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EUROPA & MONDO

Esteri, Nuovo governo in Kosovo, elezioni a Belgrado. Giugno mese importante per i Balcani… che verranno.

Dal 3 giugno il Kosovo ha un nuovo governo, a guidarlo è il premier Avdullah Hoti, professore di economia e leader dalla Lega democratica del Kosovo (Ldk), formazione di centro-destra, che ha ottenuto la fiducia del Parlamento. Ad appoggiare il nuovo esecutivo 61 dei 120 deputati di cui è composta la Camera.

Al voto hanno preso parte, solo 86 parlamentari, perché la sessione è stata boicottata dai parlamentari di Vetevendosje, la formazione che guidava l’esecutivo precedente.

La situazione politica e diplomatica del paese era in parte compromessa, in particolare con l’antico alleato, gli Stati Uniti, a causa delle azioni portate avanti dal precedente governo, soprattutto a seguito della sua posizione in merito alla questione serba. 

 L’inviato speciale degli Stati Uniti per i negoziati di pace in Serbia e Kosovo, Richard Grenell, ha, quindi, accolto con favore l’elezione del nuovo governo del Kosovo e ha espresso la speranza per il proseguimento del dialogo con Belgrado. 

Gli analisti politici definiscono il Kosovo come il “paese più filo americano della terra”. Infatti, gli Stati Uniti hanno contribuito fattivamente alla creazione del paese. Gli Stati Uniti, con il Presidente Clinton, hanno partecipato alle operazioni NATO nei Balcani negli anni ’90 quando la missione dell’operazione di KFOR era proprio quella di proteggere il popolo kosovaro dalla possibile pulizia etnica da parte serba. Quando il Kosovo dichiarò l’indipendenza, gli Stati Uniti furono uno dei primi paesi a riconoscerlo, aprendo un’ambasciata nella capitale Pristina.

Presentando il programma di governo in Parlamento, Hoti ha indicato le sue tre priorità: la ripresa del dialogo con Belgrado, la lotta al virus di Wuhan e la ripresa economica. 

La normalizzazione delle relazioni con la Serbia è necessaria, atteso che, da più di un anno, c’è una stasi dei rapporti tra Serbia e Kosovo, a causa della decisione di Pristina d’imporre dei dazi doganali del 100%, sulle merci serbe. Il nuovo premier ha eliminato i dazi e questo ha, in sostanza, spianato la strada alla ripresa delle relazioni diplomatiche, come anche sottolineato dal presidente serbo Aleksandar Vucic: “Credo che possano esserci buoni rapporti commerciali tra albanesi e serbi“.

Nella dichiarazione si riferiva agli albanesi che sono in maggioranza in Kosovo.

Chiaramente, il nuovo governo ha impresso, in questo campo, una vera e propria svolta per la ripresa dei rapporti con Belgrado su cui influiscono anche le pressioni americane.

Secondo alcuni, un accordo potrebbe essere presto raggiunto con la ridefinizione dei territori di confine.

Per quanto riguarda il secondo punto del programma politico del premier senza dubbio l’emergenza determinata dal Covid19 ha creato non pochi problemi a governo di Pristina, in primis sul piano finanziario: il Fondo monetario internazionale ha, infatti, stimato una riduzione della crescita del 5%.

Si prevede che tutte le entrate, le rimesse, le esportazioni di beni subiranno un forte decremento a causa delle restrizioni di viaggio e dall’effetto della pandemia nei partner commerciali e nei paesi di origine delle rimesse. Le misure di contenimento interno e la maggiore incertezza colpiranno la domanda.

Secondo il Fondo Monetario Internazionale la risposta politica delle autorità agli shock è stata tempestiva e mirata. L’impatto della pandemia e le misure fiscali per contribuire ad attenuare questi shock hanno creato urgenti esigenze finanziarie e di finanziamento esterno.

Il Kosovo è al momento agli ultimi posti in Europa per PIL (circa 3300 euro secondo i dati 2016), in presenza di una disoccupazione al 35%, ed è in particolare giovanile, in una nazione nella quale i giovani rappresentano una quota consistente della popolazione.

Aprendo una finestra sull’operazione NATO KFOR, da anni guidata da Generali di altissimo livello dell’Esercito (attualmente il Generale di Divisione Michele Risi), la stessa assicura, da sempre, la sicurezza e la libera circolazione di tutte le comunità/etnie in Kosovo. In merito, visto gli eccellenti risultati degli ultimi a Comando Italiano è augurio di tutti che il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini usi tutta la sua influenza in ambito NATO perché la missione prosegua sotto il comando italiano, circostanza che rafforzerebbe i rapporti di amicizia tra i due paesi: Italia e Kosovo.

