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coronavirus.Gli italiani vogliono il mare, Liguria meta ambita

LIGURIA. Mercato immobiliare turistico mare II sem19

Le località turistiche della Liguria mettono a segno un leggero aumento (+0,3%) con la provincia di Genova a +1,0% e stabilità per quella di Imperia (+0,1%). Nella provincia di Savona si registra un ribasso dello 0,2%. Sempre più apprezzate le località dotate di pista ciclabile che attirano un turismo straniero e sportivo.

Provincia di Genova

In provincia di Genova si segnala un buon andamento per Sestri Levante (+3,8%) e Lavagna (+6,2%). Stabili le quotazioni a Chiavari. In diminuzione del 4,5% i prezzi di Rapallo.

“Il mercato della casa vacanza a Sestri Levante – afferma Rosario Benigno, Affiliato Tecnocasa – si muove grazie ad acquirenti che arrivano da Milano, Reggio Emilia e Torino, interessati a trilocali su cui investire cifre fino a 400 mila €. Le abitazioni più ricercate sono quelle che si estendono nella zona centrale, tra la spiaggia e la ferrovia. Chi ha un budget elevato apprezza gli immobili presenti sulla prima fila, come viale delle Rimembranze, viale Vittorio Veneto e il lungomare Descalzo, dove si possono toccare punte di 9000 € al mq per immobili fronte mare con terrazzo. Queste zone offrono piccoli condomini realizzati tra gli anni ’50 e gli anni ’80, case di pescatori ristrutturate e ville singole in stile Liberty. Quotazioni simili sono raggiungibili per le abitazioni ubicate nella Baia del Silenzio. Spostandosi nella seconda fila i valori scendono significativamente e si portano intorno a 4000-5000 € al mq, per arrivare a 3500-3600 € al mq oltre la ferrovia e 3000 € al mq a un chilometro dal mare”.

“Sono stabili i valori immobiliari di Lavagna. Ad acquistare la casa vacanza – spiega Cristiano Vigliotta, Affiliato Tecnocasa – sono prevalentemente famiglie della Lombardia, con bambini, alla ricerca di un immobile di 50 mq, possibilmente con spazio esterno. Più difficile trovare una casa con giardino non lontano dal mare. In aumento la domanda ad uso investimento da mettere a reddito. Il patrimonio immobiliare di Lavagna è decisamente vetusto e per cui, quasi sempre, si devono mettere in conto lavori di ristrutturazione interna. In vetta alle richieste dei potenziali acquirenti resta la zona di Levante. Qui i valori sono di 3400-3500 € al mq per le soluzioni ristrutturate e 2000-2500 € al mq per quelle da ristrutturare in posizione interna e prive di vista mare. Piace anche la zona del porto turistico, dove sono presenti condomini con vista mare che da ristrutturare si valutano 3000 € al mq. I prezzi più elevati riguardano le nuove costruzioni fronte mare che si trovano oltre la Ferrovia: 5000 – 5500 € al mq. Sempre ambite le case presenti in via Devoto lato mare e costruite negli anni ’70: un buono stato si valuta 4000 € al mq. Chi desiderasse delle soluzioni indipendenti con giardino deve orientarsi verso le zone collinari dove se ne possono trovare a valori medi intorno a 500 mila €. Si stanno riqualificando vecchi condomini e riconvertendo vecchi alberghi. Interventi di miglioramento anche per il lungomare”.

