Cuasso per malati Covid-19”

“L’Ospedale di Cuasso può essere fondamentale per avere a disposizione nuovi posti letto per curare i malati di Covid-19. Stiamo lavorando per potenziare, e quindi utilizzare al meglio, questa struttura”, così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sulla necessità di ricavare nuovi spazi per fare fronte all’emergenza.

“La delibera della Giunta per realizzare nuovi spazi per assistere tutti i malati dà indicazioni chiare – spiega Monti – in provincia di Varese credo sia importante valorizzare le possibilità offerte dallo storico ospedale della Valceresio, dove si possono attivare oltre 100 posti letto per i pazienti Covid-19, non in terapia intensiva, ma che necessitino di degenza perché ancora positivi, fino alla domiciliazione”.

“Si tratterebbe infatti di integrare la struttura ospedaliera, nelle sue funzioni, all’Ospedale di Baggio per quei pazienti in dimissione che però sono ancora positivi e con basso carico assistenziale” precisa il Presidente della Commissione.

“Il nosocomio di Cuasso ha una lunga storia come ospedale e sanatorio – conclude Monti – e oggi rappresenta una di quelle risorse da sfruttare per riuscire a uscire dall’emergenza”.

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Somma Lombardo

Protezione Civile, A.Barcaro: necessità di attivare i centri di coordinamento comunali (COC)

Il consigliere provinciale delegato alla Protezione civile Alberto Barcaro ricorda ai sindaci la necessità di attivare i centri di coordinamento comunali (COC), che a loro volta possono attivare i gruppi di protezione civile, ma anche quella di rispettare i compiti dei volontari di protezione civile.

Il consigliere segnala che la Regione ha dato le seguenti indicazioni:
⁃ il volontariato di protezione civile non fa assistenza alle persone in quarantena, compito specifico di altri soggetti identificati dal sistema sanitario.
– Per quanto riguarda la funzione volontariato, all’interno del COC il volontariato svolge le attività di supporto al coordinamento del COC, assistenza alla popolazione, funzioni di segreteria e di TLC se necessario.
– Non è consentito al volontariato svolgere attività che siano a contatto stretto con soggetti in quarantena.
– Con l’impiego del volontariato presso i COC comunali risulta possibile il riconoscimento dei Benefici di Legge (art. 39 e 40 DLgs01/2018), purché vi sia la formale attivazione del COC.
– Per gestire la disponibilità del volontariato per un’emergenza che è ipotizzabile di non breve durata, anche in considerazione dell’evoluzione non esattamente prevedibile e per mantenere i costi al giusto livello, pare opportuno, nelle aree dove la gravità del contagio è assente o limitata, utilizzare il volontariato solo quando è strettamente necessario.
– I COC comunicano in modo costante, e verso il CCS c/o Prefettura, i dati del numero volontari impiegati, nome e cognome, ecc., dove la funzione volontariato attivata, anche ai fini assicurativi.
– Le attività previste per i volontari di PC, sono attività rientranti tra quelle per cui possono essere effettuate anche senza l’uso di DPI specifici per l’emergenza in atto.
– In caso di particolari attività, va sentito il responsabile sanitario presente al CCS, che darà le corrette indicazioni sui DPI da usare e la formazione sul comportamento da tenere. Ad oggi, non sono state autorizzate attività che richiedessero particolari ed ulteriori cautele e comunque da evitare.
– Si informa che tutti i tipi di DPI (mascherine, guanti, ecc.) vengono acquistati o dal DPC o dalla centrale acquisti di Regione Lombardia e poi distribuiti secondo le richieste e necessità, con la primaria priorità al servizio sanitario.

Seguirà un dettagliato documento congiunto ANCI – Regione Lombardia – Protezione Civile per ogni particolarità e aggiornamento del caso.

Che cosa sono i CCS, COC, COM

Il coordinamento delle componenti del Servizio nazionale della Protezione civile, avviene, ai vari livelli territoriali e funzionali, attraverso il cosiddetto ‘Metodo Augustus’, che permette ai rappresentanti di ogni ‘funzione operativa’ (Sanità, Volontariato, Telecomunicazioni, …) di interagire direttamente tra loro ai diversi ‘tavoli decisionali’ e nelle sale operative dei vari livelli come il Centro Coordinamento dei Soccorsi (CCS), il Centro Operativo Comunale (COC) ed il Centro Operativo Misto (COM), avviando così in tempo reale processi decisionali collaborativi.

