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Cronaca

T1, dalla Cina gli occhiali termici per avvistare il virus

T1, dalla Cina gli occhiali termici per avvistare il virus. Sviluppati degli occhiali termici capaci di rilevare i sintomi del covid, in particolare la temperatura corporea elevata

Chi è ancora preoccupato nell’uscire di casa potrebbe presto trovare un modo di sentirsi più sicuro: la startup cinese Rokid ha sviluppato infatti degli occhiali termici, denominati T1, capaci di rilevare alcuni dei sintomi del Covid-19, in particolare la temperatura corporea elevata, senza la necessità di entrare in contatto fisico e rimanendo tranquillamente a distanza in parchi, ospedali, aeroporti ed altri luoghi pubblici. L’azienda dichiara di aver già venuto un migliaio di paia ad agenzie governative, industrie e scuole, e vanta tra gli investitori anche il Credit-Suisse. Tra i grossi vantaggi la possibilità di smistare velocemente grossi flussi di persone, per esempio all’ingresso di un posto di lavoro, senza dover misurare la temperatura uno per uno. Nonostante la loro possibile praticità in alcuni ambienti, come quello medico, non è ancora però chiaro come l’utilizzo di questi occhiali si adatterà alle normative sulla privacy, specialmente in Occidente. O come il sistema possa funzionare con i pazienti asintomatici. Gli occhiali, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, utilizzano un sensore ad infrarossi insieme a tecniche di realtà virtuale e a un sistema di intelligenza artificiale capace di riconoscere le facce e applicare il controllo della temperatura: nel caso in cui la temperatura fosse inferiore alla “temperatura di guardia” la persona verrebbe raffigurata in verde, mentre una temperatura corporea troppo elevata verrebbe mostrata in arancione e accompagnata da un segnale di allerta sonora.