Il terzo punto del programma di governo è problematico. La ripresa economica è legata alla conferma da parte del FMI della concessione di fondi tali da equilibrare la bilancia dei pagamenti in seguito all’emergenza Covid-19. In particolare il 16 aprile scorso il Comitato esecutivo ha approvato lo stanziamento di 51,6 milioni di euro. 

In merito c’è da analizzare la posizione e le decisioni dell’Unione Europea.

Bruxelles ha nominato Miroslav Lajčak, ex Alto Rappresentante in Bosnia-Erzegovina ed ex ministro degli Esteri slovacco, come Rappresentante speciale per il dialogo tra Serbia e Kosovo. 

I principali ostacoli all’azione UE provengono da Paesi – Slovacchia e Spagna – che non hanno mai riconosciuto l’indipendenza kosovara.

Lajčak ha recentemente dichiarato: “Accolgo con favore la decisione odierna del governo del Kosovo di rimuovere le recenti misure di reciprocità. La rapida rimozione degli ostacoli alla ripresa del dialogo facilitato dall’UE mostra un chiaro impegno del Kosovo a tornare al tavolo senza indugio”.

Non va, comunque, mai dimenticato che la Serbia rivendica il Kosovo come parte integrante del suo territorio e che gli alleati storici della Serbia, compresa la Russia, hanno bloccato il Kosovo dall’adesione alle Nazioni Unite. Alcuni paesi dell’Unione europea – compresi gli alleati della Serbia e quelli, già citati, che vogliono evitare di incoraggiare i separatisti in patria – stanno inoltre impedendo al Kosovo di aderire all’UE. 

Ipotizzabile che se si indeboliscono le economie e le democrazie di Pristina e Belgrado entrambe saranno vulnerabili allo sfruttamento e influenza via soft power di Russia e Cina.

In tale quadro assumono importanza le prossime elezioni nella Repubblica di Serbia previste per il 21 giugno.

Il Presidente del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, Anders Knape, ha espresso fiducia nelle autorità governative serbe per organizzare elezioni democratiche nonostante l’attuale crisi da COVID-19. “Confido nella capacità della Serbia di aumentare le buone prassi nei giorni che precedono la data delle elezioni e di assicurare che il voto sia organizzato nel pieno rispetto delle norme internazionali per elezioni libere ed eque, anche in questi tempi difficili“.

Ha inoltre ribadito che il Congresso, vista la situazione di crisi sanitaria, non potrà inviare una delegazione di osservatori. Ciò non impedirà il dialogo e la cooperazione con le autorità serbe per l’attuazione dei principi europei di autonomia territoriale e democrazia.

Secondo gli analisti geopolitici dei Balcani, la decisione di svolgere comunque le elezioni del Presidente serbo Vucic, un ex ultranazionalista, giunge in virtù del suo desiderio di andare alle urne in tempi brevi, dato il possibile calo della sua popolarità a causa delle dure misure imposte nel corso dell’emergenza sanitaria.

Il futuro del governo di Pristina e del futuro del paese passa ancora una volta sia dalle elezioni in Serbia sia dalle decisioni delle potenze politiche economiche esterne, che poi sono sempre le stesse in tutto in mondo: USA, UE, Russia e Cina.

Non bisognerà aspettare molti giorni per capire cosa succederà nell’immediato.

Generale Giuseppe Morabito

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Cronaca

Camorra/ROS, operazione “Antemio”: 59 arresti

OPERAZIONE “ANTEMIO

 

 

MAXI OPERAZIONE CONTRO LA CAMORRA, 59 ARRESTI.

DALLE PRIME ORE DI OGGI, I CARABINIERI DEL ROS STANNO ESEGUENDO UNA MISURA CAUTELARE, EMESSA DAL GIP DEL TRIBUNALE DI NAPOLI SU RICHIESTA DELLA LOCALE PROCURA DISTRETTUALE, A CARICO DI 59 INDAGATI ACCUSATI DI NUMEROSI REATI, TRA I QUALI ASSOCIAZIONE MAFIOSA,  CONCORSO ESTERNO, CORRUZIONE ELETTORALE, ESTORSIONE E  TURBATA LIBERTÀ DEGLI INCANTI. L’OPERAZIONE COLPISCE I CLAN “PUCA”, “VERDE” E “RANUCCI” OPERANTI A SANT’ANTIMO (NA) E COMUNI LIMITROFI, DISVELANDO UNA FITTA RETE DI COINTERESSENZE SIA IN AMBITO POLITICO SIA IMPRENDITORIALE.