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POLITICA

Emergenza Coronavirus, polemica sulle mascherine. Emanuele Monti (Lega): “Dai Cinquestelle attacchi vergognosi. Il loro Governo ci abbandona e loro fanno sciacallaggio politico”

Emergenza Coronavirus, polemica sulle mascherine. Emanuele Monti (Lega): “Dai Cinquestelle attacchi vergognosi. Il loro Governo ci abbandona e loro fanno sciacallaggio politico”

“È triste vedere come in un momento di emergenza, che non ha eguali nella storia recente per la sua drammaticità, ci siano esponenti eletti nelle istituzioni che, anziché rimboccarsi le maniche e fare quadrato per la Lombardia, arrivano addirittura a remare contro gli stessi cittadini lombardi, pur di difendere il proprio partito e il proprio premier, che ad oggi non si è ancora fatto vedere qui in Lombardia, come sarebbe suo dovere”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali, in risposta agli attacchi del Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marco Fumagalli.

“Fumagalli attacca Regione Lombardia per la sola ‘colpa’ di essersi fidata del Governo centrale, che aveva assicurato supporto per l’acquisizione di mascherine – spiega Monti – e usa questo momento drammatico per fare polemica in maniera non solo sterile, ma offensiva verso milioni di lombardi che stanno lottando ogni giorno per difendersi dal virus e per cercare di condurre una vita quasi normale”.

“Cosa c’entra la legittima richiesta di autonomia con una situazione d’emergenza, nella quale conta la solidarietà nazionale? – ribadisce Monti, rispondendo alla polemica di Fumagalli – Forse i lombardi hanno mai fatto mancare la loro solidarietà? La storia dice l’esatto contrario: abbiamo sempre dato tantissimo, oggi non ci vergogniamo a dire che abbiamo bisogno di aiuto. Purtroppo, vediamo che c’è chi, come Fumagalli, anziché aiutare i lombardi dai quali è stato eletto, si dedica ad un vero e proprio sciacallaggio politico, pur di difendere il proprio premier, il quale rimane comodamente lontano dal fronte dell’emergenza”.

Entrando nello specifico della questione, il Presidente della Commissione Sanità spiega che: “Il fabbisogno annuale di mascherine chirurgiche in Lombardia è normalmente di alcune centinaia di migliaia all’anno, mentre in emergenza COVID-19 è di almeno 150.000 al giorno per il solo personale sanitario e per I medico di base. Già prima dell’emergenza, Regione si è impegnata per l’acquisto di milioni di mascherine”.

“Va sottolineato che la protezione Civile nazionale, che nelle intenzioni avrebbe dovuto approvvigionarci del necessario, ad oggi ha consegnato appena 210.000 mascherine, quindi poco più del fabbisogno giornaliero” conclude Monti.

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LOMBARDIA

TPL, TERZI: GOVERNO TARDA NELL’EROGAZIONE DELLE RISORSE, AZIENDE IN DIFFICOLTA’

TPL, TERZI: GOVERNO TARDA NELL’EROGAZIONE DELLE RISORSE, AZIENDE IN DIFFICOLTA’

GABUSI: NECESSARIO PER GARANTIRE IL SERVIZIO

“Il Governo sta colpevolmente tardando nell’erogazione delle risorse per il funzionamento del Trasporto pubblico locale. Il decreto che assegna alle Regioni l’80% del Fondo Nazionale Trasporti per legge dovrebbe essere adottato entro il 15 gennaio di ogni anno, ma, ad oggi, non è ancora stato perfezionato. Le Regioni hanno sollecitato più volte lo sblocco dei finanziamenti, senza ottenere riscontri”, ha spiegato l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi.

LETTERA AL GOVERNO – “Per questo – ha proseguito Terzi – insieme agli assessori regionali Elisa De Berti (Veneto), Marco Gabusi (Piemonte) e Giovanni Berrino (Liguria), abbiamo scritto una lettera al Governo per chiedere nuovamente l’adempimento di questo atto indispensabile. Occorre garantire i flussi finanziari da corrispondere alle aziende che svolgono i servizi di trasporto pubblico e che sono a loro volta tenute al pagamento di dipendenti e fornitori”.