“Prezzi in aumento a Cavi di Lavagna nella seconda parte del 2019. Acquistano principalmente italiani anche a scopo di investimento – specifica Francesca Capurri, Affiliata Tecnocasa – per creare soluzioni che possano mettere a reddito (bed & breakfast, aziende agricole). Cavi di Lavagna si divide in quattro quartieri: Ripa mare, Arenelle, Lungo Aurelia e Cavi Borgo. Ad eccezione di quest’ultima località, dove ci sono case di pescatori dei primi anni del 1900, prevalgono i condomini costruiti tra gli anni ’60 e gli anni ’70, con prezzi medi di 2000 – 2500 € al mq con punte di 3000 € al mq a Cavi Borgo. I valori massimi raggiungibili sono di 4000 € al mq per le soluzioni ristrutturate e posizionate fronte mare. Nelle zone collinari cerca chi desidera soluzioni indipendenti: ci sono ville singole, con piscina e vista mare. Le soluzioni in buono stato partono da 450 mila €. La zona è molto richiesta ma l’offerta è decisamente bassa. Non ci sono al momento progetti di urbanistica sul territorio ma sono presenti numerosi alberghi dismessi che potrebbero essere convertiti”.

“A Chiavari – afferma Franco Giacheri, Affiliato Tecnocasanella zona di centro ponente, vicino al mare ed al centro, si vendono monolocali e bilocali a clienti lombardi ed in misura inferiore a emiliani e piemontesi. Più raro l’acquisto di metrature più ampie come seconda casa. La zona più ambita da chi cerca la casa vacanza è quella disegnata da corso Italia, corso Valparaiso e corso Genova dove, per immobili in condomini degli anni ’60-’70, posizionati fronte mare si raggiungono anche i 5000 € al mq. Piacciono le case presenti su corso Buenos Aires le cui oscillazioni vanno da 2300 € al mq (case da ristrutturare) a 3000 € al mq (ristrutturate).  Hanno il vantaggio di essere vicino al mare e in una zona tranquilla. Si segnala che, sul lungomare di Chiavari, ci sono ancora numerose case invendute perché immesse sul mercato a prezzi molto elevati (8000-10 mila € al mq). La cittadina in questo momento vede numerosi lavori per il potenziamento degli argini del torrente Rupinaro. Stabilità nel Centro cittadino, Centro Storico e per la zona del lungomare. La motivazione è da ricercarsi nell’ eccesso di offerta sul mercato: sono numerose le seconde case messe in vendita in seguito ad un ricambio generazionale che ha interessato la cittadina e che ha per oggetto soprattutto condomini risalenti agli anni ’60-’70,  spesso da ristrutturare. La domanda di casa vacanza si orienta, in particolare, su piccoli tagli, bilocali e trilocali, su cui investire non oltre 200 mila €. Acquistano residenti in Emilia Romagna , nel milanese e in alcune province del Piemonte. Apprezzata la presenza del riscaldamento autonomo e di uno spazio esterno abitabile. La zona del Lungomare (corso Valparaiso, corso Colombo) nella parte più vicina a Ponente è quella più costosa. Per palazzi degli anni ’60-’70, con fronte mare, si toccano punte di 5000-6000 € al mq. La media dei prezzi nel centro si aggira intorno a 2000-3000 € al mq. Riscuotono sempre un certo successo le tipiche case liguri d’epoca del Centro Storico: si tratta di soluzioni caratteristiche, spesso ristrutturate e dotate di riscaldamento autonomo ma senza ascensore e con prezzi medi di 3000-3500 € al mq e top prices di 4000 € al mq se ristrutturate. Soffrono gli immobili sul lungomare che volge verso Levante, area che ha subito meno riqualificazioni nel tempo ed anche meno servita a livello commerciale. Un buon usato scende a 2500 € al mq.  Nella zona ponente sono recenti i lavori di ristrutturazione dell’ex colonia Fara e dell’area dell’ex cantiere navale di Preli, nel quale sono state costruite nuove palazzine a schiera adiacenti alla spiaggia. Gli appartamenti ricavati sono stati venduti sono stati acquistati da persone non residenti a Chiavari e le quotazioni oscillano da un minimo di 6000-7000 € ad un massimo di 11 – 12.000€ al mq in base all’esposizione ed al piano. Si stanno svolgendo lavori di costruzione di un nuovo tratto di lungomare, che contribuirà alla riqualificazione di tutta l’area, per molti anni lasciata nel degrado”.