CONTESTUALMENTE È IN FASE DI NOTIFICA ANCHE UN SEQUESTRO DI BENI PER UN VALORE DI OLTRE 80 MILIONI DI EURO.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE SARANNO ILLUSTRATI NEL CORSO DELL’INCONTRO CON I GIORNALISTI CHE SI TERRÀ ALLE ORE 11.00 PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI NAPOLI, AL QUALE  PARTECIPERANNO IL PROCURATORE DI NAPOLI, DOTT. GIOVANNI MELILLO, E IL COMANDANTE DEL ROS, GENERALE DI DIVISIONE PASQUALE ANGELOSANTO.

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Scandalo pagamento di una somma tra i 3000 e 3500 euro per le patenti di guida

 

In data odierna, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, i carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma hanno dato esecuzione – tra le province di Roma, Napoli, Latina e Caserta – ad un’ ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di 12 persone (di cui 4 agli arresti domiciliari, 4 con obbligo di dimora e presentazione alla PG e 4 con divieto di esercizio dell’attività professionale da sei mesi a un anno), per associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione e smercio di patenti di guida e nautiche e concorso nella produzione e utilizzo di valori bollati falsi.

scandalo patenti cc romavares

 

Le attività investigative hanno consentito di individuare l’esistenza di un sodalizio criminale, operante tra i comuni di Giugliano in Campania (Na) e Casal di Principe (Ce) e San Giorgio a Cremano (Na), dedito alla contraffazione di marche da bollo, documenti di identità, patenti di guida/nautiche. In particolare, secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal Gip, gli indagati, millantando aderenze con funzionari della MCTC di Roma/Laurentina, assicuravano agli esaminandi il conseguimento del titolo abilitativo – previo pagamento di una somma tra i 3000 e 3500 euro per le patenti di guida ed euro 2000 per le patenti nautiche – garantendo loro: – il superamento degli esami teorici senza sostenere la prova, facendogli credere che qualcun altro l’avrebbe sostenuta al posto loro; – il conseguimento del titolo autorizzativo all’esito dell’esame pratico (organizzato ad hoc nei pressi della Motorizzazione di Roma), che sarebbe stato valutato da un ingegnere connivente della MCTC (in realtà uno degli associati stessi). I clienti ricevevano poi – a loro insaputa – il titolo abilitativo alla guida che era stato invece artatamente prodotto in Giugliano in Campania e Casal di Principe

. Nell’ambito delle indagini è emerso anche la produzione e l’utilizzo di marche da bollo contraffate da parte di 4 avvocati del foro di S.M. Capua Vetere per la validazione di documenti presentati al P.R.A., alla M.C.T.C. di Napoli e Caserta e ad alcuni uffici giudiziari (Tribunale Civile di Napoli Nord – Uffici del Giudice di Pace di Napoli Nord e Santa Maria Capua Vetere). Nel corso delle operazioni si è proceduto, altresì, al sequestro di materiale hardware, di supporti per la falsificazione di marche da bollo provenienti dalla Cina, di 559 marche false per un danno erariale di oltre 22.000 euro, numerose patenti di guida e nautiche contraffatte. Area degli allegati

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Coronavirus, aziende sicure: il numero 1 di Meleam ci spiega come fare

“Qualità, affidabilità e passione sono i valori che ci guidano ogni giorno nel nostro lavoro. Pensiamo alla modalità di realizzazione delle migliori attività e soluzioni per i nostri clienti con il chiaro obiettivo di soddisfare le loro esigenze con la massima professionalità e competenza, animati dalla forte passione che ci spinge ad ottenere risultati sempre migliori.

 

La nostra organizzazione moderna e competitiva ci permette di erogare corsi in tutta Italia usufruendo della formazione in aula e in modalità FAD (Formazione A Distanza), utilizzando una piattaforma adeguatamente predisposta.”

