Categorie
Saronno

25 aprile: a ciascuno la sua festa

Quest’anno il sempre ricorrente dibattito sul 25 aprile si è arricchito di un nuovo spunto di riflessione: quello fornito dalla proposta dell’on. le La Russa di utilizzare la festività per commemorare tutte le guerre con i loro morti, e allo stesso tempo i morti causati da quella guerra sui generis che è l’infezione da COVID-19 in corso.

Per quello che può valere la mia opinione non la ritengo una strada praticabile, e cerco di spiegarne il motivo.

È indubbio che tra il ’43 e il ’45, ma anche per lungo tempo dopo tale data, l’Italia è stata teatro di una vera e propria guerra civile. Italiani  si sono scontrati con altri italiani in nome di differenti valori politici e umani, ai quali si sono mescolati, come sempre avviene in questo genere di conflitti, ostilità personali e interessi di bassa lega, da una parte e dall’altra. Efferatezze sono state compiute dall’uno e dall’altro schieramento, lasciandosi dietro strascichi di risentimenti, di insaziati desideri di vendetta, di dolorosi ricordi per le violenze subite personalmente o dai propri cari. Episodi di postuma riappacificazione sono stati, per l’appunto, solo episodi, ma non hanno smosso le ferme acque dell’odio.

A tutto ciò si unisce l’uso politico che sempre si è fatto e si fa di quelle ormai lontane vicende storiche, per cui possiamo parlare di un passato che non solo non passa, ma che continua a dividere e ad esacerbare gli animi.

Stante questa situazione, è impensabile che il 25 aprile possa diventare una festa della riconciliazione nazionale. Ognuno si sceglie la propria storia, nel senso che prende idealmente  posizione per uno dei contendenti in campo, sposandone le ragioni secondo il suo attuale modo di vedere. Una persona di destra faticherebbe assai a sentire come propria una festività la quale negli anni è stata colonizzata dalla sinistra comunista e postcomunista, così come una persona di sinistra non tollererebbe di vedere sfilare in corteo, al proprio fianco, manifestanti impegnati a commemorare la Decima Mas.

I ritualistici inviti a una “memoria condivisa” risultano pertanto speciosi, perché sottendono che l’avversario debba rinnegare la “sua” memoria  e fare propria la sdrucita vulgata dei buoni e dei cattivi. Onere questo – difficile negarlo – che viene posto in capo soprattutto alla Destra.

Non è evidentemente ancora maturato il tempo di una “memoria rispettata”, in cui cioè si riconosca che l’avversario, chiunque esso sia, potesse avere scelto in buona fede e per ragioni ideali la propria parte della barricata, rinunciando a vedere in esso un essere turpe meritevole di eterna damnatio memoriae.
In attesa che venga quel tempo, lasciamo tranquillamente il 25 aprile a coloro che sventolano drappi rossi e cantano “bella ciao”, evitando azzardati tentativi di appropriazione come di contaminazione con l’attuale pandemia, la quale è in effetti una guerra, ma solo metaforica. Fra pochi giorni noi di destra avremo modo di raccoglierci – fisicamente o idealmente non importa – presso il campo X del Cimitero Maggiore, dove giacciono quegli uccisi che non trovano né onore né rispetto sui libri di storia o sulle lapidi cittadine. Lo trovano però nella nostra memoria e nel nostro cuore. E tanto ci basti.

Alfonso Indelicato – consigliere comunale indipendente eletto a Saronno

 
 

 
 

 
 
Categorie
Saronno

Aiuti ai saronnesi: il punto

Non è facile gestire l’ordinaria amministrazione, a maggior ragione un’emergenza come la presente, di fronte alla quale vacillano Governo nazionale, Amministrazioni regionali, responsabili di strutture ospedaliere e di accoglienza, illustri scienziati ed esperti di vario settore. Dunque scrivo queste brevi note come parlassi con me stesso, cosicché nessuno possa sentirsi personalmente offeso.

 

Sinceramente ho trovato la soluzione dei pacchi alimentari piuttosto laboriosa e macchinosa rispetto a quella dei buoni acquisto. Devi fare la lista dei prodotti, e qui già nascono – come abbiamo verificato – le prime discussioni: è più utile, anzi più necessario questo o quell’altro? Poi devi procurarti le merci e riempire i cartoni (immagino) nonché consegnarli agli interessati o portarli a casa loro quando questi non sono in grado di muoversi. È oltretutto una soluzione – me lo si lasci dire – un po’ da sfollati in tempo di guerra. Ricorda situazioni storiche di emergenza assoluta, ben peggiori di quella che stiamo vivendo in questi giorni tetri.

