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Polizia Penitenziaria SAPPE: Francesco Basentini alla guida del DAP, un perfetto sconosciuto

CARCERI, SAPPE: “CAPZIOSA L’INFORMATIVA AL PARLAMENTO DI BONAFEDE SU NOMINA  BASENTINI A CAPO DEL DAP: PIU’ OMISSIONI CHE VERITA’”

“Capisco e comprendo le attuali difficoltà del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nel difendere la sua scelta per il Capo dell’Amministrazione Penitenziaria nel 2018, specie alla luce delle recenti dichiarazioni del PM Antimafia Nino Di Matteo, ma nella sua informativa di ieri alla Camera dei Deputati ha detto cose davvero discutibili. Come la scelta stessa di Francesco Basentini alla guida del DAP, un perfetto sconosciuto rispetto ai suoi predecessori, ai loro incarichi in magistratura ed in organismi antimafia ed antiterrorismo”. Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

Bonafede dice di avere aperto nuovi Reparti detentivi e sale per videoconferenze: ma non dice che si tratta di Sezioni che erano programmate e realizzate dai suoi predecessori ma che non erano state inaugurate per mancanza di personale di Polizia Penitenziaria. E quando parla di assunzioni nel Corpo, si guarda bene dal dire che i nuovi Agenti non sono nemmeno sufficienti a sostituire quelli andati in pensione o che sono stati riformati dal servizio”, precisa Capece.La nomina di Basentini, poi, è stata quasi un fulmine a ciel sereno perché nessuno ne aveva mai sentito parlare… Rispetto ai precedenti Capi del DAP, non mi sembra che avesse ricoperto compiti di responsabilità in campo antimafia e antiterrorismo. Bonafede alla Camera ha omesso di dire che si è ostinato a mantenere nelle carceri la vigilanza dinamica, con cui gli eventi critici sono aumentati in maniera esponenziale e che ha certamente favorito le drammatiche rivolte dello scorso marzo. Ma c’è un altro dato incontrovertibile: Bonafede non è stato in grado di far valere il peso della Polizia Penitenziaria a livello politico, nel Decreto sicurezza bis. Furono infatti bocciate le norme che avrebbero punito coloro che aggredivano i poliziotti penitenziari, numerosissimi, e quanti detenevano illegalmente telefoni cellulari nelle celle. E tutto questo, ieri, Bonafede ha omesso di ricordarlo, come non ha spiegato perché da mesi la circolare per riformare i circuiti penitenziari delle carceri – che avrebbe forse potuto evitare le sommosse e le rivolte dello scorso marzo – è ferma proprio nel suo Ministero in attesa di un firma che non è mai arrivata….”, conclude.

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Cronaca

IPM Beccaria-Milano sequestro di droga e sventata introduzione

Brillante Operazione Polizia Penitenziaria

IPM Beccaria-Milano sequestro di droga e sventata introduzione

 

Nel pomeriggio di ieri presso la porta carraia del carcere minorile Beccaria di Milano venivano bloccati un soggetto maggiorenne di “Nazionalità magrebina” e due soggetti minorenni di “Nazionalità Italiana” che tentavano di introdursi all’interno della struttura Penitenziaria.

A darne notizia è Raffaele PICONE Segretario Provinciale per la Giustizia Minorile del Si.N.A.P.Pe Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria.

Il  personale di Polizia Penitenziaria di servizio Presso la locale portineria notava attraverso i monitor della videosorveglianza  dei strani movimenti  all’esterno   del Penitenziario, prontamente dava l’allarme consentendo ai colleghi di servizio all’interno della struttura unitamente al Comandante di Reparto di intervenire e bloccare i soggetti che tentavano di introdursi all’interno, durante un primo controllo su un soggetto minorenne veniva trovata una pistola a pallini priva di tappo rosso, una notevole quantità di sostanza stupefacente  presubilmente eroina, un Cortello e un tirapugni.

Il soggetto in possesso di quando descritto veniva tratto in arresto dal Personale di Polizia Penitenziaria del Beccaria e tradotto presso il centro prima accoglienza di Torino, vista la momentanea chiusura del C.P.A. di Milano, mentre gli altri due soggetti venivano denunciati all’autorità Giudiziaria.

Fortunatamente parliamo di “tentativo” e non di introduzione compiuta perché la prontezza e la professionalità del personale in servizio ha scongiurato che accadesse il peggio, a tutto il personale intervenuto va l’orgoglioso plauso del Si.N.A.P.Pe conclude Pasquale Baiano Coordinatore Nazionale per la Giustizia Minorile che perorerà presso l’Amministrazione l’attivazione delle procedure per l’attribuzione di riconoscimenti formali.