E’ la presentazione di Meleam, una realtà importante in tanti ambiti, guidata dal Dr. Pasquale Mario Bacco, di cui avevamo già parlato

  • Sicurezza nei Luoghi di Lavoro;
  • Corsi di Formazione Professionale (Tecnica & HACCP);
  • Medicina Legale e Polispecialistica;
  • Antincendio e Antinfortunistica;
  • Tutela Ambientale;
  • Certificazioni e Attestazioni di Qualità;
  • Consulenza integrata alle Imprese;
  • Web, Marketing e Design;
  • Appalti Pubblici.

Idee chiare e decise: costi contenuti e rispetto delle leggi, seguendo  i percorsi previsti dai protocolli governativi, rigore e realismo per far ripartire in sicurezza e tranquillità coi passaggi decisivi:

Il Ministero della Salute, con circolare 3190, in merito all’emergenza Coronavirus ha emanato le seguenti e categoriche indicazioni.

  1. La responsabilità della salute e della tutela dei dipendenti delle aziende è solo in capo al datore di lavoro, con la collaborazione del medico competente;
  2. Il non aver adempiuto agli obblighi della 81/2008 espone il datore di lavoro al rischio di cause di lavoro, qualora un dipendente contragga il virus o altre malattie.
  3. Le aziende sono tenute categoricamente a redigere o aggiornare il DVR;
  4. Le aziende sono tenute categoricamente a redigere o aggiornare la valutazione rischio biologico, con tutte le info disponibili relative alle caratteristiche degli agenti biologici e delle modalità lavorative.
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Varese

Questura di Varese – commemorazione Agente Scelto APICELLA.

Questura di Varese – commemorazione Agente Scelto APICELLA.

 

Nella mattinata odierna, alle ore 12.00, presso la Piazza Monte Grappa, si è commemorata la memoria dell’Agente Scelto della Polizia di Stato Pasquale Apicella, che svolgeva il proprio servizio presso il Commissariato di Secondigliano, deceduto durante l’inseguimento di quattro criminali a Napoli, autori di un furto in banca.

Personale delle Volanti di Varese., dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, si sono ritrovati per un minuto di raccoglimento.

Di seguito, fonte la Questura di Napoli, i dati per aiutare la vedova di Apicella

apicella pasquale

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Poliziotto morto a Napoli, cordoglio di Fervicredo: “Vittima del Dovere esempio di generosità

Poliziotto morto a Napoli, cordoglio di Fervicredo: “Vittima del Dovere esempio di generosità al servizio degli altri. Ci stringiamo ai suoi Familiari”

 

 

“Ancora un giorno nefasto per l’Italia che, purtroppo per l’ennesima volta, perde uno dei suoi migliori figli a causa di un Dovere portato avanti fino all’estremo sacrificio. Ancora una volta piangiamo per un Servitore dello Stato che ha vestito con onore la divisa, con generosità, con mirabile voglia di fare. Ancora una volta la violenza insensata e brutale ha annientato in un solo atroce istante una vita preziosa, per il paese intero, per la Polizia di Stato, ma soprattutto per i suoi Familiari chiamati a una prova di coraggio che sembra travolgerli. Una Famiglia a cui ci stringiamo con tutta la solidarietà e la forza possibili, nel tentativo di fargli giungere il nostro abbraccio”.

Mirko Schio, Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), esprime così il cordoglio per la morte dell’Agente scelto della Polizia di Stato, Pasquale Apicella, di 37 anni, deceduto la notte scorsa, a Napoli, mentre cercava di fermare alcuni rapinatori dopo un colpo in banca. Ferito il collega che si trovava con lui.

“Anche al collega di Apicella va il nostro pensiero – aggiunge Schio -, perché speriamo che guarisca al più presto dalle ferite del corpo, ma soprattutto perché sappiamo che dovrà fare i conti con le ferite dell’anima, e con il dolore di aver perso il suo collega. Non è mai troppo sottolineare cosa possa significare dedicare la vita allo Stato, agli altri, a principi e valori per i quali si è disposti a morire e per i quali, purtroppo, si muore. Troppo spesso, troppo facilmente. Il sacrificio di Pasquale Apicella oggi sia di esempio a tutti noi, e non abbandoni mai la nostra memoria”.

