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Mare del Salento sempre più sorprendente. All’amo di alcuni diportisti un grosso esemplare di squalo grigio.

Mare del Salento sempre più sorprendente. All’amo di alcuni diportisti un grosso esemplare di squalo grigio. Il video della cattura e della liberazione Non passa giorno che il Mare intorno alla penisola salentina, che sia Jonio o Adriatico non ci riveli sorprese. Come quella accaduta ad alcuni diportisti che ieri si sono ritrovati all’amo un grosso esemplare di squalo. Non un “pescecane” qualunque, ma un adulto di squalo grigio che risaliva in superficie attaccato alla lenza. Ciò che è stato ripreso dall’equipaggio al largo di Frigole, Marina leccese, a non più di un paio di miglia dalla costa per la profondità segnata sull’eco-scandaglio pari a 56,8 metri, è un altro evento raro che si manifesta nei nostri mari, dato il particolare stato di conservazione della specie, ritenuta a dir poco vulnerabile. Immagini che di solito si vedono ai tropici o negli hotspot internazionali di pesca d’altura. Fortuna ha voluto che il peso e la forza del pesce abbia determinato la rottura della lenza e la sua spontanea liberazione senza alcun danno per l’animale e per i membri dell’imbarcazione, cosicché abbia potuto riprendere a nuotare libero e apparentemente placido. Insomma, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un altro nuovo segnale che c’invita al massimo rispetto per le meraviglie dell’ambiente che ci circonda. Ecco il video: https://youtu.be/ruaxn3r5mIg

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Ambiente

Incredibile esperienza nel mare del Salento. Predatore predato.

Incredibile esperienza nel mare del Salento. Predatore predato. Il video sui social di una cernia tranciata dal morso (presumibile) di uno squalo

Più volte noi dello “Sportello dei Diritti” abbiamo segnalato particolari esperienze vissute nei Nostri Mari. Jonio e Adriatico che nonostante lo sfruttamento umano si dimostrano ancora generosi e anche terribili. Così come se terribile non è, ci manca poco, potremmo dire guardando il video postato su Facebook da un giovane che si trova su una barca da diporto, con alle spalle un mare olio per quant’è piatto. Il ragazzo esibisce con simpatia mista a stupore, pochi secondi dopo l’inizio della ripresa, la testa di una cernia bruna, noto pesce dei nostri mari dalle deliziose carni, che da predatore temibile e ricercato trofeo dei pescatori, si è trasformato in preda di un pesce di notevoli dimensioni se si osserva la cesura netta che ne ha tranciato, in apparenza di un colpo, il resto del corpo. Immagini quelle del curioso video, se non inedite, quantomeno rare per i mari nostrani, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”che c’inducono a pensare che poco oltre le rive delle nostre coste nuotino ancora indisturbati animali di notevoli dimensioni, come gli squali, che ci fanno ricordare che non sempre siamo noi umani l’ultimo anello di una catena alimentare da rispettare e preservare. Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=T7XkcPg93Uw