Alla soluzione macchinosa si accede attraverso un iter macchinoso. Bisogna prima telefonare. A un numero dedicato? No: al centralino del comune. Quando lo trovi libero, ti vengono fatte una serie di domande, peraltro pienamente legittime: composizione nucleo familiare, ISEE, luogo di residenza, ecc. A questo punto viene richiesto di spedire una mail con la quale si comunicano gli stessi dati che hai già fornito per telefono. È una mail dedicata? Ancora una volta no: è quella dei servizi sociali, e non è facilissimo trovarla. Se sulla prima pagina del sito del Comune vi fosse un chiaro ed evidente riferimento all’emergenza con, ben visibili, una mail e un numero telefonico dedicati, anche l’utente non troppo informatizzato saprebbe interagire più facilmente e rapidamente. E comunque, perché mai dover fare due volte la stessa cosa? In altri comuni a noi vicini, si salta il primo passaggio e si invia solo la mail, la quale è chiaramente indicata e dedicata all’emergenza.

Questo quanto alla procedura. Quanto ai tempi, mi risulta che richieste di pacchi alimentari rivolte all’Amministrazione martedì scorso non sono state ancora evase. Considerato che i fondi sono arrivati ai comuni da diversi giorni, forse un po’ più di celerità sarebbe stata possibile. E forse anche questa lentezza è all’origine dell’attuale questione dei prodotti “scaduti” che sarebbero stati consegnati ad alcuni richiedenti. Se quello che deve arrivare non arriva, allora si cerca di aiutare le persone in difficoltà come si può.

Tutto questo senza che nessuno debba sentirsi offeso: parlavo, come ho detto, solo con me stesso.

Alfonso Indelicato

Consigliere comunale indipendente eletto a Saronno

 
 

 
Categorie
Associazioni

Il Granello promuove “Le nuvole di casa mia”, concorso fotografico aperto a tutti

La Cooperativa Il Granello Don Luigi Monza, in collaborazione con Fondazione Comunitaria del Varesotto, promuove il concorso fotografico “Le nuvole di casa mia”.

Il tema delle fotografie: le nuvole! Dalla propria finestra, balcone o giardino. In giornate di sole, pioggia o in altre condizioni climatiche. In qualunque momento e orario della giornata. Gli scatti devono essere a colori, mentre non verrà accettato il bianco e nero.

Il concorso è aperto a chiunque, dilettante o professionista, abbia il piacere di sperimentare la fotografia da casa propria. Ogni fotografia potrà essere accompagnata da un titolo o una didascaliache descrive brevemente lo scatto. E’ possibile inviare le fotografie fino al 31 Maggio 2020, massimo due scatti per ciascuno, all’email lenuvoledicasamia@gmail.com 

La partecipazione è subordinata all’iscrizione che dovrà essere effettuata compilando l’apposito modello di adesione al concorso allegato.

L’obiettivo è stimolare la partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze dei Centri Educativi e di tutti i cittadini che desiderano partecipare per mettersi in gioco creativamente in questo momento particolare che accomuna le nostre vite.

Vi invitiamo a leggere il regolamento del concorso.

La Cooperativa Sociale Il Granello don Luigi Monza nasce a Cislago nel 1987, affondando le proprie radici nell’esperienza cattolica, nei principi della sussidiarietà e nella promozione del valore della persona in ogni momento della vita.
Dal 2010 ha sviluppato il settore educativo proponendo servizi e attività attente ai bisogni dei propri utenti. La Cooperativa si occupa di formazione e di inserimento lavorativo di ragazzi e adulti con disabilità fisiche e psichiche attraverso attività socio-educative e lavorative.

Negli anni, essa si è strutturata per soddisfare le richieste di inserimento provenienti da istituzioni ed associazioni del territorio locale. Sono nati, così: Spazio Lavoro a Cislago che inserisce persone con varie disabilità, il Servizio Formazione all’Autonomia, a Cislago, a Fagnano Olona e a Guanzate, per il potenziamento delle autonomie, l’avvicinamento al lavoro attraverso la formazione in aula e nel reparto assemblaggio. Successivamente, un Centro Socio Educativo a Marnate e uno a Guanzate per il mantenimento delle autonomie attraverso attività educative, ludiche e cognitive. Fondamentale è anche la Microcomunità “Gemma e Vittorio” aperta ad Uboldo; questa comunità ospita persone con disabilità in un contesto domestico fornendo supporto educativo e assistenziale h24. Un interessante progetto cominciato nel 2018 a Turate è la Palestra di Vita Indipendente, dove ragazzi e ragazze possono sperimentare la possibilità di vivere una vita autonoma al di fuori del proprio nucleo familiare. Nel 2019 nasce a Saronno “EduLab”: un centro polifunzionale che ospita due Centri Socio Educativi (”Acqua” e ”Fuoco”), una Servizio di Formazione all’Autonomia (“Terra”), una Comunità-alloggio (“Aria”) e uno sportello Spazio in Famiglia.