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CARABINIERI NAS, 104 strutture sanzionate in tutta Italia per coronavirus

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, attraverso i dipendenti NAS ubicati nel territorio nazionale, svolge costantemente un’attenta e mirata azione di vigilanza presso le strutture ricettive sanitarie e socio assistenziali destinate ad ospitare persone anziane e con disabilità.

nas carabinieri coronavirus

I NAS Fanno un lavoro egregio in tutta Italia,  i numeri del 2019: controllate 2.716 attività dedicate all’accoglimento e all’assistenza, delle quali il 27% oggetto di contestazioni per accertate irregolarità. Non si tratta di rilievi da poco, carenze strutturali, numeri superiori al previsto e spazi inadeguati. 

Le indagini hanno portato alla denuncia all’Autorità giudiziaria di 172 persone, in particolare gestori e operatori ritenuti responsabili di abbandono di anziani e mancata assistenza e custodia, esercizio abusivo della professione sanitaria e uso di false attestazioni di possesso di autorizzazione all’esercizio e di titoli professionali validi, quali infermiere ed operatori socio-sanitari.

La strategia ispettiva è proseguita nell’anno in corso con l’accesso ispettivo presso 918 strutture, riconducibili a residenze assistenziali assistite (R.S.A.), centri ad orientamento sanitario-riabilitativo e di lungodegenza, nonché varie tipologie di attività assistenziali come case di riposo, comunità alloggio e case famiglia. In questi primi quattro mesi del 2020, le verifiche dei NAS hanno evidenziato irregolarità in 183 obiettivi, pari al 20% di quelli controllati.

Le 212 irregolarità amministrative contestate riguardano inadeguatezze strutturali, gestionali ed autorizzative, quali la mancanza di figure professionali adeguate alle necessità degli ospiti, la presenza di un numero superiore di anziani rispetto al limite previsto e l’uso di spazi e stanze inferiori a quelli minimi previsti, situazioni rilevate soprattutto nel mese di gennaio, contestualmente alla seconda parte del periodo delle festività natalizie, durante il quale aumenta la richiesta di collocazione degli anziani.

Sono state inoltre appurate situazioni penalmente rilevanti che hanno determinato la denuncia all’Autorità giudiziaria di 172 persone, in particolare gestori e operatori ritenuti responsabili di abbandono di anziani e mancata assistenza e custodia, esercizio abusivo della professione sanitaria e uso di false attestazioni di possesso di autorizzazione all’esercizio e di titoli professionali validi, quali infermiere ed operatori socio-sanitari. Da gennaio ad oggi, sono state 25 le strutture destinatarie di provvedimenti di chiusura o sospensione dell’attività assistenziali poiché risultate gravemente deficitarie in materia sanitaria ed edilizia, quando non completamente abusive.

Con la progressiva diffusione epidemica da Coronavirus, il dispositivo di controllo messo in campo da questa Specialità dell’Arma si è rimodulato anche al fine di rilevare possibili criticità relative alla gestione delle procedure e degli spazi riservati a possibili casi di positività covid-19, nonché alla formazione degli operatori e loro dotazione di materiali protettivi.

A partire da febbraio, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza ed il susseguirsi delle varie misure di contenimento, i NAS hanno operato 601 accessi presso le strutture ricettive, individuandone 104 non conformi alla normativa (pari al 17%), deferendo all’A.G. 61 persone e sanzionandone ulteriori 157, contravvenzionate per un ammontare complessivo di oltre 72 mila euro.

Oltre alla contestazione degli illeciti già precedentemente descritti, sono state rilevate specifiche violazioni attinenti il rispetto della normativa di sicurezza dei luoghi di lavoro, sia come mancanza di dispositivi di protezione individuale che di formazione del personale al fine di prevenire la propria incolumità e, di conseguenza, quella degli ospiti.

A causa delle gravi carenze strutturali ed organizzative sono stati eseguiti provvedimenti di sospensione e di chiusura nei confronti di 15 attività ricettive, giudicate incompatibili con la permanenza degli alloggiati, determinando il trasferimento degli stessi in altri centri, nel rispetto delle procedure nazionali e regionali previste per la prevenzione di possibili contagi.

Interventi dei NAS più significativi

 

NAS Taranto, gennaio 2020

Sanzionato all’Autorità amministrativa il rappresentante legale di una casa di riposo ritenuto responsabile di aver alloggiato anziani affetti da patologie psico-fisiche in una struttura priva dei necessari requisiti organizzativi, strutturali ed assistenziali per assistere ospiti non auto-sufficienti.

La struttura è stata chiusa e gli anziani sono stati affidati ai rispettivi familiari o trasferiti in strutture sanitarie adeguate. Il valore di quanto vincolato ammonta ad oltre un milione di euro.