“A Rapallo si è avuto un calo dei prezzi del 4,5% e la contrazione ha interessato soprattutto via Mameli – afferma Alessandro Barbieri, Affiliato Tecnocasa -. Attualmente la domanda di seconda casa, prevalentemente italiana, si orienta verso soluzioni di piccolo taglio come  bilocali,  su cui investire mediamente 60-100 mila €. L’immobile viene utilizzato come casa vacanza e affittato nei periodi in cui non è usato. La zona centrale che va da corso Matteotti fino al mare offre tipologie principalmente negli anni ‘60, con qualche unità degli  inizi anni ‘70 e piace soprattutto per la presenza dei servizi. Un immobile ristrutturato con fronte mare arriva anche a 7000-8000 € al mq per immobili di  taglio piccolo, con balcone e piano alto con ascensore, mentre la media si aggira intorno a 2000-2500 € al mq per una soluzione in buono stato senza la vista mare. Chi ha budget molto contenuti si sposta verso la zona periferica (via Milano e limitrofe) distante 500-600 metri dal mare e dove ci sono  immobili a 1300-1500 € al mq.  Allontanandosi dalla zona mare, e spostandosi su via Mameli, le quotazioni scendono sotto i 2000 € al mq. L’area dove si realizza il maggior numero di compravendite, invece, è quella che si sviluppa nelle vicinanze del campo di golf: si tratta di una zona residenziale sorta negli anni ’70. I prezzi sono molto simili nella zona collinare, impreziosita dalla vista panoramica ma più scomoda a causa della difficoltà di parcheggio e della salita che può scoraggiare i potenziali acquirenti. Sono in corso interventi di recupero di vecchi alberghi nella zona del lungomare e del porto turistico”.

“Nel territorio di Arenzano – sostiene Roberta Risso, Affiliata Tecnocasa – si registra prevalentemente una clientela italiana, molte seconde case acquistate da Lombardi e Piemontesi. Possiamo individuare nell’ultimo anno solo una minima parte di clienti stranieri (tedeschi e inglesi).

Gli immobili maggiormente richiesti sono i bilocali e trilocali prevalentemente vicino al mare, in zone servite da negozi così da non dover usare l’automobile.

fonte: TECNOCASA

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Covid-19. Turismo, ricette inesistenti e idee inattuabili dal Governo

Poche e confuse le idee sul fine ergenza da coronavirus, che sarà effettivo e duraturo dopo la scoperta del vaccino e la sua diffusione nel mondo, ci vorranno sei mesi o un anno???

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Nel frattempo dobbiamo organizzarci per non fare morire l’Italia che ha tutto, eppure sembra al tappeto.

Turismo e Made in Italy così apprezzati nel mondo, sono i punti di forza assieme alle città d’arte, alle bellezze naturalistiche al nord come al sud d’Italia.

Ne verremo fuori con ricette concrete, affidabili e durature.

la sottosegretaria del Mibact Lorenza Bonaccorsi( Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo)

Nella foto sotto:

 

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 dice che  non dobbiamo aspettarci flussi di turisti stranieri, che nel 2019 raggiunsero il   picco  del 51% del totale. Prevarrà un turismo domestico, di piccoli spostamenti. (   Sole24ore).

 Le idee della sottosegretaria sono le solite: 

 “Andremo al mare questa estate. Stiamo lavoriamo per far sì che possa essere così. Immaginiamo una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l’ipotesi di un distanziamento”.

 L’idea di un’azienda di Serramazzoni, la Nuova Neon 2, non sembra, nonostante gli sforzi   dell’azienda, piacere quasi a nessuno.

 E anche l’uscita della sottosegretaria, sviluppo di un “turismo di prossimità” per fare   muovere meno persone non ci sembra il massimo, a meno che non spostiamo il mare a   Milano!

