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Varese

Varese: 285 mila mascherine sequestrate e redistribuite dalla Prefettura

Le mascherine erano state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Busto Arsizio lo scorso mese di maggio, perché recavano una impropria marcatura “CE„ ed erano prive di ogni documentazione idonea a certificare correttamente il prodotto come dispositivo medico.

 

Prima del sequestro le 285.000 mascherine chirurgiche erano pronte per essere vendute da un’azienda di Samarate il cui rappresentante legale era stato denunciato per frode in commercio e, dopo il sequestro erano state messe a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa degli esiti delle indagini.

Considerata la continua pressante domanda le mascherine chirurgiche rientravano ancora tra i beni più difficili da reperire sul mercato, le Fiamme Gialle bustocche, grazie alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio che ha concesso il nulla-osta al dissequestro dei beni ai fini della requisizione, hanno avviato la procedura introdotta dal decreto “Cura Italia” (D.L. n. 18/2020, artt. 6 e 122) per far fronte all’emergenza sanitaria in atto.

Grazie alla collaborazione del Politecnico di Milano – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali che ha analizzato un campione delle mascherine e di Federfarma Lombardia che ha ricostruito il prezzo al 31 dicembre 2019, il Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto all’emergenza epidemiologica Covid-19, ha chiesto al Prefetto di Varese – dott. Dario Caputo – l’adozione del formale provvedimento di requisizione, con mandato al Comandante Generale della Guardia di Finanza, quale Soggetto Attuatore, ad eseguirla.

Il Prefetto di Varese ha così firmato il provvedimento di requisizione in proprietà delle 285.000 mascherine chirurgiche, demandando l’esecuzione alle Fiamme Gialle. I beni sono stati consegnati dai finanzieri bustocchi alla Prefettura e saranno destinati a numerosi enti operanti sul territorio tra cui la Protezione Civile e i Comuni della provincia, l’ATS Insubria, gli Ospedali delle ASST dei Sette Laghi e della Valle Olona, le Autorità Giudiziarie, le Forze di Polizia, l’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese e la Croce Rossa varesina.

L’iniziativa rappresenta l’ulteriore conferma di come un’azione corale tra enti, pubblici o privati che siano, consenta sempre di agire al meglio e con tempestività nell’interesse dell’intera collettività.

 

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Bregano

CASADEGLITALIANI: segnalazione dei vacanzieri a Bregano

Dalla prefettura di Varese nessuna risposta e nessun controllo

Il giorno 17 c.m., sono stato avvisato da alcune persone, residenti presso il Plan di Bregano, che alcuni “vacanzieri” si erano trasferiti nelle loro seconde case al Plan di Bregano in violazione delle raccomandazioni in merito al coronavirus. Immediatamente, in qualità di Consigliere del Comune di Bregano, ho inviato una PEC alla Prefettura di Varese allegando l’articolo di Varesepress. Ad oggi nessuna risposta e nessun controllo!

Allego lo screenshot della PEC inviata.

Il Consigliere del Comune di Bregano Maurizio Fulgenzi

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