“Ho voluto firmare questo appello – ha aggiunto l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi – insieme alle altre Regioni del Nord Italia per far fronte comune davanti alla urgente necessità di avere le risorse per tenere in piedi il sistema. Solo così le aziende di trasporto pubblico locale potranno garantire il servizio”.

AZIENDE IN DIFFICOLTA’ – “Provvedere al trasferimento dei fondi – ha concluso Terzi – è ancora più urgente in questi giorni di emergenza sanitaria, considerate le difficoltà in cui versano le aziende che operano nel settore del trasporto pubblico, basti pensare alla forte diminuzione dell’utenza e quindi dei relativi introiti da biglietti e abbonamenti. Regione Lombardia già lo scorso anno aveva anticipato le risorse con la propria cassa per sopperire, ancora una volta, alla sciatteria del Governo PD-M5S”.

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LOMBARDIA

C. Terzi:Lombardia ha stanziato 1 milione di euro per la ‘Dote Trasporti’.

Anche per quest’anno la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, ha stanziato 1 milione di euro per la ‘Dote Trasporti’.

I pendolari che utilizzano l’Alta Velocità della linea Milano-Brescia-Desenzano-Peschiera potranno quindi ottenere un contributo compreso fra 10 e 90 euro al mese sugli abbonamenti acquistati da marzo 2020 a febbraio 2022.

SOSTEGNO AI PENDOLARI BRESCIANI – “In questo modo – ha spiegato l’assessore Terzi – aiutiamo concretamente circa 2.000 pendolari bresciani. Possono richiedere la Dote tutti i residenti in Lombardia, indipendentemente dal reddito, che acquistano abbonamenti per i treni Alta Velocità per tratte interne tra Milano, Brescia, Desenzano e Peschiera del Garda (rientra nell’area della tariffa regionale), titolari di abbonamenti AV integrati validi per viaggiare sia sui treni Alta Velocità sia sui treni regionali e suburbani ed eventuali altri mezzi di trasporto pubblico, sia urbano che extraurbano”.

PERCHÉ LA DOTE – Dal 1° gennaio 2017 la trasformazione dei treni FrecciaBianca in FrecciaRossa ha di fatto reso non più utilizzabile la Carta Plus da parte dei pendolari della linea Milano-Brescia determinando un considerevole aumento di spesa per i pendolari che acquistano abbonamenti per i treni Alta Velocità sia i treni regionali ed eventuali altri mezzi pubblici.

CONTRIBUTO – Il contributo varia in base al tipo di abbonamento acquistato e alla tratta:

– abbonamento per treni Alta Velocità + treni Regionali e Suburbani: da 10 a 30 euro di contributo mensile.

– abbonamento per treni Alta Velocità + treni regionali e suburbani + trasporto urbano nelle località di origine e destinazione (Milano, Brescia, Desenzano): 40 euro al mese.

– abbonamento per treni Alta Velocità + IVOL (Io viaggio ovunque in Lombardia): dai 70 ai 90 euro per mensilità.

La richiesta potrà essere presentata ogni 6 mesi a partire dal 1 ottobre 2020, tramite la piattaforma SiAge

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POLITICA

Cuneo fiscale, Montani (Lega) manovra non rilancia l’economia

Cuneo fiscale, Montani (Lega): manovra economica che non rilancia l’economia e colpisce imprese e famiglie in un momento particolare.
 
Roma -04-03-2020- Sul cuneo fiscale posizione molto critica della Lega. Lo ha annunciato questa sera nell’aula di Palazzo Madama il senatore Enrico Montani, sottolineando come “la nostra posizione già molto critica, sarà ancor più marcata alla luce delle scarse misure economiche che questo governo sta mettendo in atto per far fronte all’emergenza del Coronavirus, che sta causando difficoltà enormi, dall’industria all’agricoltura, dal turismo all’artigianato, passando per le famiglie”.
 
“Il taglio del cuneo fiscale targato Pd, M5S, Leu e IV e inserito nella legge di bilancio 2020 – ha detto Montani – è solo uno specchietto per le allodole. Questo Governo si è completamente dimenticato di tutte quelle partite Iva che noi abbiamo aiutato con la flat tax. Diminuire il costo del lavoro per le imprese permetterebbe di incentivare l’occupazione, mentre una minore tassazione per i lavoratori aumenterebbe le loro risorse economiche da spendere e/o investire. Già da mesi si parla di taglio del cuneo fiscale, ma in concreto la complessa materia del costo del lavoro è rimasta sostanzialmente invariata.
 
