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Somma Lombardo

Privatassistenza può assistere le persone sia a casa che in ospedale

Covid-19: nuovi servizi gratuiti per non lasciare soli anziani e persone non autosufficienti A casa e in ospedale il personale di Privatassistenza ha adeguato i propri standard di servizio per restare accanto alle famiglie

 Privatassistenza, da oltre 20 anni punto di riferimento per le persone e le famiglie in Italia con oltre 220 centri che erogano servizi domiciliari e ospedalieri, ha adeguato i propri standard di servizio sul territorio per venire incontro alle esigenze di anziani e persone non autosufficienti in questo delicato periodo di emergenza. Il personale autorizzato di Privatassistenza, inoltre, può assistere le persone sia a casa che in ospedale. Il Responsabile del Centro Privatassistenza di Somma Lombardo, Alessandro Bovo, racconta come le cooperative stanno affrontando questo momento: “È sempre più difficile lavorare in queste condizioni, a volte ti fai prendere dallo sconforto e dalla paura, ma crediamo nel nostro lavoro e vogliamo andare avanti per tenere attivi i servizi, nonostante il terribile periodo che stiamo affrontando e la difficoltà a reperire Dispositivi di Sicurezza.” Quali servizi riuscite a garantire? “Per il momento riusciamo a garantire tutti i servizi di assistenza domiciliare come bagno assistito o veglia notturna, il servizio di igiene, compagnia o assistenza al pasto svolto dai nostri Operatori OSS qualificati ma anche tutti i servizi infermieristici o specifici come podologo o fisioterapista.” Quale servizio va per la maggiore? “Attualmente l’attività infermieristica. Ora con i centri diurni, le RSA, il personale ospedaliero completamente assorbito da questa emergenza e le famiglie in quarantena, c’è spesso bisogno e necessità di un’iniezione a domicilio o un aiuto per le terapie per tutti gli anziani o i disabili che vivono soli.” Siete un’alternativa a Case di Risposo o Ospedali, si potrebbe dire. “Cerchiamo di collaborare il più possibile con le strutture, ma attualmente non possiamo entrare per svolgere i nostri servizi. Vogliamo dare un sollievo al Servizio Sanitario Nazionale con l’assistenza domiciliare, per non abbandonare coloro che hanno in questo momento più bisogno di aiuto.”

Riuscite ancora a erogare i servizi e dare supporto in Ospedale? “Cerchiamo di fare il possibile, purtroppo però in questo periodo l’accesso agli ospedali da qualche settimana è quasi impossibile, anche se tutti gli operatori non professionali hanno abbandonato i loro assistiti, stanno a casa, hanno paura di lavorare. Per questo vorremmo essere un’alternativa professionale e soprattutto sicura, perché i nostri operatori sono dotati dei dispositivi di protezione individuale adeguati alla tutela dei malati.” Riuscite sempre a trovare operatori socio-sanitari e infermieri? “Naturalmente molti hanno paura e si fa più fatica del solito a trovare personale, come operatori socio-sanitari, infermieri o professionisti del settore. Ma bisogna riconoscere che un numero sempre maggiore di loro sta rischiando la propria salute per il bene degli altri perché, come noi, crede fortemente nel lavoro che svolge quotidianamente. A loro va infatti il mio più sincero grazie.”