 Dalla Lombardia si va in Liguria oppure in Romagna, e sia nell’uno che nell’altro caso i   problemi sono decennali e mai risolti, la viabilità e i costi per esempio, rispetto all’Oriente.

Quindi se vogliamo far ripartire il settore occorre abbassare le tasse al 15% tanto per direne una concreta, defiscalizzare gli investimenti e fornire assistenza sanitaria a due passi dalle spiagge invece di chiudere gli ospedali tagliando sui servizi.

Ma sopratutto mettersi d’accordo al Governo con misure precise, durature e lungimiranti:” nessuno investe in un settore senza prospettive, e i governanti sentano gli operatori del settore, les strutture turistiche, i bagnini ( che sanno di cosa si parla), le agenzie turistiche, gli animatori, i ristoratori e i proprietari di case che hanno investito i risparmi di una vita sentendosi sulle spalle sempre più tasse, inventate dai sindaci che non riescono a garantire i servizi addossando costi assurdi sui proprietari delle seconde case invece di agevolarli ad investire e ristrutturare.” ( Giuseppe Criseo-Presidente movimento politico CASADEGLITALIANI).

Mantenere le distanze al mare?

Si al mare per rilassarsi, chiaccherare sotto gli ombrelloni, fare conquiste ( chi può), socializzare, far divertire i bimbi, trascorre la vecchiaia in santa pace e non ci si chieda di chiuderci in un box.

Caso mai bisogna insistere coi tamponi e le analisi del sangue periodiche partendo dagli anziani per arrivare a tutta la popolazione e vietare le spiagge agli ammalati accertati, non mettere paletti assurdi, antieconomici e non realistici?

Avete letto e ascoltato le lamentele del ristoratore che si è rivolto a Conte?https://www.varesepress.info/in-evidenza/ristoratore-mette-conte-con-le-spalle-al-muro-non-vogliamo-soldi-siamo-arance.html

Se continuano a mettere limiti, ci saranno posti vacanzieri che dovranno sborsare molto di più per godersi la spiaggia e resteranno aperti i bagni più grandi con migliaia di ombrelloni e poco personale.

L’effetto sarà l’aumento dei costi per tutti e il licenziamento dei 3/4 del personale, e noi non ce lo possiamo permettere.

 

 

 

 

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POLITICA

Ferrovie, proclami propagandistici, ci aspettiamo più concretezza e meno annunci.

ASSESSORI LOMBARDIA, VENETO, PIEMONTE, LIGURIA E FVG: DA FS VOGLIAMO MAGGIORE CHIAREZZA SUGLI INTERVENTI PREVISTI

“L’Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, in questi giorni sta parlando di miliardi di investimenti da mettere in campo. Si tratta, al netto di proclami propagandistici, semplicemente di interventi che le nostre Regioni attendono invano da molto tempo.

Non si comprende dunque quale sia la necessità di annunciare in pompa magna opere o risorse già previste. Da Fs ci aspettiamo più concretezza e meno annunci.

Certo, concordiamo con Battisti quando dice che realizzare le infrastrutture di cui ha tanto bisogno l’Italia potrebbe far ripartire la nostra economia. Ne siamo tanto convinti che lo abbiamo sempre chiesto a gran voce. Un rilancio delle opere pubbliche, unito a una profonda semplificazione della normativa e della burocrazia, permetterebbe finalmente di dare risposte concrete ai nostri territori, alle nostre aziende e ai nostri cittadini.

Insomma, attendiamo con ansia il dettaglio dei tempi certi in cui questi interventi si realizzeranno, sperando che sia la volta buona”, così gli assessori ai Trasporti di Lombardia (Claudia Maria Terzi), proclami propagandistici, Piemonte (Marco Gabusi), Liguria (Giovanni Berrino) e Friuli Venezia Giulia (Graziano Pizzimenti) commentano le parole dell’Ad di Fs Battisti.