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Roberto Riva, cocktail e filosofia del lago Maggiore

Lavorava presso il CFP di Luino, avrebbe potuto avere una grande carriera all’estero ma ha preferito rimanere a Leggiuno dove abitava, sul suo lago Maggiore dove aveva aperto il più famoso ritrovo degli anni ’80: l’antico Lido ritrovo di tutti i ragazzi di allora. Roberto lo seguivano in tanti, era molto colto e appassionava coloro che lo ascoltavano, stava fino alle 2 o alle 3 di notte per chiaccherare coi clienti. Negli anni ’80 preparava già gli happy hour vent’anni prima degli altri, ed ebbe l’idea di vendere lo champagne a bicchieri e non a bottiglia come invece facevano tutti gli altri, dando così opportuno di berlo anche ai giovani, che non avrebbero potuto permettersi una bottiglia intero. Fu il centro della vita della “sponda magra” del lago Maggiore. Ha il merito di aver formato diversi barman che lavorano tuttora in provincia di Varese. Gli amici sono vicini a Nadia, la moglie, che ha scritto in suo ricordo: “Poiché nessuno risponde, ahimé, del domani rallieta dunque, oggi, questo triste cuore. Vino bevi al chiaro di luna, o Luna, ché la luna molto ancora brillerà, e noi non troverà sulla Terra. – Quartina di Omar Khayyam Ne da il triste annuncio l’adorata Nadia. Chi volesse portare un caro saluto a Roberto può recarsi presso la Sala del Commiato di via Mulini Grassi 10 a Varese.