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POLITICA

Scuola, l’ex ministro Fedeli “Sottovalutata la riapertura. Importante non meno dei luoghi di lavoro”

Valeria Fedeli, ex ministro dell’Istruzione e senatrice del Partito Democratico, intervenendo alla trasmissione radiofonica a 24 Mattino ha dichiarato che è stata “Sottovalutata la riapertura delle scuole, come se fosse meno importante dei luoghi di lavoro”.

“Mi sembra strano che non abbiamo posto da subito un dibattito pubblico sulla riapertura delle scuole”, ha proseguito l’ex ministro dell’Istruzione. “A tutt’ora non c’è un protocollo di riapertura delle scuole, così come è stato il 15 marzo per il luoghi di lavoro. Questo segnala che c’è stata una sottovalutazione, come se non fosse altrettanto importante aprire le scuole come i luoghi di lavoro. Penso che questa sottovalutazione sia molto impropria. Dobbiamo rispondere ai genitori che devono tornare al lavoro con il peso che ricade soprattutto sulle donne, ma al centro c’è l’interesse dei bambini e dei ragazzi che devono tornare a scuola in condizioni di sicurezza. Almeno bisogna lavorare per dare certezza di riapertura delle scuole, con doppi turni e incroci di didattica a distanza e in presenza, almeno dal primo di settembre. Dal quattro maggio invece possono esserci delle sperimentazioni, la ricerca di luoghi per i minori ”.

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Ordinanze del Ministero dell’istruzione dovranno regolare l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021

Decreto Scuola, cosa prevede per la conclusione dell’anno in corso, gli esami e l’avvio di quello nuovo

Firenze, 12 Aprile 2020. Il decreto legge 22/2020 apre la strada a provvedimenti del Ministero dell’Istruzione che dovranno fissare misure particolari -in deroga alle normali regole- per il corrente anno scolastico ed il successivo. In particolare, per quello attuale dovranno essere fissate misure sulla valutazione dello stesso e sullo svolgimento degli esami del primo e secondo ciclo di istruzione (terza media e maturità), seguendo determinati limiti e principi. Per il nuovo anno dovrà essere fissata la data di inizio tenendo conto dei recuperi da svolgere per gli studenti che ne avranno bisogno.

Vediamo in generale cosa è stato previsto.

Anno scolastico 2019/2020, didattica a distanza obbligatoria
In corrispondenza della sospensione delle attività didattiche a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale docente deve assicurare comunque le prestazioni didattiche nelle modalita’ a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione.
Le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi dei dirigenti scolastici nonche’ del personale scolastico possono svolgersi nelle modalita’ del lavoro agile anche attraverso apparecchiature informatiche e collegamenti telefonici e telematici, per contenere ogni diffusione del contagio.

Viene ribadito che per tutto l’anno scolastico sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Anno scolastico 2019/2020, deroghe al minimo di giorni di lezione e al requisito di minima frequenza
L’attuale anno scolastico conserva validità pur senza l’effettuazione del minimo di giorni di lezione (200 giorni). La deroga è già in vigore da tempo, prevista dal Dl 9/2020, art.32.

Si aggiunge a ciò la precisazione che sia ai fini dell’ammissione agli esami di Stato sia ai fini dell’ammissione alla classe successiva si prescinde dal possesso dei requisiti previsti dal D.lgs. 62/2017, in particolare da quello del minimo di frequenza (almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato).

Esame di terza media (scuola secondaria di primo grado)
Se l’attività scolastica potrà riprendere entro il 18 maggio le prove d’esame si svolgeranno in presenza e il Ministero ne stabilirà le modalità semplificate, con possibile eliminazione di una o più prove e rimodulando le modalità di attribuzione del voto finale. Dovranno essere previste specifiche regole per i candidati privatisti, salvaguardando uno svolgimento delle prove comunque omogeneo rispetto a quello dei candidati interni.

Se invece l’attività scolastica non riprendesse entro il 18 maggio, o se vi fossero impedimenti per ragioni sanitarie, l’esame sarà sostituito da una valutazione finale da parte del consiglio di classe che dovrà comunque tener conto di un elaborato del candidato. Il Ministero definirà l’elaborato da svolgere e fisserà le modalità e i criteri di attribuzione del voto finale. Anche in questo caso i candidati privatisti avranno specifiche disposizioni.

In ogni caso, precisa il Ministero, ci sarà una valutazione seria e corrispondente all’impegno degli alunni.

Dovranno essere previste anche specifiche modalita’ per l’adattamento di quanto sopra agli studenti con disabilita’ e disturbi specifici di apprendimento, nonche’ con altri bisogni educativi speciali.

Esame di maturità (scuola secondaria di secondo grado)
Se l’attività scolastica potrà riprendere entro il 18 maggio le prove d’esame di svolgeranno in presenza e dovrà essere prevista la sostituzione della seconda prova a carattere nazionale con una prova predisposta dalla singola commissione d’esame, aderente alle attività didattiche effettivamente svolte nel corso dell’anno scolastico. La commissione esaminatrice dovrà essere composta esclusivamente da membri interni (commissari appartenenti all’istituzione scolastica sede di esame), con un presidente esterno.

