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IGM rifiuti, indagini da Siracusa a Varese, Monti (Lega) chiede lumi

Operazione della Guardia di Finanza ieri a Siracusa, così importante per i suoi risvolti nazionali.Operazione della Guardia di Finanza ieri a Siracusa, così importante per i suoi risvolti nazionali.

La Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza emessa dal GIP aretuseo con cui sono state disposte misure restrittive della libertà personale a carico di 7 soggetti (5 domiciliari e 2 obblighi di dimora), provvedimenti interdittivi a vario titolo per altri 7 soggetti e sequestri, diretti o per equivalente, per circa 11 milioni di euro nei confronti di quattordici indagati.

Sequestrata anche una società operante nel settore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per numerosi Enti comunali (tra cui quello di Siracusa) dal valore stimato in oltre 45 milioni di euro.Le frodi si consumavano nel seguente modo: le società che svolgevano l’attività di gestione dei rifiuti mantenevano, nel corso del tempo, una stessa denominazione comune, al fine di far apparire che il servizio venisse svolto da un’unica impresa (fonte Guardia di Finanza), In realtà, quando l’esposizione debitoria di una delle entità diventava insostenibile, l’azienda produttiva era trasferita (mediante contratti di affitto, cessione di azienda o scissione) ad altra società del gruppo, sino a quel momento rimasta inattiva, che proseguiva nelle attività.

Le società “svuotate”, oberate di debiti e private degli asset produttivi, erano quindi avviate, con la compiacenza di meri prestanomi, alla inesorabile liquidazione e/o cancellazione, con insolvenza dei debiti erariali.In mezzo a questa gigantesca operazione, scopriamo che potrebbe avere effetti anche a Varese, visto che IGM, e’ l’azienda dei rifiuti di Varese, su cui c’erano stati dei risvolti locali.Il comune aveva indetto l’appalto vinto da   ACSM-AGAM, ma poi  aveva fatto dietrofront per passare in mano a  IGM Rifiuti Industriali e infatti ACSM AGAM ha inviato al Comune di Varese, reo di un brusco cambio di rotta nel servizio di igiene ambientale.

Ora Palazzo Estense rischia un’azione legale milionaria ( ne aveva parlato pure RETE 55,https://www.rete55.it/notizie/primo-piano/rifiuti-comune-diffidato-rischia-causa-da-20-milioni/)“Apprendiamo dalla stampa dell’operazione odierna della Guardia di Finanza nei confronti di una società riconducibile allo stesso gruppo che, un anno fa, si è aggiudicato l’appalto di gestione del servizio di igiene urbana a Varese. Senza entrare nel merito delle indagini, che riguardano la magistratura nella quale ribadiamo la più totale fiducia, non possiamo non domandarci quali ripercussioni ci saranno nei confronti dei cittadini di Varese e sul funzionamento del servizio di igiene urbana.

Questo fatto va a creare ancora maggiore incertezza sul futuro della nostra città”.Così Emanuele Monti, Consigliere regionale della Lega.

Una vicenda che non dà lustro alla città di Varese.

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Cronaca

Pachino e Avola, 7 arresti per droga

“ OPERAZIONE TÀ-TÀ’ ”

 

 

PACHINO E AVOLA (SR). SGOMINATA PIAZZA DI SPACCIO: 7 PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI.

 

Nelle prime ore del mattino, i Carabinieri del Reparto Operativo di Siracusa e della Compagnia di Noto (SR) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari a carico di 7 soggetti (3 in carcere e 4 ai domiciliari) variamente riconosciuti responsabili dei reati di evasione, cessione continuata e concorso continuato in cessione di stupefacenti, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, dott. Andrea MIGNECO, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, che concordavano pienamente con le conclusioni investigative della Stazione di Pachino e del N.O.R.M. di Noto.

Gli arrestati sono:

  • NEVOLA GIUSEPPE, disoccupato di anni 44, residente a Pachino (SR), con precedenti di polizia, sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere;
  • NEVOLA GIANLUCA, disoccupato di anni 41, residente a Pachino (SR), con precedenti di polizia, sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere;
  • AMORE SEBASTIANO, disoccupato di anni 38, residente ad Avola (SR), in atto detenuto per reati inerenti alle sostanze stupefacenti, sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere;
  • TUZZA MAURIZIO, bracciante agricolo di anni 42, residente a Pachino (SR), sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari;
  • ATTARDI LUCIA, disoccupata di anni 27, residente a Pachino (SR) con precedenti di polizia, sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari;
  • PARISIO MARIA, disoccupata di anni 52 residente a Pachino (SR) con precedenti di polizia, sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari;
  • BIANCA GIUSEPPE, di anni 56, residente ad Avola (SR), sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Un ottavo soggetto, anch’egli destinatario di misura cautelare in carcere, non è stato rintracciato ed è al momento attivamente ricercato.