NAS Campobasso, febbraio 2020

Deferita alla Procura della Repubblica la legale responsabile di una comunità alloggio per anziani per aver attivato abusivamente un servizio di assistenza sanitaria residenziale per persone non autosufficienti e affette da patologia psichiatrica. La Regione Molise ha disposto la sospensione dell’attività e il trasferimento degli ospiti presso altre strutture. Il valore della struttura sospesa ammonta ad euro 300 mila.

NAS Reggio Calabria, febbraio 2020

A conclusione di un’ispezione, è stata disposta la chiusura di una casa di riposo per anziani poiché priva di autorizzazione. I 14 ospiti presenti sono stati ricollocati presso i rispettivi nuclei familiari. Il valore dell’infrastruttura ammonta ad euro 800 mila.

 

NAS Perugia, febbraio 2020

Al termine di mirate verifiche volte ad assicurare la corretta erogazione di prestazioni sanitarie ed assistenziali, sono stati denunciati alle competenti Procure della Repubblica 5 titolari di altrettante strutture per anziani ubicate nella Regione Umbria. I controlli hanno consentito di individuare 65 ospiti “non autosufficienti” su 89, giudicati tali da personale USL Umbria su specifica richiesta dei Carabinieri. L’escamotage permetteva di aggirare le previste autorizzazioni regionali e ridurre il personale qualificato per l’assistenza. Nel prosieguo delle indagini, sono stati deferiti anche 43 medici di medicina generale per aver redatto false attestazioni di autosufficienza in favore dei propri assistiti, gran parte giudicati già invalidi dalla Commissione per invalidità civile dell’INPS con necessità di assistenza continuativa (c.d. accompagnamento legge 104/1992).

NAS Torino, marzo 2020

Denunciati alla competente Procura della Repubblica 7 infermieri professionali dipendenti di una residenza sanitaria assistenziale, ritenuti responsabili di aver somministrato reiteratamente ad un ospite, affetto da co-morbilità, numerose quantità di farmaci antispastici, antidiarroici ed antibiotici, non prescritti dal medico di famiglia. Denunciato anche il direttore sanitario che ometteva la prescritta vigilanza nonostante fosse investito della specifica responsabilità.

NAS Napoli, marzo 2020

Contestate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali in una struttura residenziale per disabili in provincia di Napoli. Nella fattispecie, è stata riscontrata la mancanza di autorizzazione al funzionamento, carenze igieniche in materia di sicurezza alimentare e di sicurezza sui luoghi di lavoro. Il proprietario della struttura è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria e contestualmente è stata disposta, dalla locale ASL, la chiusura immediata dell’attività.

NAS Taranto, marzo 2020

A conclusione di un’attività d’indagine coordinata dall’Autorità Giudiziaria, sono stati denunciati il legale rappresentante, un infermiere professionale, tre operatori socio-sanitari e un fisioterapista per omessa vigilanza sulla corretta assistenza agli anziani ospiti e non aver attuato misure idonee atte a scongiurare eventi lesivi nei loro confronti, tali da provocare il decesso di una paziente ricoverata presso la struttura.

NAS Reggio Calabria, marzo 2020

Al termine di un intervento ispettivo presso una struttura ricettiva per anziani, i Carabinieri del NAS hanno verificato l’avvio al funzionamento in assenza della prevista autorizzazione sanitaria. Inoltre, durante gli accertamenti sul posto, è stato individuata e sanzionata una persona per l’inosservanza delle misure di contenimento epidemico, perché senza valido motivo, si era recato presso la citata struttura gestita dalla compagna, all’interno della quale era stato registrato un caso di contagio da COVID-19. Tutti gli ospiti ed gli operatori della struttura sono stati posti in quarantena.       

NAS Cosenza, marzo 2020

Il NAS di Cosenza, a seguito di segnalazione di una pluralità di casi positivi al virus covid-19, ha effettuato un’ispezione igienico-sanitaria presso una casa protetta per anziani e disabili ubicata in quella provincia (21 casi tra ospiti e operatori sanitari), già oggetto di un’ordinanza sindacale “di isolamento totale e quarantena obbligatoria di tutti i soggetti in essa presenti” emessa in data 28.03.2020.