Se invece l’attività scolastica non riprendesse entro il 18 maggio, o se vi fossero impedimenti per ragioni sanitarie, sarà prevista l’eliminazione delle prove scritte e la sostituzione con un unico colloquio, articolandone i contenuti, da tenersi in modalità anche telematiche.

Il Ministero precisa che quest’anno tutti avranno la possibilità di sostenere le prove, tenuto conto del periodo dell’emergenza. Ma i crediti di accesso relativi alla classe V e il voto finale saranno comunque basati sull’impegno di tutto l’anno. Resta ferma inoltre la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma.

Come per le prove della scuola media dovranno essere previste specifiche modalita’ per l’adattamento di quanto sopra agli studenti con disabilita’ e disturbi specifici di apprendimento, nonche’ con altri bisogni educativi speciali.

Ammissione alla classe successiva e recupero/integrazione nell’anno scolastico 2020/2021
Le ordinanze ministeriali dovranno anche fissare i requisiti di ammissione alla classe successiva per le scuole secondarie (media e superiore), tenendo conto del possibile recupero degli apprendimenti attuabile nell’anno scolastico successivo ma anche tenendo conto del processo formativo e dei risultati conseguiti sulla base della programmazione svolta.

L’eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti dovrà essere attuato a decorrere dal 1 settembre 2020 come attivita’ didattica ordinaria, tenendo conto delle specifiche necessita’ degli alunni e avendo come riferimento il raggiungimento delle competenze fissate dalle indicazioni nazionali.

Per la scuola superiore quindi non ci sarà il meccanismo dei debiti e a Settembre del 2020 al posto degli abituali corsi di recupero delle insufficienze sarà possibile, per chi ne avrà bisogno, svolgere attività di recupero e integrazione.
Il Ministero precisa che benchè non sia previsto il “6 politico” tutti potranno essere ammessi all’anno successivo, con valutazione, nel corso degli scrutini finali, secondo l’impegno reale.

Se la scuola non riaprisse entro il 18 maggio anche gli scrutini, ovviamente, saranno svolti a distanza.

Avvio dell’anno scolastico 2020/2021
Le ordinanze del Ministero dell’istruzione dovranno regolare l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021 provvedendo:
– alla definizione della data di inizio delle lezioni , d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, anche tenendo conto dell’eventuale necessita’ di recupero degli apprendimenti e della conclusione delle procedure di avvio dell’anno scolastico;
– all’eventuale conferma, se la scuola non ripartisse entro il 18 maggio, dell’impiego dei libri di testo adottati nel corrente anno scolastico anche per il successivo.

Fonte normativa e link utili
– Dl 22/2020 “Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato.”

Sito del Ministero dell’istruzione: https://www.miur.gov.it/

Rita Sabelli, responsabile Aduc aggiornamento normativo

 

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Editore-Criseo

Coronavirus. Donato Greco:“Chiudere le scuole è inutile”

Clamorosa l’uscita pubblica di  Donato Greco che presiedeva il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Iss. “Non ci posso credere: per la prima volta nella nostra storia si chiudono scuole ed università. Tutta l’evidenza scientifica disponibile ad oggi concorda sull’inutilità della chiusura delle scuole, forse efficace solo per contenere il morbillo nelle scuole primarie”

In un interessante e controcorrente intervista rilasciata al Quotidiano Sanità, ci prospetta quanto avevamo pensato in parecchi: il virus girava da tempo: “virus circolava in Europa, indipendentemente dall’Italia, da settimane prima che scattasse questo allarme generalizzato”. E anche sulle misure prese nei confronti della Cina, il professore esprime negatività:” Non era indispensabile.”

La chiusura delle scuole è stata presa senza evidenza scientifica:

Su 100.000 positivi a questo virus, meno del 2% sono soggetti sotto i 19 anni. Tutti questi pochissimi soggetti hanno poi avuto un percorso clinico benigno ed un contagio intrafamiliare. Non è mai stato documentato alcun contagio scolastico. Anche in passato, rispetto alla Sars del 2003 ed alla Mers del 2009, si è dimostrato che i bambini non trasmettono questo virus facilmente. Discorso diverso è quello dell’influenza stagionale, qui sappiamo che proprio i bambini sono i principali ‘untori’ con un’incidenza superiore a 10 volte quella degli adulti, e le scuole diventano quindi un importante veicolo di trasmissione. Chiudere le scuole si è tradotto unicamente in un massacro per milioni di famiglie, senza alcuna giustificazione scientifica.

La chiusura delle scuole intanto crea:

-discontinuità didattica e mette nell’angoscia famiglie che si devono obbligatoriamente riorganizzare tempi e modalità lavorative non sempre conciliabili e non tutti hanno i nonni disponibili e in buona salute e che potrebbe in qualche caso essere loro stessi a rischio se hanno problemi seri di salute.