L’indagine, diretta dal Procuratore Aggiunto dott. Fabio SCAVONE e dal Sostituto Procuratore dott. Gaetano BONO, ha permesso di interrompere una lucrosa attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish, eroina e cocaina, condotta nei territori di Pachino ed Avola (SR).

Le investigazioni, condotte dai Carabinieri della Stazione di Pachino e della Compagnia di Noto, hanno avuto inizio nel mese di marzo del 2017, a seguito dell’arresto in flagranza di due fratelli di Pachino, attinti dall’odierna ordinanza cautelare: NEVOLA Gianluca e Giuseppe, rispettivamente di 41 e 44 anni da parte dei Carabinieri della Stazione di Pachino, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente. Le successive indagini condotte dai militari dell’Arma hanno permesso di appurare come i due gestissero buona parte dello spaccio di stupefacenti nei due indicati centri.

La conoscenza delle dinamiche delinquenziali locali, attività investigative di tipo tradizionale quali servizi di osservazione, controllo e pedinamento insieme all’utilizzo di strumentazione tecnica, hanno consentito ai Carabinieri di accreditare le dinamiche dell’approvvigionamento e distribuzione degli stupefacenti a Pachino ed Avola.

In particolare, è emerso che i fratelli NEVOLA, entrambi all’epoca dei fatti sottoposti agli arresti domiciliari, approfittavano delle autorizzazioni per recarsi al SER.T. di Noto, o di altri permessi loro accordati dall’Autorità Giudiziaria per esigenze di vario genere, per incontrare i loro fornitori e reperire lo stupefacente che poi veniva spacciato.

I metodi utilizzati dagli arrestati per reperire e trasportare la droga con l’aspettativa di eludere i controlli dei Carabinieri erano diversi: in un’occasione TUZZA Maurizio, rientrando a Pachino in autobus da Cassibile (SR), ignorando di essere pedinato dai Carabinieri, ha occultato circa 20 grammi di eroina all’interno di un panino che teneva stretto in mano durante la discesa dal mezzo pubblico.

Ancora, PARISIO Maria, per acquistare lo stupefacente da rivendere a sua volta ai suoi “clienti” contattava telefonicamente BIANCA Giuseppe a cui chiedeva un appuntamento concordando un orario e concludeva le telefonate dicendo di fare “tà-tà” – da cui deriva il nome dell’odierna operazione – intendendo di fare un incontro veloce. Di fatto, come compreso dai militari nonostante il linguaggio criptico e convenzionale dei sodali, l’orario coincideva col numero di grammi di sostanza da acquistare. Durante uno dei servizi di osservazione controllo e pedinamento, messo in campo dai Carabinieri, la donna è stata infatti trovata in possesso di 3 grammi di sostanza stupefacente dopo aver fissato proprio per le 3 l’appuntamento col BIANCA.

Dopo aver raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di tutti gli indagati, i Carabinieri della Compagnia di Noto, coadiuvati nella fase esecutiva da militari del Comando Provinciale di Siracusa, da due unità cinofile del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi (CT) e da un’unità di volo del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania, hanno fatto scattare il blitz, eseguendo le sette ordinanze di custodia cautelare e dando contemporaneamente esecuzione ad ulteriori sei decreti di perquisizione a carico di altrettanti soggetti non attinti da misura cautelare ma indagati nel medesimo procedimento.

A conferma del quadro accusatorio, nel corso dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, e delle perquisizioni domiciliari, i Carabinieri hanno rinvenuto varie altre dosi di marijuana, eroina ed hashish, procedendo a denunciare a piede libero 3 degli indagati anche per l’ulteriore reato di detenzione illecita di sostanza stupefacente. Agli stessi soggetti sono stati sequestrati anche circa € 600 in contanti poiché ritenuti provento di pregressa attività di spaccio. Un quarto soggetto, anch’egli sottoposto a perquisizione, è stato invece denunciato per detenzione abusiva di munizioni (art. 697 c.p.) poiché trovato in possesso di munizionamento non denunciato all’autorità di Pubblica Sicurezza.

All’attività condotta questa mattina hanno preso parte circa 50 Carabinieri, con 24 autoveicoli, 2 unità cinofile ed un elicottero: questo il dispositivo messo in campo dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa nella notte appena trascorsa per trarre in arresto le 7 persone e perquisire 14 abitazioni complessive alla ricerca di stupefacenti.

Al termine delle operazioni NEVOLA Giuseppe, NEVOLA Gianluca e AMORE Sebastiano sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa, mentre TUZZA Maurizio, ATTARDI Lucia, PARISIO Maria e BIANCA Giuseppe sono stati associati presso le abitazioni di residenza in regime di arresti domiciliari.

Link video : https://we.tl/t-bXrp7RXKJV