Al momento dell’accesso risultavano ospitati ancora 15 anziani parzialmente autosufficienti, dei quali 11 positivi, mentre 4 anziani erano stati trasferiti presso ospedali dell’area. L’ispezione, pur consentendo di acclarare buone condizioni igienico-sanitarie e adeguata fornitura di D.P.I. ai lavoratori, ha evidenziato una serie difficoltà organizzative dovuta al limitato numero di addetti all’assistenza e determinata dalla rigorosa applicazione dell’ordinanza che impediva il regolare turn-over dei 4 operatori rimasti all’interno.

La criticità veniva segnalata all’ASP di Cosenza per l’immediata adozione dei provvedimenti di competenza e l’individuazione di adeguati percorsi di contenimento e mitigazione.

NAS Udine, aprile 2020

Eseguita, in collaborazione col Dipartimento di Prevenzione della locale ASL, un’ordinanza di sospensione dell’autorizzazione di una struttura per anziani e l’immediata evacuazione dei 21 ospiti alloggiati, tutti positivi al Covid-19, poiché a seguito delle verifiche effettuate sono emerse gravi carenze organizzative nella gestione della struttura. Gli anziani sono stati tutti ricoverati in strutture sanitarie idonee per la cura dell’epidemia.

NAS Roma, aprile 2020

Nel corso di controlli collegati tra loro, sono state accertate irregolarità gestionali e l’assenza della prevista autorizzazione in due strutture ricettive per anziani della provincia romana. L’Autorità sanitaria ha disposto la chiusura immediata delle due strutture socio-assistenziali per la terza età,  amministrate dal medesimo legale rappresentante. Gli anziani ospiti sono stati ricollocati presso altri plessi autorizzati. Il valore delle attività chiuse è stimata in 2 milioni di euro.

NAS Torino, aprile 2020

Denunciata in stato di libertà una operatrice socio-sanitaria dipendente di una casa di riposo ritenuta responsabile di maltrattamenti verso una anziana ospite per avere applicato un presidio di contenzione (costituito da fascia pelvica), in ora diurna quando invece era autorizzato limitatamente al periodo notturno.

 

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Cronaca

Donati 25 pacchi con pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà

 
Pregevole iniziativa di solidarietà, tenutasi mercoledì 8 aprile 2020 a Sant’Antimo (NA), a cura dell’Associazione Prosperity.
L’emergenza sanitaria della pandemia del Covid19 ha messo in ginocchio molte attività lavorative di Napoli e soprattutto della provincia, facendo registrare una situazione ormai al collasso.
 
Un grande segno di speranza fiorisce dalle tante iniziative private e associazionistiche, che fortunatamente fanno a gara nell’offrire aiuto e solidarietà alle famiglie in difficoltà.
La scuola, attraverso la DAD, didattica a distanza, mantenendo un rapporto relazionale di supporto agli alunni, continua a svolgere il suo ruolo di agenzia educativa, pronta ad accogliere le esigenze dei suoi alunni e delle loro famiglie.
 
In particolare, l’IC ‘Giovanni XXIII’, con un’azione di monitoraggio della propria utenza, per garantire i device necessari alla nuova forma di insegnamento digitale, ha intercettato le difficoltà di alcune famiglie. Significativi, in questo senso, i contributi della Dirigente Scolastica Maria Francesca Vergara, del dott. Giuseppe Carelli, Dirigente DSGA, e della prof.ssa Mariarosaria Casolaro.
 
Pertanto, la scuola, non nuova ad iniziative di solidarietà, ha accolto la proposta di Luigi Magliocco, Presidente dell’associazione Prosperity, di offrire un aiuto concreto con pacchi alimentari, contenenti beni di prima necessità.
 
La collaborazione fattiva di Monsignor Salvatore Coviello, sacerdote della chiesa Santa Lucia, la parrocchia del quartiere dove è ubicata la sede centrale dell’istituto, si è resa necessaria per la distribuzione e per la fruizione dei pacchi.Infatti, essa è avvenuta sul sagrato dell’edificio religioso, uno spazio sufficientemente ampio, adatto a mantenere le distanze di sicurezza per il contagio.
 
Sant’Antimo (NA), Prosperity e IC Giovanni XXIII
Grazie al capillare lavoro di segreteria, le famiglie sono state invitate in orari diversi, garantendo l’assoluto anonimato.
 
 
 
In totale sono stati distribuiti 25 pacchi, alla presenza del Presidente dell’associazione, Luigi Magliocco, di un applicato della segreteria scolastica, sig. Antonio Ponticello, del prof. Rocco Romeo, del Monsignor Coviello e della dott.ssa Rossella Cappuccio.
 