-rivoluziona il metodo di insegnamento tradizionale basato sull’ascolto e le lezioni a contatto diretto con gli alunni, mentre ora a distanza ci sono problemi logistici e didattici di non facile soluzione: non tutti hanno un computer personale e magari internet, devono imparare velocemente ad utilizzare tecnologie e programmi al più presto seguendo un percorso stabilito da informatici con linguaggi e spiegazioni non esattamente alla portata di tutti.

– i ragazzi si trovano meno in difficoltà dal punto di vista tecnologico, ma comunque devono avere spazi, computer e rete disponibile, cosa non scontata per tutte le famiglie.

Una serie di problemi di cui non si sa di preciso nè tempi nè percorsi finali, visto che si accorcerà l’anno scolastico con ripercussioni e aggiustamenti di vario genere.

 

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Fagnano Olona

Fagnano Olona, l’IC Fermi non si ferma e propone lezioni online

Chiusa o aperta che sia, la scuola a Fagnano va avanti. Nessuno sa ciò che accadrà nelle prossime settimane nelle scuole lombarde. La cosa certa è che l’IC Fermi di Fagnano Olona non si ferma.

Già dallo scorso lunedì 2 marzo 2020 gli insegnanti hanno iniziato a lavorare in remoto organizzando il lavoro collegiale su una piattaforma capace di gestire webinar e meeting a distanza. Durante la settimana hanno avuto inizio anche le prime lezioni in modalità sincrona. A fare da apripista le professoresse di matematica della secondaria di primo grado “E.Fermi” che hanno insegnato dalle loro abitazioni oppure dalla postazione predisposta nell’Atelier creativo di via Pasubio.

Gli studenti sono molto incuriositi da questa nuova modalità di apprendimento. Sarà per la novità del canale informatico o forse un po’ per la nostalgia dei compagni ma la partecipazione dei ragazzi è sembrata perfino maggiore rispetto alle lezioni in presenza: sembravano quasi entusiasti di tornare tra i banchi (ovviamente virtuali).

Grande la soddisfazione per l’intera comunità scolastica fagnanese che si è mostrata pronta a far fronte all’emergenza mettendo in campo con tenacia le straordinarie professionalità, non solo informatiche, del corpo docente.

“Possiamo quindi rassicurare le famiglie comprensibilmente preoccupate per il possibile prolungarsi della sospensione dell’attività didattica: continueremo a seguire i ragazzi non solo con la consueta FAD (formazione a distanza) tramite il registro elettronico ma anche con delle vere e proprie lezioni in diretta in modo da favorire quella spinta motivazionale che solo un’interazione sociale vis-à-vis può generare” dichiara il Dirigente scolastico, dott.ssa Tatiana Galli, di concerto con il corpo docenti.

fagnano scuola fermi insegnanti web

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Istituzioni

#CORONAVIRUS: EMANATE LE NUOVE MISURE PER LA LOMBARDIA IN VIGORE FINO 8 MARZO.

 Ecco cosa Prevedono :

?? Attività di asili e scuole sospese (di ogni ordine e grado). Nelle strutture possono entrare il personale e i docenti per garantire le lezioni a distanza (e-learning). Fermi anche corsi professionali, master e corsi di formazione.

?????‍♂chiusi cinema, teatri, palestre, piscine, centri sportivi, discoteche, terme, centri benessere, centri culturali, centri sociali e ricreativi.

⛔⚽vietate le manifestazioni sportive e di altro genere, salvo a porte chiuse. Consentiti gli allenamenti ma solo se funzionali a disputare competizioni sportive (es. partite, gare). Divieto di trasferta anche per i tifosi residenti in lombardia.

⛪ Sospese le cerimonie religiose ma apertura dei luoghi di culto adottando misure che consentano di tenere distanti le persone tra loro almeno di 1 metro.

? le attività commerciali potranno aprire solo evitando sovraffollamenti e con modalità idonee a far rispettare la distanza di almeno 1 metro tra i clienti. Aperti i mercati rionali.

? bar, pub e ristoranti aperti ma solo con servizio al tavolo e facendo rispettare la distanza di almeno 1 metro tra i clienti.

? musei e biblioteche aperti ma adottando modalità di accesso anti assembramento e garantendo distanza di almeno 1 metro tra le persone.

? visite in ospedali e residenze per anziani limitate.

??‍? lavoro, smart working esteso a tutta Italia e utilizzabile per sei mesi.

‼SOLO PER PROVINCE DI BERGAMO, LODI E CREMONA:

-sabato e domenica chiusi centri commerciali di medie e grandi dimensioni ad eccezione dei negozi di farmacia e alimentari

#forzalombardia

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Consumatori

Agibili solo il 34% delle scuole

l’Istat: «Scarsa l’accessibilità per gli alunni con disabilità motoria, garantita soltanto dal 34% delle scuole, e particolarmente critica la disponibilità di ausili per gli alunni con disabilità sensoriale (il 2% delle scuole). Soltanto nel 15% degli edifici scolastici sono stati effettuati lavori per abbattere barriere architettoniche»

Una situazione da Paese del terzo mondo, non da europei, eppure non se ne parla abbastanza, e sopratutto non investe abbastanza.

https://www.istat.it/it/files//2020/02/Alunni-con-disabilita-2018-19.pdf