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AMPAS ( medicina di segnale ): gravemente lesi alcuni diritti costituzionali

“Con serenità, ma anche con determinazione, i medici del gruppo della medicina di segnale (735 iscritti all’AMPAS, la nostra associazione, di cui tanti impegnati in prima linea), preoccupati per le possibili derive autoritarie in atto, desiderano fare chiarezza circa la possibilità che siano lesi dei diritti costituzionalmente garantiti per i cittadini,” comincia così una lunga sequenza di considerazioni dense di principi costituzionali ma anche etiche sulla figura del medico e sulle ricadute sui pazienti, per come viene gestita la sanità ai tempi del coronavirus.

I punti toccati nel documento sono parecchi:

la lesione delle libertà costituzionalmente garantite, i  conflitti di interesse, la Libertà di espressione e contraddittorio, Vaccino: soluzione a tutti i mali?Bambini e movimento fisico, Danni economici del lockdown: un disastro epocale, Test sierologici ritardati o non autorizzati.

Tanti pensieri profondi e non convenzionali, domande che tutti ci facciamo ma anche altre viste dal punto di vista della loro professionale, non facile e con tante responsabilità etiche, morali ed anche economiche. E la libertà di cura vuol dire avere la possibilità di scegliersi il medico, che deve essere libero mentre si porta avanti la figura del medico come se fosse il dipendente alla catena di montaggio un esempio per tutti:

  • “Il divieto di radiazione di medici per la sola espressione di idee diverse da quelle della medicina ordinaria. Da sempre il dialogo e il confronto tra idee diverse ha arricchito la scienza, che cambia e si evolve. Non sopravvalutiamo le nostre attuali misere conoscenze.”La libertà della scienza medica si ottiene svincolandosi dalle aziende farmaceutiche, oltre che dalla politica, questo lo aggiungiamo noi.
  • La ramanzina dei medici c’è anche verso i social e chi li gestisce in maniera disinvolta solo per fare numeri, mentre le persone hanno sentimenti, dolore e gioia che hanno ben poco a che fare coi “mi piace” e nel documento si legge bene questo tipo di visione, e alcuni passaggi fondamentali sui test di cui si parla tanto:
  • “Uno dei modi per capire quante persone hanno già incontrato il virus (smettiamo di chiamarli “contagiati”, perché talvolta hanno avuto solo lievi sintomi influenzali e prodotto splendidi anticorpi) è quello di effettuare un test sierologico, che è di costo contenuto e che evidenzia malattia in corso (IgM+) o malattia superata e presenza di anticorpi memoria (IgG+). Chi sia IgG+ potrebbe già serenamente ricominciare a muoversi senza particolari cautele né per sé né per gli altri. Sensibilità e specificità di questi test sono altissime a differenza di quelle dei tamponi. Perché tanta ostilità da parte di governo e istituzioni sanitarie tanto da vietarne l’uso “fino ad approvazione di un test affidabile”? I casi di Ortisei (45% di positivi) e di Vò Euganeo (75%) ci dicono che probabilmente il virus si è già diffuso molto più di quanto pensiamo e che le misure in essere potrebbero non essere poi così necessarie, almeno in alcune zone d’Italia”
  • I contagiati di cui si parla sempre in tv chi sono?” la stragrande maggioranza della popolazione potrebbe già avere incontrato il virus senza saperlo. Stime della Oxford University parlano di 11 milioni di potenziali positivi già ora. Se questo dato fosse vero la letalità di Sars-Cov2 sarebbe veramente irrisoria: lo 0,05%, anche prendendo per veri i dati di mortalità. Ma anche su questi permane il terribile dubbio sui decessi PER e CON Coronavirus.”
  • IL TESTO E’ COSI’ INTERESSANTE CHE VE LO PROPONIAMO IN FORMA INTEGRALE