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Coronavirus, Avigan: morti fetali negli studi sugli animali

Il Favipiravir, noto anche come T-705 (commercializzato come Avigan o Favilavir), è un farmaco antivirale che possiede un’attività diretta contro molti virus a RNA.

Perchè ne riparliamo? Semplice, tanto per cambiare ci sono interessi politico/economici, difetto non solo italico, infatti :è stato accolto da diversi governi nonostante le prove limitate del fatto che funzioni per il trattamento di COVID-19. Gli effetti collaterali del farmaco possono includere un aumento del rischio di difetti alla nascita se assunto da donne in gravidanza.

Parliamo del Giappone, ma anche di altri stati:

“Il primo ministro Abe del Giappone è stato uno dei principali sostenitori di Avigan. La sua amministrazione ha chiesto che il farmaco, che ha ottenuto l’approvazione condizionale in Giappone solo per gravi malattie infettive come l’Ebola, sia approvato come trattamento per coronavirus e che vengano accumulate milioni di dosi.

Abe è un amico personale del presidente di Fujifilm, Shigetaka Furumori.

Abe ha fatto forti pressioni per l’uso internazionale della droga, compresa l’ offerta gratuita fino a 20 paesi attraverso una sovvenzione alle Nazioni Unite.

La Cina e l’Indonesia sono state due dei maggiori utenti di Avigan. Un alto funzionario della sanità cinese ha approvato il farmaco a marzo come “molto sicuro e chiaramente efficace” dopo un processo su 200 pazienti e l’Indonesia ha importato milioni di dosi per curare i suoi cittadini.

Allo stesso tempo, la Corea del Sud ha resistito al suo uso, affermando che le prove esaminate dai suoi esperti non erano convincenti.

“Avigan non solo non ha mostrato efficacia durante gli studi di test, ma non ci sono dati sugli studi clinici condotti su pazienti”, Oh Myoung-don, un esperto di malattie infettive della Corea del Sud, ha detto all’agenzia di stampa Yonhap il 4 aprile, settimane dopo l’approvazione della Cina. “Il farmaco ha anche mostrato gravi effetti collaterali, come morti fetali negli studi sugli animali”.

Secondo quanto riferito, Abe ha fatto pressioni personali su Trump per promuovere Avigan negli Stati Uniti. La Casa Bianca ha quindi sollecitato la FDA ad approvare l’uso di emergenza del farmaco come trattamento sperimentale Covid-19, secondo Politico il 31 marzo.

Il 7 aprile, la FDA ha concesso l’approvazione a tre ospedali in Massachusetts per avviare i primi studi clinici statunitensi su Avigan.” (fonte ICI ORG), giornalisti investigativi.

Le sperimentazioni sono una cosa seria se si fanno seriamente, scusate il bisticcio di parole e se si fanno per curare le persone, non per interessi economici e pure nel caso ci fossero riscontri postivi, il campione non può essere di poche persone, 200 nel caso della Cina, e deve essere valutato nel tempo.

La nostra AIFA ( https://www.aifa.gov.it/documents/20142/241044/Allegato_1_1.pdf/66558a13-543c-9643-e67b-85be01547465)

parla di tre criteri: 

1. il bisogno terapeutico; 2. il valore terapeutico aggiunto; 3. la qualità delle prove ovvero la robustezza degli studi clinici.

Nella sostanza, se non ci sono alternative terapeutiche, se “Il farmaco è in grado di guarire la malattia o comunque di modificarne significativamente la storia naturale”, e la qualità delle prove viene fatta utilizzando il  metodo GRADE (Grading of Recommendations Assessment, Development and Evaluation; http://www.jclinepi.com/content/jce-GRADE-Series), 

Linee guida GRADE: 21 parte 2. Accuratezza del test: incoerenza, imprecisione, distorsione della pubblicazione e altri domini per valutare la certezza delle prove e presentarle nei profili delle prove e nel sommario delle tabelle dei risultati.

Una serie di riscontri oggettivi e di calcoli vari, non certo la “raccomandazione” politica dell’amico produttore di medicinali..