Categorie
Commercio

Da Legnano a Varese, Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate “aperta per Coronavirus”

In tempi di emergenza coronavirus, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate amplia gli orari di apertura. In modo volontario, su proposta del consiglio di amministrazione e in accordo con la direzione generale, i dipendenti terranno aperte le filiali di Busto Garolfo, Buguggiate, Legnano, Busto Arsizio, Gallarate e Varese per essere a disposizione dei clienti con una doppia finalità: da una parte, mettersi all’ascolto delle richieste e necessità che arrivano dalle imprese e dalle famiglie interessate dai problemi economici dovuti all’emergenza sanitaria; dall’altra, dare sostegno al territorio e un contributo fattivo per un ritorno alla normalità individuando delle soluzioni ad hoc per le singole esigenze.

Già da domani, sabato 7 marzo, e per tutti i sabati del mese, le sei filiali della Bcc saranno aperte dalle 9 alle 12. L’apertura straordinaria sarà fatta anche tutti i martedì e i giovedì di marzo, dalle 15.45 (orario canonico di chiusura) fino alle 19.
«È un’iniziativa straordinaria per dare un segnale di vicinanza, attenzione e speranza in un momento in cui l’emergenza sanitaria sta producendo un impatto economico sul territorio -afferma il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi-. Il fatto che i dipendenti si siano messi a disposizione volontariamente è sintomo della volontà dell’istituto, ma soprattutto delle persone che vi lavorano, di riaffermare il nostro essere banca di comunità vicina al territorio e voler essere parte della soluzione per superare insieme questi momenti di particolare complessità».

Negli orari straordinari di apertura non sarà operativa alcuna attività di cassa. Ai clienti viene offerto un servizio di ascolto e consulenza per individuare insieme le soluzioni ai problemi legati all’emergenza di questo periodo. «I percorsi individuati con i clienti che vivono le difficoltà legate all’emergenza sanitaria seguirà un percorso interno di urgenza, così da fornire in tempi rapidi il supporto necessario», sottolinea il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Carlo Crugnola.
Gli accessi alle filiali aperte in orario straordinario (così come già accade nei consueti orari di sportello) saranno regolati nel pieno rispetto delle norme e delle disposizioni sanitarie in essere. In particolare, il gel disinfettante è stato messo a disposizione di tutti i clienti davanti all’ingresso.

Categorie
Cronaca

Indebitamento in Lombardia: l’emergenza non è solo sanitaria

In questi giorni si fa un gran parlare dell’emergenza sanitaria del coronavirus che sta colpendo l’Italia, interessando in particolar modo le regioni del nord. Questa, però, non è l’unica emergenza che interessa il nostro paese. Ne esiste anche un’altra, che ormai ha abbandonato le prime pagine dei giornali, quella economica che ha portato moltissimi imprenditori a contrarre debiti per salvare la propria azienda o cittadini a chiedere prestiti per far fronte ad una situazione difficile. Debiti che non sono più riusciti a saldare, e che sono cresciuti rapidamente, diventando opprimenti.

Gianmario Bertollo fondatore di Legge3Non tutte le storie, fortunatamente, finiscono male, anzi. Sono sempre di più quelle che vedono un lieto fine, come è stato per il signor Giuseppe, uomo che vive del bresciano, che ha visto finalmente la pubblicazione della sentenza che stralcia in parte il debito di 110.348 €, che aveva contratto nel tentativo di garantire la miglior vita possibile alla propria famiglia. Le cose non andarono come aveva sperato e quello che inizialmente era “solo un prestito”, è cresciuto rapidamente, sotto la spinta dei tassi d’interesse, fino a diventare ingestibile. Per questo il signor Giuseppe ha chiesto aiuto all’associazione Legge3.it, che si occupa di aiutare cittadini e imprese ad uscire da queste situazioni, ai sensi dei provvedimenti normativi introdotti nel 2012 (ma mai davvero pubblic izzati) con la legge numero 3, nota come Legge Salvasuicidi.

“Giuseppe ha sempre cercato di non fare mancare nulla alla propria famiglia. Per far fronte alle necessità non ha esitato a contrarre finanziamenti potendo contare sul suo stipendio e anche quello della moglie, ma gli eventi hanno finito con il prendere una piega diversa da quanto avrebbe sperato. – Ha commentato Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it – Una vicenda che non è poi così rara, a dirla tutta. Ma, grazie ai professionisti della nostra Associazione e, soprattutto, alla disponibilità e alla rapidità dell’OCC incaricato, ovvero, l’Organismo per la Composizione delle Crisi da sovraindebitamento della Camera di Commercio competente, si è risolto tutto per il meglio in tempi rapidi. Giuseppe ha visto la riduzione del suo debito da 110.348 € a 16.800 €, che salderà in rate da 350 € al mese per i prossimi 4 anni. Dopo di che, sarà lib ero da tutti i debiti e potrà iniziare una nuova vita. Nella sentenza, si legge anche che il giudice ha bloccato, come previsto dalla legge, qualsiasi prelevamento dovuto alla cessione volontaria del quinto. Un provvedimento che è bene mettere in evidenza perché ancora oggi, dopo tanti anni e centinaia di sentenze, alcuni giudici continuano a negare questa evidenza”.