Oltre a tutti questi servizi, la Cooperativa ha, fin dalle sue origini, un reparto di stampa digitale e litografica che offre un servizio puntuale e competente nel mondo della stampa offset e della digital print.

Categorie
Saronno

Saronno e Solbiate Olona, gli utenti delle piscine potranno recuperare le lezioni già pagate

La società che gestisce la piscina di Saronno e la piscina di Solbiate Olona, la Saronno Servizi SSD, ha effettuato e programmato una serie di interventi per garantire una rapida riapertura. La società ha inoltre comunicato che le lezioni ed i corsi già pagati e sospesi a causa dell’emergenza coronavirus potranno essere recuperati dagli utenti.

«La Saronno Servizi SSD ha da sempre a cuore i propri clienti – spiega Katia Mantovani, amministratore unico della società – e confermando quest’attenzione abbiamo deciso di venire incontro alle esigenze dei nostri utenti garantendo a tutti la possibilità di recuperare corsi e lezioni». La formula scelta sarà quella del recupero delle lezioni perse e dell’allungamento degli abbonamenti in coda.

«Stiamo vivendo una situazione unica dal punto di vista dalle gravità e del prolungarsi della chiusura. Siamo certi della comprensione dei nostri utenti anche perchè Saronno Servizi ssd sta facendo enormi sforzi per mantenere e mandare avanti tutte le numerose manutenzioni di cui le strutture hanno bisogno quotidianamente», prosegue Mantovani.

Fin dalla chiusura degli impianti la società si è attivata mettendo in campo tutte le precauzioni, dall’ipeclorazione della vasca alla sanificazione degli spazi, che sono necessari per garantire una tempestiva riapertura. «Ovviamente appena si conoscerà data e modalità della ripartenza siamo pronti anche ad attuare tutti gli adeguamenti igienico sanitari che saranno necessari», conclude Mantovani.

Categorie
Saronno

“Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”

NON DI SOLO PANE

“Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt, 4, 3-6). Così risponde Gesù al Maligno che lo invita a trasformare i sassi in pani, approfittando della fame che gli torce lo stomaco dopo quaranta giorni di digiuno nel deserto. A ben vedere, quella di Nostro Signore non è una risposta nel merito. È una di quelle risposte che gli psicologi della comunicazione chiamano tangenziale, e che sanno un po’ di presa in giro. Egli non cade nel tranello della provocazione, non la considera.  Il demonio gli ha chiesto di soddisfare la fame che prova in quel momento, ma Gesù trasferisce la disputa su un altro piano, molto più generale: c’è fame e fame. Egli indica una prospettiva che vale per tutti, affermando che l’uomo non ha solo bisogni di natura materiale, ma anche e soprattutto di natura spirituale.

Quelle esigenze che l’attuale contingenza comprime, nel silenzio quasi totale degli interessati, che poi siamo noi cattolici.

Ciò che sorprende è appunto la rassegnata acquiescenza sia dei semplici fedeli che dei consacrati nei confronti delle disposizioni governative le quali nella sostanza impediscono l’accesso alle chiese, e di conseguenza alle funzioni religiose e ai Sacramenti. Nessuno, o pochissimi, propongono quegli accorgimenti che vengono comunemente adottati per l’ingresso nei supermercati o in altri esercizi, come il distanziamento sociale e l’uso di presidi individuali, i quali chissà perché non valgono per gli edifici sacri. Tutti allineati e coperti, come paghi della propria marginalità e timorosi di arrecare disturbo.

Non ci si rende conto, in tal modo, che l’esperienza religiosa viene, più che emarginata, sminuita nella sua essenza, ponendola in coda ad ogni altra umana esigenza, come fosse un inutile orpello, uno svago sentimentale che si può coltivare nel tempo ordinario, ma deve  cedere il passo ad attività più serie nei frangenti più impegnativi. Si realizza così, sotto l’urgenza dell’epidemia, il sogno di tutti i laicisti: comprimere l’esperienza religiosa nella sfera privata, o meglio ancora nel privato del salotto di casa, dove eventualmente assistere alle desolate cerimonie religiose celebrate in chiese vuote sullo schermo televisivo.

