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Cronaca

Coronavirus: per il Fondo Monetario Internazionale questa è la peggior recessione dal 1930

Il Fondo Monetario Internazionale prevede per il PIL mondiale un calo del 3% nel 20202 mentre per quello italiano prevede un -9,1% e nell’area euro un -7,5%, sarà la peggior recessione dalla “grande depressione” degli anni trenta.

Le perdite del PIL mondiale in seguito alla pandemia del coronavirus sono stimate in circa 9 mila miliardi di dollari tra il 2020 e il 2021 che corrisponde al valore dell’economia tedesca e giapponese messe insieme.

Secondo l’economista Gita Gopinath è la prima volta dagli anni trenta che recedono contemporaneamente sia le economie in via di sviluppo sia quelle avanzate.

Se la pandemia dovesse essere sconfitta nella seconda parte del 2020 l’FMI prevede un possibile balzo di crescita del 5,8% nel corso del 2021 avvertendo però che i rischi sulle prospettive sono al ribasso, ma, se così non fosse, il PIL mondiale potrebbe calare di un ulteriore 3% nel 2020 e nella malaugurata ipotesi che potesse proseguire anche nel 2021 il calo sarebbe di un altro 8%.  

 

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ECONOMIA

Pil italiano in picchiata, previsto -8% nel primo semestre 2020

Le ultime stime arrivano da REF Ricerche che prevede una revisione pesantemente al ribasso del PIL italiano con una contrazione a -8% rispetto alle precedenti indicazioni che prevedevano -1/-3%.

Secondo le previsioni del REF la caduta potrebbe il primo trimestre con un calo intorno al 3% rispetto al quarto del 2019 per poi esplodere con un altro -5 del secondo trimestre sul primo.

La chiusura delle attività in Italia potrebbe durare a lungo e si sta estendendo a tutti i paesi occidentale e al blocco delle attività di servizio come turismo, ristorazione, spettacolo, sport.. si aggiungono le chiusure di impianti appena iniziate.

Probabilmente la frenata potrebbe essere largamente superiore a quella della crisi finanziaria 2008-2009.

Anche le stime di Fitch e Goldman Sachs sono in linea e, ammesso che la crisi possa allentarsi nel corso del secondo trimestre la prima prevede per il 2020 una contrazione del PIL a livello globale intorno al -2% e prevede che la crescita possa riprendere nel corso del 2021, mentre la seconda si aspetta un calo contenuto del PIL, intorno al 0,6% con un debito pubblico che potrebbe salire al 137% e un deficit al 2,6%.