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LOMBARDIA

Di Marco (M5S Lombardia). Co-working in sicurezza, bocciato emendamento del M5S

Risoluzione Covid-19. Di Marco (M5S Lombardia). Co-working in sicurezza, bocciato emendamento del M5S
 
In Consiglio regionale il  centrodestra ha bocciato un emendamento a firma del Consigliere regionale Nicola Di Marco che chiedeva di implementare il co-working
 
Di Marco spiega: “Il coronavirus non è democratico e rende più difficile il lavoro da casa per coloro che vivono purtroppo in spazi piccoli, condivisi o rumorosi che rendono difficile lo svolgimento dell’attività lavorativa. 
 
Non dobbiamo lasciare indietro nessuno per questo chiedevo di aumentare la possibilità di lavorare in piena sicurezza e efficienza senza essere costretti a dover fare lunghi viaggi o contribuire ad affollare mezzi pubblici per raggiungere la postazione di lavoro in azienda. 
 
Chiedevo quindi di incentivare presso i comuni forme di recupero di locali vuoti, e sono tanti nei centri storici, da adibire a spazi di co-working e dotati delle necessarie attrezzature con accesso gestito e disciplinato dalle singole amministrazioni in modo da garantire le adeguate condizioni di sicurezza e igiene. 
Il co-working è una nuova concezione di ufficio che a costi ridotti consente di mantenere un’attività indipendente. È un peccato che non si vogliano sfruttare tutte le possibilità per far fronte a una crisi e a un’emergenza difficile”.

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POLITICA

M5S Lombardia, controlli per la sicurezza sul lavoro

Coronavirus. Sicurezza sul lavoro, M5S Lombardia: “garanzie su controlli anche con personale ispettivo del Ministero del Lavoro”.
 
Il M5S Lombardia ha chiesto alla Commissione regionale Attività produttive, con una lettera al Presidente Gianmarco Senna, maggiori controlli sulla sicurezza sul lavoro anche con il supporto del personale ispettivo del Ministero del Lavoro.
 
Dino Alberti, consigliere regionale del M5S Lombardia, spiega: “Prevenire il rischio di infezione nelle aziende è fondamentale non possiamo permetterci altri contagi tra i lavoratori. Il 14 marzo scorso Governo e sindacati hanno firmato un protocollo che prevede la costituzione nelle aziende di un Comitato per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
È assolutamente necessario che i comitati siano pienamente operativi in modo che le rappresentanze sindacali vigilino sul rispetto delle misure di prevenzione. 
È ovvio però, che in questo momento di grave emergenza le aziende sanitarie non possono più garantire un’attività regolare di prevenzione e vigilanza sui luoghi di lavoro, come è loro dovere.
Proprio per questo chiedo che la Commissione valuti un sollecito alla Giunta perché chieda il supporto del personale ispettivo del Ministero del Lavoro, come previsto dalla legislazione, per  rafforzare  le attività di vigilanza svolte dalle ATS, dai Comitati costituiti nelle aziende della Lombardia. So che la sensibilità delle aziende e dei lavoratori è alta, ma in un momento drammatico come questo l’istituzione ha l’onere di non abbassare la guardia”.