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Coronavirus, aziende sicure: il numero 1 di Meleam ci spiega come fare

“Qualità, affidabilità e passione sono i valori che ci guidano ogni giorno nel nostro lavoro. Pensiamo alla modalità di realizzazione delle migliori attività e soluzioni per i nostri clienti con il chiaro obiettivo di soddisfare le loro esigenze con la massima professionalità e competenza, animati dalla forte passione che ci spinge ad ottenere risultati sempre migliori.

 

La nostra organizzazione moderna e competitiva ci permette di erogare corsi in tutta Italia usufruendo della formazione in aula e in modalità FAD (Formazione A Distanza), utilizzando una piattaforma adeguatamente predisposta.”

E’ la presentazione di Meleam, una realtà importante in tanti ambiti, guidata dal Dr. Pasquale Mario Bacco, di cui avevamo già parlato

  • Sicurezza nei Luoghi di Lavoro;
  • Corsi di Formazione Professionale (Tecnica & HACCP);
  • Medicina Legale e Polispecialistica;
  • Antincendio e Antinfortunistica;
  • Tutela Ambientale;
  • Certificazioni e Attestazioni di Qualità;
  • Consulenza integrata alle Imprese;
  • Web, Marketing e Design;
  • Appalti Pubblici.

Idee chiare e decise: costi contenuti e rispetto delle leggi, seguendo  i percorsi previsti dai protocolli governativi, rigore e realismo per far ripartire in sicurezza e tranquillità coi passaggi decisivi:

Il Ministero della Salute, con circolare 3190, in merito all’emergenza Coronavirus ha emanato le seguenti e categoriche indicazioni.

  1. La responsabilità della salute e della tutela dei dipendenti delle aziende è solo in capo al datore di lavoro, con la collaborazione del medico competente;
  2. Il non aver adempiuto agli obblighi della 81/2008 espone il datore di lavoro al rischio di cause di lavoro, qualora un dipendente contragga il virus o altre malattie.
  3. Le aziende sono tenute categoricamente a redigere o aggiornare il DVR;
  4. Le aziende sono tenute categoricamente a redigere o aggiornare la valutazione rischio biologico, con tutte le info disponibili relative alle caratteristiche degli agenti biologici e delle modalità lavorative.
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Coronavirus, le forti responsabilità dei datori di lavoro, commento Avv. Stefano Ghilotti

La pandemia da coronavirus, sta portando riflessioni negativi sul piano sanitario ma anche lavorativo, con costi e responsabilità non indifferenti, sopratutto sui datori di lavoro come afferma l’avv. Ghilotti da noi interpellato a tal proposito

Oggi ne abbiamo parlato  con l’Avvocato Stefano Ghilotti legale, tra le altre, di Meleam Società per Azioni azienda leader in medicina sicurezza del lavoro ambiente formazione con 55 sedi in tutta Italia tra cui Varese e Milano.

Meleam, acronimo di MEdicina Lavoro e AMbiente, è una Società per Azioni che offre dal 1998 servizi di differente tipologia ai propri clienti

meleam group

 
 
  • Sicurezza nei Luoghi di Lavoro;
  • Corsi di Formazione Professionale (Tecnica & HACCP);
  • Medicina Legale e Polispecialistica;
  • Antincendio e Antinfortunistica;
  • Tutela Ambientale;
  • Certificazioni e Attestazioni di Qualità;
  • Consulenza integrata alle Imprese;
  • Web, Marketing e Design;
  • Appalti Pubblici.

Avvocato emergenza Covid quali rischi per i nostri imprenditori?

L’art. 42 comma 2 del c.d. Decreto Cura Italia ha qualificato come infortunio sul lavoro le infezioni da coronavirus contratte in “occasione di lavoro”. Ciò ha portato a mille dubbi interpretativi irrisolti. Sarebbe dunque possibile, nel caso di infezione da coronavirus, il c.d. Infortunio in itinere? Altra questione dibattuta è se l’imprenditore debba provvedere all’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). In senso favorevole l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e l’Angenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro. Di diverso avviso Regione Veneto e Regione Lombardia. E l’imprenditore che deve fare? L’art. 2087 codice civile impone al datore di lavoro di prevenire tutti i rischi presenti all’interno della sua organizzazione; ma il mondo scientifico sino ad oggi ancora poco conosce del Covid 19. Le responsabilità dell’imprenditore sono veramente importanti sia in considerazione della disciplina del D.Lgs 81/2008 sia alla disciplina penalistica per la quale il datore di lavoro potrebbe essere chiamato a rispondere di lesioni colpose gravi o, addirittura, di omicidio colposo. Insomma il legislatore ha scaricato sul singolo imprenditore responsabilità di non poco momento. Ne parliamo brevemente nella nostra video intervista con l’Avv. Stefano Ghilotti dello Studio Legale Ghilotti – Deleo.

 

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Cronaca

Milano, siamo contagiati al 38%

 

Ce lo racconta il Dott. Mario Pasquale Bacco,  dalla sua sede di Milano, medico legale  e dell’igiene negli ambienti di lavoro, founder  e amministratore delegato di MELEAM Spa, eccellenza nella sicurezza nei luoghi di lavoro. Il Dott. Bacco  racconta   dello studio realizzato in proprio tramite gli esiti di in Kit che commercializza Melam stessa.

Il Kit è quello che tamite una goccia di sanue riesce a riconoscere Igm-Igg al Coronavirus 

 Meleam che ha sede in tutta Italia , commercializza il kit   Viva Viag Covid-19   è  già acquistato da varie Regioni. Lo studio a prima vista dimostrerebbe una penetrazione del Sars-Cov 2 più ampia di quanto appaia dai primi studi sugli operatori sanitari effettuati da molte Regioni. , Pasquale Mario Bacco, spiega: “Su un campione di 1.731 persone di 9 regioni, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Veneto, Lombardia, Basilicata, Lazio e Liguria, diviso tra 1.113 uomini e 618 donne, sottoposte al test tra il 25 febbraio e il 2 aprile, ci risulta che le persone entrate in contatto con il virus sono 668, circa il 38 per cento”.

NELLA RICERCA della Meleam quasi un soggetto su due ha sviluppato gli anticorpi Igm (quelli della fase iniziale) e Igg, quelli stabili che dimostrano una reazione dell’orga nismo e annunciano guarigione e immunità, almeno secondo i più ottimisti nei limiti degli studi su un virus che ha solo 4 mesi di vita. I cittadini comuni sarebbero stati contagiati molto più dei sanitari. Forse perché i primi sono meno attenti a proteggersi? In realtà esiste una seconda spiegazione: lo studio della società pugliese non è stato effettuato su soggetti totalmente asintomatici, come i sanitari.