Momento di grande commozione da parte di tutti, per l’edificante esperienza di solidarietà, all’insegna dell’apertura e del senso di comunità.
 
Sant’Antimo (NA), Prosperity e IC Giovanni XXIII
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Gossip

Francesca Pascale ed il suo amore per Napoli, ma contro Salvini

 

FRANCESCA PASCALE OGGI SU INSTAGRAM 

 

Francesca Pascale nata a Napoli nel 1985, oltre alla sua passione politica, lo è sempre smisuratamente e fedelmente per la sua bella Napoli.

Francesca nella gentilezza e modi raffinati, è sempre nota per il non rendere opinioni partitiche, ma a livello personale, anche se, oggi si è lasciata scappare in una pubblicazione contro Matteo Salvini definendolo leadr senza Leadership.

“GUARDA ED IMPARA RAZZISTA”

Francesca oggi su Instagram certo non se la tiene e, con questa precisazione, vuol far sentire il suo amore, affetto e vicinanza alla sua città nativa quale toppo spesso viene additata da luoghi comuni.

Oggi il grande cuore di Napoli con l’organizzazione dela spesa sospesa è stato un grande segnale per i bisognosi in un momento di piena difficoltà.

Sono i volontari dello Sgarrupato a farlo presente e Francesca Pascale ha voluto rendere omaggio a questi gesti. Un centro di riferimento per Montesanto e Quartieri Spagnoli, nel cuore di Napoli, oltre 20 richieste al giorno: sono famiglie che non riescono più a preparare nemmeno un piatto di pasta. Un trend di domande che aumenta ogni volta e che spesso supera le disponibilità. E loro consegnano a domicilio la «spesa sospesa», offerta da chi alla cassa di un supermercato paga il proprio conto e lascia qualcosa in più pensando ai poveri.

Sono i volontari dello Sgarrupato, centro di riferimento per Montesanto e Quartieri Spagnoli, nel cuore di Napoli, che provvedono a consegnare tutti i beni di prima necessità: pasta, olio, pomodoro, caffè, farina, legumi, latte a lunga conservazione, biscotti. Hanno le autorizzazioni per muoversi perché si sono registrati alla piattaforma del Comune di Napoli per chi fa volontariato.

I ragazzi dello Sgarrupato sono riusciti anche a raccogliere alimenti per bambini piccoli. Così, all’occorrenza, hanno consegnato scatole di latte in polvere, pappine, omogeneizzati, biscotti per i piccoli – Napoli si dimostra solidale per cercare di collaborare durante il Coronavirus.

Il pensiero di Francesca Pascale sulla leadership di Matteo Salvini

fRANCESCA PASCALE MATTEO SALVINI

Fabio Sanfilippo

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Coronavirus, a Napoli inventano il carrello sospeso

La crisi si supererà con i soldi che arriveranno? Conte nei discorsi altisonanti parla di miliari e centinaia di milioni che ha intenzione di spendere come se fossero suoi.

Nel frattempo, visti i tempi lunghi e l’emergenza che non si capisce quando finirà, la parte più povera dà i numeri con distruzione di sportelli bancari, assalti ai supermercati, furti, incendi e quant’altro possa servire a racimolare qualcosa da mangiare: siamo in tempi guerra.

Una crisi esplosiva segnalate dalle forze dell’Ordine all’Esecutivo che stenta a tener testa e fronteggiare la crisi sanitaria tremenda e la crisi che comincia a imperversare su tutto e tutti.

Ci sono certo, iniziative di banche, associazioni, attori, personaggi anche politici a cominciare da Berlusconi che hanno messo mano al portafoglio in maniera concreta.

Il popolino soffre e dal popolo che si arrangia arriva la solidarietà a chi sta peggio, cominciando da chi la crisi la conosce bene, non è una novita.

A Napoli in particolare stanno lanciando una iniziativa nuova e importante, il carrello sospeso che viene riempito da chi può per dare possibilità di mangiare anche a chi non ne ha la possibilità, evitando assalti che finiscono per appesantire le già precarie condizioni dei tanti in difficoltà.

Una iniziativa che, siamo certi partendo da Napoli, finirà per estendersi a tutta Italia.

Grazie ai napoletani e  alla loro creatività nonchè solidarietà, seguite la pagina: https://www.facebook.com/Lovenapolinelmondo/