E così la parola che esce dalla bocca di Dio svanisce giorno dopo giorno all’orizzonte della nostra società, e viviamo solo del pane dei supermercati.

Alfonso Indelicato

Consigliere comunale indipendente eletto a Saronno

 
 

 
Categorie
Saronno

Covid19 si è portato via un pezzo della storia di Saronno

Covid19 si è portato via un pezzo della storia di Saronno

di Lucio Bergamaschi

Il crudele virus ha fatto una vittima illustre a Saronno. Giuseppe Ceriani era una persona speciale, un punto di riferimento per tutti i saronnesi doc. Nato prima della guerra Peppo come lo chiamavano tutti si è occupato di tessuti fin da ragazzo aiutando il padre dipendente dell’allora famosa teleria Zerbi. Dopo la guerra il padre si impegna nella cooperativa delle ACLI collocata in Via Mazzini sull’angolo di Piazza Libertà rilevandola alla sua chiusura.

Il giovane Giuseppe prosegue ed espande l’attività con il prezioso aiuto della moglie fino a farne nel 1965 il primo punto vendita Blu Bassetti della provincia di Varese. Poi negli anni 90 il trasferimento in Vicolo Pozzetto nell’attuale sede di Ceriani Centrotela, un negozio ricercato e frequentato anche da clientela del comasco, di Legnano, di Tradate.

Tanti della mia generazione hanno fatto il loro corredo di nozze da lui. Giuseppe ha sempre avuto una spiccata sensibilità sociale. E’ stato per decenni uno degli animatori dell’oratorio maschile di Via Legnani sia sul fronte sportivo sia su quello culturale. Attivo nel mondo associativo è stato uno dei promotori di Assocentro, gruppo dei commercianti del centro storico. Ha militato nella Democrazia Cristiana locale e nelle ACLI, nelle elezioni comunali del 1995 aveva appoggiato la lista Patto Segni – Liberaldemocratici da me promossa.  Una persona solare, sempre positiva dotato di una particolare ironia che lo rendeva irresistibilmente simpatico. Ci mancherai, caro Peppo!

Categorie
Saronno

Primo decesso di una persona positiva di coronavirus nella Città di Saronno

Saronno 21 Marzo 2020

Saronno, a dare la notizia è il primo cittadino di Saronno, Alessandro Fagioli, con una nota sul proprio profilo social Facebook. 

Primo decesso di una persona positiva di coronavirus nella Città di Saronno, a darne l’annuncio il Primo Cittadino della stessa Città con una nota sul suo profilo Facebook. 

Questo quinto riporta il Sindaco Alessandro Fagioli sul proprio social Facebook: 

Cari saronnesi, purtroppo l’evento che non avrei mai voluto dovervi comunicare si è verificato. Mi è stato segnalato il decesso di un nostro concittadino che era ricoverato a causa dei sintomi dovuti al coronavirus. Alla famiglia esprimo a nome dell’amministrazione comunale e della città il più sentito sentimento di vicinanza ed affetto. Comunico altresì una notizia positiva: tre saronnesi anch’essi ricoverati sono stati dimessi. A loro i migliori auguri di pronta e piena guarigione. È anche notizia di oggi l’esito di tampone positivo al coronavirus per un dipendente del nostro comune. Sono state messe in atto misure precauzionali a tutela dei lavoratori. Risulta che il dipendente dovrebbe essere dimesso già domani. Riceviamo diverse segnalazioni in merito alla richiesta della sanificazione di strade e marciapiedi. L’attività di pulizie e di lavaggio strade prosegue costantemente come da appalto in essere (ricordo agli automobilisti di spostare le auto per facilitare le operazioni, le opportunità di sosta alternative sono aumentate grazie al provvedimento di lunedì 16 marzo). La sanificazione generalizzata e ripetuta in ambiente aperto di strade e marciapiedi è ritenuta inutile se non addirittura dannosa in quanto un eccesso di sostanze utilizzate allo scopo danneggerebbero salute ed ambiente. Questo è un parere ricevuto dagli organi competenti in materia. I controlli in città sugli spostamenti vengono realizzati costantemente ad una media di almeno 100 al giorno e sono in aumento. Le sanzioni emesse in totale sono state 15 e sono in atto le verifiche sulle autocertificazioni. I minori trovati a svolgere attività in gruppo sono stati identificati e si procederà alle sanzioni con notifica ai genitori. Chiedo a voi tutti la massima attenzione nel porci l’obiettivo di eliminare la diffusione del contagio. Il contagio si combatte solo tramite l’isolamento ed il rispetto delle regole igieniche e comportamentali già comunicate più volte. Anche in casa tra familiari cercate di mantenere un atteggiamento adeguato. Vi raccomando di uscire solo per vere necessità nel rispetto della vostra salute e quella altrui. Un abbraccio di incoraggiamento a tutti.