E allora vediamo la grande rivoluzione di Conte. Sono 3 miliardi – ha sottolineato Montani nel suo intervento – per 16 milioni di italiani. Fatevi due conti: 46 euro a testa in un anno, a star larghi. Un po’ come i 3 euro di aumento ai pensionati. Gli italiani hanno bisogno di lavoro e non delle chiacchiere di questo governo. Quest’anno gli italiani pagheranno 7 miliardi di tasse in più e, inoltre, dal provvedimento sono escluse le cosiddette categorie produttive. Dunque, il ceto medio non avrà una lira di aumento.
 
La flat tax invece aveva funzionato – ha aggiunto il senatore Montani – ma il Governo giallorosso si è affrettato a manometterla. A dirlo sono le cifre che il ministero dell’Economia ha pubblicato nell’Osservatorio periodico dedicato alle partite Iva. L’anno scorso sono state aperte oltre mezzo milione di nuove partite Iva (+6,4% rispetto al 2018), la metà delle quali grazie al regime forfettario con l’aliquota agevolata del 15% voluta dalla Lega Salvini. Si trattava del primo vero tentativo di tagliare le tasse e di semplificare il sistema fiscale. Un vero miracolo. Montagne di carta e di incombenze risparmiate. Niente commercialista. Una cosa mai vista. Un sospiro di sollievo per autonomi e piccole imprese. Una procedura semplice e di successo. Questa la realtà dei fatti. E il successo della flat tax era tale che Salvini ne aveva proposto l’estensione a partire dal 2020. Ma per il Pd essere autonomi nel lavoro equivale ad essere evasori”.
 
Al termine del suo intervento Montani ha ricordato come la Lega Salvini “sia dalla parte degli italiani, perché le proposte – ha detto – devono riguardare la vita vera, mentre Pd e grillini scaricano le responsabilità sui cittadini. Qui si tratta di tagliare i vincoli burocratici al di là dei colori politici – ha concluso -: il nostro progetto di rivoluzione fiscale non prevede miracoli, ma idee chiare, sì. Speriamo, presto, di andare al voto”.
 
Nota del senatore della Lega Salvini, Enrico Montani.
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Lega

CORONAVIRUS, FORONI: PROTEZIONE CIVILE COSTANTEMENTE AL LAVORO

“Stiamo intensificando di ora in ora il nostro sforzo a sostegno di tutte le popolazioni e i territori coinvolti nell’emergenza. La Protezione civile regionale è costantemente al lavoro per cercare di migliorare la situazione, in ogni ambito, come supporto al nostro sistema di Welfare sia al Dipartimento centrale. Siamo in stretto raccordo con i sistemi provinciali e con gli amministratori locali che in provincia di Lodi, come in altri territori, stanno facendo un grande lavoro di comunicazione con gli abitanti. Abbiamo altresì intensificato il supporto logistico in ogni campo, soprattutto alla popolazione della ‘zona rossa’, grazie allo straordinario lavoro e all’abnegazione di circa 500 volontari”. Così l’assessore regionale alla Protezione civile, Pietro Foroni, fa il punto sulle attività svolte fino ad oggi dopo l’individuazione del primo caso accertato di coronavirus in Lombardia.

La Protezione civile regionale è impegnata nella fornitura di materiale e di supporto logistico per l’allestimento di spazi per triage e alloggio personale sanitario. Ad oggi sono stati allestiti 7 punti triage negli ospedali di Bergamo, Cremona, Crema e Casalmaggiore (Cremona), Brescia, Mantova, Stradella (Pavia) con circa 350 volontari.

È in corso la verifica della situazione (per successivo eventuale allestimento) per nuovi punti di triage campale negli ospedali di Edolo ed Esine (Brescia), di Vigevano (Pavia), di Rozzano (Milano), di Alzano Lombardo (Bergamo) e di Monza e l’allestimento di 40 posti letto presso l’ospedale di Lodi (con circa 20 volontari);

È in corso altresì l’allestimento di strutture di pre-triage per gli istituti carcerari. Nella giornata di ieri, domenica 1° marzo, sono stati installati 5 presidi, e si prevede l’installazione di altri 6 in questi giorni, per un totale di 11 punti di pre-triage (impiegati circa 20 volontari).

