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VOLVO richiama 2,2 milioni di auto in tutto il mondo

VOLVO richiama 2,2 milioni di auto in tutto il mondo. È stato riscontrato un rischio di anomalia nel meccanismo di sicurezza delle cinture di sicurezza. Il più grande richiamo nella storia del produttore

 

Per la società, che appartiene alla casa automobilistica cinese Geely, è il più grande richiamo nella storia del produttore. La casa automobilistica Volvo Cars ha annunciato mercoledì 1 luglio il richiamo di quasi 2,2 milioni di auto costruite tra il 2006 e il 2019 in tutto il mondo. I motivi sono dovuti ad un potenziale problema di cavi collegati alle cinture di sicurezza dei sedili anteriori. Nel peggiore dei casi, “Il cavo può, in determinate circostanze rare e in base al comportamento dell’utente, soffrire di usura nel tempo. Ciò potrebbe eventualmente causare danni al cavo e ridurre la funzione di sicurezza delle cinture di sicurezza “. Tuttavia, non sono state  segnalate lesioni alle persone o incidenti a Volvo Cars. Secondo ka casa automobilistica, si tratta di modelli Sono interessati i modelli V60, V70 e XC60. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l’eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello  “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari VOLVO Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata.

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Maxi richiamo Toyota da 1.8 milioni di auto: problemi alla pompa del carburante

Maxi richiamo Toyota da 1.8 milioni di auto: problemi alla pompa del carburante. Un primo richiamo, effettuato a gennaio, ha coinvolto 700’000 auto. L’azienda ha ora aumentato il numero a 1’800’000 di veicoli tra Toyota e Lexus

 

Toyota ha rettificato il richiamo che aveva effettuato a gennaio, aumentando il totale di veicoli coinvolti da 700’000 a 1,8 milioni. Si tratta di vetture vendute sul mercato statunitense, la compagnia ha deciso di agire dopo aver ricevuto 66 segnalazioni di malfunzionamento e oltre 2’000 richieste di intervento. Le automobili coinvolte dal richiamo sono dotate di una pompa del carburante difettosa che potrebbe smettere di funzionare. Nel caso ciò dovesse accadere, oltre all’accensione di diverse spie, anche il motore potrebbe rimanere coinvolto e bloccarsi. Ciò sarebbe in grado di causare uno stallo del veicolo. Una tale situazione, durante una guida a velocità elevate, potrebbe aumentare il rischio di incidenti. I proprietari dei veicoli che non erano stati inclusi originalmente nel primo richiamo di gennaio saranno informati entro l’inizio di maggio. I concessionari Toyota e Lexus sostituiranno la pompa del carburante a tutte le vetture coinvolte, senza alcun costo per i clienti. La lista dei modelli coinvolti

Lexus LS 460 dei modelli realizzati tra il 2013 e il 2015;

Lexus GS 350 dei modelli realizzati tra il 2013 e il 2015;

Toyota FJ Cruiser, Lexus IS-F dei modelli del 2014;

Toyota 4Runner, Land Cruiser; Lexus GX 460, IS 350, LX 570 dei modelli realizzati tra il 2014 e il 2015;

Lexus NX 200t, RC 350 dei modelli del 2015;

Lexus IS 200t, RC 200t dei modelli del 2017;

Toyota Sienna; Lexus RX 350 dei modelli realizzati tra il 2017 e il 2019;

Lexus GS 300 dei modelli del 2018;

Toyota Avalon, Camry, Corolla, Highlander, Sequoia, Tacoma, Tundra; Lexus ES 350, GS 350, IS 300, IS 350, LC 500, LC 500h, LS 500, LS 500h, RC 300, RC 350, RX 350L dei modelli realizzati tra il 2018 e il 2019. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

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Schegge di vetro tra la salsa pronta, Ministero della Salute segnala il richiamo

Schegge di vetro tra la salsa pronta, Ministero della Salute segnala il richiamo. Si tratta delle bottiglie di salsa da 330 grammi con il numero di lotto D304/19 a marchio IPER.

Il Ministero della Salute ha emesso un richiamo per le bottilie di salsa di pomodoro datterino da 330 grammi, con il numero di lotto D304/19 a marchio IPER, con data di scadenza 31-10-22 e 31-12-22, a causa della possibile presenza di vetro. La salsa pronta è prodotta da Bottega Di Sicilia srl con sede dello stabilimento a Vittoria, in provincia di Ragusa, alla C.da Capraro.  Dato il rischio per la salute che si corre, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda tutti i clienti che hanno acquistato l’articolo a non consumarlo. La vendita è già stata bloccata e il prezzo sarà interamente rimborsato.