Alessandro Fagioli

Categorie
Saronno

Saronno porto delle nebbie

 

E calò il silenzio. Dal palazzo di vetro di piazza Repubblica non filtra neppure un fiato. Tacciono Sindaco, Giunta, Dirigenti, Collaboratori vari. Saronno Sette, già uso ai proclami roboanti, si limita ora agli orari degli uffici. Gli esperti della comunicazione a suo tempo ingaggiati tacciono. In realtà non è neppure certo che esistano ancora. Un capolavoro: neppure la STASI raggiungeva tali livelli di segretezza.

È  bene che i cittadini non sappiano. Se qualche saronnese desidera notizie della sua città, deve ricorrere così ai sentito dire o alle generiche indicazioni della Regione, o ancora ai media locali, che comunque gradirebbero ricevere indicazioni da chi è maggiormente deputato a fornirne.

È bene che nessuno sappia. Il silenzio è d’oro. Perché informare i cittadini? Notizie cattive potrebbero ingenerare allarmismo, notizie buone una rischiosa sicumera …

La gestione della crisi determinata dalla pandemia da parte dell’amministrazione saronnese non è altro che il riassunto del comportamento tenuto dalla stessa nei cinque anni del suo mandato. L’assoluta e conclamata incapacità di dialogare con i cittadini trova oggi la sua apoteosi.

Le amministrazioni di tutte le cittadine circonvicine hanno istituito regolari canali di comunicazione, una comunicazione veritiera e insieme incoraggiante. La nostra no, e così la cittadinanza è al buio. Fortuna che c’è abituata.

Alfonso Indelicato

Consigliere comunale indipendente eletto a Saronno

Categorie
Saronno-Tradate

Saronno: chiuso ristorante giapponese

Saronno 8 Marzo 2020

Un ristorante Giapponese non ha rispettato le ordinanze emesse dal Governo,  denuncia, sanzioni e possibilità di sospendere l’attività dello stesso locale.

Prima sanzione per mancato rispetto dell’ordinanza emessa dal Governo per evitare il contagio da coronavirus.

I Carabinieri della compagnia di Saronno hanno denunciato e sanzionato il proprietario di un ristorante giapponese in via Novara.

Molte le segnalazioni  sui social e non solo per il mancato rispetto dell’ordinanza, che, prevede la chiusura dei locali di bar e ristorazione alle ore 18.00. All’interno dello stesso locale c’erano diverse persone, incuranti degli inviti a rispettare le prescrizionii delle autorità.

Sono unque scattati i controlli dei militari della compagnia di Saronno che hanno imposto al ristoratore di abbassare la saracinesca: per lo stesso proprietario del locale arriveranno sanzioni e verrà valutata la possibilità di sospendere l’attività del locale stesso. Alessio Luistto

Categorie
Saronno

Saronno: controlli in borghese per chi getta mozziconi di sigarette

Saronno, 3 Marzo 2020

Il comando della Polizia Locale di piazza Repubblica ha realizzato un servizio con personale in borghese che monitorizza, tra le altre cose,  chi si libera di mozziconi di sigarette gettandoli per terra su strade e marciapiedi.

Ad essere sanzionati con un verbale da 100 euro sono stati una coppia di quarantenni in via Catore, nei pressi dello scalo ferroviario, ed una 35enne in vi a Dalmazia. In tutti e tre i casi i fumatori, sono stati colti in flagrante dagli stessi agenti l’altra mattina, si sarebbero scusati del loro gesto senza cercare scuse fantasiose e si sono mostrati pronti a fornire le proprie generalità per la sanzione.

La crociata saronnese contro i fumatori che gettano i mozziconi a terra, è iniziata nel Giugno del 2018. L’idea sarebbe stata quella di non avere più mozziconi per le strade della città che rappresenta un danno ed un immagine di degrado e di sporco contro cui la stessa Amministrazione Comunale vuole lottare con fermezza, aveva detto in consiglio comunale il sindaco di Saronno Alessandro Fagioli. Così sono partiti i controlli ad hoc.

Il comandante della Polizia Locale, Giuseppe Sala, dice: ” l’obiettivo non è ovviamente far cassa ma dare un incentivo a chi si dimentica il corretto modo di liberarsi degli stessi mozziconi per non sporcare la città”. A.L.