Nel dettaglio, la Regione, tramite il sistema territoriale di Protezione Civile, ha recuperato e consegnato nei centri di stoccaggio:

– 15.000 tute ad Areu presso ospedale Niguarda Ca’ Granda (24 febbraio)

– 1.000 mascherine al Centro Coordinamento Soccorsi di Lodi, per la ‘zona rossa’ (25 febbraio)  

– 7.000 mascherine ad Areu presso ospedale Niguarda Ca’ Granda (il 26 febbraio)

– 5.000 kit ad Areu sempre presso ospedale Niguarda Ca’ Granda e circa 25.000 mascherine al Centro Coordinamento Soccorsi di Lodi (27 febbraio)

– 30.000 mascherine chirurgiche presso ospedale Niguarda Ca’ Granda (1 marzo)

– 200.000 mascherine all’ospedale Niguarda di Milano (oggi)

per un totale di 283.000 pezzi.

Il sistema regionale di Protezione Civile sta inoltre supportando Areu per l’organizzazione delle attività del magazzino centralizzato di materiale sanitario, in particolare per quanto riguarda la consegna – che verrà effettuata presumibilmente nella serata di oggi – di una significativa quantità di materiali in arrivo in giornata a Roma Fiumicino.

STRUTTURE DESTINATE ALLA QUARANTENA – È stata confermata la disponibilità di spazi per l’allestimento delle strutture destinate alla quarantena, che al momento consistono in 50 posti a Baggio (11 stanze a 4 letti e 3 stanze a 2 letti), mentre si sta lavorando in accordo con la Regione Emilia-Romagna per allestire altri 61 posti a Piacenza (61 stanze uso singolo), ed è in valutazione l’utilizzo della struttura militare di Linate (53 stanze singole, 3 stanze a 2 letti – circa 60 posti). Tale attività viene condotta in stretto raccordo con l’Esercito e la Croce Rossa Italiana. L’obiettivo è rendere operative le strutture per l’inizio della settimana.

Prosegue infine il supporto con personale volontario alla gestione del numero verde attivato da Regione per l’emergenza coronavirus (circa 260 persone impiegate) nonché le procedure di sorveglianza sanitaria presso gli aeroporti, con sostituzione del volontariato delle organizzazioni di volontariato nazionali con quelle territoriali, e la disponibilità di circa 700 volontari “territoriali”, distribuiti su più giorni.

Anche a livello nazionale, è assicurato il raccordo con i Ministeri competenti e con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, tramite quotidiani collegamenti con il Comitato Operativo di Protezione Civile. 

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LOMBARDIA

Martina Cambiaghi: eventi, le riunioni e le attività ludico-sportive sospesi.

Tutti gli eventi, le riunioni e le attività ludico-sportive sono sospesi. L’ordinanza del 22 febbraio dispone “la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”. Sono quindi comprese le palestre, centri sportivi, piscine e centri natatori, centri benessere, centri termali, anche con riferimento allo svolgimento della loro attività ordinaria. Le attività all’aperto possono essere svolte, ad eccezione dell’utilizzo degli spogliatoi.

È consentito l’accesso e l’utilizzo di tutte le strutture sportive ai soli atleti e para-atleti:

• professionisti
• appartenenti alle squadre nazionali di tutte le federazioni sportive riconosciute dal Coni e Cip
• atleti impegnati nella preparazione di competizioni internazionali o nazionali di serie A o di serie equiparabili.

Nei comprensori sciistici, sarà cura del gestore limitare l’accesso e l’affollamento degli impianti di trasporto delle persone (funicolari, funivie, cabinovie, ecc.).

Si conferma inoltre che le attività di centri culturali, centri sociali, circoli ricreativi, restano chiuse.

Match internazionali

In merito agli eventi dei campionati nazionali ed internazionali interviene anche il decreto del consiglio dei Ministri che ne dispone lo svolgimento a porte chiuse come – ad esempio – il match di Europa League dell’Inter in programma giovedì allo Stadio San Siro